C'è buio, in quella stanza.

Talmente buio, che a Tsuna pare di poter toccare quell'oscurità.

Cerca disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi, ma senza successo.

Poi, così come se ne era andata, la luce torna a regnare sovrana fra quelle pareti.

E finalmente Tsuna lo vede.

Rebon, seduto dietro a una scrivania, con al suo fianco Fuuta.

La cosa non gli piace affatto. Vedere quei due insieme non preannunciava nulla di buono.

Ed ecco che dopo interminabili secondi di silenzio, Reborn prende finalmente la parola.

"Prego Tsuna, siediti pure qui davanti."

Tsuna è ancora titubante, ma non può che obbedire all'ordine del suo Tutor; così deglutendo pesantemente, si siede su una piccola sedia di fronte alla scrivania di Reborn. Di fianco alla sedia c'è un piccolo sgabello con appoggiata sopra una bottiglia d'acqua.

L'aria si era fatta molto pesante, sopratutto perchè Tsuna ignorava il motivo per cui si trovava lì.

E dopo altri interminabili secondi, Reborn tornò alla carica.

"Come ben saprai sei stato convocato qui per-"

"Non lo so perchè sono stato convocato qui!!"

Tsuna non lasciò finire il discorso all'Arcobaleno, il che lo irritò molto, e iniziò ad agitarsi.

"Ora mi devi spiegare perchè mi son visto piombare in camera una dozzina di italiani tutti muscoli in giacca e cravatta! E anche perchè sono stato legato, bendato, costretto a salire su un auto che a giudicare dal rumore costava più della mia casa e trascinato qui di peso!!"

L'arcobaleno schiacciò senza pietà un grosso bottone rosso appoggiato sulla scrivania. Venne attivato un terribile meccanismo, e un grande martello di gomma caddè dal cielo finendo in testa al povero Tsuna.

"Fa silenzio, Dametsuna. Lo so che non hai la minima idea del perchè ti trovi qui, era solo per fare scena!"

Fuuta, sempre seduto di fianco a Reborn, stava ridacchiando come un ebete alla vista del martello colpire Tsuna.

Quest'ultimo, ancora dolorante, si rimise dritto sulla sedia muto come un pesce, per paura di un nuovo attacco dell'Arcobaleno.

E dopo aver tirato l'ennesimo sospiro, e aver calmato i bollenti spiriti, Reborn riprese da dove era stato interrotto.

"Come ti stavo dicendo, adesso dovrai rispondere sinceramente alle domande che ti verrano poste. In questo modo potremo completare il sondaggio sulle abitudini di vita della Famiglia."

Già dalla presentazione, Tsuna era terrorizzato solo a pensare a che domande avesse preparato quel bimbo malefico.

"Bene, possiamo partire con il sondaggio, Tsuna-nii?"

Questa volta fu Fuuta a parlare. Finalmente aveva smesso di ridere come un ebete.

"Ah già...Fuuta!? Cosa ci fai tu qui!?"

In tutta risposta, Reborn avvicinà pericolosamente il dito al bottone rosso e Tsuna intuendo la minaccia si ricompose subito sulla sedia abbassando gli occhi.

"Bene, ora Dametsuna vedi di rispondere in modo coerente altrimenti...."

Indicò poi il bottone rosso, quel dannato strumento di morte, e Tsuna non potè fare a meno di annuire con un mezzo sorriso.

"Allora parto con la prima domanda: cosa fa concentrare Gokudera?"

Tsuna era letteralmente sorpreso. Si tranquillizzò notando la normalità della domanda. Tutto quello che aveva da fare ora era rispondere in fretta e chiudere quella faccenda.

"Eh.... I libri penso?"

Non ottenne nessuna risposta dai piccoletti oltre la scrivania; vide solo Fuuta annotarsi qualcosa su un paio di fogli. Non riuscì a non domandarsi se avesse risposto in modo coerente, almeno per i canoni di Reborn.

In attesa di un segno di vita da parte dei due, afferrò la bottiglia d'acqua e iniziò a bere.

"Domanda numero due: cosa eccita Rokudo Mukuro?"

A quelle parole, tutta l'acqua che aveva in gola venne sputata fuori a una velocità pazzesca.

"Ma che razza di domanda è!?"

Non fece in tempo a finire il punto di domanda che senti il grosso martello cadere delicatamente sulla sua testa.

"Rispondi."

Il tono minaccioso dell'Arcobaleno era più convincente di qualsiasi altra arma.

"Ehm .... Fatevi pensare..."

Le sue goti diventarono visibilmente rosse. Aveva poco a cui pensare, non lo sapeva proprio.

"Penso, e sottolineo penso.... Gli ananas?"

Si diede subito dell'idiota per la stupida risposta che aveva dato, ma stranamente non ci furono proteste e Fuuta si annotò la risposta sul solito foglio.

"Domanda numero Tre: che tipo di trucco donerebbe di più a Yamamoto?"

Tsuna dovette rimangiarsi tutto ciò che aveva pensato dopo la prima domanda. Quel sondaggio non era affatto normale. Ma sceglievano a caso le persone a cui abbinare le domande?

Impaurito ancora una volta dal martello, pensò velocemente a qualsiasi cosa potesse andare bene come risposta.

"Azzurro...?"

L'Arcobaleno inarcò minacciosamente un sopracciglio.

"Azzurro cosa?"

La sua domanda aveva senso. Aveva solo sparato un colore senza dare nessuna spiegazione. Ma il problema era che Tsuna di trucchi non se ne intendeva proprio.

"Azzurro....La matita...Si quella cosa sugli occhi...Azzurra!"

Diede la risposta definitiva con decisione e Fuuta l'annotò. Ormai aveva capito il trucco, poteva farcela.

"Domanda numero quattro: quale parte del corpo di Xanxus è più bella?"

Ma stavano davvero chiedendo una cosa del genere a lui, a un ragazzo?

"Ma come posso risponde- No, no! Ti prego non schiacciare quel pulsante! Le gambe, le gambe!! Ha delle gambe bellissime!!"

Più che una risposta, sembrava una supplica, ma forse era proprio questo che voleva l'Arcobaleno, infatti fece segno a Fuuta di annotare.

"Domanda numeri cinque: se avessi un bambino con Sasagawa Ryohei, a chi assomiglierebbe?"

Questa era in assoluto la più assurda domanda che era stata posta fin'ora.

"Reborn, io non posso avere un bambino con Ryohei!!"

Di nuovo, inesorabile, il grande martello cadde sulla sua testa.

"R...Rebron...Anche se fai così è impossibile che due mschi-"

Ma l'Arcobaleno era senza pietà, infatti schiacciò per la seconda volta nel giro di pochi secondi quel fatidico bottone. Un altro duro colpo per la testa di Tsuna.

"........Avrebbe i suoi occhi e i miei capelli...."

Passò i dieci minuti successivi a chiedersi dove cavolo l'avesse trovata fuori una risposta così.

"Ottimo. Fuuta, prendi nota."

Il povero Tsuna iniziò seriamente a preoccuparsi del fatto che certe risposte avrebbero fatto il giro di tutti i suoi amici. E viste le risposte che stava dando non era una bella prospettiva.

"E ora, domanda numero sei"

Reborn prima di leggere la domanda sollevò lo sguardo verso Tsuna mostrando uno dei suoi ghigni malefici. Il perchè venne svelato poco dopo alla lettura della domanda.

"Ti sei mai masturbato pensando a Hibari Kyoya?"

Il povero malcapitato Tsuna, rimase interdetto. Pensò subito di non aver capito bene e si stropicciò gli occhi incredulo. Possibile che Reborn gli avesse davvero chiesto una cosa del genere?

"Ma non scherziamo!!"

Questa volta non uno, ma dieci martelli di gomma giganti caddero dal cielo contemporaneamente travolgendo il ragazzo.

"Ti ho già detto di rispondere senza fare storie."

E di storia infatti non ne voleva sentire Reborn.

"Ma certo che no, come potrei fare una cosa del genere!!"

Stranamente il fiume di martelli che stavano cadendo pesantemente su Tsuna non cessò quando diede la risposta. Forse non era quello che l'Arcobaleno voleva sentirsi dire.

"Stai barando, io ho risposto sinceramente!!!"

Niente da fare, il bambino continuava a premere a ripetizione il bottone rosso senza fermarsi.

"Non ti sento."

Consapevole del fatto che la sua dignità già molto bassa sarebbe scivolata ancora più giù, Tsuna non potè fare a meno di accontentare Reborn. In caso contrario ci avrebbe veramente rimesso le penne. Dopo essere diventato più rosso di un pomodoro, raccolse tutto il coraggio che aveva in corpo, respirò profondamente e si preparò a rispondere mentre i martelli ancora gli cadevano addosso.

"Si! Si l'ho fatto!! Mi sono masturbato pensando a Hibari!!"

E fu così che la tortura finì. Infatti in quel preciso istante la pioggia di martelli cessò e Tsuna tirò un sospiro di sollievo.

L'arcobaleno ghignò, di nuovo. Si girò mantenendo il suo malefico sorrisino verso Fuuta e pronunciò alcune parole che terrorizzarono il povero Tsuna.

"Fuuta, hai registrato vero?"

Il classificatore, seduto al fianco di Reborn, annuì sorridente mostrando un registratore tascabile. Era difficile dire in quel momento se fosse più cattivo Reborn oppure Fuuta.

Tsuna ebbe giusto il tempo di maledire telepaticamente il suo adorato Tutor prima di collassare a terra coperto di lividi.

Velocemente l'Arcobaleno e Fuuta raccolsero i loro fogli e sgattaiolarono fuori dalla stanza lasciando il povero Imbranatsuna solo soletto e, sopratutto, svenuto.

Tsuna non sapeva ancora il perchè di tutta quella messa in scena, ma sopratutto non sapeva cosa lo aspettava al risveglio.

Infatti ignorava totalmente che quella fosse un'aula della sua scuola, e che Hibari Kyoya si trovava appunto nella stanza accanto, l'aula del consiglio disciplinare

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Bè, dopo questa vi lascio immaginare il dolce risvelio che ha avuto il nostro piccolo Tsuna °-° O forse è stato davvero dolce chissà..............
Devo ammettere che questa..."cosa"....mi è venuta in mente mentre facevo uno di quei quiz demenziali su facebook xD Quelli dove ti fanno domande sui tuoi amici... Così è uscita questa shot x°D
Spero abbiate gradito un pò nonostante l'elevato  grado di stupidità ( e l'accenno 1827**)
Detto questo.....
Bye-Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ^^