Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |      
Autore: Yumiko123    27/07/2011    3 recensioni
One-shot sulla coppia NxTouko di Pokèmon Nero/Bianco! C'è qualche spoiler sul gioco quindi assicuratevi di aver finito la lega prima di leggerla XD
Trama: I due personaggi si incontrano mesi dopo l'addio di N, non c'è nient'altro da aggiungere u.u
La prima ff che scrivo, spero vi piaccia >.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Giorno 157
 
Le giornate erano diventate interminabili da quando N le aveva detto addio. Le aveva spezzato il cuore. Sapeva che per due rivali come loro non ci sarebbe potuto essere futuro ma in fondo sperava davvero che, dopo la sua sconfitta, il ragazzo avrebbe messo da parte i suoi ideali per divertirsi in compagnia dei suoi Pokemon e dei suoi nuovi amici: Belle, Komor e lei, Touko.
Più ripensava al tempo passato in sua compagnia, più le lacrime scivolavano via dai suoi occhi con facilità. Non aveva neanche ricordi materiali di lui e per essere sicura di non dimenticarsi mai del suo amore aveva comprato la Spugna di Menger, lo stesso cubo che N teneva appeso alla sua cintura.
I suoi amici le chiedevano ogni giorno, sempre più insistentemente, di uscire dalla sua stanza e di provare a pensare ad altro anche solo per un’ora ma era più forte di lei, non poteva far altro che pensare alle ultime parole che il ragazzo le aveva rivolto:
 
“Hai detto di avere un sogno.. quel sogno.. realizzalo! Fai del tuo meraviglioso sogno una realtà. Sono sicuro che ce la farai..
..Addio. “
 
Giorno 158
 
Erano le 5 di pomeriggio e Touko era ancora a letto. Sul comodino c’erano gli avanzi del pranzo, che aveva a stento toccato e fazzoletti impregnati di lacrime. Sentì il suo Interpokè squillare, erano Belle e Komor che tentavano ancora una volta di farla uscire di casa. Non rispose.
 
Giorno 159
 
Dopo aver passato l’ennesima nottata a piangere, Touko si svegliò particolarmente rilassata la mattina seguente. Invece di portare la colazione a letto divorò una brioche insieme alla mamma e uscì presto di casa. Erano giorni che non vedeva la luce del sole e sentirne il calore sulla pelle la fece sentire ancora meglio di prima. Si era finalmente decisa: da quel giorno non avrebbe più pianto per N, ma neanche avrebbe provato a dimenticarsi del suo gentile volto o delle sue parole, sarebbe semplicemente andata avanti. E per suggellare quell’importante decisione prese la sua bici e pedalò velocemente verso Sciroccopoli. Lì aveva incontrato N per la terza volta. Il ragazzo la aveva portata sulla ruota panoramica e le aveva confessato in quel momento di essere a capo del Team Plasma.
Touko ricordava ancora chiaramente i pensieri che le girarono per la testa al sentire le parole di N che la sconvolsero a dir poco.
 
Scorse tra i ciuffi d’erba alta e gli alberi gli edifici della città e continuò a pedalare ancora più velocemente quando, vicina ormai al centro Pokemon, quasi perse il controllo della bici. Le era parso di vedere un ragazzo dai capelli lunghi e verdi, vestito di bianco come N ma non si perse in false speranze.
Non c’era alcuna possibilità che fosse tornato indietro, per lei poi.
 
Arrivò davanti al luna park, superò la statua enorme di pikachu all’ingresso e la palestra Pokemon. Erano appena le 9 del mattino quindi non c’era fila per la ruota panoramica. Prese un biglietto e corse velocemente verso la cabina dove si andò a sedere. Rivolse lo sguardo alle montagne lontane, incrociò le braccia poggiandole sul davanzale della finestrella e sospirò. Un campanello avvertì l’inizio della corsa. Chiuse gli occhi e si immerse nei suoi pensieri per un paio di minuti, quando una mano che le sfiorò i capelli la riportò sulla terra. 
Un grido di spavento le uscì dalla bocca, che fu subito interrotto da un’altra mano. Familiare. Ne aveva riconosciuto l’odore.
Strinse una mano attorno al polso del ragazzo, così che la liberasse, e si alzò in piedi. A testa china, stringeva sempre più forte la mano e lentamente le si iniziarono a bagnare gli occhi.
<< Avevo promesso che non avrei più pianto, sono una frana. Non riesco a mantenere una promessa per neanche un’ora ed è tutta colpa tua!!! >>. La voce crescente della ragazza riecheggiò nella cabina.
La ragazza alzò la testa rivelando i suoi occhi lucidi e gonfi di lacrime.
<< Dove sei stato? Perché mi hai lasciata?? Temevo non tornassi più… >> continuò.
N non rispose. Si limitò a liberarsi dalla stretta di Touko e ad abbracciarla. La strinse forte a sé.
La cabina si fermò in cima alla ruota per permettere ai passeggeri di ammirare al meglio il panorama ma l’unica cosa che la ragazza voleva guardare in quel momento erano le ciocche verdi di N, la particolare collana che il ragazzo indossava sempre e i suoi occhi smeraldo che la facevano sognare ogni volta.
 
I due si sederono e Touko rimase abbracciata ad N per diversi minuti che le parvero essere solo pochi secondi. Scesi dalla ruota, il ragazzo finalmente aprì bocca.
<< Mi dispiace. Non volevo separarmi da te, non volevo abbandonarti, non l’avrei mai fatto se non mi fossi dovuto chiarire prima le idee... >>
La ragazza pensò di rispondergli ma rimase in silenzio per permettergli di continuare.
<< Quello che ha detto mio padre al castello mi ha sconvolto, sono corso a casa di mia madre, dove sapevo che avrei trovato tranquillità. Ho riflettuto per tanto, tanto tempo, fino a che non sono giunto a una conclusione. Ghecis era l’unico a desiderare che gli umani e i Pokemon vivessero in due mondi separati, e io ho vissuto per anni credendo io stesso che questa fosse la cosa giusta. Ma non lo è. I Pokemon sono felici insieme a noi e noi insieme a loro.. Ho dovuto indagare molto tra i miei sentimenti ma alla fine ho capito che anch’io provo qualcosa per loro e non costringerò più nessuno a separarsene >>.
Touko prese la mano di N e con un gesto quasi impulsivo la baciò delicatamente.
<< Sono felice che tu l’abbia capito e mi dispiace di essermi arrabbiata con te prima sulla ruota. Sono stata male in tua assenza ma ora sei qui.. >>.
Gli sorrise dolcemente. N fece altrettanto e si avvicinò lentamente alla ragazza, fino a che i due visi non furono a pochi centimetri l’uno dall’altro. I due nasi si sfiorarono e Touko sorrise ancora di più. Non riusciva a credere a quel che stava succedendo, credeva di stare ancora sognando ma quando il ragazzo la baciò, su una guancia, capì che era tutto vero.
N portò il suo braccio dietro la ragazza, stringendola più che poteva. Insieme fecero un giro della città, parlando del più e del meno.
 
<< Chiudi gli occhi >> sussurrò a un tratto N.
Prese una pokè ball e chiamò fuori Zekrom. Prese poi in braccio Touko e la portò con se sulla schiena del Pokemon, a cui diede nell’orecchio alcune indicazioni. Mentre si sollevava da terra, il ragazzo continuò a tenere la sua amata stretta a sé. Avrebbe voluto dirle frasi dolci nell’orecchio, ma in quel momento gli premeva solo starle vicino, catturare il profumo dei suoi capelli e imprimerlo nella sua memoria.
Arrivarono in poco tempo alla lega pokèmon, dove il castello del team plasma emergeva ancora incombente, in tutta la sua grandezza.
<< Perché siamo qui? >> chiese incuriosita Touko.
<< Lo scoprirai presto >> N le fece l’occhiolino e tenendola per mano la condusse al terzo piano del palazzo, prima porta a sinistra.
La ragazza ricordava bene quella stanza e sorrise.
N l’aveva portata nella sua cameretta, ancora piena dei giochi che suo padre gli aveva comprato da piccolo. Lasciò la mano di Touko per prendere la palla da basket, con inciso ancora il suo cognome sopra. La lanciò alla ragazza, che la afferrò, un po’ imbranata. Fecero qualche altro passaggio, poi N corse verso di lei buttandola a terra. Scoppiarono entrambi a ridere.
Il riecheggiare di quelle risate fu interrotto all’improvviso. Il ragazzo si era avvicinato con uno scatto a Touko, baciandola sulle labbra. Il bacio fu lungo: prima dolce, poi appassionato.
La ragazza non aveva mai baciato nessuno ma N la guidava gentilmente, rendendole quel primo bacio semplicemente perfetto.
Era un sogno.
Il sogno di Touko, un po’ diverso da quello che intendeva N qualche mese prima, ma pur sempre tale, si era realizzato. E N, che sin da piccolo aveva vissuto in modo così tormentato, finalmente trovò la sua pace interiore e la felicità.  

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Yumiko123