Promessa

 

La porta si apre.

 

Mi giro, ti vedo.

 

I tuoi occhi grigiastri, sono pieni di disperazione, i tuoi capelli, prima castani, sono diventati bianchi per la paura.

 

E’ stato divertente uccidere i tuoi genitori, lo sai?

 

Urla quanto vuoi, accasciati pure a terra, piangi, disperati, tanto adesso tocca a te, lo sai, vero?

 

Mi avvicino, con un sorriso sadico in viso, sono sporco del sangue dei tuoi, con il coltello in mano.

 

Urla, se ti fa piacere, alzati, corri e scappa.

 

Renderà la mia caccia più divertente.

 

Esci dalla porta urlando.

 

E’ un peccato che abiti in una casa isolata nel bosco, vero?

 

Quanti anni hai, piccolo? Sette o al massimo dieci.

 

Scappi ne bosco, con le lacrime agli occhi, sei scalzo, i tuoi piedi vengono continuamente feriti, ed io seguo la scia del tuo sangue, che mi viene gentilmente mostrato dalla Luna.

 

Mi ecciti, sai?

 

Io ti inseguo.

 

Tu cadi, ti sloghi una caviglia.

 

Per te è la fine, lo sai, vero?

 

Mi urli di non avvicinarmi, sei disperato.

 

Sei sporco di terra e le lacrime ti solcano il viso.

 

Mi abbasso e ti guardo: sei carino, sai?

 

Non piangi più? Perché?

 

La tua mano tocca il mio viso abbronzato, mi togli un po’ di sangue.

 

Cosa stai facendo, piccolo?

 

Ti sei dimenticato che ho ucciso i tuoi genitori?

 

Oh! Ma stai ancora piangendo!

 

Ti senti in colpa?

 

Mi piaci, piccolo.

 

Se ti uccido adesso, poi non mi divertirò più.

 

Ti lascio un segno per la nostra promessa, ok?

 

Alzo il coltello e traccio una stella sulla tua fronte, per poi farti una linea che percorre il tuo occhio sinistro, fino ad arrivare sotto la guancia.

 

Urli, piangi, ti dimeni sotto di me.

 

Musica per le mie orecchie.

 

Il tuo sangue brilla che è una meraviglia.

 

Lo lecco.

 

Buono.

 

Non ti preoccupare, non ti ho reso cieco.

 

Sei spaventato, piccolo?

 

Non ti ucciderò, tranquillo.

 

Le tue labbra sono invitanti, sai?

 

Ti Bacio.

 

Hai delle labbra davvero morbide.

 

Mi alzo, butto il coltello trai cespugli.

 

Tu sei lì, a terra, che mi guardi scioccato.

 

E’ una promessa, piccolo, la prossima volta che ti vedrò, io ti ucciderò.

 

Questo lo sai, vero?

 

Non so neanche il tuo nome, ma poco importa, renderà questa caccia più eccitante che mai.

 

L’unica cosa che so sul tuo conto è quella cicatrice, che presto si formerà sul tuo volto.

 

Arrivederci, piccolo, ti ucciderò, è una promessa.


Note dell'autrice: un piccolo sclero scritto dopo cena XD