Ciao a tutti…. Questa è la mia prima ff… spero sia di vostro gradimento.
PROLOGO: SI PARTE!
La voce era corsa in fretta per tutto il globo….
Dopo tanti anni di attesa, finalmente, l’Iron Fist Tournament… aveva nuovamente inizio!!
Il ragazzino correva eccitato lungo il corridoio. La porta al fondo di esso era chiusa, con foga, appena le fu vicino, la aprì rischiando quasi di sfondarla.
La palestra era perfettamente pulita e un solo uomo si stava allenando con gran foga contro un sacco rosso riempito di ferro. I colpi che sferrava erano terribili, di una violenza inaudita tanto che il ferro, contenuto nel sacco stesso, gemeva sotto quei pugni terribili. Più duri del ferro stesso.
- Papà! Hai sentito la notizia? – Domandò il ragazzino mentre osserva il padre allenarsi senza sosta. Vedendo il sudore che colava lungo la sua schiena muscolosa
- Certo! – Rispose l’uomo dopo un po’. Il ragazzino attendeva quelle parole che sembravano non arrivare mai. Dillo avanti! Dillo! Sperava con tutto sé stesso di sentire quelle parole… ne aveva bisogno.
Un ultimo, potentissimo pugno scardinò il sacco, facendolo volare lontano, contro un muro. Suo padre si girò, un sorriso diabolico sul volto sudato. Gli occhi grigi si incrociarono con quelli azzurri del figlio, ardenti della voglia di mettersi alla prova.
- So quello che stai aspettando – pausa terribile che durò non pochi secondi ma ore intere – prepara le tue cose. Domani si parte! –
L’emozione che il ragazzo provò in quel momento fu impossibile da contenere ancora. Saltò con forza e sfiorò il soffitto della palestra con le dita robuste. Vincerò per te! Vincerò per te! Si ripeteva. Non voleva assolutamente deludere quel padre che adorava. Quel padre che era stato Campione. Atterrò con fragore sulle punte, il legno della palestra scricchiolò sotto il suo peso. Si era allenato per una vita per questo momento.
Se lo sentiva… sarebbe stato il prossimo vincitore dell’Iron Fist Torunament.
Non sapeva ancora che altre decine e decine di uomini e donne si stavano preparando come lui. Vincere sarebbe stata un’impresa… un’impresa che esigeva sangue e dolore.
Il ragazzo guardò ancora una volta suo padre. Sorrise e suo padre sorrise di rimando.