Storie originali > Poesia
Ricorda la storia  |      
Autore: Natalja_Aljona    26/07/2011    3 recensioni
Sei un pianista
Con le mani
Strette intorno ad un fucile
E Varsavia
Non ti aspetterà, domani
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sic Volvere Parcas - I giorni di ieri'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Non ritorni a Varsavia

Per non fare il soldato

(Ragazzo dell'Europa, Gianna Nannini)


Il tuo primo sorriso

L'ha visto

Varsavia

La tua prima parola

L'ha sentita

Varsavia


E c'era un pianoforte

Nella casa di Varsavia

Sei cresciuto con la musica

Sotto il cielo di Varsavia


E volevi, poi,
Arrivare fino in Austria

A conoscere quell'uomo

Che chiamavi Wolzart


Ma Varsavia

Era un po' il cuore

Che batteva

Nel tuo petto


Era la vita

La tua scala musicale

Era la chiave di basso

Che non riuscivi a disegnare


E poi tuo padre

T'ha messo un fucile in mano

T'ha detto: "vai a sparare

A quelli d'un altro Paese"


Il tuo sorriso

Da quel giorno

Ha il colore della neve

Di Varsavia

Il tuo viso

Non si vede

Da Varsavia


E a tredici anni
La tua vita

S' è spostata in un quartiere

Della Russia Siberiana

Krasnojarsk

Alla casa

Mancava il tetto

Come a te


Tua cugina

Bionda e russa

Col sorriso

Un poco sciolto

Nel bel viso

Come il cielo di Siberia

Gli occhi chiari

Grigiazzurri

Come i tuoi


Ci provassero, a toccarla!

Ci provassero, a ferirla!

Con la voce, con lo sguardo

Promettevi

E lei stringeva

Un po' più forte

La tua mano


E poi dicevi:

"Che mi strappino

Anche i gli occhi!

Se questo cielo è dei ricchi,

Non lo guardo"


E ti guardava così male, Natal'ja

Coi suoi occhi da bambina

Nella luce un po' sfocata

Le sue splendide ribellioni

Vacillavano


Ti sfuggivano parole

Che non volevi che sentisse

"Non vali che un po' più di niente"

E lei piangeva

Nelle mani del domani

Anche per te


E poi gridava

Ti scuoteva per il collo

Della divisa da soldato

Ti diceva: "il cielo è nostro,

Il cielo è nostro, Nikolaj!"


E lo sapevi

Lei valeva di più

Dei potenti, quei vigliacchi

E l'abbracciavi

La tua sciocca

Troppo ardita

L'indomita

Natal'ja


E quando hai visto quei numeri

Sul suo polso, la sua pelle

E hai sentito il suo nome

Sulle labbra dei guardiani


L'han strappata, poi,

Da Omsk

I tuoi compagni, gli Ungheresi

Perché avevi una questione

Da sbrigare

Col Signore

Ma il demonio ch'eri diventato

Non era il figlio di Varsavia


Hai letto il suo nome

Ivan Bolkonskij

Sulla lapide

Lo vedevi

Nei tuoi sogni


E poi quei rubli li hai contati

Millecento

E l'hai ucciso

Nella ghiaia

Con la mano

Sul suo volto

Per non vedere

Nei suoi occhi

L'ultima ora bambina

L'ultimo cielo felice

Di Natal'ja


Hai portato, poi, impietoso

Il suo figliolo al capezzale

Della morte

E lui t'ha ucciso

Per vendetta

Tre anni dopo

Gli occhi verdi

Luccicanti

Nella notte


E in Inghilterra

Ti chiamavano "polacco"

Rispondevi:

"Con orgoglio!"

E non sapevi

Quanto ormai fosse lontana da te

Varsavia


Non la trovavi, la galleria

Che hai scavato nella neve

Per uscire da quel mondo

Col sorriso

Ancora in pace

E la notte di Varsavia

Le sirene di quel mare

Non le hai sentite, quella notte

Non le senti più cantare


E quel mondo di ieri

Oggi fa male

Non li vedi, i colori

Non li senti gridare


Che se Varsavia t'ha visto bambino

E il resto del mondo t'ha visto soldato

Che se il cielo è diventato grigio

Non lo puoi più raccontare


Sei un pianista

Con le mani

Strette intorno ad un fucile

E Varsavia

Non ti aspetterà, domani



Note



Ed eccolo, Nikolaj.

Si racconta da solo, credo.

Con la sua Varsavia, il suo pianoforte e il suo fucile in mano.
Con la sua cuginetta e i suoi sogni mancati.

Mi è tanto caro, Niko, nonostante tutto.

Spero che in questa poesia sia piaciuto anche a voi.


A presto! ;)

Marty





  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Poesia / Vai alla pagina dell'autore: Natalja_Aljona