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Autore: kemen    02/04/2006    3 recensioni
A volte bastano anche pochi secondi per far sì che un momentio infinitamente piccolo ci cambi la giornata o addirittura l'intera vita.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akira Sendoh, Hisashi Mitsui
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer:I personaggi non son miei (anche se la cosa non mi dispiacerebbe affatto) ma delll’onnipotente Inoue…

Desclaimer:I personaggi non son miei (anche se la cosa non mi dispiacerebbe affatto) ma delll’onnipotente Inoue….beato lui!

 

 

 

 

Flux of time

Di Kemen

 

Pochi attimi…

 

 

A volte bastano anche secondi per far sì che un momento infinitamente piccolo ci cambi la giornata o addirittura l’intera vita.

 

E mentre siamo indaffarati a seguire le regole di una società che non ci appartiene, il nostro presente scivola inesorabilmente nel passato…in attesa che qualcosa, o qualcuno, catturi la nostra attenzione per esser così catapultati in un mondo di speranze e nostalgici pensieri.

 

 

Nonostante questo, io sono ancora qui.

 

Nonostante questo, io sono ancora mortalmente vivo e legato ad un angelico e proibito amore.

 

Ed è per questo che passo il mio presente a rivangare il passato in cerca di un futuro migliore.

 

 

Chiedo forse troppo? Certo, ma credo che a nessuno non sia permesso di sognare.

 

 

E mi ritrovo così, come ogni sera a pensare a lui.

 

A quei suoi occhi blu come oceani che sogno spesso si posino sui miei.

 

A quella sua cicatrice, ricordo di un passato al quale io non faccio parte.

 

 

---

 

 

Ne manca poco di tempo, adesso…e la partita finirà.

Come terminerà il tempo a mia disposizione per poterlo vedere.

 

Lo Shohoku e il Ryonan oggi si sono incontrati per una partita amichevole…quanto vorrei dire la stessa cosa del mio stato d’animo, ma qualcosa me lo impedisce e…

 

“Akira? Ehi Akira mi stai ascoltano?”

 

“Eh? Sì, mi scusi mister…stava dicendo?”

 

“Stavamo parlando dei placcaggi…e tu come al solito pensi a un po’ di tutto. La squadra conta su di te!”

 

“Non si preoccupi mister, non la deluderò” dico assumendo un sorriso di circostanza.

 

 

---

 

 

Vinto.

 

 

Abbiamo vinto.

 

 

Nonostante tutto il basket è ancor una grande soddisfazione.

 

“Akira che ne dici di rimanere a festeggiare con noi?”

 

“Grazie Fukuda, ma non ne ho molta voglia oggi”

 

“Ah, ho capito…Ehi, ragazzi! Il nostro capitano non vuole venire a fare baldoria con noi perché deve uscire con una delle sue tante conquiste!”

 

“E bravo il nosto Sendoh! Fatti valere!”

 

“Ma non lo sai? Akira è un vero latin-lover!”

 

E iniziamo tutti inevitabilmente a ridere…

 

---

 

 

L’aria fuori dalla palestra è pungente, ma questa sera non ho voglia di rincasare e decido di esercitarmi nel campetto vicino alla scuola per migliorare i tiri da tre.

 

Con mia sorpresa noto un’altra figura che si sta muovendo agilmente lungo l’asfalto e mira al canestro.

 

 

 

 

“Hisashi…”

 

 

 

La mia voce è flebile, come un involontario richiamo disperato.

 

 

Mitsui si gira e, notandomi, mi sorride.

 

“Quale onore! Sentiamo, cosa dovrebbe mai farci il campione di stasera qui? Non sei a festeggiare con una delle tue puttanelle?”

 

 

….pugnalate….

 

 

“Come potrei? La mia sgualdrina preferita sei tu…”

 

 

….sempre più profonde….

 

 

“Ti piacerebbe avermi, vero Akira? Assaporare il mio corpo…fino a diventarne ebbro?”

 

 

….nel mio petto….

 

 

“Sarebbe molto interessante Mitsui. Ma io no vado a letto con chiunque me lo chieda.”

 

 

….che lacereno il mio cuore malato….

 

 

“Sbagli. Non sono io a chiedertelo ma è il tuo stesso corpo che lo desidera…”

 

 

….malato d’amore….

 

“…basta che io mi avvicini e il tuo respiro si accorcia. Dimmi Sendoh, non è forse così?”

 

E fa un passo verso di me, avvicinandosi tanto da poter sentire i nostri respiri sfiorarsi, e solo allora mi accorgo che tutti i miei muscoli stano tremando.

 

“E se fosse? Non credo che cambi qualcosa da parte tua.”

 

Quanto mi costa ammetterlo, ma so che è così…

….che per lui non valgo molto.

 

“Ma che spettacolo! Il sorridente Akira Sendoh che ha uno sguardo amareggiato, siamo forse giunti all’Apocalisse?”

 

“Smettila di prenderti gioco di me Hisashi.”

 

“Gioco? Quale gioco Sendoh? Io non sto affato scherzando…”

 

E, dicendo ciò, si avvicina ancora di più al mio corpo.

 

La sua mano mi prende dolcemente il mento conducendolo verso di se, fin quando la vicinanza è tale da dissolversi fra il contatto della sua lingua calda che scorre avida lungo il mio labbro inferiore.

Istintivamente cerco di allontanarmi da quel tocco tanto agognato, ma le sue forti braccia me lo impediscono e quando passa al labbro superiore tutte le mie barriere cadono rovinosamente, lasciandogli libero accesso al mio antro.

Quando inizio finalmente a rispondere al bacio le nostre lingue si accarezzano in un modo tanto febbrile e disperato, da sembrare non aver mai desiderato altro che questo sfiorarsi ipnotico.

La mancanza d’aria ci divide quasi con forza, facendoci poi specchiare ognuno negi occhi dell’altro.

 

 

Sorride.

 

 

“Puoi anche dirmi che non ti è piaciuto perché tanto non ti credo. Appartieni a me Akira. E qualsiasi cosa tu faccia non ha importanza ora. Sei mio. Mio soltanto e di nessun’altro. Ricordatelo capitano”

 

Prende la sua palla da basket, e si avvia verso casa lasciandomi affogare nei pensieri della mia mente, e del mio cuore che solo ora haipreso a battere.

 

 

 

 

 

  
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