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Autore: Luli87    31/07/2011    21 recensioni
Los Angeles. Kate ha aperto la porta della sua stanza.
E se Rick non si fosse arreso?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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E riapri la porta. Non sai nemmeno tu perché l’hai chiusa dietro le tue spalle pochi istanti fa.
A sorpresa, la vedi: in piedi, con la mano ancora appoggiata alla maniglia, ferma.
Non ci avresti scommesso un centesimo.
Nessuno dei due riesce a parlare ma entrambi restate a bocca aperta.
Cosa significa?
Perché ha riaperto?
E perché hai riaperto anche tu?
Forse perché hai sperato fino alla fine e ancora la speranza non ti ha abbandonato.
L’hai chiamata, ma ti ha dato la buonanotte.
Ti ha sorriso, timidamente.
Hai intravisto dell’imbarazzo in lei, nei suoi occhi, nei suoi movimenti.
Rigida, sei rimasto lì a guardarla chiudere la porta.
Hai aspettato pochi secondi, continuando a fissare quella porta con un sorriso malizioso.
Sapevi di averle fatto un certo effetto, eri certo di averle trasmesso qualcosa.
Cosa?
Quello che provi tu, da tempo.
Quello che dentro di te sta prendendo vita: un fuoco, una passione lenta, che brucia, logora, consuma ogni parte di te e si diffonde anche al tuo cervello, riempendo i tuoi pensieri di fumo.
Ma è un fumo così bello, così piacevole, così incantato.
Così voglioso e passionale.
Così avido e sensuale.
Non ci credevi, non poteva essere scappata in quel modo.
E tu l’hai lasciata andare a dormire, senza fermarla.
Come hai potuto provare a chiamarla una volta sola?
Pensavi che bastasse un “Kate” detto così, in modo poco convincente, perché si fermasse e si aprisse a te?
Deluso da te stesso, ti eri alzato.
Ma dentro di te era come se sentissi una voce che ti sussurrava “No, non andartene ora, non adesso.”
Hai atteso altri istanti, immobile, in piedi, fissando quella maledetta porta chiusa, fino a quando, arreso, ti sei ritirato anche tu.
Allora perché adesso siete tu ad un lato della stanza e lei dall’altro?
Perché vi fissate senza dire niente?
La guardi.
Hai un’espressione persa ma sorpresa al tempo stesso.
A bocca spalancata, non sai cosa dirle per impedire che rientri.
Sai che lo farà, sai che troverà una scusa banale per tornare nel suo guscio protettivo.
Lasci la maniglia, deciso.
Non dici niente e avanzi sicuro.
I vostri sguardi restano fissi l’uno all’altro.
Dio solo sa quanto la stai desiderando.
Dio solo sa quanto il fuoco stia bruciando dentro di te.
Il calore sta invadendo ogni angolo del tuo corpo.
Vedi il suo sguardo staccarsi da te.
“No Kate, non rientrare.” Dici convinto.
I suoi occhi tornano ad incatenarsi ai tuoi.
Quanta strada ti sembra di stare percorrendo nei pochi passi che vi dividono?
“Castle, ero solo…”
Kate sta balbettando qualcosa, ma ha la voce talmente bassa che non capisci le sue parole.
O forse non vuoi caprile.
Vuoi fermarla: devi fermarla.
“Sssh non dire niente, ti prego.” La blocchi, prima che possa arretrare anche solo di un centimetro.
Blocchi la sua mano sulla maniglia, appoggiandoci sopra la tua.
Con l’altra mano le sposti i capelli che ondeggiano sul suo viso.
Adori i suoi capelli. Morbidi, lucenti, profumati.
Staresti ore ad accarezzarli, ad annusarli, a baciarli.
Ti avvicini e vedi che socchiude gli occhi.
Adori la sua fronte alta, vorresti sapere che pensieri nasconde.
Sposti la tua mano dai capelli alla guancia e baci quella fronte, così calda, così tremante.
Trema?
Perché sta tremando?
Ha paura di te?
Impossibile.
Stacchi la sua mano dalla maniglia e la stringi forte, incrociando le tue dita alle sue.
“Rick…”
Ecco di nuovo che cerca una scusa per allontanarsi.
No, non vuoi permetterglielo.
In tutti questi anni, soprattutto nell’ultimo, hai rinunciato a troppe occasioni.
Quante ne verranno ancora?
E’ ora di prenderne una al volo.
Credi che ne arriverà una più giusta di questa?
Perché avresti detto quella frase, prima, sul divano?
E quegli sguardi che anche lei ti stava mostrando?
E quel suo “Anche tu non sei male, Castle”, pensi che l’abbia detto scherzando?
No. L’ha detto davvero, ed era sincera.
Sollevi il suo volto e guardi quelle labbra stupende.
Ancora aperte, sembra che stiano per parlare, da un momento all’altro.
Avvicini la tua bocca e senti il suo respiro fermarsi ma il suo cuore batte veloce tanto quanto il tuo.
E un bacio segue spontaneo.
Caldo, umido, a bocche aperte.
Desiderato, vivo.
Senti che ricambia, con passione.
Senti la sua mano stringere forte la tua.
Non vuoi pensare a niente, vuoi solo goderti quel bacio, quello scambio di emozioni, forti, vere, potenti.
Ma Kate è in una situazione difficile, è venuta qui per trovare l’assassino di Royce.
Ti stacchi per primo dal bacio, ma senza allontanare il tuo viso dal suo.
I suoi occhi sono spalancati, le sue labbra immobili, aperte.
Il suo respiro così accelerato e così irrequieto. 
Ti guarda, senza parole.
La vuoi, senza alcun dubbio.
Ma lasci la presa e abbandoni la sua mano.
Ed è allora che, sorprendentemente, Kate ti cerca, come in quel primo bacio sotto copertura.
Avvicina velocemente la sua bocca alla tua, gettandoti le braccia intorno al collo.
E la fiamma di passione dentro di te arde come mai prima d’ora.
La abbracci forte, con le tue enormi mani tocchi ogni parte del suo corpo.
Dalla sua schiena scendi verso i fianchi e la stringi più vicina a te.
La sua bocca è affamata di baci e non smette di volerne.
Li cerca.
Li vuole.
E tu come lei, non ne sei mai sazio.
Dei suoi poi.
Li hai sempre sognati, desiderati, immaginati.
Ma c’è qualcosa che ti frena, in tutta quella eccitazione.
E se lei non volesse?
E se lo stesse facendo soltanto per un bisogno momentaneo?
Le tue mani risalgono verso il suo viso e afferrandole il mento la allontani.
Vuoi parlarle, vuoi chiederle se effettivamente è quello che vuole anche lei.
Vuoi dichiararle quanto la ami, vuoi aprirti completamente a lei.
Ma non riesci ad emettere alcun suono: il tuo respiro è pieno di desiderio, fremi dalla voglia di assaggiare il suo sapore, di mangiare le sue labbra, la sua pelle, lei.
Appoggi il mento alla sua fronte, cercando di riflettere sulla cosa più giusta da fare.
Ma un leggero sussurro ti fa capire che non c’è niente di cui parlare, o almeno non ancora.
“Non dire niente Rick, non dire niente.”
E, all’improvviso, una mano sulla tua guancia ti riavvicina a lei.
E ad ogni bacio ne segue un altro e un altro ancora.
Un altro sussurro.
“Voglio farlo.”
Lo vuole. Lo vuole davvero.
E lo sai, non sei un suo bisogno momentaneo.
Lei ha bisogno di te, sempre.
Ma adesso come mai prima d’ora.
Faticate quasi a respirare, ma siete uno ossigeno per l’altra.
Finalmente si stacca dalla porta e ti spinge involontariamente verso il divano.
Appena le tue gambe lo sfiorano, ti lasci cadere e fai in modo di portarla con te.
Lei allarga leggermente le gambe e ti si siede sopra, a cavalcioni.
Stringe forte le cosce sulle tue e con le mani inizia a sbottonare la tua camicia.
Non smettete di baciarvi neanche un secondo.
Ogni tanto però apri gli occhi, per convincerti che non stai sognando: lei è reale, è proprio lì con te.
E la stringi, la accarezzi, la cerchi, la tocchi.
Alzi la sua maglietta viola, enorme, quel tanto che basta per far scendere le tue mani sulla sua pelle.
Liscia e morbida al tocco, così invitante.
I suoi occhi ti guardano, incerti ma vivi.
E i tuoi ricambiano, senza staccarsi un attimo.
Con lo sguardo fermo e deciso, alzi la maglia.
Lei segue i tuoi movimenti e ad un tratto alza le braccia, permettendoti di sfilarle la maglietta di dosso.
Abbandoni quel pezzo di tessuto, lo lasci cadere senza troppa importanza: la tua attenzione è attratta da altro.
Un reggiseno nero, sottile, leggero, che copre il giusto ma non troppo.
E che nasconde ciò che hai sempre sognato sfiorare.
Lei si muove convinta sopra di te, avvicinando il proprio petto contro il tuo.
Ami quella sensazione: ami averla, stringerla forte con entrambe le braccia, prenderle i capelli tra le dita e spostarle la testa per baciarle le labbra, il collo e il seno.
Senti il fuoco dentro di te al massimo della sua espansione.
La sollevi e la sposti al tuo fianco, per toglierti la camicia.
Fa davvero caldo.
Le sue gambe sono ancora tese sulle tue così ti volti verso di lei e la osservi.
Ha le braccia piegate, si morde l’unghia del pollice della mano destra e sorride.
È terribilmente seducente e ti piace vederla così, scoperta.
Ti spogli, per niente imbarazzato, e ti sdrai sopra di lei, lentamente.
Ti osserva silenziosa.
Sembra indecisa sul da farsi, ma non sai se è così.
Non vuoi pensare, non vuoi riflettere, vuoi vivere il momento.
Vuoi vivere lei.
La baci con foga, cercandola, toccandola, sfiorando ogni singola parte di lei.
Kate ricambia con passione ogni tuo gesto, ogni tuo movimento, ogni tuo bacio.
E ti accorgi che ogni sua mossa è un invito verso di te.
Le togli i pantaloni, sfilandoglieli via velocemente e ti soffermi sulle sue mutande nere.
Le sposti leggermente per giocare con la sua parte più intima.
La senti sorridere e gemere sotto di te, sussurrarti nell’orecchio.
Alza la testa dandoti ampio spazio al suo collo e subito lo riempi di baci e delicati morsi.  
Respira veloce e senti che gode al tuo tocco sicuro ed esperto.
I suoi capelli sciolti e sparsi riempiono i tuoi polmoni del loro profumo.
I vostri corpi nudi si sfiorano, si accarezzano, si completano l’un l’altro.
Per un secondo però, hai ancora un dubbio, e ti fermi per timore di sbagliare.
Che ti succede Rick? Ti chiedi, sorpreso dalla tua preoccupazione.
Stringi Kate tra le tue braccia, forte.
“Kate io… Se tu non vuoi io…”
“Sssh, voglio.”
“Sicura? Dico davvero, non voglio che tu…”
“No! Voglio! Voglio!”
Un suo braccio è dietro la tua schiena e ti attira verso di lei.
Contemporaneamente inarca appena la sua schiena per sollevarsi verso di te ed il suo viso ora è attaccato al tuo. Le sue labbra sfiorano le tue. La sua bocca mangia la tua.
Ti prende il mento e ti guarda decisa: “Voglio farlo Rick. Voglio te.”
Le rispondi serio, come mai prima d’ora: “Sei sicura?”
“Sì.”
Un sì deciso, convinto, voluto.
Un sì che ti apre le porte non solo ad una occasione, ad una notte, ad un’avventura.
No: non sarà un’avventura.
E non sarà una notte soltanto.
È l’inizio di tutto.
E da questa notte sai che ogni dolore sarà cancellato dal piacere, dall’amore e dalla vita.
Sempre. 
  
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