Lucky to be coming Home again

“Mamma, quando torna papà?” disse una vocina graziosa proveniente da una stanza lontana.
“Non lo so amore mio, presto” rispose prontamente la madre. La donna si diresse verso la cameretta della figlia, si affacciò dalla porta e un sorriso splendido la illuminò, guardandola riaffiorarono alcuni ricordi, di come si sentì quando capì che fosse incinta e di come tra le lacrime lo disse al suo ragazzo.
 
Il suono del campanello fece svegliare la donna che riposava sul divano nel salone, si alzò prontamente e si diresse verso la porta.
“Amore mio…S O R P R E S A!” disse la voce dell’uomo sorridente alla porta, si abbracciarono e con un dolce bacio gli diede il bentornato.
“Katy sta dormendo ma sarà contentissima di riabbracciarti, proprio oggi ha chiesto di nuovo di te come ogni giorno del resto… le mancavi” disse la donna accomodandosi sul divano appoggiando la testa sulla spalla dell’uomo.
“Solo a lei mancavo?” disse curioso.
“No di certo idiota, sai che ogni volta che parti è un dramma per noi, Joe” lo sguardo si abbassò e finì per fissare il pavimento.
“Demetria Devonne Lovato sai che non vorrei mai lasciarti qui, ma sei stata tu a decidere di non spostarti con me” l’uomo le accarezzò i lunghi capelli scuri, si spostò per darle un bacio: i loro nasi si sfiorarono per poi far sprigionare  dalle loro labbra una passione immensa.
 
“Papà..” disse Katy urlando per il vasto corridoio mentre correva con i suoi piedini scalzi.
“Piccolina mia..” disse Joe mentre le fece fare una giravolta per aria e la strinse a se.
“Mi sei mancato tanto sai, non andare sempre da zio Nick e zio Kevin, stai con me e la mamma” disse con la voce dolce e triste.
“Ma certo tesoro” si sedettero sul divano e si fece raccontare tutto ciò che era successo durante la sua assenza.
La piccola aveva soli 3 anni, nata anche lei il 15 Agosto come il suo papà, aveva i capelli ricciolini neri, gli occhi grandi e scuri e il sorriso di entrambi i genitori.
La sua nascita diede un po’ di stabilità alla coppia che dopo la rottura del 2010 furono colpiti da alti e bassi continui.
 
“Demi sei pronta? Ci stanno aspettando” disse urlando, “sei sempre la solita ritardataria”
“Un attimo” sillabò mentre correva dalla camera al bagno in cerca delle sue scarpe preferite.
Finalmente era pronta e scendendo giù per i gradini vide Joe che la stava ammirando; il suo sguardo era pieno d’amore, i suo occhi erano dolci e il suo sorriso da ebete era ciò che mancava.
 
Arrivati a cena, Demi credeva di incontrare i suoi cognati ma non fu così, infatti al centro del ristorante esclusivamente per loro due c’era un tavolino con una tovaglia di seta del suo colore preferito.
“Ci siamo solo noi qui?” domandò incredula.
“C’è poca gente il sabato” disse prendendo in giro la donna come il suo solito.
“Mia signora, si accomoda qui” riprese lui con un certo tono altolocato.
“Joe, cos’è tutto questo romanticismo? Ho dimenticato qualche data importante?” chiese Demi con un mix di curiosità e fascino.
Davanti a lei, al posto del piatto c’era un enorme cupola di argento che copriva tutto ma un bigliettino spuntava.
 
< <  Mio caro e dolce amore - recitava,-
questa sera sono qui per dimostrarti tutto il mio amore, tutto quello che in questi anni non sono riuscito a dirti. Quando ci lasciammo il mio cuore era spezzato, la mia mente vagava, e il mio orgoglio mi impedì di ritornare da te, ma… > >
 
Demi era confusa in questo momento, alzò lo sguardo per incontrare quello di Joe per cercare di intuire qualcosa ma niente. Aveva stampato in faccia solo quel sorriso da ebete che non si era tolto dal momento in cui la vide sotto casa.
Alzò il coperchio e un piccolo pacchetto era posato al centro del piatto. Demi portandosi la mano alla bocca, non riuscì a trattenersi, gli enormi occhioni si riempirono di lacrime di gioia.
 
Joe si alzò dalla sedia, si avvicinò al quella della donna e inginocchiatosi prese il pacchetto.
Lo aprì davanti ai suoi occhi e con la mano nella mano pronunciò questa parole:
            “Continuo come si è interrotto quel bigliettino, Ma ora non posso più stare senza di te, quindi Demetria Devonne Lovato mi vuoi sposare?”
Il tono della sua voce era commosso e anche lui tratteneva a stento le lacrime, non aveva mai fatto nulla del genere e farlo per la donna che amava lo rendeva ancora più nervoso.
Demi non riuscì a trattenere le lacrime, e con un filo di voce disse “si” così Joe con le mani ancora tremanti le mise all’anulare sinistro questo meraviglioso anello tempestato di diamanti.
 
Si alzarono insieme, si strinsero in un caloroso abbraccio interrotto da baci appassionati. D’un tratto partì la loro canzone preferita Lucky e iniziarono a ballare stretti stretti l’uno all’altra per tutta la notte.



SONO UNA FAN DI JEMI,
quindi questa one shot è un modo per ripensare a loro due insieme. 
Ringrazio tutti coloro che la leggeranno che la recensiranno e anche coloro che la inseriranno tra le loro storie...GRAZIE MILLE!
spero vi piaccia perchè io ci ho messo tutto il mio cuore!
BACIONI 
-KIA