Paring: Nessuno
Genere: Comico
Avvertimenti: Flashfic
Rating: Verde (bianco, rosso, il tricoloreee 8D no, dai, verdissimo)
Proverbi
“Dai, Germania, sarà divertente, veeh~ !”
Perché mai si era lasciato convincere da quel degenerato del suo alleato?
“Devo andare da mio fratello, perché non vieni anche tu Doitsu?”
Gli aveva fatto quella proposta con un sorriso talmente grande che non aveva potuto far altro che accettare.
E mentre, solo poche ore fa, la macchina si dirigeva lungo l’autostrada, lui continuava a pensare al saluto che il suo caro fratellino Gilbert gli aveva rivolto:
“Non ti preoccupare, la mando avanti io la baracca! Kesesese!”
Fedele al detto: “Chi va a Roma perde poltrona”.
E, mentre l’automobile procedeva sul vialetto, lo aveva visto impugnare il cellulare. In quel momento desiderò non essere mai partito.
Come se l’unico dei suoi problemi fosse quello.
Anzi, davanti a quello che aveva di fronte e che, per essere precisi, rispondeva al nome di Italia Romano era una bazzecola.
Come se già non rientrasse proprio nelle grazie dell’italiano, quella visita complicava tutto.
D’accordo, il proverbio dice “quando vai a Roma, fa’ come i romani”, ma questo non sarà un po’ troppo?
-Deciditi, mangiapatate! Rugatino, Meo Patacca o il Generale Mannaggia La Rocca1 ?-
1 Il carnevale di Roma si svolge nel periodo che precede la quaresima e le principali maschere sono quelle da me citata (fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Roma#Tradizioni_e_folclore)
Ebbene sì, nonostante non sia di Roma ho deciso di scriverci qualcosina, ispirata dai proverbi u.u sono 200 parole, giuste giuste, esclusi titolo e questa cosa qua sotto. È una scemata senza né capo nè coda, ma è la prima cosa completa che scrivo e quindi... ok, niente scuse, io sono negata per la scrittura. Ma se qualcuno avrà il coraggio di leggere quest’obbrobrio, ben venga!