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Autore: Faggot    06/08/2011    2 recensioni
Cosa succede quando si spreca l'Amore?
Quando ci si gioca senza dargli il valore che merita?
Sul subito non accade nulla, ma l'Amore non è ne cieco, ne infinito,
è vendicativo.
Che cosa puoi fare per salvare la tua anima quando l'amore compie la sua vendetta?
Semplice, niente.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti questa è la mia prima storia (è uno scempio .-. mi dispiace), autostima a parte  spero vi piaccia :)
 
 

Un gemito, la sua voce rauca che si libera nell’ aria, il letto che cigola, quel dolore in mezzo alle gambe, un’ altra spinta, un altro gemito,
questa volta tuo, un verso quasi urlato, devi far sentire che ti piace, lo deve capire, sentirti gridare come una donnetta isterica glielo fa diventare ancora più duro,
altre spinte veloci, una dietro l’altra, niente pietà o dolcezza, c’è solo una gran voglia di godere, di usarti come un buco dove svuotarsi delle voglie, dalle frustrazioni e anche da qualcos’ altro.

Un contenitore, ecco cosa sei, il semplice contenitore di un cazzo, un cazzo schifato dalla vagina della propria moglie, ma non è poetico così, giusto?
No, tu preferisci definirti “un amante” o “un innamorato”, ma sai che cosa sei in realtà?
Una puttana, una stupida puttana, almeno le puttane furbe si fanno pagare.
Un ‘altra spinta, ti stai spaccando a metà, le sue unghie ti entrano nella carne, tu non puoi perché lui è dietro di te, ma non lo faresti comunque, 
hai ancora la sindrome da principe azzurro, la stupida paura di fargli male, come se potesse sentire ancora qualcosa.
Altri gemiti e versi, nuove spinte sempre più decise ed ecco che finalmente senti il suo membro vibrare e liberarsi in te, quella sensazione di calore che ti pervade,
e alla fine dopo l’ultima spinta, ti rilassi anche tu e vieni ansimando.
Lo senti che scivola fuori da te, mentre ti sdrai e osservi il liquido bianco creare una chiazza sulle tue lenzuola, l’unica traccia del vostro amore finirà domani mattina insieme ai maglioni sudati e alla biancheria sporca, sublime.
Non c’è dolcezza neanche dopo, solo dolore, ma non un dolore fisico, quello bene o male lo si sopporta, ma questo no, questo è un dolore spregevole e devastante,
perché sai che sta per arrivare quella frase, ti ripeti mentalmente che sei preparato, ma tutte le volte è sempre la solita mazzata, la lenta e spaventosa demolizione della tua anima.
Si avvicina al tuo orecchio, senti il suo respiro sul collo, stringi i denti e ti prepari allo sparo.
 
-“Ti amo”  Ed ecco il proiettile, la sua voce arriva direttamente al tuo scheletro e lo disintegra in mille schegge, schegge che esplodono e ti trafiggono il cuore e la carne,
ma perché un “ti amo” deve farti soffrire in questo modo?
Forse sei solo tu che esageri, anche se quel dolore è così forte che ti fa salire le lacrime, come tutte le volte, come tutte le sere, solo che stavolta non le fermi,
le lasci scivolare lungo le guance e ti ritorna in mente quando anni prima, solo per qualche singhiozzo ti avrebbe stretto a se fino a toglierti il fiato, ora invece no, lo senti sospirare, come un genitore stanco che vuole andare a dormire invece che rimanere li a spiegare al proprio figlio che non ci sono mostri nell’ armadio o sotto il letto.
Ti stringi su te stesso quasi mimando in modo infantile quell’ abbraccio che vorresti tanto ricevere, dovresti fare tenerezza, invece sembri solo un povero disadattato; lui starà pensando proprio quello mentre ti guarda piangere e tremare in posizione fetale?
Dio che spreco di spazio che sei diventato, continui a ripeterti questa frase in testa, sei solo carne che cammina, carne da scopare, un buco del piacere che respira, nulla di più, fai pena.
Perché speri in uno di quei finali da film, dove lui capisce di amare un’ altra persona e dopo aver lasciato la sua ragazza, sistematicamente stronza, e dopo un inseguimento dietro al taxi della persona amata che deve partire per chissà quale cazzo di paese, la raggiunge e si dichiara, e tutto va bene, niente litigi o incomprensioni, niente due di picche o “sono appena uscita da una storia complicata”, “per me sei solo un amico”, “mi piacciono le donne” o cazzate simili, solo fisserò felici e contenti.
Ma puoi solo sognare, sai bene che ormai è troppo tardi, è tardi per tornare indietro, per deludere tutti, per la verità, per l’ amore, per voi.
Ora c’è tempo solo per continuare lo spettacolo. 
E' quello che ti disse lui quella sera, la sera in cui annunciò il fidanzamento con Lyn-z.
-“Frankie, la vita è ...un po’ come uno show che deve andare avanti sempre, devi far credere al pubblico che quello sarà lo spettacolo migliore che vedranno nella loro vita e devi portarlo fino all’ ultimo atto se vuoi convincerli che tutto vada bene, se vuoi avere una bella recensione, e tu che sei l’attore principale, il protagonista,
devi sorridere, e cazzo fino alla fine devi adeguarti ai gusti della platea, perché la platea è difficile da accontentare, perché non puoi mai improvvisare o recitare lo spettacolo che vuoi tu, no non ti è concesso.
Puoi solo sorridere e pregare che te ne andrai sotto uno scroscio di applausi” 
Ricordi tutto come se fosse ieri, 
I suoi occhi lucidi, la tua voce tremante, il suo allontanarsi di qualche passo da te per poi ritornare indietro e baciarti con così tanta passione che hai dovuto aggrapparti alla sua schiena per non crollare a terra, ricordi ancora i suoi scintillanti occhi verdi pieni di luce e vita, la sua pelle così bianca e pulita, le sue labbra rosse e gonfie dopo il bacio, quelle labbra che pronunciarono la frase più dolorosa che qualcuno possa udire
-“Ti amo, ti amo così tanto, non puoi neanche immaginare, ma non è tempo per noi,  mai è stato e mai lo sarà” e poi se ne andò lasciandoti da solo,
per sempre.
Chissà come farà  a tornare da sua moglie, baciarla e dirle che l’ama, quando poco più di mezz’ ora prima era qui a tradirla brutalmente con un’ altra persona?
Tu hai bisogno di ore prima di poter avere una conversazione sensata con tua moglie, non riesci neanche a guardarla in faccia, ma lui no, lui non si fa scrupoli ad auto invitarsi a casa tua quando sa che Jamia è fuori, non ha problemi a tradire.
Ma chi tradisce chi in questa storia?
E’ solo un cerchio senza fine, partenza – tracciato- arrivo e così via, ed ad ogni nuovo giro ti senti come se precipitassi sempre più nell’ abisso infernale che si trova nel petto di Gerard, un abisso pieno di melma nera in cui puoi solo cadere e morirci dentro, un abisso creato insieme.
 
- “Gee…”  Provi a chiamarlo con poca forza, nessuna risposta
-“Gerard”  Voce più decisa, ma nessuna riposta, ti sta apertamente ignorando di proposito, ci riprovi, devi sapere, devi capire, ormai non ti ricordi neanche più da quanto tempo è che hai questo bisogno di sapere da lui, di sentirtelo dire da quelle labbra il perché, un motivo, una spiegazione a tutto quello. 
E' un tormento ormai, è come un verme che entra in una mela, solo che la mela è la tua testa, prima fa un piccolo buco e si insinua nella tua mente e piano piano a forza di morsi arriva al centro del cervello e arrivati a quel punto puoi giurare di sentirlo notte e giorno, sentirlo che si ciba di tutto, dell’’ organo, dell’ encefalo, arriva a rosicchiare il tuo cranio dall’ interno, facendoti perdere quel poco di sanità mentale che ti sei faticosamente guadagnato nella tua misera vita.
No devi sapere, te ne infischi se ormai stai piangendo a dirotto e non riesci più a smettere di tremare tra i singhiozzi.  
-“G-Gee, ti prego…”  Il fruscio dei vestiti si arresta, ti sta ascoltando
-“ Dimmi Gerard… come abbiamo fatto a finire così?” Prendi di nuovo fiato, ormai è andata –“Perché ci siamo ridotti ..a questo?..
Era tempo per noi, l’ho è sempre stato…l’ho abbiamo solo sprecato, abbiamo guardato la sabbia scendere senza fare nulla per girare la clessidra..e ora siamo sommersi e non possiamo più uscire, perché?”
Ti volti per guardarlo in viso, I magici occhi marrone/verde in cui ti piaceva tanto perderti, ora sono morti, al loro posto ci sono due piccole fessure circondate da occhiaie, sono spenti, come il loro proprietario del resto, che ora è li che ti fissa sconvolto e distrutto, con l’anima a brandelli,
E capisci in quel momento che forse, lui è ridotto anche peggio di te e che per certe domande non esistono risposte, solo scuse.
 
 
 
 
 
 
Rettifico, tutti e due fate pena.

 

 
 
 
 
 
 
 
Ok, ci siete ancora? se si, beh che coraggio! XD
Allora questo è il mio primo lavoro, non so bene come mi sia uscito, volevo fare una storia completamente diversa, invece è nata lei, la mia primogenita.
 
Spero che sia scritta bene (ma non credo), spero che sia una bella storia (ma ne dubito), spero che la scena iniziale non sembri fatta da una ragazzina di undici anni (ma ho i miei seri dubbi), spero di prenderci con il rating (ma so già che sbaglierò tutto), ma soprattutto spero che vi sia piaciuta (ma immagino di no, si non ho molta autostima)
Sono più che certa di aver fatto non so quanti errori e non l’ho resa così amara come volevo .-.
se vi va datemi dei consigli, ne ho molto bisogno XD.
 

Faggot. 
 

  
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