Oh che diavolo ci faccio qui?! Cioè, mi ritrovo a descrivere i fatti di una vicenda iniziata come mai ci si aspetterebbe?Ormai ci sono, allora, faccio un respiro profondo e poi inizio………………. Ok sono psicologicamente pronta.
La  storia non avrà inizio con “C’era una volta…” mi rifiuto di pensare che  poi alla fine debba dire “…e vissero per sempre felici e contenti.” Non  è affatto così! O per lo meno è questo che ho pensato in un primo momento.Tutto ebbe inizio esattamente un anno fa quando  io, Heather, una ragazza dai capelli lunghi grigio cenere e dalla  carnagione pallida , stavo trascorrendo l’estate dopo il termine della  terza superiore.
Era un sollievo per me sapere che mancavano solo due anni alla fine di questa tortura, che però ero consapevole mi  sarebbe tornata utile nel mio futuro ancora da decidere.
Era  comunque una seccatura, ma non potevo del tutto lamentarmi a scuola ero  considerata un idolo dalle ragazze, per loro ero la Leader e questo mi  faceva onore.
Beh, torniamo all’ardente estate che stavo trascorrendo.
Il  tempo trascorreva in modo terribilmente lento e questa inesorabile  lentezza andava a braccetto con il caldo torrido del mese di luglio,  rendendomi sempre più nervosa.
Fu in un giorno come questo che  entrai in camera mia e mi gettai sul letto provando a chiudere gli  occhi, li riaprii un istante più tardi sedendomi sul letto a gambe  incrociate tenendomi la testa tra le mani, così appoggiai la mano sulla  scrivani alle mie spalle e presi quel volantino rosso che dall’inizio  dell’estate mi tormentava.
“Campeggio Estivo per adolescenti- dai 13 ai 17 anni”
“Ridicolo” pensai tra me e me.
L’idea  di un campeggio estivo mi fece per un istante sfuggire un’espressione  disgustata, credo che quella sarebbe stata l’ultima cosa che avrei mai  potuto fare… Infatti non avrei mai preso questa decisione di mia  spontanea volontà, se non fosse stato per mia madre che mi diceva di  continuo, “Tesoro non posso vederti sempre a casa sola, annoiata a non  fare nulla, ti rovinerai l’estate piccola mia!”
Io come al solito avevo il pensiero altrove e non stavo esattamente ascoltando ciò che diceva.