Ore-san
-Prologo-
“Non volevo che fosse solo sesso”
“Quindi era solo sesso?!”
“Sì”
Se
ripercorro con la mente gli ultimi
mesi, mi sento ghiacciare dentro.
Mi
capita spesso di pensare a come sono cambiate le cose ultimamente, e
senza volerlo mi sento invadere da una tristezza infinita.
Yuu spesso mi dice
che devo smetterla di crogiolarmi in determinati pensieri sopratutto
se non ho colpa di nulla e Kai dice che devo dare la giusta
importanza a chi ho vicino.
La fanno fin troppo
facile loro!
Perdere il proprio
migliore amico nel giro di pochi mesi non è così
semplice. Vederlo
che continua bellamente ad andare avanti con la sua vita mentre io
sono ancora qui, immobile ad aspettare un qualche segno del cavolo,
non è affatto facile.
Mentre sono in
attesa di un miracolo, che non arriva mai.
“I miracoli non sono per le persone come noi”
“uff...”
Sospiro.
Cerco
disperatamente le sigarette che sono sicuro di aver sepolto questa
mattina sotto un mucchio di vestiti.
La colpa, sia bene
intenso, non è stata mia, è Aoi che deve
decidersi a non mettermi
fretta quando mi vesto e soprattutto quando siamo in ritardo! Mi
mette l'ansia, tanto che finisco per fare più danni di
quanti già
non ne faccia di norma.
Eccole! Finalmente
mi porto la sigaretta alle labbra e l'accendo.
Pace.
Spalanco la
finestra della mia camera anche se fuori piove, poco importa la
pioggia mi piace da morire, per non parlare dei temporali estivi!
Forse sono un po' contorto ma non ci posso fare assolutamente nulla,
io sono così.
Già..io sono così!
Senza rendermene conto, con questi ultimi pensieri mi addormento.
Un
rumore
fastidioso mi desta dal mio sonno, che più che altro era
l'ennesimo
incubo. Non so se ringraziare quel disgraziato che suona con
insistenza il citofono o se ammazzarlo.
Mi specchio un
attimo per vedere in che condizioni disastrose sono messo. I capelli
sono tutti arruffati, le occhiaie sono più pronunciate di
ieri e i
vestiti sono stropicciati.
Complimenti
Takanori, uno bello schifo!
Mi dirigo verso la
porta, aprendola in malo modo.
“Buongiornoooo dormiglione”
“Yuu”
“Ehi ci sono anch'io” mi riprende Kai che era leggermente nascosto dal moro. Non ne bastava uno?
“Non ci fai entrare?”
Alzo gli occhi al cielo e mi faccio da parte.
“Io preparo la colazione” urla Kai dirigendosi in cucina. Guardo Aoi rassegnato e mi fiondo in camera seguito dal moro.
“ Brr che freddo che fa” mi dice Aoi andando a chiudere la finestra.
“ Dici? Io sto bene”
“Tu sei pazzo, che è diverso Taka” ma come siamo gentili di prima mattina.
“Già finito l'effetto della caffeina?” gli rispondo io.
“Kaiiii niente latte, mi sa che è scaduto perché Taka è più acido del solito” scherza lui.
“Non fai ridere” dico fiondandomi in bagno “E se possibile vorrei farmi una doccia senza essere seguito” dico mentre cominciamo a ridere entrambi.
Dopo
la doccia
entro in cucina facendomi servire un po' di caffè da Kai.
“Allora come mai
questa bella visita?” chiedo assaggiando un po' di quel
liquido
nero. Non che la loro presenza mi infastidisca, anzi, però
nell'ultimo mese ho visto più loro che me allo specchio, ed
è tutto
dire.
“Oggi dobbiamo andare alla PSC. Abbiamo una riunione” mi risponde Yuu guardandomi un po' preoccupato.
Per
poco non mi
strozzo.
Non posso
biasimarlo, sa quanto sono stato male e sa quanta poca voglia ho di
rivedere lui.
Il caffè questa
mattina è decisamente troppo dolce.
“A che ora?”
“Tra mezz'ora dobbiamo essere la” questa volta è Kai a rispondere. Mi hanno fregato!
“Vado a sistemarmi allora” ho per caso un'alternativa?
“Ti
aspettiamo
qua” mi dicono, io annuisco e mi dirigo in bagno. Mi hanno
proprio
fregato. Se lo sapevo di sicuro avrei fatto di tutto per non venire,
anche offrire a Yuu la possibilità di un pomeriggio al
centro
benessere.
Rassegnato vado in
bagno, ho bisogno di risciacquarmi un poco, la doccia di prima ha
già
finito il suo effetto.
“Io credo di riuscire a tornare tranquillamente come prima”
“...”
“Tu Taka?”
“...sì Ryo, anch'io....anch'io”
Sento la
testa girarmi. Ho iniziato a sudare.
Subito
mi appoggio al lavandino facendo respiri profondi. Oramai è
diventata un'abitudine, che cosa triste-
Ce la
posso fare, si tratta solo di una riunione. Una stupida riunione.
Basta fare finta di niente.
Un altro
giramento. La vista comincia a offuscarsi.
Sì, ce
la posso fare. Mi sciacquo un poco il viso. Sorrido al mio riflesso!
Prendo il fondotinta e la matita nera cominciando così a
truccarmi
un po'...ce la posso fare!
Salgo
nella macchina di Yuu e senza volerlo mi distraggo dopo nemmeno
cinque minuti, avendo lo sguardo perso a guardare fuori dal
finestrino. Inutile dire che gli altri due seduti davanti cercano di
coinvolgermi, con scarsi risultati, ai loro discorsi.
Mi sento
quasi in colpa ma proprio non ce la faccio ora, credo che
inconsciamente il mio Io interiore cerchi di proteggermi isolandomi
da tutto e tutti.
Oramai
l'estate sta giungendo a termine, quindi non mi dovrebbe sorprendere
che il lavoro re-inizi con la solita frequenza. Per mesi avevo
cercato inevitabilmente di scappare da questi giorni, cercavo una via
di fuga, una possibilità di libertà. Non mi ero
nemmeno reso conto
che è iniziato settembre...Oramai non riesco più
a capire dove
inizia la realtà e dove inizio io.
Vedo il
palazzo della PSC davanti a noi, e mi sento impotente davanti a esso.
Il momento è arrivato, non lo posso più evitare.
Scendiamo
dall'auto e ci dirigiamo verso la sala che di solito utilizziamo per
le riunioni. Mi fa quasi strano essere di nuovo qui dentro, mi toglie
il fiato.
“Se non te la senti...”
“Yuu, tranquillo” e poi non sei proprio tu quello che mi ha praticamente incastrato per farmi venire qui?!
“Sicuro?”
a volte l'insistenza di Yuu mi fa quasi tenerezza.. In questi mesi mi
è stato molto vicino, sopportando ogni mio piccolo sbalzo di
umore,
ogni serata in cui uscivo per bere, ogni notte passata a stare male
per colpa di lui, ogni mio piccolo momento no.
Credo
che sia normale che ora si preoccupi così tanto, ma a volte
esagera...In fin dei conti quello iper-protettivo di solito non
è
Kai-chan? Mah magari si sono invertiti i ruoli senza che me ne
accorgessi.
Rido tra
me e me, beccandomi degli sguardi perplessi da parte dei miei due
amici.
E
finalmente entriamo nella sala.
Uruha si alza subito venendoci
incontro con un sorriso...Ryo invece no. Se ne sta seduto sulla sedia
con uno sguardo un po' imbarazzato.
Ora
vorrei tanto che una voragine risucchiasse il mio corpo, che
gli
alieni mi scegliessero come loro prossima vittima, o semplicemente
vorrei che Kai e Aoi non fossero mai venuti a casa mia.
Sì, mi
sto convincendo che la prossima volta che qualcuno suona il citofono
mi giro dall'altra parte e continuo a dormire.
“Taka, da quanto tempo” dice stritolandomi il nostro primo chitarrista.
“Uru, soffoco!” immancabilmente iniziamo a ridere come dei cretini. Mi erano mancati gli abbracci di Uru-pon. Ma la colpa è solo mia che in questi mesi mi sono allontanato. A volte sono veramente un egoista.
Tu invece resti a guardarci da lontano, ostentando un sorriso che non ti appartiene affatto. Oramai ti conosco, non mi freghi. Un sorriso amaro si fa spazio sul mio volto mentre finalmente ti decidi di avvicinarti e abbracciarmi.
“Ciao Nano malefico” ghigni come fai di solito.
“Io credo di riuscire a tornare tranquillamente come prima”
“...”
“Tu Taka?”
“...sì Ryo, anch'io....anch'io”
Mi sforzo di ricambiare l'abbraccio.
“Sei sempre la solita scimmia” e tutti ridono. Ci sediamo subito dopo e iniziamo la riunione. Con la coda dell'occhio vedo che Kai tira un sospiro di sollievo.
Noto
anche che Yuu, se potesse, ucciderebbe con lo sguardo Ryo che per
dirla tutta fa finta di nulla e si concentra sui fogli che ha sotto
mano.
Lo
osservo per un po', quel tanto che basta al mio cuore per non
sentirsi male ancora. Quel tanto che serve perché non si
apra troppo
la ferita che ha lasciato.
Chiudo
gli occhi un attimo, ispiro profondamente e mi faccio beffe del
cartello con scritto “vietato fumare”. Aoi mi
guarda contrariato,
ma sotto sotto lo vedo ridere.
Neppure
Kai ha il coraggio di sgridarmi questa volta...forse felice anche lui
di questa mia farsa!
Finalmente
la riunione è finita, appena mi è possibile mi
fiondo fuori
dall'edificio correndo incontro all'auto di Aoi, che intanto se la
sta prendendo con comodo.
Non che
io voglia mettergli fretta sia chiaro, solo che se anche evito di
restare ancora a contatto con un certo essere forse starei
leggermente meglio..forse eh!
Finalmente
lo vedo arrivare seguito a ruota da Kai, Uruha e...Reita.
“ehy Taka, stavamo pensando di andare a fare un giro qui vicino, ti unisci?” mi chiede Uruha tutto allegro.
A volte credo che lassù ci sia qualcuno che non faccia affatto il tifo per me. Guardò Aoi che è troppo preso a decidere con Kai in che bar andare dato che spesso e volentieri per colpa di Uruha veniamo buttati fuori o riconosciuti...e credetemi se vi dico che non so quale sia la cosa peggiore, soprattutto se ultimamente nemmeno io mi spreco.
“Grazie ma...ho un appuntamento. Se volete scusarmi io vado! Sarà per un'altra volta.” detto questo saluto e me ne vado.
Sento
immancabilmente lo sguardo di Yuu e Ryo che mi perfora la schiena. Mi
dispiace ragazzi, ma per oggi è abbastanza. Kai nemmeno lo
guardo,
so già che domani sarà sotto casa mia pronto a
prepararmi la
colazione e a farmi compagnia...di nuovo, come sempre negli ultimi
mesi.
Appena
svolto l'angolo chiamo un taxi e mi faccio portare a casa.
Prendo
svogliatamente il mazzo di chiavi dalla tasca e apro la porta,
appoggio la borsa della spesa sul tavolo. Sospiro pensando che almeno
domani Kai non si lamenterà che non c'è niente
nel frigo.
Lascio solo la luce della cucina accesa, amo avere la casa nella
penombra.
Faccio per accendere un po' di tv ma a un
certo punto sento una fitta...immancabilmente mi fiondo in bagno.
Oramai è una routine.
Rigetto
tutto il mio risentimento e le mie menzogne, e non solo, nel
lavandino. E per fortuna che non avevo nemmeno pranzato.
Mi sa
che la cena questa sera me la scordo.
Un'altra
fitta.
Mi
guardo nello specchio. Dio, faccio veramente schifo.
“ Ce l'hai fatta” sussurro al me stesso arrogante, sì...per oggi ce l'ho fatta. Quindi, per favore, lasciatemi stare male in pace.
Mi
accascio per terra, facendomi inondare dal freddo delle mattonelle.
Sono un bagno di sudore. Guardo le ombre degli oggetti che mi
circondano. La luce in cucina è ancora accesa, posso vederne
il
riflesso anche qui. Un'altra fitta.
Il
cellulare nella tasca dei miei pantaloni comincia a vibrare. Guardo
il nome sul display. Era da un bel po' che non vedevo quel nome!
-Una chiamata in arrivo: Ryo!-
Mi dispiace, per oggi ho dato abbastanza. Premo il tasto rosso mentre sento le lacrime, che nascondo così gelosamente, scendere. L'ennesima fitta, più forte delle altre mi sta spaccando in due ma questa volta non mi alzo.
“Gomenasai Ryo-chan, gomenasai”
“Se l'eco dei miei pensieri ti raggiungesse
forse ora potrei veramente aggrapparmi
alla speranza che tutto questo cambi...
...forse potrei...”
__Nel mio mondo immaginario__:
Ringrazio già chi è arrivato con tanta diligenza fino a qui. Grazie, spero che quello che ho scritto fino ad ora possa aver suscitato qualcosa dentro di voi, mi farebbe molto piacere.
Vorrei spiegare il perchè di un titolo simile senza svelare troppo della trama(XD). Inanzitutto ero in crisi, sia perchè non conosco affatto il giapponese, sia perchè non sapevo bene se avrebbe reso l'idea che ho io.
Sostanzialmente i punti sono due:
1.-Ore: beh come credo che la maggior parte di voi sappia (sì, mi illudo che la gente legga questo schifo XD), beh vuol dire "Io". Lo usano solo gli uomini ed è molto familiare.
2.-San: è un suffisso che viene utilizzato per indicare il rispetto nei confronti di qualcuno, ma può essere utilizzato anche con le persone con le quali non si è in buoni rapporti andando così ad assumere una sfumatura di distacco tra le due persone.
Come avrete capito questa storia sarà principalmente scritta dal punto di vista di Ruki, così volevo delineare questo distacco tra il Ruki che tutti conosco e il Takanori che solo poche persone conoscono, rispettando comunque entrambe le "personalità".
Per ora vi lascio, sperando che mi seguirete ancora, che avrete voglia di sapere cos'è successo e soprattutto cosa succederà.
Alla prossima...