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Autore: Elis12    25/07/2011    7 recensioni
[Dengeki Daisy] -KurosakixTeru-
"Non gliel’aveva ancora detto che sapeva che lui era Daisy, quel magnifico ragazzo che si era preso cura di lei fino ad ora.
Da quando anche suo fratello l’aveva lasciata, lui era sempre stato al suo fianco, l’aveva sempre aiutata; consolandola quando era triste, ridendo con lei quando era felice, attraverso quelle e-mail, così preziose per lei, perché quello era l’unico modo per mettersi in comunicazione con lui."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER: I personaggi non mi appartengono e questa fiction non è stata scritta a scopo di lucro.

La mia prima fiction su questo bellissimo manga, spero possa piacervi.

Buona lettura ^^


  Time After Time

  

 
Teru era immersa nell’acqua calda, migliaia di bollicine di schiuma assemblate in gruppetti tra loro, la circondavano.
Stava facendo il bagno nella vasca di Kurosaki; Riko non era in casa, era partita per un viaggio di lavoro e non sarebbe tornata per qualche giorno.
Così Kurosaki, che non si fidava a lasciarla a casa da sola, soprattutto dopo tutti gli incidenti a causa del falso Daisy, l’aveva obbligata a stare da lui…
 
Teru era in cucina che stava versando dell’aranciata in due bicchieri, quando il malefico custode si era avvicinato silenziosamente a lei dal dietro,  e l’aveva stretta tra le sue braccia.
La ragazza, però, che non l’aveva sentito arrivare si era spaventata pensando che fosse chissà chi, e si era rovesciata addosso l’aranciata. Ed ecco perché ora si trovava in quella vasca da bagno:  Kurosaki ce l’aveva spedita a forza.
 
Non gliel’aveva ancora detto che sapeva che lui era Daisy, quel magnifico ragazzo che si era preso cura di lei fino ad ora.
Da quando anche suo fratello l’aveva lasciata, lui era sempre stato al suo fianco, l’aveva sempre aiutata; consolandola quando era triste, ridendo con lei quando era felice, attraverso quelle e-mail, così preziose per lei, perché quello era l’unico modo per mettersi in comunicazione con lui.
Solo dopo aveva scoperto che quel dolce ragazzo di cui lei non sapeva nulla, era sempre al suo fianco, in ogni senso.
Attraverso il carillon che gli aveva regalato aveva scoperto quello che ormai sospettava da tempo, Daisy e quel teppista biondo di Kurosaki erano la stessa persona.
Ma a lei non dispiaceva affatto, anzi era felice di quella scoperta, felice che Daisy fosse davvero sempre al suo fianco, e non era così irraggiungibile come sembrava.
Lei poteva toccarlo, abbracciarlo, parlargli anche senza e-mail mandate attraverso un cellulare.
Avrebbe potuto vederlo tutti i giorni, sperando che lui non la lasciasse mai, come invece avevano fatto i suoi genitori e il suo stesso amato fratello.  
I sentimenti che provava per Daisy, ma soprattutto per Kurosaki, erano ormai ben oltre alla semplice gratitudine per tutte le volte che l’aveva aiutata. Sapeva che quei sentimenti che teneva segreti erano molto più profondi, Teru sapeva che ormai si era innamorata di lui.
Non si aspettava però, che lui avesse potuto ricambiare i suoi sentimenti, che lui potesse provare niente più che affetto per quella stupida mocciosa a cui doveva badare per conto dell’amico. Teru ormai non si illudeva più che quell’amore che provava potesse essere ricambiato.
 
Si perse in quei pensieri, mentre era sdraiata in quell’acqua calda quasi soporifera.  Avrebbe persino potuto addormentarsi pensando al suo amato, a quel dannato custode che non faceva altro che farla sgobbare al suo posto. Mentre lui passava il suo tempo a giocare a Mahjong al posto di lavorare.
 
Teru spalancò gli occhi all’improvviso… un uomo con un passamontagna nero e un coltello da cucina in mano era in piedi in mezzo al bagno, la ragazza si tirò su di scatto, coprendosi il seno con lei mani, e gridando così forte che l’uomo si spaventò e scappò dalla finestra, lasciandola spalancata.
Un forte bussare, e la voce preoccupata di Kurosaki si sentì  attutita da dietro al porta.
Teru sentiva come in lontananza il ragazzo che diceva: “Teru.. tutto bene? Teru, cos’è successo?!”
 
Senza degnarsi di rispondere, la ragazzina saltò fuori dalla vasca, spalancò la porta fiondandosi tra le braccia di Kurosaki, senza badare al fatto di essere completamente nuda e bagnata, e lasciò andare le lacrime stringendosi a lui, che ricambiò l’abbraccio.
“Cos’è successo?” chiese il ragazzo spaventato, stringendola forte contro il suo ampio petto, e cercando di consolarla al tempo stesso.
“U-un uomo.. c’era.. c’era un u-uomo in b-b-bagno..” singhiozzò lei.
“Un uomo..?! Che aspetto aveva..?”
“N-non lo s-so.. aveva un pa-passamontagna e un c-coltello..”
“Un coltello?!” Kurosaki era sempre più preoccupato. Lanciò un’occhiata al bagno, ma era deserto.
“Non preoccuparti, ora è tutto finito. Ci sono io con te..” disse poi, stringendola ancora più forte. Teru a quelle parole scoppiò a piangere ancora più di prima.
“Ma che cavolo fai?! Io ti consolo e tu piangi ancora più forte?! Che serva strana che ho”,  disse il teppista con il suo solito tono strafottente.
 
Sul viso di Teru, però, comparve un piccolo sorriso e si calmò un pò. Era sempre così, solo quel ragazzo, con le sue battute e le sue parole gentili, era in grado di consolarla. Così come Daisy aveva sempre fatto.
 
Kurosaki la sollevò di peso, stringendola tra le braccia, ed entrò nel bagno chiudendosi la porta alle spalle.
Rimise la ragazza dentro la vasca costringendola a sedersi, per poi spogliarsi ed entrarci anche lui.
“Che stai facendo pervertito?” chiese Teru sorridendo però, quando lui l’abbracciò dal dietro facendole appoggiare la schiena contro il suo petto. Pian piano il sorriso della ragazza, seduta in mezzo alle gambe del ragazzo che amava, fu sostituito da un rossore che si espanse a tutto il suo viso.
“Oddio, sto facendo il bagno con un pomodoro!” disse scherzosamente il custode.
La ragazza per tutta risposta, si girò verso di lui allontanandosi quanto bastava, per schizzargli acqua e schiuma in volto.
“Ah si? La metti così? Bene allora..” rispose lui con un ghigno, mettendo le mani a coppa sulla superficie dell’acqua e stringendole facendo partire uno zampillo di acqua calda, che finì dritto sulla testa di lei.
 
I due ragazzi ridevano, tra bollicine di schiuma, ignorando il fatto di essere insieme, nudi,  in una vasca da bagno.
Tasuku prese Teru per un polso, tirandola a sé. I loro visi a pochi centimetri, le loro labbra vicine.
“Non dirlo a Riko, o penserà che ti ho stuprata..” sorrise teneramente lui. La ragazza ricambiò il sorriso, e le loro labbra di unirono in un dolce bacio. Nell’aria aleggiava un profumo di pesca, e si sentiva come in lontananza, un dolce melodia, “Time After Time”. 


Angolo dell'autrice:

Allora, piaciuta? Io personalmente adoro quel teppista biondo di Kurosaki e quella ragazzina ingenua, ma non troppo, di Teru. Per non parlare del capo! Oh my baldy! <3 ahahah scherzo. XD

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Grazie a chi recensirà e a chi ha solo letto. ^^
  
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