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Autore: Querthe    28/03/2006    1 recensioni
Piccolo tentativo di piece teatrale demenziale che a momenti andava davvero in scena. Ma sono stato battuto da una riduzione di "Grease"...
Sigh, sob...
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Casa di Usagi. Un tavolo, alcune sedie, un telefono, altro mobilio a discrezione. Entra Usagi con una cartella o uno zaino e la appoggia non troppo delicatamente sul tavolo. Fa un paio di passi verso il centro della scena e si stiracchia vistosamente come appena svegliata.

 

- Usagi (Ad alta voce): Mamma, papà, sono tornata! (Nessuno risponde. Lei si muove di un passo verso la parte opposta da cui è entrata) Chibiusa, mamma, sono a casa! Non c’è nessuno? (Nessuna risposta. Usagi arriva dalla parte opposta della scena e sporge la testa oltre le quinte) Yuhuu, c’è qualcuno in casa?! (Torna al centro della stanza e guarda verso la porta. Si batte la fronte con il palmo della mano in maniera teatrale) E’ vero, sono sola in casa… (Pausa) I miei genitori e Chibiusa sono andati a trovare gli zii in campagna e non torneranno prima di domani mattina, Luna è sparita con ArtAmis un po' di giorni fa per farsi le vacanze di Natale da sola, e io... (Si siede affranta e sospira) Io sono qui da sola. (Pausa) E se telefonassi a Mamoru? (Si alza e  solleva la cornetta del telefono. La riabbassa e sospira) Inutile. (Sospira sconsolata) Nemmeno lui é a casa... (Pausa) Mi aveva detto che stava via con alcuni suoi amici dell’università fino alla Befana. (Scuote la testa) (Piagnucolando) Non é giusto! Tutti sono da qualche parte a divertirsi, e io sono sola proprio la notte di Natale...

 

Si risiede e tenendosi il mento con le mani sospira un paio di volte sconsolata. Passano così 5, 6 secondi. Rumore di colpi alla porta o di un campanello. Usagi si volta di scatto, sorpresa.

 

- Usagi: Chi può essere? (Pausa, come pensando) Non aspetto nessuno, e di sicuro non sono mamma e papà di ritorno con quella peste della piccola peste.
- Makoto (Fuori scena): Usagi, ci sei? (Pausa) Usagi?!
- Usagi (Sorpresa e sorridente): Makoto! (Pausa) Aspetta, ti apro subito... (Pausa) Certo che ci sono! (Si sposta fuori scena un paio di secondi, dalla stessa parte da cui é entrata, quindi torna in scena seguita da Makoto, anche lei con uno zaino in spalla, che depone gentilmente ai piedi del tavolo) Che bella sorpresa! Speravo di parlare con qualcuno, dato che in casa ci sono solo io, e non mi piace parlare da sola.
- Makoto: Veramente non sono venuta per parlare, ma per farti una proposta...
- Usagi (Che nel frattempo si é seduta): Una proposta? (Makoto annuisce con la testa) Che proposta?
- Makoto: Ecco… (Pausa) Io e le altre ragazze volevamo... (Pausa, come cercando le parole) Dato che sapevamo che tu non avevi niente da fare questa sera... (Pausa) Volevamo sapere se ti andava di fare una festa, così giusto per non restare da soli proprio il Natale.
- Usagi (Alzandosi di scatto in piedi e abbracciando Makoto, che rimane sbalordita): Certo che ho voglia. Lo sai che ho sempre voglia di festeggiare! Quando é, da chi é, chi c'è e soprattutto, cosa si mangia?
- Makoto (Divincolandosi da Usagi e facendola risedere gentilmente. Parla lentamente, come a una bambina piccola): Ci troviamo questa sera a casa di Ami. I suoi ci hanno concesso di utilizzare la casa per la nostra festa. (Sorride) Ci saremo solo noi cinque, ma credo che ci divertiremo tantissimo...
- Usagi (Quasi preoccupata, guardandola per qualche secondo prima di parlare): Ma... chi cucina?
- Makoto (Sorridendo): Non preoccuparti! Cucino io, e dato che ero sicura che saresti venuta anche tu, ho già preparato quasi tutti i dolci che ti piacciono tanto.
- Usagi (Alzandosi di scatto e saltellando esultante per tutta la stanza): Sì! Sì! Sìììì! Faremo un Natale bellissimo!

 

Suonano di nuovo alla porta o bussano. Usagi si ferma di scatto e guarda in direzione della porta. Makoto si é voltata a guardare anche lei.

 

- Makoto: Devono essere le altre. (Pausa) Avevo chiesto loro di venire qua appena potevano, nel caso non fossi riuscita a convincerti. Ma come pensavo non é stato difficile... (Ride)

 

Usagi, ridendo anche lei, sparisce per andare ad aprire la porta. Dopo qualche secondo rientra in scena con Ami, Rei e Minako. Ami ha la faccia triste, e segue le altre lentamente. Makoto la guarda qualche secondo.

 

- Makoto (Seria): Ami, che faccia seria! (Pausa) C'è qualche cosa che non va?

 

Minako e Rei si siedono, Usagi e Ami rimangono in piedi. Ami si sposta nervosamente avanti e indietro nella stanza, senza parlare. Le altre la guardano seguendo con la testa i movimenti come una partita di tennis per una decina di secondi. Minako guarda Rei, che annuisce lenta con la testa. Minako sospira triste.

 

- Minako (Seria): Sì, Makoto… (Pausa) Abbiamo un piccolo problema.
- Usagi (Spaventata): Sono bruciati i biscotti? (Si porta le mani alla testa, disperata) Non ditAmi che sono bruciati i biscotti a forma di Babbo Natale! Lo sapete che li adoro!
- Rei: No, Usagi, tranquilla! (Pausa) Non é questo il problema. Quello che Ami non vuole dirvi é che non abbiamo più il posto per fare la festa...
- Makoto e Usagi (Assieme, stupite, quasi urlando): Cosa?!!

 

Tutte si voltano verso Ami. Ami, che non aveva smesso di camminare avanti e indietro, si blocca e si volta verso il gruppetto.

 

- Ami (Quasi piangendo, ad alta voce): Mia madre voleva andare a cenare fuori, ma é successo un guaio e quindi non può più uscire. (Sospira) Lei mi hanno detto che potevamo lo stesso fare la festa, ma avremmo dovuto accontentarci della mia camera, che per quanto grande, per cinque é stretta...
- Makoto: Bel problema. (Pausa) Non riusciamo a organizzare una festa abbastanza bella in una stanza sola.
- Rei: E a casa di qualcun'altra di noi? (Pausa. Si guarda attorno fissando le ragazze) A casa mia no, figurarsi. Mio nonno non permetterebbe mai una festa in un tempio, e francamente non so nemmeno se approva del tutto la festa di stasera...(Pausa. Speranzosa) Minako?
- Minako (Scuotendo il capo): I miei erano contentissimi di vedermi fuori di casa. Hanno invitato dei loro amici e colleghi di lavoro per una festa tutta loro, mi hanno detto. Quindi la casa è occupata e non ci sarà verso di farli andare fuori per tutta la sera o addirittura la notte.
- Rei: Makoto?
- Makoto: La mia é libera...

 

Tutte esultano.

 

- Makoto: Ma accanto c'è una festa di fracassoni, e da me per tutta la notte sarà peggio che in discoteca... (Le ragazze si calmano, tristi) Mi spiace...
- Usagi: Aspettate un attimo. (Pausa. Sorride) Casa mia è libera, e nessuno ci verrà a disturbare fino a domani mattina...
- Minako: E' vero! (Si batte la fronte con il palmo della mano e sorride) Brava Usagi, hai risolto la situazione. Ora abbiamo di nuovo un posto per fare la festa, e con qualche ritocco sarà perfetto.
- Usagi (Come offesa): Perché, la mia casa non va bene così?
- Rei (Ridendo, come Makoto e Ami): Usagi, intendeva dire che non c'è nemmeno una decorazione natalizia, e non si può fare una festa di Natale senza almeno un alberello o qualche addobbo.
- Usagi (Sempre più offesa): Quello lo avevo capito anche io! (Incrocia le braccia e sbuffa comicamente)

 

Tutte scoppiano a ridere vedendo la faccia imbronciata di Usagi. Dopo qualche secondo smettono.

 

- Ami: Va bene, abbiamo il posto, ma non le decorazioni. Ci conviene andare a casa mia, prendere quelle che avevamo preparato per il salotto e portarle qui.
- Rei: Giusto. (Pausa) Ma non dimentichiamoci i dolcetti di Makoto, che dovevano cuocere nel forno di casa tua, e invece ora dobbiamo portare quelli fatti da casa di Makoto a qui e quelli ancora da cuocere da casa tua alla cucina di Usagi… (Pausa, si volta a guardare Usagi. Il tono è serio, anche se scherzoso) Sempre che tu non li mangi tutti nella strada tra casa di Makoto e la tua. Quelli già cotti sono quelli a forma di Babbo Natale, e in genere li mangi mettendone in bocca cinque alla volta! (Conclude quasi ridendo)
- Usagi (Mettendo il broncio): Non é vero. Al massimo ne mangio quattro. (Pausa. Abbassa la testa come in tono di scusa) Beh, quattro alla volta.
- Makoto: Comunque non c'è da preoccuparsi. Ne ho cucinati un mucchio, così tanti che nemmeno Usagi potrebbe mangiarseli tutti. (Guarda l'orologio che ha al polso) Accidenti, è più tardi del previsto. Ci conviene muoverci, se vogliamo preparare tutto in tempo.
- Rei: Giusto. (Pausa) Deve essere un Natale da non dimenticare!

 

Tutte escono di scena. Un cinque secondi dopo rientrano tutte in scena, Ami e Makoto con un foglietto in mano, le altre tre a guardare da dietro le spalle. Ami e Makoto si siedono, le altre sono dietro.

 

- Usagi (Rivolta a Makoto): Cosa dice quel foglietto?

 

Makoto non risponde intenta a leggere quello che c'è scritto.

 

- Usagi: Makoto, cosa c'è scritto sul foglietto? La città sembra invasa da questi bigliettini che cadono dal cielo.
- Ami (alzando lo sguardo dal foglio e rivolgendosi a Usagi): Sembra una minaccia, (Pausa, come leggendo) o un ricatto, (Pausa) o spero solamente uno stupido scherzo…
- Usagi e Minako (Sorprese): Una minaccia?
- Minako: Che genere di minaccia? (Pausa) E verso di chi?

 

Usagi si è spostata dal tavolo verso il centro del palco, seguita da Rei e Minako.

 

- Ami (Sempre guardando il foglio): Verso di te, (Pausa ) Usagi! (nel frattempo Makoto si è alzata e ha raggiunto le altre, posizionandosi accanto a Usagi)
- Usagi (Spaventata): Verso di me? E chi mi vuole tanto male da minacciarmi?

 

Makoto le porge il foglio.

 

- Makoto (Seria): Leggi e capirai.
- Usagi (Leggendo il biglietto che le ha dato Makoto): “Ho rubato tutti i regali di Natale al mondo, compresi quelli di quel vecchio vestito di bianco e di rosso che chiamate Babbo Natale. Sailor Moon, se vuoi che questo non sia il Natale più brutto della tua vita, fatti trovare al più presto possibile nel parco al centro di Tokyo, per uno scambio: la tua vita in cambio dei regali. Firmato: (Pausa) la Regina del Negaverso".
- Rei (arrabbiata, stringendo i pugni): Se non é un ricatto o una minaccia questo...
- Minako: La Regina del Negaverso? (Pausa) Ma non l’avevamo già sconfitta un bel po’ di tempo fa?
- Rei: Sì, ma a quanto pare è tornata alla carica in qualche modo…
- Makoto: C’è sempre la possibilità che sia tutto uno scherzo… (Pausa. Inizia a grattarsi la testa come pensando) Sì, ma come possiamo scoprire se questo biglietto dice la verità o meno?

 

Ami si alza dalla sedia, sempre guardando il biglietto, e muove qualche passo lentamente verso di loro. Si ferma, mentre le altre la stanno osservando e le si avvicinano, mettendosi attorno a lei. Passa qualche secondo.

 

- Usagi (Rivolta a Minako): Secondo te sta dormendo?
- Minako (Quasi ridendo): Certo che no! (Pausa) Starà sicuramente pensando a qualche cosa di importante.
- Usagi: E che cosa?
- Minako (Alzando le spalle): Non lo so. (Pausa) Prova a chiederglielo…
- Usagi (Agitando le braccia per negare): Non ci penso nemmeno. Se poi si arrabbia perché l’ho disturbata… (Pausa) Chiediglielo tu, Makoto.
- Makoto (Puntandosi il dito al petto, la voce sorpresa): Io?! (Pausa) No, grazie. Diventa una belva se interrompe un ragionamento prima di averlo finito. Sono curiosa anche io, ma preferisco aspettare…
- Rei (Autoritaria): Insomma! Poiché siamo tutte curiose, tutte le chiederemo cosa sta pensando. (Pausa. Osserva le altre) Stesso metodo per farci ascoltare quando sta leggendo un libro?

 

Le altre annuiscono lentamente. Un secondo di silenzio. Tutte stanno osservando Rei.

 

- Rei (Urlando): Via!
- Tutte assieme (Gridando): Amiiiii!

 

Ami non sembra aver minimamente sentito. Dopo un paio di secondi, sempre fissando il foglietto, si sposta quasi al centro del palco, obbligando Usagi e Minako, che si trovavano davanti alla sua traiettoria, a spostarsi. Ami, arrivata, si ferma, quindi si volta verso le altre, che la stanno osservando, e solleva la testa dal foglietto.

 

- Ami (Contenta, la voce alta): L’ho trovato!

 

Minako e Usagi si guardano in giro.

 

- Usagi: Perché? (Pausa) Cosa avevi perso?
- Ami: Non avevo perso niente, Usagi. Ho semplicemente trovato il sistema per controllare se quello che dice questo (Agita il biglietto in aria) è una menzogna o meno…

 

Makoto si avvicina ad Ami.

 

- Makoto: E come possiamo fare?
- Ami: Semplice. (Pausa) Basterà controllare se in città è rimasto anche solo un regalo. Se non ce ne sono…
- Rei (Entusiasta): Se non ce ne sono allora il biglietto dice il vero, altrimenti…
- Makoto: Speriamo che sia altrimenti. (Pausa. Si rivolge ad Ami) Hai avuto un’ottima idea. Se non sbaglio qui vicino c’è un negozio che vende giocattoli e altri regalini. In un paio di minuti vado e torno.
- Ami: Ok! Ma sbrigati, che se è solo uno scherzo come spero, siamo in ritardo pazzesco per la festa che dobbiamo preparare.

 

Makoto esce di scena. Usagi inizia anche lei ad allontanarsi in punta di piedi, come per uscire di soppiatto.

 

- Rei (Ironica): Usagi, dove stai andando?

 

Usagi (Fermandosi di colpo e voltandosi): Beh, ecco... (Pausa) Dato che dobbiamo aspettare e io non ho niente da fare, pensavo che... beh... (Pausa) forse potevo andare a prendere i biscotti e gli altri dolciumi a casa di Makoto… (Pausa) Tanto, se è uno scherzo non dobbiamo preoccuparci di nulla, e così ci siamo anche tirate avanti con quello che dobbiamo fare. (Pausa) Se invece davvero tutti i regali sono stati rubati, dovremo pensare il dafarsi…

 

- Ami (Curiosa): E questo cosa c’entra con l’andare a prendere i biscotti di Makoto?

 

Usagi abbassa la testa come per scusarsi e mugugna qualcosa di incomprensibile.

 

- Rei: Cosa?

 

Usagi mugugna ancora qualcosa.

 

- Ami: Se parli così piano non ti capiamo. Dillo più forte.
- Usagi (Sollevando la testa lentamente): Io penso meglio a stomaco pieno.
- Rei (Ridendo): Allora tu hai sempre o quasi lo stomaco vuoto. (Rei e Ami ridono)
- Usagi (Piagnucolando): Non è vero…
- Ami: Dai Usagi. (Pausa) Rei stava solo scherzando… Lo sappiamo tutte che sei intelligente, anche se un po’ sulle nuvole ogni tanto. (Pausa. Sorride) Però hai detto una cosa vera: a stomaco vuoto non si pensa bene. Io, per esempio, amo la cioccolata calda.
- Usagi (Allegra): Buona! So che in cucina c’è, ma non sono capace di prepararla…
- Rei: Beh... Se posso usare i fornelli, la preparo io. (Pausa) Anche a me andrebbe qualcosa di dolce.
- Usagi: Prego, i fornelli sono tutti tuoi, basta che ne prepari tanta. C’è anche Makoto, e anche lei va pazza come me per la cioccolata.

 

Rei esce di scena, mentre Usagi, Ami e Minako si siedono al tavolo.

 

- Usagi (Rivolta ad Ami): Secondo te è solo uno scherzo?
- Ami (Come presa alla sprovvista): Cosa? (Pausa) Ah, dici il biglietto... Anche se mi spiace ammetterlo, credo proprio di no. La Regina del Negaverso, la Regina Berylia aveva molti assi nella manica, anche senza i suoi Generali, e non mi stupirebbe che sia riuscita a tornare sulla Terra con il chiaro scopo di farti del male. (Pausa. Sembra riflettere per qualche secondo) A volte l’odio può cose incredibili…
- Usagi: Ma l’amicizia e l’amore possono cose ancora più grandi! (Pausa. In tono spaventato.) O no?
- Ami (Poggiandole una mano sulla spalla per rinfrancarla): Certo Usagi, certo. (Pausa) Niente che è stato fatto con l’odio non si può disfare con l’amore e l’amicizia. Questo è certo. (Minako annuisce)
- Minako: Vero, vero...

 

Rei torna in scena e si siede anche lei.

 

- Rei: Va bene. (Pausa) La cioccolata si sta scaldando. Ne ho fatta un bel po’, così possiamo fare anche il bis, se ci va… Adesso dobbiamo solo aspettare Makoto.
- Minako (Guarda l’orologio al polso): Dovrebbe essere di ritorno tra poco. Il negozio che dice lei è proprio voltato l’angolo. (Pausa) Speriamo che abbia trovato qualche regalo. Non ho voglia di rovinarmi il Natale a dar la caccia a una Regina che non ha nient’altro da fare che rubare giocattoli a Babbo Natale…

 

Qualche secondo dopo bussano alla porta o suonano.

 

- Minako (Si alza e esce di scena): Questa deve essere Makoto.

 

Dopo qualche secondo torna in scena con Makoto, che ha il fiato grosso, e respira a pieni polmoni.

 

- Ami (Ansiosa): Allora?

 

Makoto fa cenno con la mano di aspettare un attimo, e respira profondamente un paio di volte.

 

- Makoto: Al negozio (Prende fiato) non c’era più nemmeno un giocattolo, ma (Prende fiato) per sicurezza sono corsa fino al centro commerciale vicino (Prende fiato) vicino a casa mia. Anche là nessun regalo, (Prende fiato) e le commesse non sapevano spiegarsi il perché, (Prende fiato) dato che questa mattina gli scaffali erano pieni…
- Minako (Seria): Quindi…
- Ami: Esatto. (Pausa) La regina del Negaverso è tornata in azione.
- Usagi (Triste): Niente festa? (Pausa) Niente biscotti?
- Rei: Dovranno aspettare entrambi. Prima dobbiamo recuperare i regali che sono stati rubati. (Pausa) O questo sarà il più brutto Natale della storia…

 

Tutte annuiscono.

 

- Usagi: Allora è deciso. (Pausa) Tra un’ora al parco la Regina del Negaverso si vedrà arrivare tutta la squadra delle Sailor.
- Tutte le altre (Annuendo con la testa): Sì!
- Usagi: E vediamo di fare alla svelta. (Pausa) Così potremo organizzare la nostra festa in tutta tranquillità…

 

Tutte iniziano ad incamminasi verso le quinte, quando ad un tratto Makoto si ferma e alza il naso per aria. Inspira un paio di volte voltandosi da una parte e dall’altra.

 

- Makoto: Ragazze. (Pausa) Lo sentite anche voi questo odore di bruciato? (Pausa) Sembra venire dalla cucina.

 

Rei si mette le mani tra i capelli

 

- Rei (Disperata): No! Cosa ho combinato!

 

Corre fuori di scena.

 

- Rei (Fuori scena): La cioccolata! Mi ero dimenticata la cioccolata sul fuoco!
   
 
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