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Autore: LaMicheCoria    27/07/2011    6 recensioni
Quando riaprì gli occhi, avvertì su di sé lo sguardo di Francia e di Spagna. Si girò allora verso quest’ultimo, inarcando un sopracciglio in risposta al suo ghigno sfacciato, reso ancor più ferino e strafottente da quei suoi denti neri e sporchi a causa delle foglie di tabacco.
-A cosa brindavi,
Inglaterra?-
Il pirata sorrise.

[Personaggi: Pirate!England, Pirate!France, Pirate!Spain]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo:  Seas Would Rise When I Gave the Word
Autore:  Nemeryal
Fandom: Axis Power Hetalia
Rating: Verde

Genere: Slice of Life, Introspettivo, Malinconico.
Avvertimenti: OneShot, Missing Moments
Personaggi: Pirate!England, Pirate!France, Pirate!Spain

Pairing: Nessuno
Musica: Viva la Vida - Coldplay
Trama: Quando riaprì gli occhi, avvertì su di sé lo sguardo di Francia e di Spagna. Si girò allora verso quest’ultimo, inarcando un sopracciglio in risposta al suo ghigno sfacciato, reso ancor più ferino  e strafottente da quei suoi denti neri e sporchi a causa delle foglie di tabacco.
-A cosa brindavi, Inglaterra?-
Il pirata sorrise.

Dedica: a Silentsky
Note: Credo che fan fiction su Hetalia con in sottofondo “Viva la Vida” ce ne siamo a bizzeffe, ma quando l’ispirazione chiama..! Ecco, questa fan fiction, che poi non ha mica tanto senso adesso che ci penso, è nata dalla ricerca di immagini su Pirate!Hetalia con in sottofondo proprio la canzone dei Coldplay.
Poi sì, se Arthur non vedeva quello che vedeva, non era contenta. Oh. (Che motivo idiota XD)
Andate QUI per informazioni sull’isola di Tortuga.
E abbiate fede, oh voi –tanti- cui devo una recensione!
Domani arrivano!

 

 

 

 

Seas Would Rise When I Gave the Word

 

 
I raggi del tramonto avevano lo stesso colore e la stessa consistenza oleosa del rhum: sgocciolavano liquidi sul mare accartocciato, sulla sua superficie incrostata di cielo e di sole.
Inghilterra si lasciò cadere sulla spiaggia di Tortuga, i piedi che ondeggiavano ancora, accompagnando il rollio della nave ancorata al porto; gettò la testa all’indietro e ingollò una buona quantità di rhum, mentre con la mano libera si teneva il tricorno piumato ben fermo sulla testa.
-Sempre a bere, Angleterre?-
La bocca dell’inglese si tese in un sorriso sardonico sulle labbra fredde della bottiglia: abbassò il braccio e si asciugò con la manica della camicia la goccia d’alcool che gli era scivolata sulla guancia. Ghignò nel vedere la smorfia disgustata di Francia che era seguita al suo gesto.
-Ne vuoi un po’, frog?- gracchiò, tendendogli la bottiglia.
Il francese si tirò indietro con un gesto di stizza e storse le labbra; alzò una mano, agitandola in un aggraziato  -e palesemente studiato- gesto di diniego. Ogni volta che guardava quel suo modo di fare, aristocratico e falso, Inghilterra non sapeva se ridere o piangere: anche Francia era un bucaniere, ma si comportava più da damerino che da lupo di mare.
Non potè fare a meno di chiedersi se, nelle sortite sulle coste, facesse l’inchino ed elogiasse la squisita bellezza della dama prima di strapparle la collana di perle.
-Preferisco non morire avvelenato, chenille-
Inghilterra roteò gli occhi al cielo e bevve un’altra sorsata di rhum, per evitare qualsiasi commento sulla bottiglia di vino che l’altro si era portato dietro. Commento, però, che non si lasciò sfuggire comunque.
-La sabbia ha un sapore migliore di quella robaccia- disse, indicando la poltiglia scura dentro la bottiglia di Francia.
-Barbaro- sbottò il bucaniere, rifilandogli un’occhiata di ostentata superiorità.
L’inglese stava quasi per rispondere, quando con la coda dell’occhio colse un’ombra scura srotolarsi accanto a sè.
-A me non me ne offri di rhum, Inglaterra?- chiese la voce sibilante e roca di Spagna –Siete entrambi nel mio territorio, vi ricordo-
-Spero ti vada di traverso, Spain- ringhiò Inghilterra, passandogli comunque la bottiglia.
-L’augurio è reciproco, Inglaterra-
Questi mugugnò qualche insulto, riprendendosi il rhum mentre Spagna si sedeva poco lontano da lui.
Rimasero in silenzio, il bucaniere inglese, quello spagnolo e quello francese, ad osservare il mare, fino a quando Inghilterra, chinandosi in avanti, notò lo sfavillio di un’onda contro il sole morente. Aguzzò la vista e colse lo scintillare argenteo della coda di una sirena: tempo un istante e questa riemerse, i bei capelli intrecciati con alghe e conchiglie, le labbra livide di sale e del freddo delle correnti marine.
La creatura alzò il braccio in segno di saluto e si rituffò in acqua.
Inghilterra sorrise, sollevando la bottiglia, di modo che i raggi del tramonto filtrassero attraverso il liquido ambrato, e svuotandola subito dopo.
Il rhum gli infiammò la bocca, incandescente come il sole che bruciava sulle vele, simile al sangue vischioso che incrostava il filo della sciabola,  e col retrogusto acre della polvere da sparo.
Quando riaprì gli occhi, avvertì su di sé lo sguardo di Francia e di Spagna. Si girò allora verso quest’ultimo, inarcando un sopracciglio in risposta al suo ghigno sfacciato, reso ancor più ferino  e strafottente da quei suoi denti neri e sporchi a causa delle foglie di tabacco.
-A cosa brindavi, Inglaterra?-
Il pirata sorrise.
-Al mare-
-Ah!- Francia batté le mani e sollevò la sua bottiglia di vino –Al nostro Regno, allora!-

 

Al nostro dominio senza tempo né confini.

 

 

 

 

 

   
 
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