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Autore: _Coco    02/08/2011    6 recensioni
La primavera quell’anno non era ancora sbocciata.
In uno dei parchi più verdeggianti di Milano un freddo venticello induceva chiunque a rimanere a casa, a rilassarsi al calduccio sotto una spessa coperta rossastra.
Gi alberi ondeggiavano leggermente e qualche rumore di motore rimbombava nell’aria.
Buona lettura,
Out
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Innamorarsi
 
 
 
 


La primavera quell’anno non era ancora sbocciata.
In uno dei parchi più verdeggianti di Milano un freddo venticello induceva chiunque a rimanere a casa, a rilassarsi al calduccio sotto una spessa coperta rossastra.
Gi alberi ondeggiavano leggermente e qualche rumore di motore rimbombava nell’aria.
Il parco era deserto.
Solo Marco e Simone, consapevoli di non poter tornare a cara, vagabondavano fra le panchine e le piccole fontane disperse in giro.
Non potevano fare altro in fondo.
I loro padri non li capivano e da qualche tempo a questa parte i loro rapporti si erano incrinati, inesorabilmente.
Simone soleva sedere in un piccolo dondolo a due posti, situato vicino a un’appariscente fontana, senza fare niente d’importante.
Sedeva e basta.
Marco, invece, preferiva sdraiarsi sulla soffice erba ondeggiante, bagnata a volte da piccole gocce di rugiada.
Chissà perché quel giorno Marco constatò che l’erba non era morbida e , guardandosi un po’ in giro, adocchiò un dondolo a due posti.

- Ciao, mi chiamo Marco- disse, gentile.
Simone lo guardò con le sopracciglia inarcate poi sorrise, stringendo la mano del ragazzo.

- Sono Simone, piacere- sussurrò- Ma … quella è dei Coldplay? – domandò, indicando debolmente la maglietta.
Marco annuì con vivacità.

- Esatto! L’ho presa a un loro concerto di parecchi anni fa-
Restarono un po’ in silenzio prima di guardarsi di nuovo e, senza alcun motivo, scoppiare a ridere.

- Avevi una faccia buffa- spiegarono in coro.
Simone arrossì leggermente, tossendo le ultime risate.
Mentre il vento di faceva più leggero, Marco poggiò la testa sulla mano e guardò i rami del cipresso di fronte a loro.
Una folata di vento lo fece rabbrividire

- Certo che questa primavera non vuole farsi sentire-

- Starà aspettando qualche nuovo amore-

- Oppure è semplicemente in ritardo- sbuffò Marco.

- Sì, può essere.-

E continuarono a parlare, parlare, parlare, di cose che non avevano mai preso in considerazione prima d’allora, finché il sole, donando gli ultimi raggi di sole ai grandi appartamenti davanti alle fontane, sparì di colpo.
I due ragazzi con un leggero sorriso sulle labbra si salutarono allegramente, dandosi appuntamento all’indomani per poi, con gli occhi pieni di luce, sparire nel buio.
Simone, aprendo il portone del suo appartamento angusto e polveroso, rifletté come quella maglietta dei Coldplay stesse veramente bene a Marco.
E Marco, camminando a passo felpato per una stradina oscura e disastrata, si accorse che, prima, quando le gote di Simone si coloravano di rosso, aveva avuto prepotente, l’impulso di fargli una fotografia.
Per rivederle ogni minuto.
Una leggera aria calda si diffuse in giro.
Entrambi, come partecipi dello stesso pensiero, seppero in cuor loro, ricordando il pomeriggio passato, che la primavera , dopo settimane di assoluto ritardo, era finalmente sbocciata.
 



Angolo Out

Oh **
La mia seconda originale.
Posso ritenermi soddisfatta :3
...
...
...
Non so cosa dire...bé, ringrazio in anticipo quelli che recensiranno e\o leggeranno la storia.
Mi fa molto piacere ^^



Grazie ancora,

Out
  
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