Dedicato alla mia dolce metà Nel,
Che ha reso possibile la nascita di questa piccola e demenziale one-shot ù-ù gh
:3
Due Homunculus e una vespa
Envy si stava annoiando.
Non era nuovo come concetto, alla fine.
L’homunculus dell’Invidia trovava sempre noioso lo scorrere del tempo sulla sua pelle immortale, mentre intorno a lui la vita continuava il suo lento ciclo.
Con il mento appoggiato sulla mano aperta, e il gomito a far da perno sul suo ginocchio, osservava in silenzio il Padre.
Questo era perfettamente immobile, su quel suo trono di pietra, con gli occhi chiusi e l‘espressione indecifrabile su quel vecchio viso.
Sbuffò appena, delineando i tratti che contraddistinguevano il loro creatore, passando così qualche minuto nell‘assoluta stasi.
Questa poi venne beatamente interrotta da un grido
Alzò un sopracciglio, vedendo Wrath sfrecciare davanti a lui e nascondersi dietro la sua schiena
-Ehi moccioso- lo richiamò sgradevolmente, osservando gli occhietti viola, meno intensi dei suoi d‘ametista.
Il ragazzino alzò il viso su di lui, indicando qualcosa che stava svolazzando nell‘aria e che a quanto pare l‘aveva inseguito per mettergli terrore.
Envy storse appena le labbra a quella vista, notando la piccola vespa gironzolare sopra le loro teste quasi alla ricerca di un appiglio dove posarsi.
-E allora? Tutto qui?- sogghignò cercando di schiacciare fra le dita la cosa ronzante che aveva preso di mira il suo giochino, mentre questo se ne stava appollaiato sopra ad un tubo del sotterraneo.
Envy passò più di un quarto d‘ora a cercare di afferrare la vespa, saltellando come un matto e imprecando a destra e manca.
Inciampò più volte fra le lunghe vesti del Padre che alzò solo un sopracciglio senza dar la minima attenzione ai propri figli.
Alla fine di quella guerra personale fra l’Homunculus dell’Invidia e quella povera bestiolina, il risultato sembrava non variare.
Envy aveva afferrato un barattolo di vetro del Padre mentre Wrath con minuziosa attenzione osservava il volo dell’insetto, sussurrando più volte un “posati…dai….posati..” che stava iniziando ad infastidire il maggiore dei due.
-Che diamine succede qui?-
La voce di Lust richiamò l’attenzione generale sull’Homunculus che sostava perplesso all’entrata del sotterraneo.
La scena che si presentava ai suoi occhi d’onice era la seguente: Wrath rimaneva appollaiato su un tubo più basso, Envy era in piedi, con in una mano il tappo e nell’altra la boccetta, sul tavolo degli esperimenti del Padre e quest’ultimo era appoggiato con la testa alla mano chiusa a pugno, con il braccio che faceva da perno sul bracciolo del trono.
L‘invidia sbuffò -Non sono affari tuoi- affermò mentre Wrath scendeva di corsa dal tubo e indicava l‘insetto
-C‘è una vespa Lust! Non mi lascia in pace!- fece tutto d‘un fiato
Una fiammata partì e incenerì l’essere svolazzante senza problemi.
Wrath rimase a bocca aperta ed Envy abbassò le braccia vedendo l’oggetto dalla sua guerra personale ridursi in cenere ai loro piedi.
Il pandemonio scoppiò di colpo
Un Envy infuriato era saltato addosso a Lust nel tentativo di strozzarlo, questo rispondeva bruciacchiandolo a dovere e Wrath saltellava a destra e a manca, rifugiandosi infine dietro al trono del Padre.
Questo si ritrovò a sospirare appena, passandosi due dita sugli occhi chiusi
Ormai si era abituato a questi momenti di vita quotidiana.
Badare a dei figli era davvero, davvero difficile….
Nota d’autrice
Questa piccola idiozia è uscita fuori a causa della mia dolce metà XD
Storia di vita vissuta ù-ù una vespa aveva deciso di infilarsi in camera mia mentre io e lei eravamo nei panni di Envy e Wrath.
Per farvi capire meglio, il Wrath di cui parliamo è quel tenero esserino che c’è nella prima serie di Fma, non Bradley del manga e di Brotherhood *si immagina King Bradley saltellare dietro ad Envy inseguito da una vespa* oddio ò-ò…….
Mentre Lust è il mio amorevole Roy Homunculus ù-ù perché io amo la mia creaturina *si coccola Lust*
Si, il disegno è di mia proprietà X°D fatto proprio ADESSO XDD senza tanta luce [i miei occhi ç_ç]
Detto questo mi ritiro nel mio angolo buio di stanza a ridere della mia idiozia e a confabulare con il Padre ù-ù
Alla prossima ù-ù