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Autore: Dikar 93    01/04/2006    6 recensioni
Ho fatto un seguito di questa fanfiction perché una fan di essa (fan è esagerato! ^///^) Me lo ha chiesto!
Forse però è venuto male questo sequel. ^^''
E in effetti mi dispiace tanto tanto! =-=
Mi raccomando, recensite! ^_-
Ichigo resta incinta di Kisshu, pensa di abortire, poi grazie a Zakuro tiene il bambino.
Si scopre che sono due gemelli eterozigoti! ^^
E allora nascono Toya e Sumomo!
Se volete leggere la parte prima non dovete far altro che cliccare su Dikar 93 e, arrivati nel mio account cliccare su "avere il coraggio di accettare la realtà..." ^^
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sequel di " avere il coraggio di accettare la realtà!" ^^ 

Di Dikar 93!

AVERE IL CORAGGIO DI ACCETTARE LA REALTA', SENZA MOLLARE!

Erano ormai passati cinque anni da quando erano nati Toya e Sumomo.
Ichigo e Kisshu avevano passato momenti difficili, non era facile occuparsi di due bambini a sedici anni, ma c'è l'avevano fatta, anche questa volta.

La luna e le stelle illuminavano la notte buia e tenebrosa, come l'amore e l'affetto illuminavano la vita.
Quella notte c'era il vento, le finestre sbattevano facendo quasi paura, le tende si gonfiavano d'aria per poi sgonfiarsi pochi istanti dopo.
Il vento urlava, cantava canzoni dolorose, la sua voce accarezzava la notte, facendola sembrare ancora più inquietante.
La pioggia cadeva veloce dalle nubi, procurando un rumore orribile sopra il tetto.
Sembrava una notte piena di fantasmi e mostri, una notte in cui solo chi è davvero coraggioso poteva riuscire a dormire.
Cosa impossibile per dei bambini di soli cinque anni, ma in fondo avevano ragione.
Il male sarebbe tornato, quella notte.

- Mamma...papà...ho paula...- Una vocina tremante risuonava in una stanza immersa nel buio, ma non era sola, un'altra vocina parlo ancora.
- Mamma...io volio la mamma...a pensarci bene voglio anche papà!- 
- Anche io!- 
Erano due vocine, tremanti come foglie, di dei bambini spaventati, che volevano uscire da quell'incubo, da quella notte.
- MAMMA! PAPA'! NOI ABBAMO TANTA PAULA!- Disse la vocina di un bambino.
- SI! ANCHE IO HO PAULA!- Disse la vocina di una bambina.

Dei passi si fecero avanti nella stanza buia, poi una luce si accese, un uomo dai capelli verdi con gli occhi socchiusi li aveva salvati.
- PAPA'!- Urlarono i bambini contenti.
- Ichigo...vieni?- Disse con la bocca impastata dal sonno l'uomo, o meglio il ragazzo.
Una donna entrò a piccoli passi nella stanza, poi appoggiò il viso sulla spalla del ragazzo.
- Perché avete paura? - Chiese Ichigo ai bambini.
- Beh...pensiamo che fuori ci sia un mottro! - Disse il bambino sicuro. 
- Qui non c'è nessun mostro, è il vento, tesoro- Rispose Ichigo andando ad abbracciare Toya.
- E come speghi i passi sul tetto?- Chiese Sumomo curiosa.
- Amore...è la pioggia!- Disse Ichigo abbracciando anche lei.
- La poggia!?!- Chiese incuriosita la bambina.
- Sì, amore, sono le nuvole che piangono tesoro- Le spiego Ichigo. (Lo so che la pioggia è un fenomeno atmosferico! Ma ho pensato che per spiegarlo a un bambino fosse stato meglio dirlo così, è lo stesso concetto della cicogna e dei bambini, non puoi spiegargli che per fare dei figli devi...°//////° Ehm...insomma è lo stesso concetto!) 
- Anche lolo anno paula?- Chiese Sumomo interessata.
- Sì, tesoro, anche loro- Rispose Ichigo.
- Ma insomma Kisshu dammi una mano!- Disse Ichigo cercando di prendere in braccio i bambini per portarli nel loro letto.
Kisshu aprì gli occhi e si precipitò a prendere in braccio Toya. 

*

La mattina seguente Kisshu si ritrovo in un angolino del letto.
Guardò la sveglia, le nove meno un quarto.
Ichigo si era già alzata!?! 
Be', meglio così. Spostò piano i bambini e si riprese la sua parte di letto, contento.
Ma non riuscì a dormire, si sentiva strano.
La pancia cominciò a fargli un male pazzesco, si alzò dal letto, dirigendosi in cucina in cerca di sua moglie.
- Ichigo...- Poi fece un versetto di dolore.
Andò in salotto, in bagno, nella camera dei bambini, di nuovo in cucina, niente, era sparita.
- Cavolo! Ma dov'è finita?- 
Kisshu si sedette sul divano, stringendosi la pancia dolorante che continuava a dargli delle fitte pazzesche.
"Ma dove si è cacciata? Porca! Che male! Cosa mi prende? Non mi era mai venuto un mal di pancia così forte!"
Pensò Kisshu stringendo ancora di più la pancia, poi si sdraiò sul divano, chiudendo gli occhi e mordendosi un labbro.

*

Intanto una ragazza dai capelli rossi stava tranquillamente passeggiando con due borse della spesa con su scritta una marca aliena.
Era scesa sulla Terra con la sua astronave, be', siamo sinceri, era di Kisshu, però aveva imparato a guidarla perfettamente in tre anni, un record per lei! 
Ichigo fece un lungo respiro, quanto aveva sofferto su questo pianeta!
Quando aveva scoperto di essere incinta! Il dubbio era venuto quando aveva notato un rigonfiamento nella pancia, poi un altro segno era stato quello che continuava ad andare in bagno a vomitare.
Ma il più significativo, che le ha davvero fatto comprare un test di gravidanza è stato perché il ciclo si era interrotto.
Ichigo sbuffò, poi andò dietro l'enorme albero che nascondeva l'astronave e dopo aver messo le borse della spesa nel baule si sedette sul sedile.
Rimase ancora un po' a pensare prima di partire.
I suoi genitori non sapevano niente, li aveva avvertiti che partiva ma non gli aveva mai detto di essere incinta!

Quella chiamata le attraversò la mente.
- Mamma...io parto, subito- 
- Come parti? E dove vai?- 
- Non lo so, lontano- 
- Che risposta è lontano? Quando torni?- 
- Non credo tornerò, dillo tu a papà- 
- Ma...-
- Ti voglio bene, mamma-

Ichigo fece un sorrisino poi parti, lasciando un polverone enorme.

*

- Kisshu? - Disse Ichigo, poi lo vide, addormentato sul divano.
- Kisshu!- Disse ancora.
- Oddio! Che succede?- Disse annoiato Kisshu aprendo gli occhi per guardare Ichigo.
- Stavi dormendo!- Disse Ichigo.
- Davvero? Non lo sapevo! - Disse Kisshu ironico.
Ichigo sbuffò, poi gli fece segno di alzarsi.
Kisshu ci provo, ma ora al posto della pancia le faceva male la testa.
- Ahia! - Disse Kisshu massaggiandosi la fronte.
- Che hai?- Chiese Ichigo.
- La testa...mi fa male!- Disse Kisshu sul punto della disperazione.
Ichigo si abbassò e le diede un bacio sulla fronte.
- Sei caldo! Non avrai la febbre? - Disse preoccupata Ichigo.
- Che ne so!- Disse Kisshu stufo.
- Non era una domanda!- Disse Ichigo arrabbiata.
Kisshu sbuffò, poi Ichigo tirò fuori da un cassetto un termometro, lo adagiò dolcemente sotto l'ascella del marito.
Ichigo portò del tè caldo al ragazzo, appoggiandolo su un tavolino, poi guardò il termometro che l'alieno le porgeva.
- 38 e 2! Kisshu hai la febbre!- Disse preoccupatissima.
- Ma dai?- Disse ironico Kisshu. Ma Ichigo lo guardò male, poi lo coprì con una coperta.

Poco dopo due bambini entrarono per mano con gli occhi socchiusi.
Ichigo appena li vide si diresse da loro, abbracciandoli e baciandoli sulle guanciotte paffute. 
Poi Toya disse - Papà sta male?- 
- Sì, ha la febbre- Rispose Ichigo.
- Papà more?- Chiese Sumomo.
- No che non muoio!- Urlò Kisshu arrabbiato.
Dopo i due gemelli si sedettero su due seggioline.
Ichigo versò in delle tazze del latte caldo.
Quando lo ebbero finito fecero per scendere dalle sedie, ma un botto li ributtò sulle sedie.
- MAMMA! CHE COS'ELA?- Dissero spaventati i bambini andando addosso alla madre.
- Non lo so! Voi non muovetevi! - Gli disse Ichigo abbracciandoli preoccupata.
Kisshu si alzò, si diresse da Ichigo per abbracciarla forte.
- Kisshu...- Disse spaventata Ichigo inginocchiata a terra ancora stringendo i suoi figli.

Poi un'ombra entrò dentro la stanza, la porta spalancata dava la possibilità di guardare fuori, le case erano distrutte, quasi tutte.
L'uomo aveva in mano una spada, vicino a lui c'era un alieno, con dei rasta bianchi e azzurri, gli occhi erano grigi, ma un grigio scurissimo, lo sguardo fiero possente.
- Ciao...Ichigo...- Disse la voce dell'uomo che si stava avvicinando piano.
Quella voce...lei conosceva quella voce...
- Aoyama-Kun...- Bisbigliò Ichigo.
- Brava Ichigo! Pensavi che non l'avessi capito? Che eri incinta di quel verme? - Disse guardandola.
- Come facevo a non capirlo? Vomitavi, e ti stringevi la pancia. Poi il mio alien robot mi ha aiutato a capire, avevi lasciato un capello sul tuo letto quel giorno, e A.R. (Alien robot) ha fatto una specie di esame, che mi ha rivelato il tuo segreto- Spiegò Masaya.
Ichigo spalancò gli occhi rosa.
Alien robot? Che cavolo era!
Come faceva a essere li? Perché era li? 
Come aveva fatto a trovarli?
Era un incubo, solo un incubo, si sarebbe svegliata e sarebbe tornato tutto normale!
Strinse gli occhi, sperando di risvegliarsi, da quell'incubo!
Da quell'orribile incubo.
Ma quando li aprì vide Kisshu a terra privo di sensi.
- KISSHU!- Urlò.
Poi Aoyama rise divertito, ordinò a A.R. di catturarli, portarli via.
Ichigo si sentì svenire, poi venne caricata su un'astronave guidata dall'alien robot.

*

Passò poco più di due ore quando Kisshu aprì gli occhi, cosa era successo? Perché era a terra? 
"Ichigo! Toya! Sumomo!" si guardò intorno, non c'erano "Dove vi hanno portato?" Pensò disperato.

Si alzò dolorante, la testa le faceva ancora più male.
Uscì dalla casa, entrò nella sua astronave.
Setacciò ogni angolo del paese, niente! Doveva averli portati sulla Terra, quel bastardo!
Scese sulla Terra, andò ovunque.
Poi capì, la sua casa, quale posto migliore?
Nessuno si sarebbe aspettato li portasse lì! Un luogo segreto, se mai! 
Non una semplice casa!

Si smaterializzò dentro di essa.
Era tutto normale, in ordine.
Tutto normale se il suo alien robot non avesse lasciato delle grosse impronte di fango sul pavimento.
Kisshu le seguì sicuro, arrivò davanti a una porta di ferro.
Impugnò con tutte e due le mani la maniglia, ma niente era troppo dura.
Prese in mano i tridenti, li infilò nella serratura, girò un po' di volte, poi la porta si aprì.
Erano lì, davanti a lui!
- ICHIGO!- Urlò precipitandosi ad abbracciarla.
- Kisshu!- Disse Ichigo abbracciandolo.
- Papà!- Toya e Sumomo gli corsero addosso.
Ma una voce li fece tremare - Kisshu, mi hai trovato...- Disse Aoyama.
- Aoyama!- Disse Kisshu.
Ma Masaya alzò la spada e la puntò verso Kisshu, lui la fermò con i tridenti.
- A.R.!- Urlò Aoyama.
L'alien robot entrò smaterializzandosi nella stanza.
- COLPISCI! - Urlò ancora.
Kisshu non riuscì a fermarlo, l'alien robot si era scagliato con troppa forza sulla sua pancia. Si rialzò lo stesso, doveva farcela, doveva vincere. 
Prese i tridenti, corse addosso ad A.R., ma lui lo bloccò dandogli un pugno nell'addome.
Si rialzò, lanciò un tridente.
L'alien robot spalanco gli occhi, il tridente tornò indietro. 
Graffiando un fianco di Kisshu, cadde a terra, ma questa volta non si rialzò.
- KISSHU!- Urlò Ichigo spaventata.
Ma l'alien robot minacciò di ucciderli, poi li incatenò alle caviglie.
Ichigo incominciò a piangere, Kisshu era a terra, con del sangue che colava dal fianco e dal naso.
La ragazza cercò di avvicinarsi, la catena era abbastanza lunga.
Una lacrima cadde sul suo volto, il naso smise di colare.
Un'altra lacrima cadde sul fianco, la ferita si rimarginò.
Ichigo spalancò gli occhi, cosa era successo? 
Come avevano fatto le ferite a svanire?
Il suo potere...era ancora vivo? 
Aveva ancora un po' della forza delle mew mew?
Tirò fuori da una tasca il suo ciondolo, lo teneva sempre, ovunque andava, era diventata un'abitudine.
- MEW-ICHIGO METAMORFOSI!- Urlò.
Quando Toya e Sumomo la videro trasformata rimasero a occhi aperti.
- Mamma?- Chiese Toya.
- MAMMA E' MAGICA!- Urlò Sumomo.
Ichigo sorrise, poi prese in braccio Toya e Sumomo, uscì dalla casa, vide l'astronave, li adagiò dentro.
Tornò nella casa, l'A.R. era lì, ad aspettarla, per ucciderla.
- Come hai fatto a sciogliere le catene?- Le chiese l'alien robot.
- Ho-ho usato i miei poteri!- Gli rispose, - Come farò ora!- concluse.
Poi una luce rosea uscì dalla sua arma, colpendo l'A.R. che non si ribellò, era rimasto immobile con un ghigno sul viso, anche se sapeva che quella era la sua fine.
"Eliminato" Pensò Ichigo ansimante.
Ora il vero problema era come portare all'astronave Kisshu.
Una volta Kisshu le aveva detto che per smaterializzarsi si potevano usare anche i tridenti, per la pietra incastonata sul manico se tu li sbattevi in aria e pensavi attentamente a dove volevi andare venivi portato esattamente in quel punto.
Ichigo abbracciò Kisshu, notò che era caldissimo, doveva avere almeno 40, con la mano libera prese i tridenti  pensò all'astronave e li sbatté nell'aria, e pochi istanti dopo erano finiti nell'astronave.
Ichigo partì verso il pianeta alieno.

*

Ormai erano passati tre giorni, Kisshu era in ospedale e ancora non si era svegliato.
C'era un odore intenso di farmaci, la stanza era completamente bianca, anche il letto.
Ichigo era vicino all'alieno, stava quasi piangendo.
- Sai Kisshu, Toya e Sumomo mi chiedono continuamente quando ti sveglierai, io gli rispondo presto, ma se poi non fosse così?-
Ichigo si lasciò cadere una lacrima.
- Il problema è che io non c'è la faccio senza di te! Io ho bisogno di te!- Ora le lacrime non erano più una, ma molte di più.
- Svegliati Kisshu, fallo ti prego!- Ichigo pianse, tanto, incessantemente.
Kisshu stropicciò gli occhi, poi li aprì, sorrise.
Ichigo sentì una carezza sulla guancia, aprì gli occhi smettendo un attimo di piangere.
- Kisshu...- Disse con gli occhi spalancati.
L'alieno le sorrise, lei fece lo stesso.
- KISSHU!- Urlò, poi lo abbracciò più forte che poteva.
Poi le diede un bacio.
Due bambini entrarono curiosi, poi sorrisero buttandosi tra le braccia del padre.

Da quel giorno vissero felici, senza problemi o ex gelosi!
Quello era l'inizio di una nuova vita, una vita come un cielo azzurro, serena, tranquilla e...magnifica.

 :-.'.:-"* :-.'.:-"

NOTE DELL'AUTRICE...

Ho fatto un seguito di questa fanfiction perché una fan di essa (fan è esagerato! ^///^) Me lo ha chiesto!
Forse però è venuto male questo sequel. ^^''
E in effetti mi dispiace tanto tanto! =-=

Mi raccomando, recensite! ^_-

Bye bye my friends! Dikar!

RISPOSTE AI RECENSORI DELLA PARTE PRIMA! (Anche se non credo la leggeranno! ç-ç)

marisq92: Scusa, ma non ho capito cosa centra quello scemo di Ryo. (Lo so che tu hai messo figone, ma io lo vedo così!)
Per la frase "non essere superficiale" ti ringrazio, pensavo di non esserlo stato! (grazie per avermi avvertito! ^^).
Non ho molto capito la tua recensione a essere sinceri, ma ti ringrazio lo stesso.
Grazie per il "la fanfiction è davvero gradevole da leggere!" ^^

Blak_pill: Thank you B.pill!
Grazie per aver recensito questa mia fanfiction!
GRAZIE! ^0^
Lo so, anche a me piacciono Toya e Sumomo per mano! ^^
Anch'io ti do un bacio! ^*^

odette: Dici davvero?
E' dolce? °_°
Beh...che dire...grazie per aver recensito!
Spero recensirai anche questo sequel! ^^

mewby: Beh...in effetti la considero una delle migliori! ^////////^
Anche a me piacciono tanto i gemelli!
E anche a me è piaciuta molto la frase "questo bambino dovrà essere  forte , bello e affascinante come il padre, non cafona, credulona e ignorante come la madre" ^^
Sei contenta che abbia fatto il sequel? Spero tanto di sì! ^=^
E se lo leggerai ti chiedo solo un favore, quello di recensire. ^/////^

Jun Jun: Zaku-chan prima le ha detto di abortire perché era in un enorme enorme imbarazzo, e non si sentiva di mettere in mezzo la sorellina Riiko!
Poi la seconda volta si è fatta coraggio e a detto tutto! ^^
Grazie anche a te per avermi avvertito nelle piccole lacune! XD
Sono molto felice che hai recensito, perché:

° Sei una delle mie autrici preferite! ^^
° Hai recensito questa fanfiction esprimendo anche i miei errori! ^^

GRAZIE JUN! ^0^

Blak raven: Sì, i nomi sono presi da altri manga!
Ichigo: Nome vero di Strawberry!
Kisshu: Nome vero Quiche!
Toya: Suggerito da mia sorella Strega 91! (non lo preso da nessun manga! ^^)
Sumomo: Chobits! ^^
Naoko: Suggerito da mia sorella! ^^
Aoyama-Kun, Aoyama, Masaya: Nome vero dell'ameba-merluzzo! XD
Grazie per aver recensito!

MewLeemoon: Che bello! Un'altra delle mie autrici preferite ha recensito! ^_^
Davvero sono stata così brava? ^°^ *Oh....*
E comunque non stai invecchiando! E non sembri una prof. di italiano!
GRAZIE PER AVER RECENSITO! çoç *Dikar è commossa!*

VI VOGLIO BENE! "°"


  
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