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Autore: Ali93    24/07/2011    1 recensioni
"Domani, per favore, concedimi la possibilità di sorridere...anche se non sarà cambiato nulla, anche se continuerò a dare la colpa di tutto a te. anche se uscirò con un altro senza amarlo, anche se sarò falso...concedimi la forza di sorridere"
Non è facile perdere un amico, soprattutto se a questo amico ci teniamo veramente..Non è facile perdere un amico, sapendo che la colpa di tutto è solo tua e dei tuoi sentimenti!
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Reita, Ruki, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ore-san

-Prologo-

Non volevo che fosse solo sesso”

Quindi era solo sesso?!”

Sì”



Se ripercorro con la mente gli ultimi mesi, mi sento ghiacciare dentro. Mi capita spesso di pensare a come sono cambiate le cose ultimamente, e senza volerlo mi sento invadere da una tristezza infinita.
Yuu spesso mi dice che devo smetterla di crogiolarmi in determinati pensieri sopratutto se non ho colpa di nulla e Kai dice che devo dare la giusta importanza a chi ho vicino.
La fanno fin troppo facile loro!
Perdere il proprio migliore amico nel giro di pochi mesi non è così semplice. Vederlo che continua bellamente ad andare avanti con la sua vita mentre io sono ancora qui, immobile ad aspettare un qualche segno del cavolo, non è affatto facile.
Mentre sono in attesa di un miracolo, che non arriva mai.


I miracoli non sono per le persone come noi”


“uff...” Sospiro.
Cerco disperatamente le sigarette che sono sicuro di aver sepolto questa mattina sotto un mucchio di vestiti.
La colpa, sia bene intenso, non è stata mia, è Aoi che deve decidersi a non mettermi fretta quando mi vesto e soprattutto quando siamo in ritardo! Mi mette l'ansia, tanto che finisco per fare più danni di quanti già non ne faccia di norma.
Eccole! Finalmente mi porto la sigaretta alle labbra e l'accendo.
Pace.
Spalanco la finestra della mia camera anche se fuori piove, poco importa la pioggia mi piace da morire, per non parlare dei temporali estivi! Forse sono un po' contorto ma non ci posso fare assolutamente nulla, io sono così.
Già..io sono così
Senza rendermene conto, con questi ultimi pensieri mi addormento.

Un rumore fastidioso mi desta dal mio sonno, che più che altro era l'ennesimo incubo. Non so se ringraziare quel disgraziato che suona con insistenza il citofono o se ammazzarlo.
Mi specchio un attimo per vedere in che condizioni disastrose sono messo. I capelli sono tutti arruffati, le occhiaie sono più pronunciate di ieri e i vestiti sono stropicciati.
Complimenti Takanori, uno bello schifo!
Mi dirigo verso la porta, aprendola in malo modo.

“Buongiornoooo dormiglione”

“Yuu”

“Ehi ci sono anch'io” mi riprende Kai che era leggermente nascosto dal moro. Non ne bastava uno?

“Non ci fai entrare?”

Alzo gli occhi al cielo e mi faccio da parte.

“Io preparo la colazione” urla Kai dirigendosi in cucina. Guardo Aoi rassegnato e mi fiondo in camera seguito dal moro.

“ Brr che freddo che fa” mi dice Aoi andando a chiudere la finestra.

“ Dici? Io sto bene”

“Tu sei pazzo, che è diverso Taka” ma come siamo gentili di prima mattina.

“Già finito l'effetto della caffeina?” gli rispondo io.

“Kaiiii niente latte, mi sa che è scaduto perché Taka è più acido del solito” scherza lui.

“Non fai ridere” dico fiondandomi in bagno “E se possibile vorrei farmi una doccia senza essere seguito” dico mentre cominciamo a ridere entrambi.


Dopo la doccia entro in cucina facendomi servire un po' di caffè da Kai.
“Allora come mai questa bella visita?” chiedo assaggiando un po' di quel liquido nero. Non che la loro presenza mi infastidisca, anzi, però nell'ultimo mese ho visto più loro che me allo specchio, ed è tutto dire.

“Oggi dobbiamo andare alla PSC. Abbiamo una riunione” mi risponde Yuu guardandomi un po' preoccupato.

Per poco non mi strozzo.
Non posso biasimarlo, sa quanto sono stato male e sa quanta poca voglia ho di rivedere lui.
Il caffè questa mattina è decisamente troppo dolce.

“A che ora?”

“Tra mezz'ora dobbiamo essere la” questa volta è Kai a rispondere. Mi hanno fregato!

“Vado a sistemarmi allora” ho per caso un'alternativa?

“Ti aspettiamo qua” mi dicono, io annuisco e mi dirigo in bagno. Mi hanno proprio fregato. Se lo sapevo di sicuro avrei fatto di tutto per non venire, anche offrire a Yuu la possibilità di un pomeriggio al centro benessere.
Rassegnato vado in bagno, ho bisogno di risciacquarmi un poco, la doccia di prima ha già finito il suo effetto.


Io credo di riuscire a tornare tranquillamente come prima”

...”

Tu Taka?”

...sì Ryo, anch'io....anch'io”


Sento la testa girarmi. Ho iniziato a sudare.
Subito mi appoggio al lavandino facendo respiri profondi. Oramai è diventata un'abitudine, che cosa triste-
Ce la posso fare, si tratta solo di una riunione. Una stupida riunione. Basta fare finta di niente.
Un altro giramento. La vista comincia a offuscarsi.
Sì, ce la posso fare. Mi sciacquo un poco il viso. Sorrido al mio riflesso! Prendo il fondotinta e la matita nera cominciando così a truccarmi un po'...ce la posso fare!


Salgo nella macchina di Yuu e senza volerlo mi distraggo dopo nemmeno cinque minuti, avendo lo sguardo perso a guardare fuori dal finestrino. Inutile dire che gli altri due seduti davanti cercano di coinvolgermi, con scarsi risultati, ai loro discorsi.
Mi sento quasi in colpa ma proprio non ce la faccio ora, credo che inconsciamente il mio Io interiore cerchi di proteggermi isolandomi da tutto e tutti.
Oramai l'estate sta giungendo a termine, quindi non mi dovrebbe sorprendere che il lavoro re-inizi con la solita frequenza. Per mesi avevo cercato inevitabilmente di scappare da questi giorni, cercavo una via di fuga, una possibilità di libertà. Non mi ero nemmeno reso conto che è iniziato settembre...Oramai non riesco più a capire dove inizia la realtà e dove inizio io.
Vedo il palazzo della PSC davanti a noi, e mi sento impotente davanti a esso. Il momento è arrivato, non lo posso più evitare.
Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo verso la sala che di solito utilizziamo per le riunioni. Mi fa quasi strano essere di nuovo qui dentro, mi toglie il fiato.

“Se non te la senti...”

“Yuu, tranquillo” e poi non sei proprio tu quello che mi ha praticamente incastrato per farmi venire qui?!

“Sicuro?” a volte l'insistenza di Yuu mi fa quasi tenerezza.. In questi mesi mi è stato molto vicino, sopportando ogni mio piccolo sbalzo di umore, ogni serata in cui uscivo per bere, ogni notte passata a stare male per colpa di lui, ogni mio piccolo momento no.
Credo che sia normale che ora si preoccupi così tanto, ma a volte esagera...In fin dei conti quello iper-protettivo di solito non è Kai-chan? Mah magari si sono invertiti i ruoli senza che me ne accorgessi.
Rido tra me e me, beccandomi degli sguardi perplessi da parte dei miei due amici.
E finalmente entriamo nella sala.
Uruha si alza subito venendoci incontro con un sorriso...Ryo invece no. Se ne sta seduto sulla sedia con uno sguardo un po' imbarazzato.
Ora vorrei tanto che una voragine risucchiasse il mio corpo, che gli alieni mi scegliessero come loro prossima vittima, o semplicemente vorrei che Kai e Aoi non fossero mai venuti a casa mia.
Sì, mi sto convincendo che la prossima volta che qualcuno suona il citofono mi giro dall'altra parte e continuo a dormire.

“Taka, da quanto tempo” dice stritolandomi il nostro primo chitarrista.

“Uru, soffoco!” immancabilmente iniziamo a ridere come dei cretini. Mi erano mancati gli abbracci di Uru-pon. Ma la colpa è solo mia che in questi mesi mi sono allontanato. A volte sono veramente un egoista.

Tu invece resti a guardarci da lontano, ostentando un sorriso che non ti appartiene affatto. Oramai ti conosco, non mi freghi. Un sorriso amaro si fa spazio sul mio volto mentre finalmente ti decidi di avvicinarti e abbracciarmi.

“Ciao Nano malefico” ghigni come fai di solito.

Io credo di riuscire a tornare tranquillamente come prima”

...”

Tu Taka?”

...sì Ryo, anch'io....anch'io”


Mi sforzo di ricambiare l'abbraccio.

“Sei sempre la solita scimmia” e tutti ridono. Ci sediamo subito dopo e iniziamo la riunione. Con la coda dell'occhio vedo che Kai tira un sospiro di sollievo.

Noto anche che Yuu, se potesse, ucciderebbe con lo sguardo Ryo che per dirla tutta fa finta di nulla e si concentra sui fogli che ha sotto mano.
Lo osservo per un po', quel tanto che basta al mio cuore per non sentirsi male ancora. Quel tanto che serve perché non si apra troppo la ferita che ha lasciato.
Chiudo gli occhi un attimo, ispiro profondamente e mi faccio beffe del cartello con scritto “vietato fumare”. Aoi mi guarda contrariato, ma sotto sotto lo vedo ridere.
Neppure Kai ha il coraggio di sgridarmi questa volta...forse felice anche lui di questa mia farsa!


Finalmente la riunione è finita, appena mi è possibile mi fiondo fuori dall'edificio correndo incontro all'auto di Aoi, che intanto se la sta prendendo con comodo.
Non che io voglia mettergli fretta sia chiaro, solo che se anche evito di restare ancora a contatto con un certo essere forse starei leggermente meglio..forse eh!
Finalmente lo vedo arrivare seguito a ruota da Kai, Uruha e...Reita.

“ehy Taka, stavamo pensando di andare a fare un giro qui vicino, ti unisci?” mi chiede Uruha tutto allegro.

A volte credo che lassù ci sia qualcuno che non faccia affatto il tifo per me. Guardò Aoi che è troppo preso a decidere con Kai in che bar andare dato che spesso e volentieri per colpa di Uruha veniamo buttati fuori o riconosciuti...e credetemi se vi dico che non so quale sia la cosa peggiore, soprattutto se ultimamente nemmeno io mi spreco.

“Grazie ma...ho un appuntamento. Se volete scusarmi io vado! Sarà per un'altra volta.” detto questo saluto e me ne vado.

Sento immancabilmente lo sguardo di Yuu e Ryo che mi perfora la schiena. Mi dispiace ragazzi, ma per oggi è abbastanza. Kai nemmeno lo guardo, so già che domani sarà sotto casa mia pronto a prepararmi la colazione e a farmi compagnia...di nuovo, come sempre negli ultimi mesi.
Appena svolto l'angolo chiamo un taxi e mi faccio portare a casa.


Prendo svogliatamente il mazzo di chiavi dalla tasca e apro la porta, appoggio la borsa della spesa sul tavolo. Sospiro pensando che almeno domani Kai non si lamenterà che non c'è niente nel frigo. Lascio solo la luce della cucina accesa, amo avere la casa nella penombra. 
Faccio per accendere un po' di tv ma a un certo punto sento una fitta...immancabilmente mi fiondo in bagno. Oramai è una routine.
Rigetto tutto il mio risentimento e le mie menzogne, e non solo, nel lavandino. E per fortuna che non avevo nemmeno pranzato.
Mi sa che la cena questa sera me la scordo.
Un'altra fitta.
Mi guardo nello specchio. Dio, faccio veramente schifo.

“ Ce l'hai fatta” sussurro al me stesso arrogante, sì...per oggi ce l'ho fatta. Quindi, per favore, lasciatemi stare male in pace.

Mi accascio per terra, facendomi inondare dal freddo delle mattonelle. Sono un bagno di sudore. Guardo le ombre degli oggetti che mi circondano. La luce in cucina è ancora accesa, posso vederne il riflesso anche qui. Un'altra fitta.
Il cellulare nella tasca dei miei pantaloni comincia a vibrare. Guardo il nome sul display. Era da un bel po' che non vedevo quel nome!


-Una chiamata in arrivo: Ryo!-


Mi dispiace, per oggi ho dato abbastanza. Premo il tasto rosso mentre sento le lacrime, che nascondo così gelosamente, scendere. L'ennesima fitta, più forte delle altre mi sta spaccando in due ma questa volta non mi alzo.

“Gomenasai Ryo-chan, gomenasai”



“Se l'eco dei miei pensieri ti raggiungesse

forse ora potrei veramente aggrapparmi

alla speranza che tutto questo cambi...

...forse potrei...”


__Nel mio mondo immaginario__:

Ringrazio già chi è arrivato con tanta diligenza fino a qui. Grazie, spero che quello che ho scritto fino ad ora possa aver suscitato qualcosa dentro di voi, mi farebbe molto piacere.
Vorrei spiegare il perchè di un titolo simile senza svelare troppo della trama(XD). Inanzitutto ero in crisi, sia perchè non conosco affatto il giapponese, sia perchè non sapevo bene se avrebbe reso l'idea che ho io.
Sostanzialmente i punti sono due:
1.-Ore: beh come credo che la maggior parte di voi sappia (sì, mi illudo che la gente legga questo schifo XD), beh vuol dire "Io". Lo usano solo gli uomini ed è molto familiare.
2.-San: è un suffisso che viene utilizzato per indicare il rispetto nei confronti di qualcuno, ma può essere utilizzato anche con le persone con le quali non si è in buoni rapporti andando così ad assumere una sfumatura di distacco tra le due persone.
Come avrete capito questa storia sarà principalmente scritta dal punto di vista di Ruki, così volevo delineare questo distacco tra il Ruki che tutti conosco e il Takanori che solo poche persone conoscono, rispettando comunque entrambe le "personalità".
Per ora vi lascio, sperando che mi seguirete ancora, che avrete voglia di sapere cos'è successo e soprattutto cosa succederà.
Alla prossima...
  
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