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Autore: Meiko    21/02/2004    3 recensioni
Un po' in ritardo con i tempi, ma mi è venuta ispirandomi a duna uggiosa giornata. Spero che vi piaccia.
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata al Natale, alla mia coppia preferita, alla mia amica Giuliotta (Ciao G-chan!) e a Raffa. La mia prima ff su Dragon Ball! Speriamo bene…
BUONA LETTURA!

Pioveva, pioveva a dirotto.
Proprio un bel Natale!
Lei sbuffò, mentre con una mano sorreggeva delicatamente il lembo di tenda della stanza, in ginocchio sul letto, a fissare il delicato gioco di immagini e illusioni che la pioggia procurava.
Solo un dolce frastuono di sottofondo, la testa totalmente svuotata.
Solo un unico pensiero…il Natale… No…stava mentendo a se stessa.
Non pensava a quella festa, ma pensava a qualcuno…
Non lo nominava, voleva che nemmeno la sua testa capisse ciò che il cuore nascondeva.
La mente era la ragione, e avrebbe saputo benissimo cosa la sua testa le avrebbe urlato contro.

“MA SEI MATTA?! TI RENDI CONTO DELLA DIFFERENZA D’ETA’ CHE C’è TRA VOI DUE?
E POI PENSACI!! PER LUI TU SEI UNA BAMBINA, UNA NIPOTINA!
DI TUTTE LE PERSONE CHE CONOSCEVI, PROPRIO DI LUI DOVEVI PRENDERTI UNA COTTA?”

Non era una semplice cotta.
Ogni suo movimento, gesto, parola…
I suoi capelli color lavanda che adesso si era lasciato allungare, i suoi occhi azzurri come il ghiaccio…
Eccolo…
Strinse la maglietta sul petto, avvertiva un rossore alle guance, e un treno che velocemente percorreva le piste del cuore.
I…I
Era difficilissimo ammetterlo…
Inn…Inna…
Innamorata…
Si, si era innamorata…di…
Di Trunks…
Sospirò, chiudendo lentamente gli occhi, mentre continuava a tenere aperto quello spiragli odi luce nella stanza scura, il vetro appannato per il suo lungo sospiro, i capelli liberi da quella bandana arancione consunta, di colore dell’ebano, lucenti e lunghi, che cadevano giù accarezzando la sua figura di diciannovenne.
Ormai bimba non lo era più, come lui non era più ragazzo.
Trentuno anni…
Troppi…
Un numero troppo grande per scavalcarlo, che pesantemente le sbarrava la strada verso la timida speranza di far parte del mondo di quell’uomo così affascinante.
Pan riaprì gli occhi, cercando di focalizzare qualcosa nella pioggia, ma un lampo le accecò per qualche istante la vista, mandando a monte il suo progetto.
Aveva ragione la sua testa…era matta…
Qualcosa si stava muovendo in lei.
Qualcosa…che faceva male…molto male…
Illusione…la sua era solo un’illusione di una bambina…
Ormai…si stava arrendendo…
Dopo cinque anni, nascosta nel suo bozzolo di adolescente, ormai era pronta, era pronta a potersi avvicinare a lui, e proprio in quel momento…
In quei giorni stava capendo che la cosa non poteva avere il lieto fine delle favole.
Si…si era illusa dietro ad una favola.
Basta…
Scosse la testa, per poi asciugarsi l’unica lacrima scappata al suo controllo, mentre si decideva di uscire di casa, altrimenti avrebbe fatto muffa.
*

Camminava a passo tranquillo, tenendo lo sguardo assente a vagare tra la gente, alla ricerca di qualche posto dove poter pensare, anche in mezzo al caos.
Un posticino solo per lei.
L’ombrello in mano, il temporale non sembrava voler smetter.
Ma neanche questo fermava la gente, che frettolosamente stava correndo alla ricerca degl’ultimi negozi per la lista dei regali di Natale.
Gente tutta uguale, tutta diversa.
Pan, lentamente, si estraniò da tutto il caos, guardando la gente passare, sorridente, nel giorno che avrebbe dovuto essere il più bello dell’anno per la “piccola” Pan.
La “piccola” Pan…
Così la chiamavano tutti, e avrebbero continuato chiamarla…
Perché lei era la più piccola, con Bra e Marion…
Ma, a dispetto delle altre ragazze, lei era sola…
Sola…mentre il suo cuore veniva bagnato dal pianto delle nuvole.
Anche se quella poteva essere pioggia felice, per lei non era altro che acqua che cadeva, rendeva tutto più uniforme, niente sembrava aver una propria forma.
Era tutto introno a lei, e lei che tranquillamente continuava a camminare, i capelli sciolti risaltavano sulla giacca bianca pesante,i l piumoni le solleticava il collo, i jeans bagnati lievemente sul fondo, mentre le scarpe si inumidivano sulla strada.
Si stava avvicinando al centro commerciale, quando udì un pianoforte accompagnare la sua solitudine.
Piccole, semplici note…

Canzone per Natale
Canzone per Natale

“Una canzone per Natale?”

Le finestre accese
e le ombre tutte quante
insieme a conversare

Era istintivo, e Pan si guardò attorno, mentre la musica lentamente l’avvolgeva, come una soffice coperta.
Una canzone triste e malinconica come lei.
Sembrava essere scritta apposta, e Pan sorrise, cambiando improvvisamente idea, e restando nella parte esterna coperta del centro commerciale, mentre ascoltava quella canzone, guardandosi attorno con aria triste ma tranquilla, sorridendo…

Nelle strade tetre del quartiere
un nuovo centro commerciale
Alberi che puntualmente,
giorno dopo giorno,
vengono a mancare

“Lentamente, il mondo cambia, sempre.
E anch’io sto cambiando.
Sto capendo molte cose.
E una di queste…e che forse non potrò mai pensare veramente che tu possa far veramente parte della mia vita.
Troppo ci allontana, eppure tanto ci unisce.
E’ paura ciò che provo?
Si, forse…
Forse ho paura di illudermi dietro un sogno, un sogno che so che è impossibile…
Tu, ormai, sei troppo distante da me…”

Canzone per Natale
Soltanto per Natale

“Canticchio questa canzone, che dedico col pensiero a te.
Questo è l’ultimo Natale in cui m’illuderò , poi tutto tornerà normale.
Domani è un giorno nuovo…e tutto tornerà normale…
Ma oggi è Natale…e oggi…voglio ancora un po’ sognare…
Anche se poi so gia che mi pentirò…
Ma non fa nulla…non fa nulla…”

Tornò dalle battaglie perse
e si dimenticò la strada
Poi errando si svagò
vagando un po' al museo
di scienza naturale

“Oggi dimentico tutto.
Dimentico che ho diciannove anni e tu trentuno.
Dimentico che io sono una dispettosa, vivace e impertinente ragazza.
E dimentico che tu sei un tranquillo, gentile e bellissimo uomo…
Dimentico il dolore di questo amore…
Ora piango, ma poi smetterò…
Se qualcuno mi vede piangere, si preoccupa.
E io non voglio preoccupare più nessuno.
Ormai sono grande, e io scelgo cosa fare…
E la mia prima scelta…sarà quella di amarti solo per stasera, quando saremo insieme alla Capsule, e poi ti dimenticherò…
Si…così sarà giusto…
In fondo…è Natale”

Faceva proprio finta
di sapere dove andare

“Ora non so dove andare, ne cosa fare…
ma forse rimango qui ancora un po’ , poi tornerò a casa a prepararmi…”

Sognò di festeggiare
Le nozze di Natale

“Ho un sogno…
quello di passare il Natale con te…con te…come mio amore…
ma so che è un sogno.
Sorrido amaramente, e sciolgo il mio pianto.
Ora volo, non sono più al centro commerciale…
Sono…sono in cielo, in mezzo alla pioggia, e mi lascio bagnare…
Non m’importa se la mamma mi sgriderà…
Voglio unire queste lacrime di dolore alla pioggia…
In questo giorno di Natale…
Dove sogno di festeggiare con te, amore mio…”

C'è il temporale
E nelle case
la luce si fa artificiale

“Nessuno sa cosa provo, ne cosa mi succede…
Nessuno mi vede, nessuno mi sente, mentre ti chiamo sottovoce…
Sento solo quella melodia…
E il frastuono della pioggia…
Sono dei bei rumori…
E questa canzone mi piace molto…
Forse sarò in controsenso, ma sono felice…
Il pensiero di abbracciarti e augurarti Buon Natale mi far stare bene e male…
Adesso piango, per poi non farti preoccuparti.
Senti, lo senti?”

s'è fatto buio
E si racconta
la vera storia di Napoleone

“Senti il mio cuore…
batte, batte forte…
questo tamburo è il mio amore per te…
Vorrei che tu lo udissi, per sapere che ti amo…
Ti amo con tutte le mie forze, e non smetterò di amarti…
E se questa sarà un’illusone o un sogno, allora mi sveglierò…
E sarà tutto come prima…
Si…è giusto così…”

C'è il temporale

“Piove tantissimo, non vuole smettere…
Ma non fa nulla…”

E anche se non fosse stato Natale

“Anche senza questa festa, anche se sarebbe stato un banalissimo giorno come tanti altri”

T'avrei amata uguale

“Non avrei smesso di amarti nemmeno per un istante…
Ora torno a casa, e mi preparerò…
Mi preparerò, e ti aspetterò…
Per augurarti…
Un felice Natale
Ti amo, Trunks…”

-Buon Natale Trunks!-
-Buon Natale Pan. Sei stupenda!-
il ragazzo sorrise, mentre lei arrossiva timidamente, e sorrise…
“Per ora voglio pensare solo ad adesso, a te e me qui, insieme, a chiacchierare.
Poi…domani sarà un giorno come gli altri…”

Fine

(Grazie a tutti quelli che la leggeranno!
La canzone è “Canzone Per Natale” di Morgan)

  
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