Schiava
della Perfezione
Voleva
vendetta…voleva e DOVEVA vendicarsi di
quell’insulsa darkettona che le aveva rubato Duncan, il suo
Duncan. Vendetta:
parola dolce e allo stesso tempo aspra da pronunciare. Più
ci pensava e più si
convinceva che quella dannata e sporca traditrice doveva soffrire,
soffrire
come non aveva mai sofferto in tutta la sua patetica vita.
Un
sorriso amaro le si dipinse sulla bocca. Nemmeno
Heather sarebbe stata capace di formulare pensieri così
pieni di odio e di
rancore.
<<
Non ti sei mai chiesta perché tutti, prima o
poi, ti tradiscano? >>.
Ecco
: parli del diavolo.
Courtney
si voltò lentamente.
<<
Cosa vuoi Heather? >>.
La
“regina dei ghiacci”, come l’avevano
soprannominata, si avvicinò e si appoggiò allo
stipite della vecchia porta
arrugginita dell’aereo.
<<
Pensaci un attimo: prima Duncan, poi Gwen,
poi Alejandro… >>. L’altra
abbassò lo sguardo. Dannatissimo orgoglio.
<<
Alejandro, Alejandro, Alejandro! La gelosia
ti sta uccidendo,Heather >>.
<<
Dillo a te stessa, Courtney >>.
Una
frase breve, concisa e diretta. Forse anche troppo
diretta. Di nuovo non potè far altro che abbassare lo
sguardo e si stava quasi
convincendo che quell’arpia avesse ragione ma
l’orgoglio, il rancore e il
desiderio di vendetta ebbero la meglio su di lei.
<<
Tu non capisci cosa significhi perdere
l’amore della tua vita per colpa di una ragazza con la quale
ti stavi
minimamente avvicinando a qualcosa di simile all’amicizia! Io
devo
vendicarmi…Gwen non può passarla liscia,
no…la pagherà cara! Mi ha portato via
Duncan…lui era mio, mio, mio…solo MIO!
>>.
Ebbe
appena il tempo di finire la frase che
improvvisamente dalla mano di Heather partì un potente
schiaffo diretto alla
guancia della compagna di squadra.
<<
Smettila di far ruotare tutto intorno a te!
>> le sbraitò << Sei solo una
principessina viziata che pretende di
avere tutto per sè! >>.
La
ragazza restò sbalordita da quelle parole: facevano
anche più male dello schiaffo ricevuto poco prima. E per la
prima volta odiò
con tutta se stessa di essere chiamata “principessa".
<<
Volevi che lui fosse come volevi tu,volevi che
fosse esattamente come te…volevi che fosse assolutamente
perfetto. Courtney,
nessuno è perfetto. Neanche tu. E proprio nel tuo pretendere
la perfezione hai
commesso il tuo più grande sbaglio >>.
La
spagnola strinse i pugni e si voltò dall’altra
parte.
Quello che le faceva più rabbia non era tanto il fatto che
qualcuno stesse calpestando
il suo orgoglio in quel modo, ma il fatto che quelle parole e quei
discorsi
corrispondessero a verità.
<<
La verità è che hai preteso così tanto
la
perfezione che alla fine ne sei diventata completamente schiava
>>.
Dette
queste parole Heather fece per allontanarsi ma la
voce della sua interlocutrice la fermo dopo qualche istante.
<<
Heather… >>
<<
Mh?>>
<<
Grazie >>
La
cinese dagli occhi grigi abbozzò un sorriso forzato.
<<
Non ringraziarmi. Non avevo intenzione di darti
consigli né di farti avere rimorsi di coscienza.
L’ho fatto solo per insegnarti
che non puoi sempre dare la colpa agli altri dei tuoi errori
>>.
Courtney
osservò la ragazza più fredda e cinica del
reality
allontanarsi. Sul suo viso le si dipinse un piccolo sorriso: in fondo
Heather
non era poi così malvagia.
THE
END
*Angolo
dell’autrice*:
Ed
eccomi di nuovo
qui dopo tanto tempo. Wow, non ricordavo quanto fosse bello scrivere
una nota
del genere.
Vi
avevo già detto
che comunque sarei tornata con qual cosina su Courtney: mi dispiace
solo che di
questo personaggio ne stiate sentendo a sazietà! xP
Ma
cosa volete
farci: date un po’ di soddisfazione a quest’autrice
che ha avuto l’ “
illuminazione” durante una spiegazione di greco!
Non
ho molto da
dire: spero che con questa fan fiction le fan di Gwen mi abbiano
perdonata per
gli eventi della fanfiction precedente ( sapete: il cassonetto, la
morte e
tutto il resto…u_u). Che altro dire: a voi la parola!^^
Vi aspetto numerosi
PiccolaEco