Capita di arrendersi
ad un amore negato
ma ora so
trovare la pace solamente
tra le braccia Tue.
Cullami-Emma Marrone

-Aron! Andiamo! Dove sei?-.
Quello stupido cane. Quando si tratta di uscire per la passeggiata serale non ne vuole sapere.
Pigrone.
Cerco nelle varie stanze della casa e lo trovo che sonnecchia ai piedi del mio letto.
-Eccoti. Forza, Aron!- dico, mentre gli metto il guinzaglio.
Aron è un Pointer. Un cane da caccia.
Di solito i cani da caccia sono svegli e rispondono al richiamo del padrone per la passeggiata.
Lui no. Niente. Non è normale per un cane.
Usciamo e lo porto nel parco dietro casa.
Lo libero e lui comincia a correre.
Mi siedo tranquilla su una panchina.
Passano i minuti e io seguo con lo sguardo Aron per vedere dove va e cosa fa.
Si avvicina ad un cagnolino grassoccio con il muso tenero.
Vedo che è un maschio e mi avvicino per assicurarmi che non combini disastri,
-Aron, fai il bravo. Lui non lo conosci-.
In lontananza noto un ragazzo che osserva i cani, intanto si avvicina.
Quando è abbastanza vicino lo sento dire:
-Wiston, piano. Non essere invadente-.
Lo osservo.
E' carino. Molto carino.
Capelli corti con la cresta moro/castano, occhi che sembrano marroni chiari ma, guardando meglio, sono un di un verde strano e labbra non troppo carnose ma pur
sempre attraenti.
Tutto di Lui è attraente.
-Ciao...-.
Mi risveglio dalla mia trans.
-Oh. Ciao-. Silenzio. -Abiti qui vicino?-.
Ecco. Dio. Non è il cane invadente. Lo sono io.
-Si. Laggiù. Nella casa all'angolo dell'incrocio. Ma ci siamo trasferiti da poco dall'America. Siamo arrivati due giorni fa-.
E sorride.
E che sorriso.
-Ecco perché non ti ho mai visto prima. Ti chiami?-.
-Joseph... Joe per gli amici. E tu?-.
-Clarissa. Ma puoi chiamarmi Clari-.
Sorrido.
-Anche tu abiti qui, nelle vicinanze?- mi chiede.
-Si. Nella casa in fondo alla via, sopra a quel bar-.
-Ho capito-.
Passano alcuni minuti di silenzio e ogni tanto gli lancio uno sguardo sorprendendolo a guardarmi, mentre sorvegliamo i cani.
-Allora... chi vuole giocare con la palla?- Joe mi saltare in aria urlando questa domanda ai cani.
Quest'ultimi ci raggiungono correndo.
Joe lancia la pallina ad Aron e Wiston che si lanciano contro di essa.
Io rido vedendo questa scena.
I cani, invece di riportargliela indietro giocano tra di loro e vedo Joe che si lancia su di loro.
Più che altro si lancia su Aron e cominciano a “lottare”.
Joe. Rido pensando a come sarebbe vivere al suo fianco. Probabilmente vivrei il mio ultimo giorno di vita a suon di risate.
Wiston abbaia contro Joe e Aron che stanno ancora “lottando”.
Aron si alza vincitore e corre da me con la pallina in bocca e scodinzolando.
-Bravo, Aron!- gli dico, prendendo la pallina e premiandolo con un bocconcino.
-Ah! Ti rifugi tra le gambe della mamma, codardo!- dice Joe scherzando.
Aron, come risposta gli salta addosso.
-Aaah! Cucciolone!-.
Con passo pesante e stanco arriva Wiston.
Mi dirigo da lui e mi siedo per terra.
-Ehi, tu. Ciao...-.
Lo accarezzo e lui si stende a pancia in su.
-Che puttanone che sei Wiston!- sento dire da Joe.
-Si dice “COCCOLONE”, non puttanone...- lo rimprovero -Joseph!-.
Mi si avvicina e si siede accanto a me.
Aron torna da me, intromettendosi tra me e Wiston.
-Ehi, cagnaccio!- dico, scherzando -... Sei consapevole di aver interrotto un corteggiamento, signorino?- dico, guardandolo.
-Quale corteggiamento? Quello tra te e il mio cane? O quello tra te e me?- sussurra Joe al mio orecchio.
Mi giro nella sua direzione facendo incontrare i nostri sguardi.
Ha uno sguardo al quanto malizioso e un sorriso mozzafiato completa il tutto.
-Ci stai provando, per caso?-.
Alza le spalle come per dire “Non so, tu che dici?”.
-La tua ragazza non sarà gelosa?-.
-Io non ho una ragazza. A meno che non lo voglia essere tu...-.
Silenzio. Lui mi osserva.
-Aron, andiamo!- dico, continuando a guardare Joe e leggendo la delusione nel suo sguardo.