DAL SOGNO
ALLA REALTA’.
Non c’era vento.
Non c’era un rumore, un suono.
C’era bianco, silenzio.
Non sapeva se era a destra o a
sinistra, in alto o in basso però riusciva a tenere i piedi a terra.
Sentiva solo una sensazione quasi di
panico dentro di lui; era molto teso.
Si guardò
più volte intorno ma nulla. Si sporse in avanti e abbassò lo sguardo e vide il
suo riflesso in quello che sembrava un pavimento lucidissimo: era tornato
bambino, più o meno di sei anni; quella era l’età in cui lui aveva realmente
cominciato a capire cosa le gente dicesse veramente riguardo i suoi confronti. Black star rialzò lo sguardo quando sentì delle voci; era
un bambino sveglio all’epoca. Pimpante, egocentrico e sapeva cavarsela da solo perché
la vita lo aveva costretto ad adattarsi.
-Ehi, perché
non posso andare a chiedere a quel bambino di giocare con noi?-
-Cosa?! Con lui?
Ma sai chi è?-
-No, chi?-
-Guarda il
suo tatuaggio sulla spalla!-
-Mmm…non
capisco.-
-Cavolo, è
uno del clan della stella! Figliolo, non devi andare a giocare mai con uno come
lui! È pericoloso.-
-Si, mamma.-
Black Star
sentiva le voci, vedeva le ombre, ma non vedeva quelle persone. Gli occhi erano seri, tristi, troppi tristi
per un bambino di soli sei anni che voleva solo giocare.
-Non ho
bisogno di nessuno.- sussurrò lui. –sono meglio di un Dio, non ho bisogno di
amici. Ne ora, ne mai.-
Eppure anche
se lo diceva , non lo pensava veramente; le lacrime scorrevano sulle sue guance
rosee e paffutelle e con rabbia cercava di asciugarle mentre tirava su col
naso. Che cosa gli importava se piangeva?
Tanto nessuno lo guardava ma era il fatto di
piangere che lo faceva arrabbiare; era
segno di debolezza.
E lui non era un debole.
Singhiozzò più
volte mentre si metteva il palmo sugli occhi e li sfregava con forza poi ad un
tratto li aprì appena e vide che intorno a lui cominciavano a volteggiare
alcuni petali di fiore color rosso ciliegia. Camelie.
Alzò poco lo
sguardo, le guance ancora umide e sentì
che dietro di lui lo aveva colpito lentamente una palla sul piede. La guardò
incuriosito e, dopo aver tirato su col naso, la prese con entrambi le mani. Era
una palla di ottima qualità.
-Oh, grazie
hai preso la mia palla!-
Il bambino
sussultò e alzò lo sguardo su una figura davanti a lui che distava qualche
metro. Era una bambina della sua stessa età con i capelli raccolti a coda di
cavallo, piuttosto corti e neri, con un chimono raffinato forse di una taglia
più grande di lei; aveva splendidi occhi blu con sfumature viola. La guardò e
poi guardò la palla, infine si chinò e la fece rotolare verso di lei, senza
avvicinarsi.
La piccola
la prese tra le mani sorridendo. –Grazie, ma potevi anche venire da me, non
mordevo, sai?-
Black Star
alzò le spalle e girò lo sguardo.
-Ehi, tutto
bene?- chiese la bambina, curiosa.
Il piccolo
annuì senza guardarla negli occhi.
-Ti va di
giocare a palla con me?-
-No.-
-Perché? È divertente!-
-Sono
pericoloso.-
Lei lo
guardò stranita.-Pericoloso?-
-Pericoloso.-
-Un bambino
non può essere pericoloso.- borbottò lei con sguardo tenero alzando la pallina.
-Io lo sono…nessuno
gioca mai con me. Le mamme portano via i bambini quando mi avvicino. Non mi
vogliono ma sono sempre stato solo, da quando ero più piccolo. –
-Almeno hai
la tua mamma!-
-No, io non
ho la mamma, nemmeno il papà. -
La bambina
lo guardò e divenne triste.-Oh…mi dispiace, non sei triste?-
-Non ho mai
avuto una mamma, non so cosa vuol dire averla quindi non mi manca.-
-E non sei triste
perché i bambini non giocano con te?-
-Niente
affatto, io sono forte, cosa credi?!-
Ad un tratto
ci fu una volata di vento improvvisa seguita da una folata di magnifici petali
di camelia rossi come prima che coprirono per un attimo gli occhi di Black Star che quando li riaprì si trovò davanti una
giovane donna dai lunghi capelli neri raccolti a coda di cavallo con una divisa
da ninja; lo guardava con occhi teneri ed estremamente dolci.
-Che bugiardone Black Star, tu odi
essere odiato dagli altri.-
Il ragazzino
sgranò gli occhi .-Come fai a sapere il mio nome? Chi sei tu?!-
-Non devi
prendertela per questi bambini non vogliono giocare con te. Sei speciale, a
modo tuo, e nessuno ha capito a pieno il tuo vero valore. Ma presto avrai dei
veri amici.- la donna si piegò verso di lui arrivando alla sua altezza.-E supererai
gli dei.-
Lui la guardò
con occhi grandi. Sentì le lacrime sulle guance e le asciugò ma quando la guardò nuovamente, lei si era
allontanata. Ad un tratto ci fu una folata di vento e lui si ricordò
immediatamente di tutto.
-Tsubaki!-
La camelia
si girò e vide il ragazzo che conosceva sempre, ormai cresciuto di quasi dieci anni.
-Si?-
-Perché fai
questo?…-
-Perché mi
chiedi?- lei sorrise e si toccò la stella del suo vestito,quella disegnata sul
petto, e lo guardò. –Perché io e te saremo per sempre insieme. Perché sei
diventata la ragione che mi spinge ad andare avanti ogni giorno.-
I l ragazzo
sgranò gli occhi e allungò una mano per poterla toccare.
-Aspetta…dove…dove
vai??-
-Via. Il mio
tempo è finito qui.-rispose lei con dolcezza.
-Che..? Cosa
vuol dire?!-
-Che devo
andare via dal tuo sogno Black Star, stai per
svegliarti.-
Poi tutto
divenne nero e l’assassino si svegliò, infastidito dai raggi del Sole sul viso
e girò il viso, sospirando.
Era solo un sogno…
Ma cavolo, che sogno.
Forse i
dubbi che da mesi lo stavano opprimendo, gli stavano dicendo di farsi avanti
con lei prima che possa sfuggirle e sparire per sempre.
-Black
Star!- aprì lei la porta quasi di scatto e sorrise.-Sono quattro volte che ti
chiamo. La colazione è pronta!-
Lui sussultò
e il cuore gli andò in gola. Poi sorrise e si alzò a sedere.
-Ok ehm…ma
devo dirti una cosa prima, non ci metterò tanto. Hai cinque minuti?-
-Certo.-
disse lei avvicinandosi.
Bene. Sarebbe stato il suo momento. Doveva
dirlo e non sarebbe più scappato. In modo deciso e coinciso, il suo stile. Le prese le mani e l’attirò di
scatto a se finché non appoggiò la fronte su quella di lei; poi chiuse gli
occhi e prese un respiro profondo arrossendo su tutto il viso.
-Ti amo!!!-
-Angolo Autore-
D: …fa schifoxD
Fa schifo parecchioDD:
ma volevo farla! E ho avuto questa
ispirazione ma credo di non aver reso bene l’idea ç_ç
me misera, me tapina!
Bene, questa ff
è per Vale409 che non passa un bel momento ma spero che la ff
le abbia dato un po’ il sorriso…anche se ne dubito
È orrenda ‘-‘
Perdonami ho fatto un casinoxDDD!
Anche per quel baka
di Blacky che ho scoperto è proprio uno scemo xD che adoro tanto tanto :3
Bhe questa è dedicata anche a tutti i fan di questa coppia magnifica*-*
Un bacione e se fa schifo,
ditemelo:D!
Trisha_Elric.