Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |      
Autore: Seryfenice    28/07/2011    1 recensioni
Serena e Jane sono grandi amiche. Serena, fidanzata di Bill, muore ammazzata da due squilibrate. Ma lei non sparirà mai del tutto dalla vita di Bill e Jane...
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Serena? Sono io"
La voce di Jane dalla cucina. Sì, è sicuramente lei.
"Dove sei?" mi chiama, ma non posso risponderle per un semplicissimo motivo: sono morta.
Passano diversi taciti minuti.
"Serena, mi sto preoccupando! E' successo qualcosa?" dice ancora Jane, posando la borsa sul tavolo.
"Jane, no! Non entrare nel soggiorno, per l'amor di Dio!" grido, ma lei ovviamente non può sentirmi, e non riesco a impedirle di aprire la porta. Ma cosa può fare un povero fantasma, se non stare a guardare gli avvenimenti di una vita alla quale non appartiene più?
Varcata quella soglia, la povera ragazza emette uno strillo acutissimo. Per un attimo, il suo viso diventa uguale a quello dipinto da Munch nel suo celebre quadro, "L'urlo".
Il mio cadavere giace al centro del soggiorno, con un enorme taglio sulla gola, immerso in un lago rosso. Non avrei mai pensato che un corpo umano potesse contenere tutto quel sangue! Nella stanza regna il caos, i vetri della finestra sono rotti.
Tutto il resto avviene in tempi brevissimi e repentini: Jane che si getta disperata sul mio corpo esanime, il mio fidanzato Bill, che si precipita nella nostra casa, avvertito da lei, la polizia scientifica che porta via i resti della mia persona e inizia a indagare sulla scena del crimine...
Questione di pochi giorni, e il mio funerale può essere celebrato. Ci sono tantissime persone; i miei familiari, amici (tra cui Jane) e Bill.
Il povero ragazzo non riesce a staccarsi dalla mia bara. Per tutto il tempo in cui è in chiesa, la tiene sempre abbracciata, e il fratello lì a consolarlo.
Neanche il giorno prima sono arrivati i risultati dell'autopsia: qualcuno mi ha tagliato la gola con un coltello da cucina. Ma quello che è successo veramente per ora lo sa solo la sottoscritta.
Il mio ragazzo è il cantante del celeberrimo gruppo chiamato Tokio Hotel. Si sa, a volte l'amore delle fans può raggiungere livelli davvero esagerati, e infatti due di loro, un bel giorno, hanno avuto la brillante idea di sfondare la finestra di casa mia e di Bill, e uccidermi in quel modo così delicato (per essere precisi, l'una mi teneva ferma, l'altra invece ha svolto il macabro compito).
Comunque, tornando all'autopsia, il medico legale ha riferito un'altra notizia: al momento della morte, ero incinta di un mese. Per Bill, quello è stato il colpo di grazia; mentre era al telefono, si è chinato e ha vomitato l'anima.
Dopo le mie esequie, Bill e Jane cominciano a frequentarsi. Passano due mesi, sei mesi, un anno.
Un pomeriggio, sono seduti sul divano della casa che un tempo era nostra. Si guardano negli occhi. Ad un certo punto, lui le dice:
"Tu me la ricordi!"
"Chi ti ricordo? Serena?" Jane è a dir poco stupefatta da questa dichiarazione.
"Sì!" dice Bill, guardandola con dolcezza, e lei arrossisce. E' sempre stata innamorata di lui, ma ha sempre accettato che avesse una relazione con me, e la nostra amicizia è comunque continuata.
I due continuano a guardarsi negli occhi. Dopo pochi istanti si baciano. Si guardano di nuovo, e si abbracciano piangendo.
"I tuoi capelli sono morbidi come quelli di Serena!" biascica Bill.
So perfettamente qual è il motivo delle loro lacrime: Bill ha cominciato a innamorarsi di Jane poco dopo la mia morte; più la guardava, più lei gli ricordava me,non tanto per l'aspetto fisico, quanto per il carattere e la dolcezza.
Ma nel frattempo, entrambi sono afflitti da sensi di colpa. La notte li sento piangere: Bill è tormentato da sogni in cui domina la mia immagine, che poi muta forma in quella di Jane, poi di nuovo nella mia, e così via. Jane invece, quando dorme, prima sorride, perchè sogna di baciare Bill, abbracciarlo, fare l'amore con lui. Poi all'improvviso le compaiono le mie sembianze, al che scoppia a piangere, e dice: "Serena, perdonami!"
"Jane" sussurra Bill "lo so che può sembrarti strano, ma...io ti amo! Mi sembri tantissino Serena..."
Lei si alza di scatto e si appresta ad andarsene.
"Dove vai?" esclama Bill, disperato. "Ho detto qualcosa di male?"
"Qualcosa di male?" dice Jane, di rimando. "Ma ti rendi conto di quello che dici? Come fai a dirmi che mi ami, quando Serena è morta da appena un anno? E poi, fammi capire una cosa: perchè mi ameresti? Solo perchè ti ricordo lei? O magari è semplicemente perchè non riesci a stare solo?"
"Ma no, ma cosa vai a pensare?" rispode Bill "Lo so che siete due persone diverse, lo so! E' solo che...non te lo so spiegare"
Momento di silenzio.
"Forse hai ragione tu" riflette "Forse non dovremmo vederci mai più"
Jane lo guarda fisso.
"Bill, ma io mica intendevo..."
Lui la interrompe.
"No, veramente Jane. Io ti amo, e so che anche tu ami me. Però questa storia non potrà mai funzionare. Insomma, ci prenderemmo in giro e basta, anzi, più che altro sarei io a prendere in giro sia te che me stesso. Non è giusto che io stia con te perchè mi ricordi Serena. Devo chiederti di uscire da questa casa. Ti giuro, mi piange il cuore, ma la cosa migliore a questo punto è perdersi totalmente di vista".
No! Io non voglio questo! Bill, stai facendo la più grossa stupidaggine della tua vita, dai retta a me! Il fracasso del tuo cuore che si spezza è ancora più assordante del rumore che fece la finestra del soggiorno, quando quelle due squilibrate la ruppero per venirmi a prendere.
Jane si volta per andarsene, ferita. Non deve finire così! Devo intervenire.
"Ahem!" Provo a farmi sentire, ma niente. Rendersi visibile agli occhi dei mortali richiede una gran concentrazione.
"Ahem!" Questa volta ci riesco. Si voltano entrembi a guardarmi allibiti. La loro è la classica faccia di chi ha visto un fantasma!
"Chi-chi sei?" dice Bill, con voce tremante.
"Il fantasma formaggino!" dico, sarcastica. "Sono Serena, tontolone!"
"Ma..." balbetta Jane "tu sei morta!"
"Veramente? Dimmi qualcosa che non so!" rispondo. Lo so che non dovrei essere così pungente, ma non riesco a farne a meno.
"Ho seguito la vostra conversazione, e devo dire di essere veramente perplessa! Tu, Bill..."
"Serena, io..." Il ragazzo si mette sulla difensiva. "Scusami se l'ho baciata, fai bene ad avercela con noi..."
"Ma allora non avete capito proprio niente!" sbotto, esasperata. "Che voi due vi mettiate insieme è esattamente quello che voglio!"
I due si guardano, sorpresi.
"Che cosa hai detto?" dicono in coro.
"Io voglio che voi due stiate insieme!" ripeto a voce alta.
Bill si mette a piangere, seguito da Jane. Si abbracciano ancora.
"Ecco! Così vi voglio vedere" Questa scena mi fa sciogliere il cuore che non ho più.
"Scusa Serena!" dice il ragazzo, tra le lacrime. "Avevo paura di disonorare la tua memoria, stando con un'altra donna!"
"Oh amore!" rispondo. "Tu non disonori proprio nessuno! Anzi, per me è stato bruttissimo vederti soffrire tutto questo tempo, e non voglio che tu stia ancora male. E tu, Jane" giro la testa verso di lei e la guardo negli occhi "è inutile che nei tuoi sogni continui a chiedermi perdono, perchè non ce ne è bisogno! Penso che tu sia la persona giusta per lui, sei l'unica che può colmare il suo dolore, dandogli tutto ciò che gli davo io, e anche di più"
Lei affonda il viso nel suo petto, mentre lui le appoggia il mento sulla testa. Mi avvicino, e li accarezzo entrambi sulla nuca.
"Il mio tempo qui è finito!" dico.
"Ma come, devi andare già via?" fa Jane, dispiaciuta.
"Rimani ancora un po'!" le fa eco Bill.
"Non posso, ragazzi! Ormai io non faccio più parte di questa vita, lo sapete. E poi, al piano di sopra mi aspettano già da un anno! Addio!" dico, per poi sparire definitivamente.
Quella sera, Jane e Bill si racano in un ristorante in riva al mare. Cenano, e dopo passeggiano sulla riva, a piedi scalzi. Vista da qua su, è una scena molto romantica.
I due sono seduti in riva al mare, e parlano.
"E' già mezzanotte!" fa Bill. Si gira a guardare Jane con gli occhi accesi. "Che ne dici se facessimo il bagno?"
Lei arrossisce.
"Ma non abbiamo il costume!"
"E allora?" dice lui, alzando un sopracciglio. Quest'espressione lo ha sempre reso estremamente sexy.
Entrambi non ci ripensano due volte: si spogliano e si buttano in acqua. Si fermano un attimo ad ammirarsi l'un l'altra. La visione dei corpi nudi comincia già ad eccitarli.
"Wow, ma l'acqua è calda!" esclama lei, sorpresa.
"Secondo me, sei tu che la scaldi!" risponde Bill, malizioso.
I due nuotano insieme, si abbracciano, giocano. Ad un certo punto, lei spinge Bill contro uno scoglio, e gli si avvicina.
Lui sorride.
"Che cosa vuoi fare?" chiede, conoscendo già la risposta.
Lei si lecca le labbra.
"Secondo te?" risponde, ridacchiando. Lo bacia sul collo, per poi scendere fino al petto, sul ventre, e ancora più giù...
Il rapporto orale è il preliminare che piace di più a Bill. Lo facevamo sempre anche noi.
Jane gli fa raggiungere l'orgasmo, poi si sciacqua la bocca con l'acqua di mare.
"Tesoro. è stato fantastico!" dice lui, ansimante. "Dai, vieni qui..."
La prende fra le braccia e le preme la schiena contro lo scoglio. Lui si stringe a lei, baciandola appassionatamente sul collo, spostando le mani su ogni centimetro del suo corpo.
I due si abbracciano sempre più forte, al punto che l'organo genitale di Bill si insinua fra le gambe di Jane. Nell'acqua, i loro arti sembrano tentacoli.
"Jane, dimmi che mi ami!" bisbiglia lui, tenendo il suo corpo attaccato a quello della ragazza.
"Ti amo, Bill!" Lei lo accontenta subito, gemendo.
"Dimmelo ancora!" la supplica il ragazzo, alzando la voce.
"Ti amo!" grida lei.
Queste parole sembrano scatenarlo, rendendolo ancora più eccitato. I suoi movimenti si fanno ancora più violenti, ansima ancora più forte, e i gemiti di lei si fanno più acuti.
Passano parecchi minuti. Minuti di grande fuoco, di intensa passione. Ed è proprio la passione che fa in modo che i due gridino alla Luna l'uno il nome dell'altra, ed essa, nel cielo, sembra farsi più luminosa e pulsante, come se godesse del loro piacere.
Di corsa, i due escono dall'acqua, ridendo. Arrivati a riva, si gettano sulla sabbia e si abbracciano.
"Sono sicuro che Serena sarebbe felicissima, se potesse vederci!" dice Bill.
Esatto. Da dove mi trovo, non potrei essere più contenta.
Jane si gira a guardare il cielo.
"Lei veglia su di noi! E' il nostro angelo!" sussurra dolcemente.
Proprio in quel momento, una stella cadente varca il cielo, proprio sopra le loro teste. Bill e Jane si guardano, sorridendo.
Avete indovinato: sono stata io a mandarvela! D'ora in poi, se qualche volta vorrò salutarvi, lo potrò fare solo così, perchè ormai il mio posto è questo.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Seryfenice