Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: Ilaryf90    27/07/2011    3 recensioni
Le sue labbra si posano delicatamente sulle mie, mentre la sua mano mi accarezza dolcemente il viso.
Mi sembra di essere in un sogno.
Lo stesso sogno che ricorreva nelle notti in cui mi addormentavo pensando a lui e ad un momento magico che non credevo che avremmo mai condiviso.
Invece è tutto vero.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Just Kurt'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

The first time we kissed

 

E’ un pomeriggio come gli altri qui alla Dalton ed io mi ritrovo a studiare insieme ai miei compagni in una delle tante sale lettura della scuola.

La mia concentrazione non è ai massimi livelli. Non riesco ancora a togliermi dalla testa lo sguardo sconvolto di Rachel di fronte a Blaine quando quest’ultimo le ha detto con entusiasmo di essere gay al cento per cento.

Anche se poi se ne è andata via saltellando, felice come non mai. Mi rimane sempre più difficile capirla.

I miei pensieri vengono interrotti improvvisamente da Blaine e dagli altri Usignoli che, come succede spesso, hanno pensato di improvvisare un’esibizione in giro per la scuola, sparpagliando libri e appunti.

Mi unisco a loro, inizialmente abbastanza contrariato, ma Blaine mi trascina nell’altra stanza continuando a cantare e ballare.

“Regionali eccoci! Abbiamo un numero di apertura!”

Tutti si dimostrano entusiasti all’affermazione di Blaine.

Anche io sorrido, ma dentro di me sto pensando ad altro.

“Mi spieghi come hai fatto a trovare un copri-gabbietta della Burberry?” Blaine mi si avvicina con sguardo divertito, mentre sistemo la gabbietta di Pavarotti.

“I canarini odiano il freddo, specialmente Pavarotti!” rispondo, guardando il mio dolce canarino.

“Allora che dici della canzone?” mi chiede Blaine, curioso di sapere il mio parere.

“Posso essere molto sincero con te? Perché lo sento veramente!”

Blaine si limita ad annuire, leggermente confuso dalla mia affermazione.

“Non era niente di nuovo. Senti, tu sei bravissimo Blaine, i tuoi assoli sono mozzafiato” affermo mentre Blaine mi guarda compiaciuto “e sono anche numerosi!” mi sento di ammettere con sincerità.

“Kurt è il Consiglio che decide chi canta gli assoli” mi dice, come per difendersi “Sbaglio o colgo un po’ di gelosia?”

“No, cogli tanta gelosia. Vedi, Blaine, a volte gli Usignoli non sembrano un gruppo, sembrano i coristi di Blaine”.

Mi allontano pensando, forse, di aver detto troppo.

E’ anche vero che io sono fatto così, non riesco a trattenermi quando qualcosa è così tanto evidente.

Penso solo di aver detto la verità, nonostante possa sembrare un po’ dura, ma è così.

Lo ammiro moltissimo, Blaine ha un grande talento, ma in un gruppo si dovrebbe dare a tutti la possibilità di esibirsi in un assolo, secondo me.

*

Durante la mia manicure quotidiana mi diverto a giocare con Pavarotti, come sempre. Risponde ai miei fischi con una tale naturalezza.

Ad un certo punto c’è uno strano silenzio. Il canarino è disteso e non sembra muoversi.

*

Spalanco la porta della sala riunioni degli Usignoli interrompendo un dibattito molto acceso su qualcosa di banale come i colori delle divise.

I miei compagni mi guardano entrare con gli occhi rivolti verso il basso e vestito completamente di nero.

“Kurt, cos’hai?” Blaine rompe il silenzio rivolgendosi a me.

“Pavarotti è…” cerco di concludere la frase tra i singhiozzi “Pavarotti è morto. Probabile ictus”.

“Mi dispiace tanto” mi dice Blaine, dispiaciuto.

“Lo so che è stupido piangere per la morte di un uccello ma era lui a ispirarmi, con il suo ottimismo e il suo amore per la musica. Era un buon amico.” Lo penso davvero, mi sono affezionato molto.

“Vorrei dedicare una canzone a Pavarotti ragazzi”.

Mentre canto “Blackbird” sento ogni parola della canzone come fosse stata scritta da me.

Sono talmente preso che non mi rendo conto dello strano modo in cui lo sguardo di Blaine si posa troppo a lungo su di me.

Con le lacrime agli occhi, riesco solo a vedere i miei amici accompagnarmi con dei cori, compreso Blaine, per ricordare il mio canarino.

“Grazie” è tutto ciò che riesco a dire al termine della canzone.

*

Mi ritrovo all’ennesima riunione degli Usignoli in cui il problema principale sembra essere “E’ meglio la versione di Blaine o quella originale?”.

Ormai non si parla d’altro, i nostri incontri sono piuttosto monotoni e noiosi.

Ad un tratto la mia attenzione si concentra sulle parole di Blaine, così diverse dal solito.

“Per questo propongo di riarrangiare la nostra ballade e renderla un duetto”

Ora si che si ragiona.

Il mio volto non riesce a nascondere la felicità che provo in questo momento.

Gli altri non sono molto contenti di questa proposta che causa una grande confusione.

Intanto io chiedo di mettere il mio nome in lista per le audizioni per il duetto, ma Blaine mi interrompe dicendo:”Niente audizioni. Io voglio cantare in duetto con Kurt”.

Non credo di aver sentito bene le sue ultime parole.

Mi volto verso di lui spalancando gli occhi e mi sento leggermente in imbarazzo.

Perché proprio io? Hanno tutti delle bellissime voci.

La proposta viene messa ai voti e tutti sono a favore della mia partecipazione al duetto.

Finalmente!!!

Ancora non ci credo! Potrò cantare sul palco delle Regionali con Blaine!

Un duetto, io e lui!

Magari cantando canzoni romantiche si renderà conto di essere innamorato di me!

Come sempre, tendo ad affrettare le cose. Facciamo un passo alla volta.

*

Pavarotti deve avere un funerale dignitoso.

E’ per questo che mi ritrovo in mezzo a colla e decorazioni varie.

Sto approfittando dell’unica ora libera della giornata, visto che ultimamente non ho tempo di pensare ad altro che non sia prove per le Regionali o studio.

“Che fai?”

Non mi ero accorto della presenza di Blaine.

Mi si avvicina con un sorriso raggiante. E’ bellissimo, come sempre.

“Sto decorando la bara di Pavarotti” gli rispondo, abbozzando un sorriso, cercando di comportarmi normalmente.

In realtà ogni volta che ci troviamo a parlare da soli mi sento un in imbarazzo, dopo ciò che gli ho confessato a San Valentino.

“Sbrigati perché ho trovato una canzone perfetta per il nostro duetto!” afferma con entusiasmo, avvicinandosi sempre di più.

Stranamente Blaine sembra essere teso. Forse sarà solo una mia impressione.

Potrebbe anche essere sotto pressione per le Regionali.

Essendo il “leader” del gruppo potrebbe sentire di avere una certa responsabilità per la sorte degli Usignoli.

“E qual è?” chiedo con curiosità.

Candles degli Hey Monday”.

Il suo volto è sempre più teso, sembra essere seriamente preoccupato per qualcosa.

“Che cambiamento!” affermo con entusiasmo per la scelta della canzone “Stai affinando il tuo gusto!”

“Beh, vedi, avevo bisogno di un pezzo un po’ più emotivo” mi dice sedendosi sulla sedia vicino alla mia e distogliendo lo sguardo dal mio.

La situazione si fa sempre più misteriosa e interessante.

Approfitto del momento per togliermi una curiosità. Non resisto.

“Perché hai scelto proprio me per questo duetto?” chiedo, cercando di rimanere tranquillo e non mostrare la mia disperata voglia di ricevere una risposta soddisfacente.

Blaine mi fissa per qualche secondo, poi chiude gli occhi, come per trovare la forza di dire qualcosa.

“Kurt, arriva un momento in cui diciamo a noi stessi Oh, eccolo la! Cerco uno così da una vita!”.

Ma dove vuole arrivare? Che cosa vuole dire con questo?

Inaspettatamente la sua mano si ritrova sopra la mia.

Ora penso di aver capito dove voglia arrivare e la tensione sale sempre di più.

Cerco di mantenere un atteggiamento da persona matura, mentre vorrei soltanto esultare.

Kurt, non cantare vittoria!

“Vederti cantare Blackbird  l’altro giorno mi ha davvero aperto gli occhi. Ho capito una cosa”.

Sono sempre più impaziente, mentre Blaine sembra sempre più teso.

Tu mi emozioni Kurt” mi dice Blaine con voce tremante, e io non riesco a trattenere uno sguardo sorpreso “E questo duetto sarebbe una scusa per passare più tempo con te”.

Mi sento come paralizzato.

Non sono in grado di muovere un muscolo.

Sono capace soltanto di ricambiare l’insistente sguardo di Blaine che si posa su di me per qualche istante, che sembra durare un’eternità.

Potrei rimanere a fissare il suo volto perfetto per ore.

Blaine non sembra intenzionato a fare altrettanto.

Si avvicina lentamente al mio volto, alle mie labbra.

Le sue labbra si posano delicatamente sulle mie, mentre la sua mano mi accarezza dolcemente il viso.

Mi sembra di essere in un sogno.

Lo stesso sogno che ricorreva nelle notti in cui mi addormentavo pensando a lui e ad un momento magico che non credevo che avremmo mai condiviso.

Invece è tutto vero.

Preso alla sprovvista non so bene come comportarmi.

Dopo qualche secondo tutto diventa così semplice.

La mia mano si posa sulla sua guancia.

Vorrei soltanto che il tempo si fermasse.

Dopo quella che sembra essere un’eternità le nostre labbra si allontanano lentamente e i nostri occhi tornano a scrutare quelli dell’altro.

Non posso fare a meno di far cadere la mano sul tavolo.

Blaine torna al suo posto e, imbarazzato come non l’avevo mai visto, si passa una mano sulla fronte.

Io continuo a non dire una parola, non sento di averne le capacità.

Dovremmo… dovremmo provare” dice Blaine, non troppo convinto, senza guardarmi.

Questa espressione sognante che ha in viso lo fa sembrare ancora più bello.

Finalmente riesco a parlare e l’unica cosa che mi viene in mente è:”Non era già una prova?”.

Questa volta Blaine sembra aver acquistato più sicurezza perché si avvicina alle mie labbra con molta più passione.

Io non sono da meno.

*

“Addio dolce principe” dico con un sospiro, mentre Blaine getta della terra sulla bara di Pavarotti.

“Mi dispiace Kurt, deve essere difficile per te. Ti ricorderà il funerale di tua madre” Blaine cerca di consolarmi.

“Non è solo questo però. Mi dispiace tanto aver perso alle Regionali”.

E’ la verità. Purtroppo non andremo alle Nazionali di New York, nonostante la nostra esibizione sia stata molto apprezzata dal pubblico.

Sono contento per i mie vecchi compagni delle Nuove Direzioni, con le loro canzoni originali sono riusciti a colpire proprio tutti, però rimane un pizzico di delusione.

Ce l’avevamo quasi fatta.

“Possiamo ancora esibirci. Ci restano le nostre case di riposo” afferma Blaine con finto entusiasmo, guardando la bara di Pavarotti.

“E’ che ci tenevo molto a vincere quella gara” dico gettando una rosa sulla bara.

Ma tu hai vinto. E io con te. Ci siamo trovati grazie a questo” mi dice Blaine, ed io mi lascio sfuggire un sorriso “E’ meglio di uno stupido trofeo, non credi?”.

Mi invita ad afferrare la sua mano.

Mentre camminiamo penso proprio che Blaine abbia ragione.

Ho finalmente trovato la felicità che aspettavo da tanto tempo ed ho la possibilità di condividerla con la persona che ho desiderato avere al mio fianco sin dal primo momento in cui ho incrociato il suo sguardo.

Cosa potrei volere di più?

A volte bisogna soltanto godersi il momento e sperare che duri il più a lungo possibile e, perché no, per sempre.

 

 

 

 

Note dell’Autore

Visto che ho deciso di raccogliere alcuni momenti di Glee vissuti direttamente da Kurt, come potevo non raccontare il fatidico bacio tra Kurt e Blaine?

Sinceramente non sono convinta al cento per cento di questa one-shot.

Ho cercato di focalizzare l’attenzione sui momenti più importanti.

Ditemi cosa ne pensate! Accetto giudizi positivi e negativi! =)

 

Ilaryf90

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Ilaryf90