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Autore: Iteh in heaven    27/07/2011    2 recensioni
"La sua anima stava lentamente morendo dentro di lui, con urla strazianti annunciava la sua dolce fine"
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beh, per chi sfortunatamente è entrato per leggere, vi chiedo perdono perchè è la mia prima storia, non so se vi piaccia e onestamente non so se piace neanche a me. Vi auguro una buona lettura, e vi ringrazia anche solo di aver letto il titolo ed essere scappati!

Lonely death

Trovarsi su quel letto, senza l'ombra di nessuno, senza la consapevolezza di sapere di avere una vita davanti. Aveva quarant'anni. Era l'alba, la luce entrava soffice dentro la stanza, lo illuminava per metà. Si sentiva un estraneo, non era più lui, da un paio di mesi era guidato da qualcuno, dalla sua monotona vita che mai nessuno aveva saputo accettare. Tutti quegli amori persi, quei cuori infranti, quei sorrisi finti, quelle scopate pagate senza piacere.


La sua anima stava lentamente morendo dentro di lui, con urla strazianti annunciava la sua dolce fine.


I suoi occhi brillavano, non per l'amore, non per i soldi, perchè si stavano preparando lentamente alla morte, il suo corpo era pronto. Il suo cervello non funzionava, era complice di una vita senza felicità. Era solo una macchina creata per dare felicità, ma pronta in ogni momento all'auto distruzione.


Ogni sua parola era solo una finzione, non voleva ammettere che aveva perso quella partita contro se stesso.



Sentiva le sue labbra secche, non mangiava da tre giorni, era stanco e riusciva solo a stare sdraiato ad osservare quel soffitto spoglio. Aveva paura di soffrire, si soffre di meno morendo, era ciò che pensava mentre tremava per il freddo.



La sete di non essere soddisfatto di ciò che pensi, vuoi solo ottenere ciò che vuoi.



Voltò la testa di lato, notò il suo cellulare privo di vita. Aveva detto al suo unico fratello che sarebbe tornato presto, che lo voleva bene. Dicendo quelle parole, voleva abbracciarlo, piangere, sfogarsi. Ma sapeva che sarebbe stato più doloroso, sapeva che sarebbe venuto a salvarlo, sapeva che avrebbe ceduto alla morte.


La tua unica paura, è dire che stai morendo e non trovare nessuno vicino a te. Hai paura della solitudine.


Ritornò a guardare il soffitto, aveva sonno, sentiva i rumori delle macchine in lontananza. La stanza era silenziosa, sentiva i battiti del cuore rallentare, si era promesso di non muoversi, aveva lasciato un biglietto alla madre, erano delle scuse per ciò che aveva fatto. Si sentiva così in colpa, l'aveva fatta soffrire per il suo brutto carattere, l'unica donna che l'aveva sopportato, lui l'aveva trattata male, non l'avevi amata. Sei un bastardo senza cuore.


Ciò che ti spaventa è provare emozioni, come le persone normali.


Aveva paura del domani, del presente, non voleva guardare ancora quelle coppiette che si baciavano. Era solo. Non piaceva a nessuno per come era, voleva finirla lì. Una morte lenta, senza dolori, una vita monotona, senza sentimenti, senza mancanza di niente. Voleva che fosse così, le morti accompagnate erano le peggiori, non avrebbe sofferto nessuno. Strinse i pugni, sentiva che stava per accadere, sentiva quello che gli avevano detto. Strizzò gli occhi non sentendo più niente attorno sé.


Se ti addormenti perdi per sempre.




Chiuse gli occhi. Un istante, la sua vita gli passò davanti, il suo primo compleanno con Shannon, la sua prima bicicletta. Prima di poter alzarsi e scappare, un colpo al cuore, due colpi all'anima, tre al suo ego. Una vocina lo colpì forte e chiaro, facendolo rimanere bloccato sul letto.



Si ha solo una possibilità nella vita.



Una lacrime. Lenta. Dolorosa. Solcò il viso di Jared come una lama affilata, un corpo privo di sensi su quel letto sfatto. Aveva ceduto, aveva creduto di farcela, ma un solo colpo di ciglia, i momenti più belli della sua vita gli passarono davanti, i minuti più lenti della sua vita, che gli fecero capire che nella sua vita c'era tutta quella felicità che non aveva mai visto.


Quegli attimi che la morte ti fa vivere in modo lento e doloroso, per farti rimpiangere la tua unica. Sola. Vita.




In quell'istante qualcuno aprì la porta, e Jared si perse quella vista. Una persona che era venuta a salvarlo. Ma mai in tempo. Tutto per un suo, stupido, errore.

  
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