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Autore: _Mezzosangue_    25/07/2011    3 recensioni
Sole, mare, spiaggia, amore
[John/Paul)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: John Lennon , Paul McCartney , Quasi tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo5
Inaspettato (parte1)
 

-Adesso siamo pari?- domandò John alla ragazza quando interruppe il bacio.
-Credo di si… Ho conosciuto i Beatles, e ho baciato John Lennon! Si, credo di essere soddisfatta- Rispose lei evidentemente fiera si se stessa.
John, dal canto suo, non vedeva l’ora che se ne andasse.
- A quanto pare Paul non era molto felice di vederci in… atteggiamenti intimi- sorrise. – Forse è geloso- .
- Non dire stupidaggini, non è la prima volta che mi vede con una ragazza-  Disse lui, autoconvincendosi che fosse la verità.
Amy prese la sua borsa e si incamminò verso la porta.
-Forse gli ha sempre dato fastidio, ma tu non lo vedevi – Detta quella frase uscì dalla stanza del Beatle .
John rimase lì a pensare, e se avesse avuto ragione? Non aveva mai chiesto ai suoi amici se a loro desse fastidio che portasse una ragazza a casa.
“No, ma cosa vado a pensare!” si disse. Cosa importava a loro se John si divertiva con qualcuna? Era assurdo, Amy si era sbagliata. Dopotutto, cosa ne poteva sapere lei? Si conoscevano si e no da un paio d’ore.
Si gettò sul suo letto portandosi le braccia dietro la testa a mò di cuscino. Da quel momento si disse che sarebbe uscito dall’albergo il meno possibile. Di sicuro non voleva che gli eventi di poche ore prima riaccadessero. Decise di farsi prima un bel sonnellino. Si addormentò con l’immagine di Paul che chiudeva la porta davanti agli occhi.
All’improvviso sentì qualcosa arrivargli dritta in faccia colpendolo in pieno. Aprì gli occhi e si mise a sedere di scatto, dritto davanti a sé c’era Paul con in mano un cuscino con il quale, di sicuro, lo aveva colpito.
-Ma che diavolo…?- Esclamò stranito.
- Dobbiamo pranzare- rispose Paul, freddo.
- E non potevi dirmelo senza tirarmi il cuscino in faccia?!- esclamò John massaggiandosi il naso.
- Mi era sembrato il modo più efficace per svegliarti- rispose il ragazzo, avviandosi verso la porta.
Ma che gli era preso? E perché lo guardava con quello sguardo schifato? E perchè gli parlava come se lo odiasse?
A John non piacque per niente il suo comportamento. Che gli aveva fatto? Ci pensava e ripensava ma non trovava niente. Era lui l’idiota che non aveva capito o era Paul che era impazzito?
Ci penso continuamente quando lasciò la camera e si diresse al tavolo per pranzare. Avevano ordinato il servizio in camera. Un carrello pieno di pietanze americane, quando si sedette si accorse di avere così tanta fame che si lecco persino il piatto dopo aver finito di mangiare anche le briciole.
Paul non lo degnava neanche di uno sguardo. Teneva gli occhi fissi sul suo piatto e no parlava.
Dopo pranzo George e Ringo proposero di andare di nuovo in spiaggia. John fu subito d’accordo, ma Paul preferì restarsene in albergo quella volta, sempre con quel aria da funerale.
 
Paul restò nella sua stanza a leggere un libro per tutto il tempo. Si sentiva arrabbiato, infuriato, come ogni volta. Ogni volta che vedeva John e una ragazza.
Cercava di nasconderlo, da troppo tempo ormai. Non voleva neanche ammetterlo a se stesso. E forse lo avevano già capito tutti, tutti tranne John ovviamente, perché a lui non importava niente. Possibile che fosse così ottuso da non capire davvero niente di niente?
Paul, dal canto suo, aveva capito tutto. Si, non voleva confermarlo a se stesso, ma aveva capito.
Aveva capito che per lui, John era qualcosa, si qualcosa di importante. E non poteva cambiarlo, perché il suo cuore non glielo permetteva.  Era geloso ogni volta che lo vedeva con un'altra, alcune volte lo nascondeva, altre invece si comportava come se gli sbattesse in faccia la verità. Ma John non capiva. No, era troppo concentrato su sé stesso per capire cosa succedeva ogni volta nel animo di Paul. Faceva male, oh si, a Paul faceva male. Sapeva che tutto quello non era giusto, che non avrebbe dovuto provare quelle cose, era… strano. Sapeva anche che a John non sarebbe piaciuto, anzi, forse si sarebbe allontanato, lo avrebbe giudicato male. In fondo, da questo punto di vista era meglio che non sapesse niente.
Ma Paul sentiva di non farcela più. Voleva dirlo. Voleva che lui sapesse. Poco importava cosa sarebbe successo dopo. Lui non poteva nascondersi per sempre.
Non ci sarebbe riuscito.
Tante di quelle volte si era domandato perché proprio a lui. Perché provava quelle cose e, perché proprio John.
Cosa doveva fare adesso?
  
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