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Autore: Lacie    02/08/2011    7 recensioni
[ Ferriswheelshipping, N x Touko ~ Ten steps to fall in love with your personal stalker ♥ ]
«Touko strinse ancora più forte le dita attorno alla sua maglietta. Non sapeva quando di preciso gli si era appiccicata addosso, ma era certa che fosse stata la mossa più intelligente della sua vita.»
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Touko
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Videogioco
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Step #1 ~ You electrify my life
Non l'avrebbe mai ammesso, nemmeno sotto tortura, ma l'improvvisa sfida lanciatale da quel tipo coi capelli verdi l'aveva come caricata. Aveva dato un gusto tutto nuovo alla sua avventura, che prima di allora le era sembrata un tortuosissimo, lunghissimo e noiosissimo calvario, in cui le croci da portare sulle spalle promettevano solamente di moltiplicarsi. Anzi, pensò, adocchiando in lontananza l'insegna luminosa del Centro Pokèmon di Quattroventi, era stata la scarica elettrica che l'aveva accesa come una lampadina. 'Potrei chiamarlo Enel!' - sghignazzò tra sè e sè, pregustando il momento in cui l'avrebbe rivisto. Perchè era sicura che si sarebbero incontrati di nuovo. Dopotutto, uno non poteva combattere con un Purrloin e non ripresentarsi a raccogliere la propria dignità...

[118 parole]




Step #2 ~ I wanna break this spell that you've created
I giorni successivi portarono Touko a fare due importanti scoperte. La prima, era che con le prime due lettere ci aveva azzeccato: quello strano tipo effettivamente si chiamava N. En. Se di cognome avesse fatto 'El', già che evidentemente il padre faticava a memorizzare l'alfabeto, sarebbe stata a posto. La seconda scoperta, invece, era che si era enormemente sbagliata su di lui. Vederselo sbucare da sotto ogni masso non era per niente elettrizzante come aveva sperato; anzi, tutta questa situazione la stava trascinando pericolosamente sull'orlo di una crisi di nervi - senza contare i conseguenti tic, le occhiaie e i capelli bianchi. E tuttavia, non poteva fare a meno di sentirsi sempre più attratta da quella falena dai capelli verdi, e dalle poche e misteriose parole che ad ogni incontro dispensava con tanta naturalezza. "Decisamente così non va" - borbottò Touko, prendendo a calci un sasso, nell'inconscia speranza di calciare via anche lui nel caso vi si fosse nascosto sotto - "Devo fare qualcosa per levarmelo di torno. O, come minimo, per riuscire ad allontanarmi io..."

[176 parole]




Step #3 ~ How long before you tell the truth?
C'era qualcosa che non quadrava, Touko lo sapeva. Anzi, non c'era qualcosa che avrebbe permesso di far quadrare un cerchio altrimenti troppo... tondo. Mancava un tassello a quel puzzle di incontri quasi casuali, ed era più che certa che quel pezzettino di cartonato l'avesse in mano N. Così, respirando l'aria densa d'aspettativa all'interno della cabina, assecondava il moto circolare della ruota panoramica accordandolo ai suoi pensieri, mentre sentiva incollato su di sè lo sguardo divertito? curioso? di lui. Non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di domandare, lasciando così trapelare la sua insana curiosità per quel qualcosa, ma dentro la sua testa milioni di congetture vorticavano come mulinelli impazziti. 'C'entra qualcosa con quell'organizzazione criminale. Ha ucciso un uomo. Ha ucciso un Pokèmon. E' gay.' Quel giro sulla ruota panoramica era il primo, vero incontro che Touko sentiva chiaramente esser stato programmato. Era solo questione di tempo quindi, a rigor di logica, prima che questo strano tipo dal nome ancora più strano sputasse definitivamente il rospo. E quando lui lo fece, una volta scesi dalla ruota, con le parole 'sono il sovrano del Team Plasma', Touko era già mentalmente preparata. Ciononostante, non potè impedire a un gigantesco 'WTF?' di ingolfarle i pensieri.

[201 parole]



Step #4 ~ You could be the one I'll always love
Non sapeva se era l'elettricità generosamente emanata dalle pietre della Cava Pietraelettrica ad accapponarle la pelle, a causarle quel fastidioso formicolio, ma sperò vivamente che fosse così quando scorse in lontananza la familiare sagoma di N. E, allo stesso tempo, ebbe la spiacevole sensazione che le cose non stessero girando esattamente in quel modo. Da quando aveva scoperto che quel ragazzo era a suo modo un principe, erano sempre più frequenti le visioni in completo azzurro e sfondo rosa che aveva di lui. Si sarebbe picchiata da sola, e si disprezzava per questo suo lato tenero che non aveva mai sospettato di avere, e che adesso avrebbe fatto di tutto per sopprimere. Così, quando Sua Maestà Mister Prince Charming iniziò a camminare verso di lei a passo lento, negli occhi tutte le parole che di lì a poco le avrebbe regalato, nella testa di Touko partì qualcosa di orribilmente simile ad una colonna sonora, e il titolo di quel film che ormai era diventata la sua vita rimbalzò ancora una volta tra le pareti della sua scatola cranica, a lettere cubitali e per giunta rosa shocking: 'Ti sei presa una grossa sbandata per lui'.


[194 parole]




Step #5 ~ During the struggle, they will pull us down
'Le cose di solito non stanno così'. Pensò semplicemente questo, Touko, quando si vide comparire innanzi il drago nero che N le aveva sguinzagliato contro. 'Nelle favole il principe di solito non combatte contro la principessa. E nemmeno l'eroe con l'eroina'. Si vide costretta a lanciare la pokèball contenente l'appena catturato Reshiram, pensando tuttavia che l'eroina N doveva essersela sparata dritta al cervello, per mandare avanti con tanta convinzione quella che a lei sembrava ancora una commedia. 'Perchè è una commedia, vero? Va bene anche una candid camera...' Pregò che qualcuno altrove stesse ridendo, scongiurò per un risvolto comico finale che cancellasse definitivamente la sua paura che tutto ciò fosse la realtà, e che questa realtà si trasformasse in tragedia. Dopotutto, non poteva certamente essere una favola. Nelle favole il principe salvava la principessa e la sposava, non la sfidava accusandola di essere una strega. 'Ma io non sono una principessa. E forse lui non è nemmeno un principe. Per me è lui la strega.' 'Reshiram! Incrofiamma!' - gridò per sovrastare i versi dei due draghi, il fragore degli attacchi, e le grida di Cheren, Bel, Adeku e Ghecis che incitavano entrambi alla reciproca distruzione.

[195 parole]



Step #6 ~ Our hopes and expectations, black holes and revelations
Orrore, disprezzo. Paura. Ma era soprattutto orrore quello che provava Touko in quel momento. Le gambe le avevano ceduto al termine della lotta contro N, e adesso, inginocchiata nella polvere, fissava con espressione stravolta l'imponente sagoma agghindata con dubbio gusto di Ghecis. Non si poteva più definire padre una persona che aveva complottato ai danni del figlio per tutto quel tempo, che fin da bambino gli aveva fatto conoscere disperazione e rancore in modo che la propria avidità al confronto sembrasse amore. No, 'orrore' non era abbastanza per descrivere quella soffocante sensazione di nausea che l'attanagliava. Superava persino il ribrezzo dell'aver scoperto che il nome di quel pazzo era Ghecis Harmonia Gropius. A ben pensarci, ciò poteva essere un'attenuante: uno con un nome del genere non poteva essere del tutto sano di mente, non dopo un trauma simile. 'Chissà il codice fiscale...' - si era concessa il lusso di ironizzare. Spostò lo sguardo su N, e trasalì. Pallido come un fantasma, gli occhi spenti persi negli abissi di quelli del padre, pareva aver perso tutta la sua luce vitale. Era come una giovane stella esplosa troppo in fretta a causa del risucchio di un buco nero. Non era altro che una pietra, una pietra nera come quella che tanto aveva cercato per risvegliare Zekrom, e che stringeva ancora convulsamente in mano.

[221 parole]




Step #7 ~ Love is our resistance
I boati degli incitamenti dei suoi amici rimbombavano nelle sue orecchie, rimbalzavano sui suoi timpani, mischiandosi tra loro in modo omogeneo fino a comporre la parola 'RESISTI!'. Una folata di vento le scompigliò i capelli, gettandoglieli in faccia. Sapevano di fumo e polvere. Osservò Serperior vacillare sotto il potente Dragopulsar che l'Hydreigon nemico le aveva scagliato contro. Sputò un'imprecazione tra i denti. Ghecis era dannatamente più spietato di N in battaglia. E più stronzo. Serrò gli occhi, pregando qualche divinità pagana affinché l'aiutasse a sbarazzarsi una volta per tutte di quell'uomo odioso. Per lei. Per i Pokèmon. Per N. N, che tutt'ora era preda di una devastante battaglia interiore tra ciò che gli era sempre stato imposto di credere e la realtà effettiva dei fatti, quella verità che aveva sempre allontanato. N, che non aveva esitato un attimo, dopo esser stato sconfitto, a rimetterle in sesto la squadra e ad augurarle buona fortuna. N, che si era finalmente schierato dalla sua parte, anche se a quella sinfonia di voci non univa la sua. Riaprì gli occhi. "Serperior, Verdebufera, adesso!" Avrebbe opposto resistenza, anche qualora fosse rimasta senza Pokèmon, anche se ciò avesse significato mettere in pericolo la sua salute. Non sapeva se questa sua nuova determinazione derivasse dalla potenza del bene superiore che predicava Adeku, o se fosse invece attribuibile alla sua sbandata di proporzioni epiche per N. Sollevò fieramente il viso, consapevole della sua posizione di baluardo del Team del Buonsenso. O delle Cotte Colossali. Il Verdebufera di Serperior si abbattè rumorosamente sul drago di Ghecis, sollevando una grigia nube di ceneri e foglie bruciate. Chiuse ancora gli occhi, mormorando suppliche a fior di labbra, e attese.

[278 parole]



Step #8 ~ I'll never let you go if you promise not to fade away
Sorrideva, ma era un sorriso triste. Gli scintillii negli occhi erano il chiaro segno delle lacrime che si stava sforzando di trattenere. Touko non aveva mai trovato N così bambino e allo stesso tempo così adulto. Un solitario refolo di vento accarezzò il terreno scorticato dalle lunghe battaglie della giornata. Tutto intorno era quieto, finalmente. E Touko stava imparando ad odiare anche quel silenzio, come odiava più o meno tutto delle ore appena vissute, perchè aveva riconosciuto in quel silenzio il preludio ad un addio. Si sforzò di mandar giù le lacrime anche lei, perchè non voleva mostrarsi da meno di N. Ma erano lacrime rabbiose, le sue, perchè non poteva finire così. Non dopo che lui le aveva fatto perdere vent'anni di vita in pochi mesi!

"Lasciami andare."- sussurrò N con decisione.
"No." - Touko strinse ancora più forte le dita attorno alla sua maglietta. Non sapeva quando di preciso gli si era appiccicata addosso, ma era certa che fosse stata la mossa più intelligente della sua vita.
"Devo andare." - riprovò lui.
"No." - un'altra stretta.
"Non ho più niente qui." - tentò ancora N, con un fremito di disperazione.
'Hai me.' Touko si fece violenza per non pronunciare quelle due parole.
N proseguì: "Non c'è nessuno che mi trattenga, capisci?"
'Ah no? E chi è che si sta facendo sanguinare le mani per non lasciarti andare via?' Ma tacque ancora. Un sospiro riempì il breve spazio tra le loro teste, infrangendosi sul cappellino di Touko, che teneva il viso saldamente poggiato sul suo petto. Alzò brevemente lo sguardo, sperando di intravedervi qualche cambiamento. Non lesse altro che addii. Rifugiò di nuovo il viso contro di lui, ma questa volta pianse.
E poi, all'improvviso, N si staccò. Sciolse dalla sua maglia la presa che lei aveva creduto ferrea e fece un passo indietro. E Touko realizzò che avrebbe potuto allontanarsi così in qualunque momento, ma non l'aveva fatto. Era il massimo che fosse riuscita ad ottenere, ma non bastava. E ad N, evidentemente, non bastava lei.

[338 parole]



Step #9 ~ I just wanted to hold you in my arms
Sciaff. Una pietra affondò nell'acqua, producendo un rumore morbido. Prima ancora che toccasse il fondale la seguì un'altra, e un'altra ancora. "Maledette pietre!" - borbottò Touko rabbiosamente, accingendosi a lanciare un altro ciottolo - "E' stata proprio una di loro a dare inizio a tutti i miei guai." Un breve volo, e anche quell'ennesimo masso salutò la permanenza sul terreno. Si lasciò cadere a terra, improvvisamente stanca. Eccolo che arrivava, puntuale come il mal di pancia. Anzi, rendeva persino il mal di pancia più desiderabile. Touko si portò le mani al volto, in tempo per raccogliere le prime lacrime di quell'ennesimo accesso di pianto. Il suo petto fu squassato da singhiozzi quanto più silenziosi possibile, mentre acqua salata andava a sporcare quella dolce del lago di fronte a lei. Ben presto però abbassò le mani, posandole sul fango. Inspirò profondamente, per calmare i singhiozzi, e lasciò che la brezza asciugasse i piccoli fiumi che le rigavano le guance, e preparavano il terreno per quelli a venire. Non serviva a nulla piangere, lo sapeva bene. Non era servito a far sì che lui restasse, e non sarebbe servito nemmeno a farlo tornare. "Che poi, anche se fosse rimasto, cosa sarebbe cambiato? Non aveva mica firmato un contratto di matrimonio." - si ripetè a mo' di consolazione. Chiuse gli occhi. "Non importa" - mormorò, riprendendo il filo dei suoi pensieri - "ma almeno ci sarebbe stato qualora avessi voluto sfiorarlo. In fondo, quello che volevo era abbracciarlo ancora un po'..."

[248 parole]



Step #10 ~ And tonight we can truly say we're invincible
Touko si era allenata tanto. Un po' per riempire il senso di vuoto, un po' per distrarsi. E un po' per previdenza: qualora N fosse tornato, voleva esser sicura di spaccargli per bene le ossa. Aveva battuto Adeku, trattenendosi a stento dal prenderlo a sassate - giusto per insegnargli a tenersi le sue pietre per sè, e aveva girato tutta Isshu. Era forte adesso, sorrideva anche. E aveva ripreso a godersi le gite sulla ruota panoramica, con compagnie certamente migliori di prima. Era felice Touko, sì.

"Quanto ci hai messo?" - chiese allegramente, prendendo il gelato che N le offriva.
Lui la guardò confuso. "Non più di cinque minuti, penso."
Ma lei rise, alzandosi dalla panchina e prendendolo sottobraccio. "Quasi tre anni, invece."
Finalmente N capì, e si grattò la testa, imbarazzato. "Sì, bè... c'era traffico..."
"A volte penso che dovrei soltanto prenderti a calci..." - asserì lei, dopo alcuni attimi di silenzio.
N replicò senza staccare gli occhi dal suo gelato. "Conosco modi migliori per bruciare calorie."
Touko si fermò di colpo, alzando lo sguardo al cielo notturno sopra di loro. "C'è una cosa che non ti ho mai detto." - sussurrò. "Una cosa che credo ti saresti meritato fin dal primo istante."
N la squadrò perplesso, sorpreso dal repentino cambio d'argomento. 'Magari ha le sue cose' - pensò, facendo spallucce. E replicò: "Sì, anch'io. Ma prima tu."
Touko spostò lo sguardo su di lui, seria in viso. "Vaffanculo." Ridacchiò alla sua espressione indignata, poi continuò: "E' il tuo turno. Dai, spara."
N attese un attimo, come indeciso. Poi sorrise, enigmatico come ai vecchi tempi, e decise di rispondere, ma cavallerescamente: "Prego, dopo di te."

[276 parole]



Ho una fanfiction da aggiornare, un'altra da tradurre, svariati progetti che hanno la priorità assoluta... e scrivo un'altra Ferriswheel. Giuro, non l'ho fatto apposta. Questi due impediti mi son saltati fuori da soli. E per giunta con happy ending. L'ho dovuta proprio partorire l'ultima, anche se il titolo mi ispirava parecchio, e tutt'ora non mi convince molto. Spero non sia troppo stucchevole; nel caso fermatevi alla penultima xD
Tutti i titoli qui citati appartengono a canzoni dei Muse, nell'ordine: Starlight (titolo), Starlight, Time is running out, Supermassive black hole, Unintended, Invincible, Starlight, Resistance, Starlight, Starlight, Invincible.
Ho tenuto i nomi giapponesi dei personaggi e dei luoghi, tranne 'Quattroventi' (Karakusa Town) per comodità. Vi lascio il corrispettivo italiano: Cheren/Komor, Bel/Belle, Adeku/Nardo, Isshu/Unima e Ghecis, N e Touko si conoscono.
Tutti i fatti qui descritti sono la mia interpretazione del videogioco, come per esempio la scelta di Reshiram anzi che Zekrom, Serperior come starter, ecc. Il Pokèmon di Ghecis invece l'ho scelto a casaccio tra quelli del suo team xD Soprattutto l'ultima drabble è pura fantasia ç_ç E' molto fluffosa, sì.
Uhm, per farci la battuta ho scritto che 'N' si pronuncia 'En'. Io lo pronuncio 'Enne', ma credo che in giapponese mantengano la pronuncia inglese. E chiaramente, l'Enel non esiste in Giappone, nè nel videogioco xD
Credo sia tutto, al limite edito. Spero che questa cosetta, che mi è pure venuta di getto, vi piaccia, e magari vedete di farvi piacere anche quel parto di Lovegame xD [sì, vi lascio il link, tsè!] Buona estate!
  
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