Sono ricordi
di una vacanza randagia.
Un viaggio al contrario,
proprio così.
Tra la puzza di vomito
e l’odore del mare,
scoprire il profumo della libertà.
Su un pullman troppo caro
per pagare il biglietto,
in un treno troppo stretto
per noi e tutte quelle valigie,
parlare parole sconnesse
e ridere con le lacrime agli occhi:
non sentire nemmeno per un attimo
la mancanza di casa.
Ballare con le braccia intrecciate,
corpi che comunicano gioia e energia e vita,
vita vissuta per intero in ogni secondo:
perché perdere un attimo?
Siamo solo noi,
noi in mezzo alla spiaggia
a parlare per ore di tutta una vita,
a guardare l’alba
e fantasticare sulla notte dopo
con la forza di chi il mondo
lo ha già capito,
di chi agisce per istinto
e sbaglia sapendo che,
pur cadendo,
c’è sempre qualcuno che ti rialza.
Sono ricordi di dormite scomode
di orari imprecisi
di pasti improvvisati
di notti possedute
di ritorni in tenda miracolati.
Sono ricordi
che non scorderemo mai.
Ricordi indelebili
della nostra
vacanza randagia.
Ho il cuore così pieno di gioia da non poter aggiungere altro.