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Autore: saraanastacia    03/08/2011    1 recensioni
DAl primo capitolo:
Ero in coma, questa è l’unica certezza che avevo.
Sicuramente vi starete chiedendo come facessi a saperlo, la risposta era semplicissima: potevo sentire ogni cosa.
Ci sono 2 me in questo momento, la prima ferma a letto, la seconda invece osserva dall’alto la situazione facendomi il resoconto generale.
Se non fossi in coma penserei sicuramente di essere sull’orlo della pazzia.
Dovevo, volevo con tutte le mie forze svegliarmi, ma qualcosa continuava ad impedirmelo.
Mi chiamo Yelena ho 22 anni e sto provando a svegliarmi.
Genere: Dark, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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coma
Ero in coma, questa è l’unica certezza che avevo.
Sicuramente vi starete chiedendo come facessi a saperlo, la risposta era semplicissima: potevo sentire ogni cosa.
Voci, movimenti,persino gli odori , rimbombavano nella mia mente vuota, era una sensazione strana come se una parte di me fosse uscita dal corpo e vedesse tutto dall’esterno.
Mi vedevo riflessa in quel letto di ospedale, immobile.
A quanto avevo percepito era passata una settimana eppure sembrava un’eternità.
Volevo tornare, desideravo rivedere Sam(il mio socio/coinquilino) e il nostro locale, volevo rivedere i visi, le espressioni dei clienti divertiti e meravigliati allo stesso tempo quando io e Sam facevamo i matti dietro il bancone.
Cercavo di aggrapparmi a questi ricordi il più possibile perché intorno a me oltre le voci, i movimenti e gli odori vi era il nulla.
Per quanto mi sforzassi di muovere anche un solo muscolo non ci riuscivo, era come se tutti i collegamenti fossero stati strappati.
Esistono moltissimi libri che studiano il coma e tutte le possibili implicazioni del caso, ma niente corrisponde a quello che vi era scritto.
Dicono che possiamo sentire questo è vero, ma non descrivono il come.
Pensavo avrei rivisto i miei genitori, morti in un terribile incidente stradale anni fa, ma non riesco a percepire niente altro che il nulla.
Ci sono 2 me in questo momento, la prima ferma a letto, la seconda invece osserva dall’alto la situazione facendomi il resoconto generale.
Se non fossi in coma penserei sicuramente di essere sull’orlo della pazzia.
Sono sempre stata una persona forte, sicura e abbastanza folle devo ammetterlo, dotata di una straordinaria bellezza che avevo preso dalla mia adorata mamma.
Mio padre era nato e cresciuto a New York mia madre invece era russa, si erano incontrati uno dei numerosi viaggi di lavoro di mio padre, da quel momento non si sono più separati.
Mi mancano moltissimo e speravo che loro apparissero di fronte a me, ora che sembravo essere sospesa tra la vita e la morte.
La sensazione era simile a quando stai galleggiando nell’acqua, percepivo il mio corpo leggero privo di gravità, era una sensazione piacevole.
A proposito di Sam lui era la mia famiglia con lui avevo fondato il Blue Moon un locale collocato in una delle mille strade di New York, era un posto tranquillo, intimo ed accogliente molto bello.
Il locale non era molto grande vi erano 12 di tavoli di cui 6 (che potevano ospitare 6 persone ciascuno)erano appoggiati al muro di fronte al bancone, gli altri 6 invece erano posizionati ai due lati formando una specie di semicerchio.
Il pavimento nero lucido rifletteva il soffitto creando un effetto particolarissimo sembravano fusi l’uno all’altro.
I tavoli erano neri lucidi(una vera impresa tenerli puliti) erano accompagnati divanetti azzurri, il contrasto nero azzurro dava un tocco di sobrietà non indifferente.
Il bancone era davvero spazioso e grande dietro avevamo bottiglie di ogni tipo, accompagnate da una serie infinite di bicchieri il tutto illuminato da neon azzurri.
Mi mancava lavorare odiavo l’idea di stare ferma e di non poter fare nulla per contrastare questa situazione assurda.
Dovevo, volevo con tutte le mie forze svegliarmi, ma qualcosa continuava ad impedirmelo.
Mi chiamo Yelena ho 22 anni e sto provando a svegliarmi.
 
 
 
 
 
  
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