06/08/2011
9 recensioniPremessa: Sono lieta di presentarvi questa nuova storia o, come la chiamo io, questo nuovo sgorbio! Non è un continuo de “I giorni dell’amore”, benché qualcuno mi abbia chiesto se avessi pensato ad un suo seguito.
Questa che pubblicherò, è una storia totalmente diversa. Un avventura, un viaggio tutto nuovo, in cui Usagi avrà dei bisogni speciali e affronterà tante cose. Forse, la odierete o, forse, la amerete. Forse, invece, potrete immedesimarvi in questa Usagi stessa.
Detto ciò, vi auguro una buona lettura.
Kiss the rain
Prologo
Essere una giornalista può avere i suoi vantaggi. Si può viaggiare, scoprire parti del mondo a te, prima, sconosciuti. Si può esplorare, scoprire cose nuove: culture, usanze. Si può conoscere gente diversa, diversa da noi e dal nostro stesso mondo. Si può scoprire e riportare la verità. Diverse verità. Verità che noi ignoriamo. Che vogliamo ignorare. A volte, invece, non siamo noi a volerle ignorare, ma le ignoriamo perché qualcun altro ce la nasconde.
La verità può essere cruda, rude, dolorosa, scottante. O può essere piacevole, dolce, tenera.
La verità può essere interpretata come vogliamo. Possiamo viverla come vogliamo. Possiamo trasmetterla come vogliamo. Con la verità possiamo fare di tutto, soprattutto se si è una giornalista brillante, curiosa e piena di entusiasmo come Usagi Tsukino.
Sì. Essere una giornalista ha i suoi vantaggi.
A volte, però, questo lavoro comporta anche degli svantaggi. Perché, senza che possiamo accorgercene, la verità può esserci ritorta contro. Perché la verità che scopriamo può riguardare anche noi stessi. E, allora, lì non possiamo fare altro che affrontare la realtà e riflettere su come è meglio agire.
Usagi, di verità scottanti, ne aveva scoperte tante. Uomini e donne famosi, nonché compagni, fidanzati, o coniugi, infedeli, truffe aggravanti, ingiustizie impunite. Ma non aveva mai creduto che, da lì a poco, avrebbe dovuto fare i conti lei stessa con una verità che, prima di allora, non credeva esistesse.
Aveva tutto ciò che una ragazza di venticinque anni poteva desiderare: giovinezza, bellezza, spensieratezza, un buon lavoro che le piaceva, una famiglia amorevole, un padre come esempio da cui imparare, una madre comprensiva, un fratello assente fisicamente, ma molto più presente affettivamente, quattro amiche invidiabili e un fidanzato apparentemente perfetto.
A volte, però, come dice il proverbio, l’apparenza inganna.
Usagi si chiedeva spesso se, quello che stava per succedere nella sua vita, fosse anche la cosa più giusta da fare. Si chiedeva spesso se stava per fare un gesto dettato dalla razionalità, dal senso del dovere o se fosse dettato dal suo cuore. Perché, si sa, non c’è voce più giusta e più importante di quella del nostro cuore…
Si chiedeva spesso se, quello che stava per fare, fosse suggerito dal suo istinto e dai suoi sentimenti o dalla ragione.
E per rispondersi, per soddisfare quella curiosità, c’era solo una cosa che poteva fare…
I miei pensieri:
Prima di partire, ho deciso (all’ultimo momento) di lasciarvi qualcosina della mia nuova long fic. È un’idea che mi stava frullando nel cervello già da un bel po’ di tempo.
Mi sembra giusto buttarla giù, approfittando di questa vacanza per creare il vero e proprio capitolo. Spero che, nel frattempo, questa storia vi abbia suscitato almeno un minimo di curiosità.
A presto, allora!
Un bacio.
La vostra Manu ;)