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Autore: Claire Marie Blanchard    29/07/2011    9 recensioni
Vi siete mai chieste come svelerebbe, Usagi, al suo Mamo-chan un suo bellissimo segreto? Ecco come, secondo me...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Premessa: questa shot è dedicata ai primi 100 fan (e non solo ;) ) della pagina su FB “*La stanza di Manu*”, di cui sono co-amministratrice.
Un grazie alle mie amiche/colleghe: dudy, diana89, saki85, sailor crystal e Miss Demy.



Buon Natale, Mamo-chan.




La neve scende ininterrottamente su Tokyo. Le case sono imbiancate, i tetti sono ricoperti da un bianco, soffice e freddo manto.
È il nostro primo Natale da sposati, Mamo-chan. E non hai la minima idea di che regalo ti aspetta sotto l’albero.

I miei genitori ci stanno aspettando per la cena della Vigilia. Passeremo lì le feste.
Quest’anno, ci siamo limitati a fare ieri gli auguri alle ragazze.
Anche loro si sono create la loro famiglia. È giusto che questi giorni li passino insieme a loro.

Confesso che mi sarebbe piaciuto passare le festività insieme alla tua famiglia. Mi chiedo spesso come sarebbe stato. Purtroppo non potremo mai saperlo, perché questa non c’è più.
Si è persa tante cose.

Si è persa la tua laurea, il nostro matrimonio, tutti i Natali, tutti i compleanni.
Si è persa tutto. So che tu sei quello che ne ha sofferto di più.

Si dice che la morte porta la sofferenza a molte persone: a chi porta via e a chi resta.
Si dice che sia più difficile sopravvivere per chi resta, piuttosto che morire per chi se ne va.

Ne abbiamo vissute di cotte e di crude.
Abbiamo affrontato e superato ogni ostacolo.
Dark Kingdom, Blackmoon, Death Busters, Dead Moon Circus, Galaxia e Chaos…
Abbiamo lottato. Abbiamo sempre combattuto per proteggere questo mondo, e non solo quello…

Abbiamo rischiato la vita più volte.
Abbiamo sofferto. Ho sofferto. Soprattutto quando temevo che tutto fosse perduto, quando credevo che te ne fossi andato per sempre.
Ci siamo sempre amati, ci amiamo e ci ameremo sempre.
Sarò sempre gelosa e tu mi darai, sempre e comunque, delle certezze riguardo a noi.

Stai per tornare a casa dal tuo turno in ospedale.
Non passano nemmeno dieci minuti che sento la serratura della porta aprirsi.
Questo mi costringe a nascondere questa scatola che ho tra le mani sotto il cuscino.
Entri, mi cerchi dappertutto, finché non mi trovi qui, seduta sul nostro letto.

Mi chiedi a che cosa sto pensando.
Sto pensando a te, alla nostra famiglia, a quello che siamo stati, a quello che siamo e a quello che saremo. Ma non voglio rovinarti la sorpresa, e così ti rispondo dolcemente con un semplice: << A niente. Va’ pure a prepararti. >> 


Ti lascio fare una doccia, dopodiché, riprendo la scatola da sotto il cuscino, scendo e inizio a preparare le cose da portare dai miei genitori.

Quando mi raggiungi, asciugato e vestito, mi guardi e mi chiedi dolcemente: << Usako, va tutto bene? >>. In tono affettuoso e con un sorriso sincero, ti rispondo: << Sì. È tutto a posto! >> 

Dopo esserci preparati, ci avviamo verso casa dei miei genitori.
Ho insistito per andare a piedi, perché volevo passeggiare con te, per queste vie innevate.
E poi, la neve è qualcosa di magico.

Sono qualche passo avanti a te. Ti starai chiedendo come mai.

<< Usako, dove vai? >>, mi chiedi.
Ti rispondo, con aria misteriosa: << Tu seguimi. Vedrai, non te ne pentirai! >>
Non hai idea di dove ti sto portando. O meglio, una mezza idea potresti avertela fatta.
Di certo, non ci stiamo dirigendo verso quella che era casa mia, prima di andare a vivere insieme.

Siamo arrivati. Fa freddo per stare qui, lo so, ma è qui dove ci siamo baciati per la prima volta. È qui dove…

<< Ti ricordi questo posto? >>, ti chiedo elettrizzata.
Il tuo sguardo sembra smarrito, ma riesci comunque a darmi una risposta: << È dove ci siamo dati il primo bacio. È il laghetto dove, mentre ci scambiavamo quello stesso bacio, una certa bambina dai capelli rosa ci è caduta addosso. >>
<< Ti manca? >>
<< Un po’. Ma so che la rivedremo, un giorno. >>
<< Già. La rivedremo. >>

Faccio un respiro profondo.
Come se l’aria di quel posto riuscisse a darmi la forza necessaria per confessarti il mio dolce segreto.
Ti avvicini verso di me e mi abbracci, tentando di scaldarmi.

<< Usako… Fa freddo e si sta facendo tardi. È meglio andare. I tuoi genitori si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto, non credi? >>
<< D’accordo, Mamo-chan. Ma prima vorrei darti il mio regalo di Natale. >>
<< Me lo darai più tardi, quando ci scambieremo i regali sotto l’albero, insieme alla tua famiglia. >>
<< Io dico che sarebbe meglio dartelo adesso. Qui. Sul molo di questo laghetto. >>
Così dicendo, sfilo dal cappotto rosso una scatola incartata, con tanto di fiocco.
Mi sono esercitata molte volte perché ne venisse fuori un pacco regalo perfetto.
Mi guardi come si guarda una bambina quando viene accontentata per un capriccio.
Con delicatezza scarti la scatolina e leggi cosa c’è scritto sopra.
Mi guardi incredulo, felice, ma incredulo.
Riesco a intravedere le lacrime dei tuoi occhi.
Sei emozionato, lo sento, ma riesci ad ogni modo a chiedermi:

<< È… È quello che penso che sia? >>
<< Aprilo e lo scoprirai… >>

Apri la scatolina senza fartelo ripetere due volte.
Ti tremano le mani dall’emozione.
Ti guardo e sorrido. Sembri un bambino che ha ricevuto il giocattolo più bello, il regalo più ambito.
E, in un certo senso, è così.

Leggi il foglietto e fai il confronto.

<< Tutti e tre positivi? >>
<< Tutti e tre positivi. >>

Mi guardi con un’espressione felice. Un’espressione di pura felicità.
Renderti felice mi rende felice.
Mi stringi forte e mi regali uno dei tuoi dolcissimi baci. Quei baci che mi fanno realizzare quanto amore provi per me. Quanto amore provi per la nostra piccola famiglia.

<< Ti amo. Non potevo ricevere un regalo più bello. Grazie. Buon Natale, Usako. >>
<< Ti amo anch’io. Buon Natale, Mamo-chan. >>






I miei pensieri:

Ben ritrovati! ^^
Mi sono sempre chiesta come Usagi avesse potuto dire al suo Mamo-chan di aspettare un bambino, anzi, la loro bambina.
Facendo i calcoli, alla vigilia di Natale, sarebbe circa al secondo mese inoltrato, quindi, il periodo perfetto! ;)
Spero che vi sia piaciuta!
Grazie di cuore a tutti quelli che mi seguono e mi recensiscono.

Un abbraccio forte.

La vostra Manu ;)

P.S. Vi ricordo le mie due paginette di Fb, dove potrete trovare, in tempo reale, gli aggiornamenti riguardo alle mie (e non solo mie) fan fiction.


*La stanza di Manu*

http://www.facebook.com/home.php#!/pages/La-stanza-di-Manu/153017524770108

&


“I Petali del Tempo”

http://www.facebook.com/home.php#!/pages/I-Petali-Del-Tempo/229017633776301

   
 
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