Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: _WishingWell12    25/07/2011    7 recensioni
"Avete combattuto.
Sì, perché tu sei testardo.
Ma lei è pur sempre la poliziotta.
Avete lottato l'uno per l'altra e vi siete feriti..."
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  

 

A tutte le ragazze del Castle Made Of EFP Writers, che hanno uno strano potere magico, quello di farti sentire bene e di risollevarti le giornate. Sempre.

 

 

We fall down.

We get up.

We try to hold our head up when life pulls us apart.

We fight and we bleed but all we ever need is

something to hope for.”

 

 

Sei seduto sulla tua sedia.

Esatto proprio quella.

Quella di fianco alla sua scrivania.

 

La stai guardando.

Sta finendo di compilare un rapporto.

È tardi, come al solito.

 

Ti ha detto di andare a casa.

Ma come d'abitudine ti sei offerto di farle compagnia.

Non è solo l'abitudine che ti spinge, però.

 

No. Adesso avete chiarito le cose.

Avete creato il vostro “noi”.

Adesso siete solo tu e lei.

 

Sorridi.

Cinque anni.

Cosa avete fatto in tutto questo tempo?

 

Avete combattuto.

Sì, perché tu sei testardo.

Ma lei è pur sempre la poliziotta.

 

Avete lottato l'uno per l'altra e vi siete feriti.

Voleva venire con te negli Hamptons, ma te ne sei andato via con Gina.

Tutto perché la sera prima l'avevi vista baciarsi con Tom.

 

In questi ultimi due anni lei ha avuto Josh.

Ti faceva male vederla felice con un altro.

La rincorrevi ovunque, per farle capire che tu c'eri.

 

Forse non se n'è mai accorta.

Forse ha nascosto qualsiasi sua reazione.

Forse...

 

Poi quella notte prima del suo ferimento hai capito che non eri più solo un semplice collega.

È questo quello che siamo?”

Le avevi appena mentito, dicendole che eri suo amico, il suo partner.

 

E così hai capito che forse c'era ancora una piccola speranza.

Che non valeva la pena di gettare tre anni al vento.

Che era il momento di combattere.

 

Ti sei fatto forza.

Ti sei fatto coraggio.

Schivando con stile tutte le porte in faccia.

 

E finalmente è giunto quel giorno tanto atteso.

Quello del vostro confronto.

Il momento della verità.

 

Un litigio.

Come d'abitudine.

La verità tra di voi esce sempre così.

 

Ma questa volta è servito.

Parole. Tante parole.

Sentimenti. Tutti quelli repressi per anni.

 

Entrambi avevate capito che il sentiero imboccato non conduceva da nessuna parte.

Era come se aveste raggiunto il fondo.

Foste caduti.

 

Ma, come quando ci troviamo in un labirinto se la nostra strada è sbarrata, ritorniamo sui nostri passi.

Avete capito che non era quella la strada giusta.

 

Vi siete rialzati.

Avete ripercorso la strada all'indietro.

Fino alla notte di quel bacio.

 

E avete imboccato il nuovo percorso.

Insieme.

Riprendendo da dove vi eravate lasciati.

 

Esattamente, da un bacio.

Dolce, leggero, ma pieno di voi. Delle vostre emozioni.

Sono passati solo pochi giorni da quel momento.

 

La guardi.

Sorridi.

Ripensi ancora alle sue parole.

 

Rick... Vorrei che per il momento questo rimanesse un segreto.”

Non ti aveva stupito.

Era normale, infondo.

 

Anche se al distretto ormai si erano accorti tutti del cambiamento.

Nessuno aveva proferito parola, però.

Bastavano sguardi e sorrisetti per capirlo.

 

Ti guardi attorno per alcuni momenti.

Ormai non c'è più nessuno.

Il tuo sguardo si riposiziona su di lei.

 

È stanca.

Questo caso è stato veramente difficile.

Vi ha portato via tempo, energia.

 

Ma vi ha anche dato una ragione per discutere.

Per capire a che punto eravate.

È anche grazie a questo caso che vi siete avvicinati.

 

Continua a scrivere.

Il lavoro prima di tutto.

Ti piace anche per questo.

 

La sua forza.

La sua tenacia.

La sua determinazione.

 

È straordinaria.

Non dimenticherai mai quel giorno in cui glielo hai detto.

E probabilmente, non lo dimenticherà neanche lei.

 

Ha sofferto molto, in passato.

Ha sofferto ogni volta che riaprivate il caso di sua madre.

Ma non lo ha mai mostrato completamente, il suo dolore.

 

Ora tutto quello che vuoi fare è proteggerla.

Renderla felice.

Non sei un mago, sai che non puoi tutto.

 

Ma farai il possibile per starle accanto.

Sia nei momenti facili che in quelli difficili.

Perché lei è quella giusta.

 

Esposito e Ryan ti hanno avvertito.

Prova a farla soffrire e avrai seri problemi.”

Così avevi capito che quei cambiamenti tra voi erano stati avvertiti.

 

Ma non sei più l'uomo di una volta.

Non sei più solo quello scrittore famoso di un tempo.

Ora sei il ragazzo di Kate Beckett.

 

La detective più in gamba di New York.

La tua musa.

La tua ragazza.

 

Ti alzi dalla sedia, sperando di attirare la sua attenzione.

Ma è troppo concentrata.

Così appoggi una mano sulla sua spalla e sussurri: “Vieni.”

 

Distoglie il suo sguardo dal rapporto.

Rimane per qualche istante a fissarti cercando di capire cosa tu voglia fare.

Non riesce a leggere nei tuoi occhi, perché hai assunto quella tua espressione da cucciolo.

 

Sorride.

Capisci che ha ceduto.

Si alza dalla sedia e la prendi per mano.

 

La porti velocemente nella stanzetta relax.

Controlli che non ci sia nessuno.

È vuota.

 

Apri la porta e la fai entrare.

La richiudi alle tue spalle e ti appoggi contro di essa.

Poi le fai segno di avvicinarsi.

 

Le tendi la mano.

Dopo qualche secondo la afferra e tu la attiri dolcemente verso di te.

E la stringi in un abbraccio.

 

Dopo alcuni istanti lo sciogli.

E la baci.

È un bacio dolce, delicato.

 

Dopo aver allontanato le vostre labbra la guardi in viso.

Ecco il sorriso che volevi vedere.

Eccolo.

 

È come un segnale.

Adesso sta meglio, va tutto bene.

In questi cinque lunghissimi anni hai imparato a leggere nei suoi occhi, nella sua espressione.

 

Sorridi anche tu.

Se lei è felice, anche tu lo sei.

Per te l'importante è che stia bene.

 

Continui a guardarla.

Non distogli lo sguardo.

E ti chiedi come mai abbiate aspettato così a lungo.

 

Paura?

Forse, ma non è solo questo.

Allora cosa c'è d'altro?

 

Forse avevate bisogno di qualcosa che vi aiutasse a continuare.

Qualcosa in cui credere.

Oppure tutto quello di cui avevate bisogno era qualcosa in cui sperare.

 

 

Note dell'”autrice”: Rieccomi qui!

Vi sono mancata? *si nasconde*

Okay, basta con le chiacchiere che devo fare un sacco di cose!

Sono consapevole che stasera non ne farò neanche una perché sono stanchissima, ma non importa.

Devo ancora caricare le foto di Londra, devo votare per i CSA, devo scrivere qualcosa di nuovo.

Okay, non voglio annoiarvi troppo.

Un ringraziamento particolare va a Mari che ha letto in anteprima la Shot.

Cosa è questa cosa?

Non lo so bene neanche io. Ma diciamo che Londra ha portato l'ispirazione giusta.

In quel poco tempo libero che avevamo a disposizione ho pensato e se Castle e Beckett non avessero solo paura? Voglio dire e se aspettassero perché questo gioco e questa magia tra loro li aiuta ad affrontare la vita, ad andare avanti?

Ecco appunto, dovete immaginarmi sul letto dell'albergo con l'i-pod nelle orecchie ascoltando quel paio di canzoni da cui trarrò ispirazione a pormi queste domande, cercando di creare uno sfondo in cui ambientare la Song-fic. La canzone è “Something to hope for”-The Undeserving.

Okay, ho solamente altre due cose da dirvi, poi prometto che chiudo.

Per “Whenever you call I will be there” ho pensato una cosa. Visto che mancano solo due capitoli, volevo pubblicarne uno ad agosto e l'ultimo a settembre, prima del 19 allungando così l'attesa.

Ho finito di scrivere la FF. La pubblicazione dovrebbe cominciare a settembre, sempre che non cambi idea.

Okay, ora ho veramente finito di annoiarvi, se non volete lasciare recensioni vi capisco...

Ma se volete farmi felice, sapete cosa fare.

 

4everBasketball

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: _WishingWell12