Damon aveva deciso di andarsene da mystics falls, la sua città, la città in cui aveva conosciuto il suo unico e vero amore,Elena.

Aveva preso questa decisione dopo essere stato rifiutato per l'ennesima volta dalle due uniche donne che aveva amato nella sua vita.

Flashback

1 giorno prima:

Damon pov:

Quel pomeriggio Damon si era accomodato sulla sua amata poltrona nera di pelle con in mano un bicchiere del suo solito e amato schotch. Affianco a lui erano seduti

Katherine e il suo fratellino intenti a sfogliare dei libri per trovare l'incantesimo che avrebbe potuto annientare Klaus; una settimana prima

la maledizione del sole e della luna era stata spezzata ed Elena era ritornata in vita da umana.

-Me ne daresti uno Damon?

La voce di Katherine fece tornare Damon sulla terra. Si alzò riempiendo un bicchiere di liquore e glielo passò mentre uno Stefan visibilmente scocciato uscì di casa sbattendo la porta. Certe volte il suo fratellino si comportava davvero in modo strano.

-Allora Damon... la piccola Elena assomiglia a me più di quanto avessi mai potuto immaginare, ama Stefan ma ti desidera più di ogni altra cosa al mondo. - disse stupendomi. Come si permetteva di intromettersi nella mia vita dopo tutto il male che mi aveva fatto.

-Questi non sono affari tuoi Katherine! - risposi alzando il tono di voce. Odiavo quanto si comportava come un'arrogante superficiale.

-Oh si che lo sono. - disse alzandosi dal divano e raggiugendomi con la sua velocità da vampira.

-Tu mi ami ancora, lo sento- disse accarezzandomi le labbra - sento l'effetto che ho su di te dolce Damon. - continuò sfiorandomi il naso con il suo.

-Smettila Katherine

la scostai velocemente ma a quanto pare questo non bastò a fermarla. Aveva deciso di non lasciarmi in pace.

-Oh Damon Damon.. io non ti desidero, non ti ho mai desiderato, io amavo Stefan, c'era solo lui per me, tu eri solamente una scorta di sangue in più,

nient'altro...

-Sparisci da qua Katherine, non te lo fare ripetere!!! - risposi alzandomi di scatto. Tutto l'odio, tutto il rancore e la delusione che provavo nei suoi confronti cominciò a farsi sentire sempre più prepotentemente.

-Oh piccolo ingenuo Damon io ti servo, senza di me la tua dolce e piccola Elena sarebbe morta e stecchita per mano di Klaus ma a quanto pare è ancora viva

e vegeta, non credi di dovermi almeno ringraziare! ?

-Ah si? e cosa avresti fatto per lei ?? NIENTE.. ci hai dato solo informazioni su Klaus e ora per favore vattene via!

-manco per sogno, qua vive Stefan e io voglio lui - disse ferendomi ulteriormente.

-Bene allora me ne vado io.

Con la mia velocità vampiresca uscii di casa sbattendo la porta. Sapevo già dove andare, volevo andare da lei, da Elena. Speravo che lei avesse lasciato la finestra aperta come

gli era solito fare. A dire il vero non amavo il fatto che la lasciasse sempre aperta, di pericoli ce n'erano fin troppi in giro ma in quel momento non volevo pensarci. Volevo solo stare con lei.

Mi arrampicai sulla grondaia e notando la finestra aperta entrai in camera sua trovandola intenta a scrivere sul suo amato diario.

-Damon!! non te l'hanno mai detto che non bisogna entrare in casa delle persone così?-domandò scocciata. 

Quel suo tono rabbioso era il tono che amavo di più al mondo. Amavo tutto di lei, amavo i suoi occhi, i suoi movimenti, il suo viso e il modo in cui riusciva a voler bene alle persone.

-Volevo solamente vederti.. -dissi sospirando. Speravo tanto che non mi costringesse ad andarmene.

-Damon è tardi e sono molto stanca... -disse strofinandosi gli occhi con le dita.

-Vuoi che me ne vada?- chiesi dolcemente mentre mi avvicinavo a lei.

Finalmente abbandonò il diario e decise di dedicarsi a me.

-Beh Damon volevo andare a dormire, sono stanca, sai la storia di Klaus...- cominciò a dire ma non volevo lasciarla parlare, volevo dirle tutto, volevo liberare il mio cuore da questo enorme peso.

-Elena io ti amo e ti proteggerò a qualunque costo - dissi avvicinandomi ancora di più - puoi fidarti di me- continuai sorridendole.

-Damon io lo so ma non sono più sicura di tutto questo..

-di cosa?

-non voglio mettere in pericolo la tua vita, quella di Stefan e quella di tutti i miei amici, non posso e non voglio. - rispose abbassando lo sguardo.

-Elena ti amo e rischierò tutto per te e se dovrò morire per farlo, morirò senza esitare.

Subito dopo mi avvicinai ancora di più a lei e appoggiai finalmente le mie labbra sulle sue. Con mia enorme sorpresa non mi rifiutò e dopo alcuni secondi rispose al bacio.

-Damon resta qui questa notte.. -sussurrò sulle mie labbra.

-Ti amo

non riuscii a dirle altro, decisi di accontentarla. La feci sdraiare sul suo letto e quella notte feci l'amore con lei e fu la notte più bella della mia vita, per una notte non pensò a mio fratello e per una notte riuscii a non sentirmi in colpa per quel sentimento tanto sbagliato.

Il giorno seguente alle 8 del mattino mi svegliai e vidi Elena appoggiata alla mia spalla, c'eravamo addormentati così; sorrisi, era bellissima. I suoi occhi erano ancora chiusi e speravo che presto li avrebbe aperti e speravo di non leggere dentro di loro rimorso e pentimento per la notte passata insieme,

speravo che anche lei mi amasse quanto l'amassi io.

Passarono 15 minuti e finalmente decise di aprire gli occhi.

POV ELENA

Aprii gli occhi e vidi gli occhi blu di Damon fissi su di me. Mi si gelò il sangue nelle vene, avevo tradito l'amore della mia vita con suo fratello, come avevo potuto?

io amo e amerò solo un uomo nella mia vita e quell'uomo è STEFAN SALVATORE pensai sconvolta.

-Ei ciao Elena- disse Damon accarezzandomi una ciocca di capelli.

Dopo due minuti si avvicinò per baciarmi ma mi scansai rialzandomi dal letto e indossando velocemente i jeans e una maglietta,

Damon invece rimase immobile fissandomi mentre mi rivestivo, aveva lo sguardo perso nel vuoto, come avevo potuto andare a letto con lui, avevo fatto del male a tre

persone contemporaneamente, a lui, a Stefan e a me stessa.

-Damon vattene perfavore!- dissi trattenendo le lacrime. Non volevo piangere davanti a lui. Non volevo farmi vedere debole.

-Perchè Elena?- chiese con la voce spezzata. Gli avevo spezzato il cuore, ero una persona orribile.

-Ti ho detto di andartene, è stato solo un errore, uno stupido errore, io amo Stefan e questo mai cambierà.- risposi passandomi una mano tra i capelli, ero davvero nervosa. Da una parte volevo davvero che se ne andasse, dall'altra avrei voluto che rimanesse con me. Mi sentivo così confusa. Amavo veramente solo Stefan?

-Quindi questa notte non ha significato nulla per te? - chiese con la voce sempre più rotta. Mi si spezzava il cuore a vederlo così.

-No niente Damon, mi ha fatto solo capire quanto io sia davvero innamorata di Stefan. - risposi non del tutto convinta.

-Bene!

Detto questo lo vidi sparire rimanendo completamente sola, sola con la consapevolezza di aver ferito i suoi sentimenti e di aver tradito Stefan.

Dovevo dirglielo, non potevo vivere con questo peso sul petto. Presi le chiavi della macchina e mi diressi verso casa Salvatore.

Bussai e venne ad aprirmi.

-Ciao amore! come mi sei mancata! - disse Stefan euforico abbracciandomi.

-Anche te mi sei mancato, ti amo!

mi buttai tra le sue braccia.

-Stefan ti devo parlare- dissi titubante. Non sapevo come avrebbe potuto reagire alla notizia.

-dimmi tutto amore. - rispose sorridendo. Non si immaginava minimamente il mio tradimento.

-Ti prego perdonami ma ieri sera ho fatto sesso con Damon- dissi liberandomi di quel peso che mi attanagliava lo stomaco.

-Cosa? -sbottò sconvolto- io lo ammazzo, giuro che lo ammazzo, ti ha soggiogata?- continuò a chiedere sempre più arrabbiato.

-no, sono stata io! gliel'ho chiesto io Stefan- dissi lasciandolo senza parole.

-Cosa, e perchè? - rispose dopo un pò di secondi riprendendosi dallo shock.

-Perchè in quel momento lo desideravo, non me ne pento ma sono sicura di amarti. - risposi. Avevo gli occhi lucidi, ero sul punto di piangere davanti a Stefan.

-Va bene. ti perdono ma dovrai riconquistare la mia fiducia- disse con voce atona.

-Grazie- risposi abbracciandolo forte. Avevo così paura di perderlo.

Aumentai gradualmente la stretta quando all'improvviso sentii un auto parcheggiare nel parcheggio di casa Salvatore.

-Ciao fratellino, ciao Elena- salutò Damon con un ghigno stampato in faccia.

Dopo ci oltrepassò come se niente fosse e si diresse verso la sua scorta di alcolici e cominciò a berne grandi quantità.

Fine Flashback

Damon POV

Sistemai le valigie in auto, non avevo detto a nessuno che partivo, avevo solamente lasciato un biglietto a Stefan e una piccola lettera ad Elena.

Salii in auto e partii diretto verso la mia città preferita, Atlanta. Avevo deciso di passare molto tempo in quella zona, l'adoravo da quando ero diventato vampiro.

Elena POV

Mi svegliai a casa Salvatore, avevo passato la notte con Stefan e stranamente non avevo provato niente. Avevo passato l'intera notte a pensare a 

quella notte passata con Damon, era stata la più bella della mia vita. Dopo tante ore passate a pensare, ero finalmente riuscita ad ammetterlo a me stessa, avevo capito che ormai l'amore che provavo per Stefan

non era reale ma era un amore fraterno. Amavo Damon e lo avevo cacciato comportandomi malissimo con lui, come potevo pretendere che volesse ancora avere a che fare con

me?

Senza svegliare Stefan mi alzai dal letto e decisi di andare in camera di Damon per dirgli la verità e per scusarmi. Feci tutto il corridoio a piedi scalzi senza fare rumore e prendendo coraggio bussai alla sua porta ma

non ricevetti risposta. Preoccupata decisi di aprirla e notai che non vi era traccia di Damon; erano spariti anche tutti i suoi vestiti dall'armadio e sul letto notai due fogli, uno più piccolo e uno più grande. Mi avvicinai cauta e presi i foglietti

pronta a leggerli. Il primo diceva: "Ciao fratellino, me ne vado da mystics falls, ci rivedremo contaci."

Mi si gelò il sangue nelle vene per la seconda volta nel giro di due giorni. Damon se n'era andato. Mi sedetti sul suo letto incapace di parlare, sentivo già la sua mancanza; non ora mi dissi, non

ora che avevo capito di amarlo.

Presi il secondo foglio e iniziai a leggerlo. Era per me.

"Elena, 

amore mio,

me ne sono andato,

non sopportavo l'idea che tu non mi volessi e che non mi amassi,

ti auguro una vita fantastica col mio fratellino,

ma ricordati che ti amo e sarà per l'eternità

per sempre,

tuo damon."

Piansi se n'era andato per me, per il male che gli avevo procurato. Non pensai a Stefan, scesi le scale e infilandomi le scarpe velocemente misi in moto l'auto; avevo in mente soltanto una destinazione in cui avrebbe potuto trovarsi in questo momento:Atlanta,

il nostro primo avvicinamento.

Percorsi tutta l'autostrada guidando come una pazza e dopo mezz'ora finalmente arrivai nel bar dove avevamo passato quella divertente giornata. In quel periodo odiavo Damon per il male che faceva alle persone, ma piano piano aveva cominciato a diventare una persona migliore e questo tutto per merito mio. Non potevo permettere che ritornasse colui che era. L'avevo salvato da quella vita che lo opprimeva e ora avevo solo voglia di amarlo. Entrai spedita nel bar sperando di trovarlo lì.

Guardi dappertutto e improvvisamente lo vidi, era seduto al bancone a bere un enorme quantitativo di alcolici per colpa mia, per averlo ferito nuovamente e per non aver accettato 

il suo amore. Mi avvicinai lentamente e quando fui dietro di lui iniziai a parlargli.

-Damon- dissi facendolo voltare verso di me.

-Elena, che ci fai tu qui?- chiese boccheggiando. Non si aspettava di vedermi, era visibilmente sorpreso.

-Come hai potuto andartene?- domandai con le lacrime agli occhi. Non potevo vivere senza di lui.

-Che ti importa?- chiese alzandosi dalla sedia e avvicinandosi sempre di più a me.

-Mi importa, mi importa di TE!- risposi accarezzandogli un braccio. Volevo che si calmasse, era troppo nervoso e agitato.

-E Stefan? il tuo grande amore Stefan?- chiese con il tono di voce ironico. Cercava di ferirmi come io avevo ferito lui. Ero qui per rimediare e avrei rimediato.

-Damon io credo di amarti, stanotte ho fatto l'amore con Stefan e non ho provato nulla, ho pensato tutto il tempo a te... - confessai puntando i miei occhi castani nei suoi celesti.

Damon io ti amo! -continuai confessandogli il più profondo segreto che custodivo inconsapevolmente nel cuore.

-Elena dici sul serio?

aveva lo sguardo carico di speranza. Sorrisi e avvicinandomi lo baciai. Un bacio pieno di amore, un bacio pieno di passione, una passione che per troppo tempo era stata repressa.

-Ti amo anche io!- disse staccandosi dal bacio dopo un minuto o forse di più. Quando lo baciavo perdevo la cognizione del tempo.

-Come faremo con stefan? - domandai subito dopo ricordandomi di lui. Ero fuggita di casa senza avvisarlo. Si sarebbe preoccupato; mi ero comportata come una ragazzina incosciente, avrei dovuto dirgli subito la verità e avvisarlo che Damon se n'era andato.

-Gli parleremo, tu ora sei solo mia- rispose Damon accarezzandomi il viso. Il suo tocco era capace di calmarmi come in quella notte magica dopo mi aveva fatto dimenticare ogni pensiero, ogni ansia e ogni dolore.

-io voglio essere solo tua- risposi ribaciandolo. Sembravamo due ragazzini alla prima cotta ma il nostro amore era più che una semplice cotta, era la cosa più forte al mondo. -Forza ritorniamo a casa amore mio- disse Damon staccandosi dal bacio e prendendomi per mano.

FINE

Ciaoo commentate!!
spero vi sia piaciuta!
Delena **