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Autore: Cri cri    26/07/2011    13 recensioni
I tuoi occhi… i tuoi bellissimi topazi parlano da soli piccola mia; il gonfiore deturpa violentemente l’azzurro mare che scorre nelle tue iridi. Lo specchietto della mia macchina fa da confidente alla tua anima; ai tuoi pensieri…
Come vorrei poter prendere il posto di quel piccolo pezzo di vetro, per scoprire cosa ti attanaglia il cuore mia piccola Usako.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cuori in tempesta

Cuori in tempesta

Con gli occhi gonfi ti riaggiusti un po' 
nello specchietto vedi un mostro tu 
ma non è il fuori a preoccuparti no 
è tutto il resto che ci butta giù. 
Un conto è parlarne con le amiche tue 
ma a fare l'amore si è soltanto in due 
poi l'esperienza c'è o non c'è... 
La prima volta può deludere, 
dicevi "Fa piano" ed io pensavo a me 
mi chiedi persino se sei frigida 
volevi soltanto andassi via da te. 
Se sei andata in crisi c'è un perché 
tu eri bambina e non lo sei più 
che non è come immaginavi tu... 

 

 

 

Finalmente dopo due anni di dolce attesa abbiamo unito i nostri corpi – nudi – in un unico cuore, un’unica bellissima anima. Le emozioni provate pochi minuti fa le custodirò, gelosamente, nel cassetto segreto del mio cuore.

Da tanto tempo bramavo di poterti sfiorare la candida pelle, carezzarla dolcemente per paura di deturpare cotanta bellezza fatta persona. Tutte le notti ho sognato questo bellissimo momento Usako; ed ora che abbiamo approfondito il nostro rapporto ti vedo triste, confusa, frastornata…

Possibile che tu sia rimasta delusa di noi? Della nostra unione? No! Non è possibile. Sono sicuro che anche tu aspettavi con ansia questo momento; altrimenti non avresti mai assecondato le mie voglie amorose.

I tuoi occhi… i tuoi bellissimi topazi parlano da soli piccola mia; il gonfiore deturpa violentemente l’azzurro mare che scorre nelle tue iridi. Lo specchietto della mia macchina fa da confidente alla tua anima; ai tuoi pensieri…

Come vorrei poter prendere il posto di quel piccolo pezzo di vetro, per scoprire cosa ti attanaglia  il cuore mia piccola Usako.

Forse capisco il tuo sentirti un  mostro amore mio; non ti preoccupa affatto l’aspetto esteriore che – in questo momento – fa da padrone ai tuoi sentimenti.

Ti chiedo umilmente perdono mio dolce angelo biondo; se in questo momento sei entrata in crisi, se sei rimasta delusa della nostra prima volta la colpa è solo e soltanto la mia.

Aspettavo da tanto questo momento che non mi sono reso conto di pensare, per qualche manciata di minuti, solo a me e ai miei più reconditi desideri.

Mi chiedevi “ Mamo-chan per favore potresti fare un po’ più piano? “ ed io – sordo di piacere – non mi sono accorto del tuo disagio.

Perdonami Usako…

La frase che più mi ha ferito è stata quando, tra le lacrime, mi hai chiesto se eri frigida. Oh amore mio non vedevi l’ora che uscissi dal tuo bellissimo corpo vero?

Sicuramente con le tue amiche avrai fantasticato sulla tua prima volta, chissà cosa vi sarete dette? La realtà è diversa dai sogni. Perdonami amore mio se ti ho delusa profondamente; non era mia intenzione lo sai.

Perdonami se non è stato tutto come te lo sei immaginato piccola…

 

 

 

 

 
Dai, dai, dai, cuori in tempesta siamo noi
 
fuori di testa adesso sei 
e certamente mi odierai...amore... 
Dai, dai, dai, perchè se hai detto una bugia 
quelle menate a casa mia 
l’avevi fatto già, invece poi…

Usako, Usako… Mille pensieri nuotano nella tua mente; sicuramente mi starai odiando come mai ti è capitato di fare.

Amore mio i nostri cuori in tempesta non ci fanno affrontare – con lucidità - questo momento di difficoltà, che incombe sul nostro lungo cammino; abbiamo affrontato una serie di battaglie, ma mai ci siamo sentiti cosi in difficoltà.

Ricordo ancora le sfuriate che facevi quando affrontavamo “questi” discorsi; mi chiedevi sempre se ero mai stato con una donna, ed io mi divertivo rigirandoti la domanda.

Troppo divertente la scena per essere dimenticata! Se avessi dovuto contare le pacche ricevute quel giorno, sicuramente avrei perso il conto: ad ogni pacca la tua frase “ Io non sono vergine “…

Scusami – piccola bugiarda – ma non ti ho mai creduto; una dolce e pura ragazza come te non poteva aver dato, senza nessun ritegno, la sua purezza…

 

 

 

Andiamo al centro, passeggiamo, vuoi? 
e da una vetrina forse scoprirai 
che le unghie a pelle non ti mangi più 
e all'improvviso capiremo noi 
che non è un problema di verginità, 
si è certo più donne quando non si ha, 
ma quel che graffia dentro è il crescere 

 

Usako vorresti venire assieme a me per le strade affollate del centro? Mi piace da morire vedere i tuoi occhi – illuminarsi – alla vista delle vetrine; specialmente se si tratta di una fumetteria, o meglio ancora una pasticceria…

Se ti guardassi attentamente in vetrina, scopriresti che non hai più il vizio di mangiucchiarti le unghie. Come sono belle le tua mani amore mio, cosi piccole e delicate…

Ci guardiamo negli occhi; ci fissiamo attentamente e specchiandoci – reciprocamente – nelle nostre anime, capiamo che il problema non è la verginità in se per se. Il problema di fondo non è quello… Una ragazza di sedici anni non viene giudicata “male” se non possiede più la purezza dentro di se: quello che più ti fa male è capire che stai crescendo; entrando in un mondo nuovo, di cui ancora non ti senti pronta a farne parte.

Il tuo sguardo sbarazzino, sereno, dolce, combattivo… 

Questa sei tu Usako; una bambina cresciuta troppo in fretta. Le numerose battaglie ti hanno maturata, e sapere di aver tagliato anche l’ultima tappa – prima del matrimonio – ti rende inquieta. Ancora non riesci a digerire l’idea di aver scoperto, troppo presto, il tuo futuro.

 

 

 

Dai, dai, dai cuori in tempesta siamo noi 
fuori di testa adesso sei 
piccola frana, mi odierai...amore... 
Dai, dai, dai, ci sono stato attento sai 
ma sto da cani come te, ti sto vicino dai 

Guardiamo bene sul calendario 
non ci sei rimasta vedrai 
semplici ritardi, ed un labbro mordi 
se mi va bene non lo faccio o più 

 

 

E’ passato un mese dal nostro “primo” vero atto d’amore. Lo sguardo che mi rivolgi è un misto tra la paura e lo stupore.

Noi sappiamo… E’ ancora troppo presto per l’avvento di Chibiusa! Possibile che la nascita di Cristal City si stia avvicinando cosi velocemente?

Mi stai forse attribuendo la colpa Usako? La nostra precoce incoronazione la attribuisci forse al tuo ritardo mestruale?

Stai tranquilla tesoro, sono sicuro che non sei rimasta incinta. Anche se ubriaco dalla passione dell’unione dei nostri corpi, la lucidità non mi ha abbandonato; sono sicuro che il nostro primo tentativo non sia, purtroppo, andato a buon fine.

Anche tu desideri, ardentemente, quella peste dai buffi codini, il frutto del nostro amore. Solo che adesso è davvero troppo presto, lo ammetto… Devi ancora diplomarti e i tuoi genitori non accetterebbero mai una gravidanza alla tua giovane età.

Anche io, come te, mi mordo le labbra: per il semplice fatto che non sono pronto – ancora – a portare il peso della corona in testa, di essere a capo della capitale del mondo…

Devo stare più attento la prossima volta; piccola di papà perdonami se ancora non sei tra noi, ma la mamma è molto giovane ed io, ancora troppo inesperto per reggere questo enorme peso nel cuore: Cristal City.

Tu nascerai tra cinque anni almeno e fino ad allora noi ti porteremo sempre nei nostri cuori; aspetteremo con ansia quel giorno: ma prima di allora non possiamo affrettare i tempi.

 

 

 

dai dai cuori in tempesta siamo noi 
ti riaccompagno a casa vuoi 
e già mi manchi sai o si....... 
Chiamami, ci chiuderemo in camera 
le bocche sul telefono
 
ci rideremo su noi due 
adesso, dai, dai, dai cuori in tempesta siamo noi 
anche buddista mi farei 
per far piacere a te, a te, per te

 

 

Davanti il cancello di casa tua ci scambiamo un veloce bacio, a fior di labbra, giusto in tempo di non essere beccati dalla furia omicida di tuo padre.

Eccomi a casa, solo… Quanto mi manchi dolce angelo biondo, luce dei miei occhi.  Su questo enorme letto, che senza la tua presenza sembra immenso, messaggio con te. Ci divertiamo a pensare a quello che è successo, alle inutili paure che abbiamo avuto…

Usako! Amore mio… Per te sono morto, ho rischiato più e più volte la vita, ma ancora mi pare poco! Se mi chiedessi di lasciarti libera di vivere la tua vita da adolescente: lo farei.

Se mi chiedessi di morire per te: lo farei di nuovo.

Se mi chiedessi di amarti per l’eternità ti risponderei: “ Questa, assieme al mio amore per te e per la piccola Chibiusa, è la certezza maggiore che io possa darti mia piccolo bocciolo di rosa “

Ti amo Usako…

Salve a tutte ragazze, eccomi alle prese con un'altra song-fic. La canzone Cuori in tempesta appartiene a Nek, quindi non ho diritti su di essa. Spero vi sia piaciuta e se volete lasciare un commento fate pure... un bacio alle mie splendide love loveeee 

Cri Cri

   
 
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