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Autore: Infinite Sky Driver    25/07/2011    5 recensioni
Non vedeva l'ora. Finalmente, dopo tanto tempo l'avrebbe rivisto. Probabilmente era il giorno più bello della sua vita.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente ho avuto quest'ispirazione. La aspettavo da molto tempo, almeno dal giorno dopo della pubblicazione della fic OnTae che ho pubblicato tempo fa. Perchè non mi piacciono quelle troppo tristi, così volevo scrivere una OnTae felice. Così è nata questa *w*
Non la definisco proprio ontae a tutti gli effetti, perchè non c'è nè yaoi, nè shonen-ai o cose simili, ma ho voluto sottolineare il loro rapporto basato sulla fratellanza...spero possa piacervi ^^
Vi consiglio due canzoni che per me sono molto carine da ascoltare mentre leggete ** Buona lettura ^^


Il sorriso di una persona rispecchia la sua anima

Listening: Fly away, Thymes/ Wonderland, Thymes


Quello era il giorno tanto atteso. Taemin si svegliò come sempre mostrando uno splendido sorriso che parve illuminare ancora di più quella bella giornata d'estate.

Il sole irradiava il cielo adornato da tante piccole nuvole bianche, di quelle che vorresti mangiare da quanto sembrano soffici.

Il vento tiepido spostava l'erba visibile dalla sua finestra, e gli alberi muovevano leggermente le loro chiome fiorite.

Si alzò dal letto stiracchiandosi e corse subito ad aprire la finestra per assaporare il dolce profumo dei frutti che volava fino a li dai campi a pochi metri dalla casa.

Diede un veloce sguardo alle lettere che aveva ricevuto da numerose ragazze quello stesso anno e non potè fare a meno che sorridere; erano davvero tutte molto carine, ma lui non poteva lasciarsi andare a qualcosa come l'amore. Non proprio ora che era così felice.

Lasciò la finestra socchiusa, prese lo zaino e corse verso il piano inferiore saltellando giù per le scale.

-Taemin, attento!-

-Mamma, so badare a me stesso, non sono più un bambino- le sfoderò un altro sorriso del suo repertorio.

Una cosa di cui sua madre si era sempre vantata era il suo sorriso, restava affascinata ogni volta che vedeva suo figlio rivolgere sorrisi a destra e a manca, ripetendosi che quello era davvero un dono ricevuto da chissà quale angolo del cielo.

Finì in fretta la sua colazione guardando costantemente l'orologio, con un'espressione felice a tal punto che dubitava sarebbe scomparsa facilmente.

-Tranquillo tesoro...non manca molto-

La guardò sollevando la testa dalla tazza di latte.

-Già...hai ragione-

Chissà perchè, sembrava che il mondo volesse fargli un regalo; il meteo dava sereno, la luce che entrava dalle finestre semi aperte faceva risplendere il legno delle assi di perline delle pareti, creando un colore quasi surreale tra il giallino e il dorato.

-Hai preso tutto? Sei sicuro?-

-Si mamma, è già tutto là, non preoccuparti-

-Chiamami quando vuoi, mi terrò il telefono sempre in tasca-

-Mamma, tranquilla. Vado solo fuori città di qualche chilometro, non sono in un'altra nazione-

-Lo so...però....-

La madre era sempre troppo apprensiva con lui, ma per fortuna se ne accorgeva sempre in tempo.

Dopotutto il suo Taemin stava per diventare maggiorenne, e doveva prendersi le sue responsabilità.

-Va bene....divertiti, ok?-

-Certo!- Le sorrise il figlio.

Uscì di casa con il suo zaino, prese la bicicletta e si diresse a tutta velocità verso la scuola.

La giornata non era delle più noiose, era l'ultimo giorno di scuola. Taemin si era sempre chiesto perchè dovesse andare a scuola anche d'estate, ma in quella stagione i giorni erano molto leggeri, e si andava a scuola una settimana si e una no, con delle lezioni non molto faticose, soprattutto senza interrogazioni.

Il suo sguardo vagava sempre sull'orologio. Il tempo sembrava non avanzare più, le lancette erano terribilmente lente.

-Taemin, stai aspettando qualcosa?-

-Oh, scusi...dopo scuola ho un appuntamento importante-

-Ohh...capisco, una ragazza eh?-

-No, no....è una persona molto speciale comunque-

-Beh, allora portale i miei saluti, se è così importante-

-Lo farò di certo, professore- “Nei suoi sogni, magari.” Continuò la frase mentalmente.

Finalmente la campanella suonò. Da li a poco lo avrebbe rivisto, e sarebbe rimasto con lui per molto, molto tempo.

-Taemin, hai...hai dei programmi per l'estate?-

Si voltò un attimo verso quella voce mentre riponeva nella borsa le sue cose, una ragazza che aveva conosciuto ai corsi di danza.

-Mi dispiace, ma sarò impegnato per tutta l'estate..-

-Oh, va..va bene, non fa niente-

-Passa una buona estate-

Sorrise, e bastò quello per far avvampare la ragazzina davanti a lui, che gli sorrise dolcemente e si allontanò con le sue amiche.

Lui corse fuori dalla classe a perdifiato fino a raggiungere le biciclette, impugnò la sua e in un attimo si ritrovò a pedalare come non aveva mai fatto, verso i prati sterminati fuori dalla città.

Passò le campagne, i piccoli paesini tra le colline, e finalmente intravide quell'angolo di paradiso che lo stava aspettando.

Si fermò un attimo prendendo fiato sulla cima dell'ultima collina che lo separava dalla meta.

Un enorme prato stracolmo di fiori si estendeva fino alle montagne a sud, percorse con lo sguardo la strada che doveva ancora seguire. I campi di grano sulla destra, il paesino dove in passato andava a fare la spesa con lui, e poi eccola, vicino ad un piccolo laghetto di un azzurro acceso, reso tale anche dai riflessi del sole: la sua casa era rimasta come se la ricordava, da lontano non erano visibili i dettagli, ma già sapeva che sarebbe rimasto affascinato alla sua vista. L'esterno in pietra chiara, il gazebo in legno di castagno, gli interni anch'essi in legno, simile al suo, chiaro e luminoso.

Non seppe resistere a quel dolce richiamo. Si rimise in sella e mollò i freni in una discesa priva di ostacoli. Il vento gli scompigliava i capelli biondi, quel colore gli esprimeva tanta felicità, e per un'occasione così, aveva deciso di tingerli proprio di quel colore.

Passò per la strada sterrata del paese, salutando bambini e anziani che incontrava. Tutti lo conoscevano sin da quando era molto piccolo, veniva spesso in quel paese, ma era da molto tempo che non lo vedevano più.

Superò l'agglomerato di casette, e ben presto vide la sua, esattamente come se l'era ricordata.

Sentiva i polmoni e le gambe chiedergli pietà, ma ormai era troppo vicino per fermarsi. Una volta sul prato, quel prato su cui avrebbe corso per ore intere, butto a terrà la bicicletta, e con quella anche lo zaino, e sentì pervadersi da un senso di felicità mai provata prima.

-Jinki-hyung!!!!! Jinki-hyung! Sono qui!!!-

La porta si aprì di colpo, dalla quale uscì Jinki, con una paio di stampelle, che lo guardava sorridente.

-Tae! Sei già qui?-

Fece con calma i due scalini del gazebo che dava sul giardino, mollò le stampelle a terra e iniziò a camminare a fatica verso di lui con le lacrime agli occhi.

Taemin era nello stesso stato, e iniziò a correre nella sua direzione per poterlo abbracciare.

Quando fu abbastanza vicino si buttò su di lui abbracciandolo e facendo cadere entrambi a terra.

-Jinki-hyung! Mi sei mancato!- Disse affondando il viso nell'incavo tra il collo e la spalla del più grande.

-Anche tu, Tae, mi sei mancato- Jinki affondò una mano tra i suoi capelli, spettinandolo.

Taemin aveva voluto passare l'estate con lui per la sua convalescenza dopo l'incidente che aveva fatto, che gli aveva bloccato le gambe per qualche tempo. Ma anche perchè lui era come un fratello maggiore. Se stava con lui, non aveva bisogno di nient'altro.

Il biondo portò la testa indietro in modo da vederlo in faccia, sorrisero entrambi.

Forse, i loro, erano i sorrisi che chiunque avrebbe voluto avere. Quelli che chiunque avrebbe desiderato.

Jinki diede un bacio sulla punta del naso del piccolo, per poi scoppiare in una risata genuina.

-Ora mi aiuti ad alzarmi però-

-Certo!-

La loro estate insieme era appena iniziata, ma sapevano entrambi che sarebbe rimasta per sempre nei loro cuori.

  
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