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Autore: LivingTheDream    27/07/2011    7 recensioni
"Mi ero appena buttata sul letto, quando sentii la pioggia scrosciare fitta all'esterno, ed in cuor mio sperai che non mi entrasse anche in casa.
Al momento avrei voluto solo dormire per dieci giorni di seguito, non importa chi mi avesse chiamat-
«Felì! Posta!»
Sbuffai.
«No!»
«Ed invece sì! Aprimi, che sto per annegare, qui fuori!»"
Anche con addosso tutta la stanchezza del mondo, partirà. Andrà, forse per restare.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nda: so che il testo di questa canzone non c'entra molto, ma crea l'atmosfera giusta per questa storia.
Consiglio di ascoltarla durante la lettura. – Hello, How are you by Hatsune Miku –

 

Sbattei la porta con malagrazia, francamente non ero proprio dell'umore giusto.

Solo quattro mesi prima ero tornata dal mio secondo incarico, dodici anni con una nuova famiglia, una nuova casa, un nuovo bambino. Sembrava strano, ma mi abituai facilmente.

Sarebbe stato tutto normale se non fosse stato per il semplice fatto che, solo due mesi dopo il mio ritorno, un'altra famiglia avesse richiesto la mia presenza – una famiglia che, oltretutto, abitava agli antipodi del Regno delle Rugiade d'Argento.

E allora, direte voi? E allora, dopo un mese – badate, un mese di viaggio sono riuscita ad arrivare a casa di queste persone, solo per scoprire che “c'era stato un errore, avevamo richiesto un'altra fata”.

E quindi giù, un altro mese di viaggio. Ero stravolta.

Mi ero appena buttata sul letto, quando sentii la pioggia scrosciare fitta all'esterno, ed in cuor mio sperai che non mi entrasse anche in casa.

Al momento avrei voluto solo dormire per dieci giorni di seguito, non importa chi mi avesse chiamat-

«Felì! Posta!»

Sbuffai.

«No!»

«Ed invece sì! Aprimi, che sto per annegare, qui fuori!»

Aprii la porta ad Alidiacquadanzantinellapioggia, detta Ada, mia vecchia amica e postina veloce ma sbadata.

Entrò in casa scrollandosi l'acqua dai capelli e stringendo forte la borsa della posta, per non farla bagnare.

«Ada, ma tu non dovresti essere “danzante nella pioggia”?» risi, scherzando.

«Fosse stato per me, mi sarei chiamata Strareimegliosottolecoperteconunacioccolata

Presi dell'acqua che avevo da parte per il viaggio ed iniziai a preparare un thè.

«Questo ho, spero vada bene.»

«Benissimo! Grazie, Felì.» iniziò a frugare nella sua borsa, e ne cavò una lettera.

«Ti prego, dimmi che è di Tomelilla. Sono appena tornata da un viaggio assurdamente assurdo

«Lo so, ho saputo, ma non è della tua amata strega, è del Gran Consiglio. Penso sia un incarico.»

Sbuffai nuovamente, versando il thé ad entrambe e prendendo la lettera dalle mani della mia amica. Mentre Ada beveva avidamente la bevanda calda, io lasciai cadere la missiva sul comodino. L'avrei letta dopo.

«Scusa, Felì, devo scappare! Grazie per il thè. Buona dormita e buona fortuna per il nuovo incarico!»

«Ciao Ada, attenta a non prenderti un raffreddore!»

Presto il puntino azzurro e luminoso della mia amica sparì all'orizzonte, e mi tuffai di nuovo sul letto.

Stavo per addormentarmi quando mi cadde l'occhio sulla lettera abbandonata.

«Su, Felì, magari c'è qualcuno che ha bisogno di te.» mi dissi, e, mettendomi a sedere, l'aprii.

 

Cara Sefelicetusaraidirmelovorrai,

spero che questa lettera ti sia arrivata in tempo. Se è troppo tardi, ti chiedo comunque di considerare l'incarico.

Tra due settimane mia sorella partorirà, e abbiamo bisogno di una tata di fiducia.

Ovviamente siamo sicure che sarai all'altezza della situazione, anche perché tra qualche mese nascerà anche il mio, di bambino, e vorremmo che fossi tu ad occuparti di entrambi.

Ti avverto già da ora che il tuo incarico sarà a tempo pieno, e che, stringiticuore, avrai a che fare sia con dei maghi del buio, sia con maghi della luce.

 

Stavo per rimandare la lettura, quando un termine così personale come “stringiticuore” mi fece sobbalzare.

 

Spero vivamente che il luogo ti sia in qualche modo familiare e che tu possa ritrovare in noi un ambiente accogliente e non totalmente sconosciuto.

L'incarico avrà una durata massima di sedici anni, dopo i quali sarai libera di continuare ad occuparti di altri bambini.

Confido nel poterti vedere qui entro la nascita del bambino, dato che, per quanto la Valle di Verdepiano sia lontana dal Regno delle Rugiade d'Argento, una settimana di viaggio è più che sufficiente.

Una volta lì, arrivare a Fairy Oak è semplicissimo, e sono certa che, da lì in poi, non avrai problemi nel trovare la strada.

A presto, un abbraccio.

Pervinca Burdock.

 

Gettai la lettera in valigia, presi altre borracce d'acqua ed uscii di casa – anzi, è più preciso dire che rotolai dai gradini.

Il mio volto era zuppo dalla pioggia, anche se forse le molte lacrime che mi scorrevano sulle guance non avevano migliorato la situazione.

«Ada! ADA! Dov'è Vel?»

«Intendi Velocemillevoltepiùdelvento? La fata che si occupa dei viaggi velo-»

«Sì, sì, quella!»

«Lungo questa strada, come al solito. Mai suoi servigi costano, sicura che...»

«Sì, sì, sicurissima! Oh, stringiticuore!» Le gettai le braccia al collo, schioccandole un bacio sulla guancia.

«Ci vediamo fra sedici anni, amica mia, sempre che io abbia di nuovo l'idiozia di andare via dall'unico posto che posso ancora chiamare casa.»

 

 

 

 

 

«“Spero vivamente che il luogo ti sia in qualche modo familiare...”? Vì, ma che hai scritto alla povera Felì? E se poi non viene?»

La donna scoppiò in una sonora risata.

«Verrà, Babù, verrà. E poi, secondo te, quando mai avrei perso l'occasione per uno scherzo del genere?»

   
 
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