Sedevo su una
panchina solitaria all’interno di un grande
parco. La leggera pioggia estiva mi bagnava il viso. Meglio delle
lacrime.
Spensi la sigaretta lanciandola in una pozzanghera vicina. Attivai la
riproduzione casuale del mio iPod e iniziai a fissare la gente che
passava.
Vedevo corridori coraggiosi, che non si lasciavano abbattere da quella
lieve
pioggerellina che presto si sarebbe trasformata in un acquazzone.
Gruppi di
ragazzi che raccoglievano le loro cose, pronti a correre via alla
ricerca di un
riparo.
Ed io, ce lo
avevo un riparo?
Sospirai.
Ero pronta a tornare nella piccola casa in cui
vivevo da sola. Mi alzai, mi misi la borsa in spalla, e iniziai a
camminare
veloce. Legai i miei corti capelli ramati, sperando di attutire il
danno
causato dalla pioggia. L’acqua che scendeva dal cielo
aumentava sempre di più.
Uscita dal parco mi guardai intorno. La fermata del bus era lontana, e
di quel
passo una volta arrivata a casa avrei avuto un’influenza.
Decisi di rifugiarmi
in un bar lì accanto; iniziava a fare freddo.
Come previsto, era pieno. Scossi piano il capo e feci per
uscire, quando un cameriere mi sbarrò la strada. Lo guardai
con sguardo
interrogativo. Lui mi sorrise, aveva dei capelli neri, e degli occhi di
un
verde brillante, di una tonalità unica. Il fisico era
asciutto, e s’intravedeva
il contorno dei muscoli attraverso la maglietta a mezzemaniche scura.
“ Ehi, sei appena entrata e già vai via?
”
Lo fissai sorpresa.
“ C’è molta gente qui dentro, e una
noiosa serata davanti
alla televisione con birra e patatine che mi aspetta. ”
Notai che si trattenne dal ridere, e il mio sguardo
divenne un po’ torvo.
“ Qui facciamo un’ottima cioccolata calda, ed
è un
toccasana con il freddo che immagino faccia fuori, non credi?
“
Incrociai le braccia al petto.
“ Non mi va di aspettare. “
Rise e mi indicò un tavolo dall’altra parte della
sala,
rispetto a noi.
“ Va a sederti li. “
Si avviò verso il bancone e sparì alla mia vista.
Rimasi
lì per qualche istante, mentre combattevo una guerra
interiore. Una parte di me
voleva tornare a casa e allontanarsi il più possibile da
quel ragazzo, ma
un’altra pensava che vista la pioggia che continuava ad
aumentare, una
cioccolata calda sarebbe davvero stata la cosa migliore.
Bastò uno sguardo al di fuori della vetrata del bar a
convincermi.
Andai a sedermi dove lo sconosciuto cameriere mi aveva
indicato.