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Autore: Lau_McKagan    06/08/2011    3 recensioni
"Strano come un'incontro casuale possa cambiare la vita di una persona. Fato, destino, circostanza, pura casualità, chiamatela come vi pare. Fatto sta che la mia vita è cambiata... ora è tempo di vivere davvero."
Los Angeles, 1987 -Motley Crue-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tommy si stiracchiò pigramente camminando lento verso il portico della piccola villetta che aveva affittato a Vanice Beach. Era appena arrivata la primavera, così fortunatamente quel posto non era affollato di turisti. Non aveva voluto spostarsi troppo da Los Angeles, si sentiva più tranquillo così. Il porticato sul retro dava direttamente sulla spiaggia, e ci si accedeva tramite una grande porta a vetri. Era una bella casetta, tutta bianca e collocata in una posizione abbastanza tranquilla. Tutto attorno si estendeva la spiaggia di sabbia bianca, e poi la distesa piatta e azzurra dell'oceano.
Quel pomeriggio avevano fatto una lunga passeggiata sulla riva, e quando erano rientrati dopo il pranzo, lui aveva ceduto al sonno appisolandosi sul grande divano candido del soggiorno. Quando si era svegliato aveva trovato la casa vuota. Al momento si era preoccupato non poco, ma poi delle argentee risate in lontananza l'avevano rassicurato. Si appoggiò alla ringhiera di legno guardando avanti a sè infilandosi i Ray-Ban per ripare gli occhi dal sole. Sunny giocava sulla spiaggia e insieme a Thia stava cercando di costruire un castello di sabbia che proprio non pareva avere nessuna voglia di restare in piadi. Sorrise. Quei giorni stavano facendo bene a tutti. Cambiare aria per un po' e stare insieme aveva dato loro modo di rasserenarsi per quanto possibile, e riposare.

Si incamminò a piedi nudi sulla sabbia lasciando la sua t-shirt abbandonata sullo sdraio in veranda, e le raggiunse "Eccole le mie donne... che state facendo?"

"Papi!"

"Principessa! Un castello? Wohooooo! Vi aiuto!"

"Non ci sta venendo molto bene" mormorò Thia guardando perplessa la torre storta che aveva appena tentato di rimettere in piedi "è questa sabbia... troppo fine!"

"Naaa la sabbia va benissimo! Siete voi che non siete capaci!"

"Non è vero, costuivo dei castelli di sabbia bellissimi io!"

"Ma quando mai! Scommetto che non sapevi fare nemmeno la pista per le biglie! Adesso vi faccio vedere io... dai qua..." Tommy rubò il secchiello e le palette, iniziò a fare un miscuglio di sabbia e acqua e a dare forma alla sua scultura. Thia guardava il ragazzo a braccia conserte, un po' scocciata nel dover ammettere che se la stava cavando davvero bene. La piccola Sunny invece lo fissava a bocca aperta... il suo nuovo papà sapeva davvero fare un sacco di cose! "Ecco qua! Allora?! Che ve ne pare?"

"Waaaaaaaa papi è bello!"

"Lo so! Tesoro, che ne dici?"

Athena alzò le spalle "Si... non c'è male..." si limitò a dire.

"Cosa?! Come sarebbe non c'è male?! E' fico! E' bellissimo, dai ammettilo..."

"Non ci penso neanche!"

"Avanti!"

"Nooo! Ahhhhh ma cosa fai???" Tommy sollevò la ragazza di peso mettendosela in spalla e corse con lei verso la riva seguito dalla piccola che rideva felice "Mettimi giùùùùù!!!"

"Ammetti che il mio castello è bellissimo e che io sono bravissimo!"

"Mai!"

"Allora ti butto in mare!"

"Nooooooo!!! Tommy non ci provare!!!"

"Siiiiiiiii!!!" saltellò la bimba schizzando l'acqua addosso ai due.

"Ammettilo!"

"Tommy per favoreeeeee! Mettimi giù!!!"

"Non ci sentooooo!!! Allora???" fece lui girando e schizzando l'acqua con i piedi.

"Ahhhh mi fai cadere così!!!"

"Dillo!"

"Ok ok! Ok... basta che mi metti giù!"

"Prima dillo..."

Athena sbuffò "Il tuo castello è carino... sei stato bravo..." ammise a bassa voce.

"Non ho sentito..."

"Ma dai! Ahhhhhhhhhh!!!" urlò quando il ragazzo fece finta di lasciare la presa su di lei "Ok! Il tuo castello è bellissimo, bravo amore sei stato grande!" ripetè a voce più alta.

"Più forte!"

"Tommy!"

"Guarda che..."

"HAI COSTRUTO UN CASTELLO FANTASTICO! SEI BRAVISSIMO, BELLISSIMO, IL PIU' GRANDE DI TUTTI! UN VERO GENIO!!!" urlò "E IO TI AMOOOOOOOOO!!!" continuò ridendo.

"Così va meglio! Hai sentito piccola? La mamma mi ama! E pensa che io sia un genio!"

"Siiii il mio papà è genio siiiiiii!"

"Ora fammi scendere!" piano il ragazzo la posò giù, la tirò a sè stringendole forte la vita, e la baciò. I loro capelli mossi dal vento si intrecciarono, e stretti in quell'abbraccio desiderarono solo di non staccarsi mai più.

Ma Tommy in cuor suo nascondeva una grande angoscia. Ogni momento felice che trascorrevano insieme, gli lasciava la terribile consapevolezza che mai più avrebbero potuto riviverlo. Non lo dava a vedere, voleva dimostrarsi forte, per quanto gli riusciva. Ma ogni volta che calava la notte e Thia si addormentava esausta al suo fianco, non faceva altro che passare ore ed ore a fissarla, accarezzarla, parlarle senza che lei potesse sentire. Aveva paura che se avesse chiuso gli occhi, quando li avrebbe riaperti non avrebbe più trovato al suo fianco l'amore della sua vita. Ma per quanto le cose si cerchino di controllare, non sempre si riesce a far prendere alla vita la direzione desiderata. Le cose accadono, indipendentemente dalla nostra volontà. E questo Tommy, lo sapeva.


Athena si era addormantata sul divano dopo una nottata difficile. I dolori non le avevano dato tregua, e aveva dovuto prendere una quantità maggiore di antidolorifico. Sunny era uscita sulla veranda a giocare e Tommy per un po' era rimasto con lei. Era entrato per prendere dell'acqua, quando fu colto da una strana e spiacevole sensazione. Si voltò a guardare Thia stesa a pochi metri da lui. l'angoscia gli chiuse la gola e per un attimo temette di svenire. Le andò vicino trattenendo il respiro e si inginocchiò davanti a lei accarezzandole la fronte "T... Thia... tesoro..." mormorò con voce tremante. la scosse leggermente, senza ottenere nulla "Svegliati... Athena, amore... ti prego..." si abbassò per sentire il suo respiro. Nessun alito usciva da lei. Il suo petto era immobile... i battiti assenti. Strinse gli occhi sentendo le cocenti lacrime arrivargli impetuose. La fine era arrivata. L'amore della sua vita se ne era andato come era arrivato... senza far rumore. La strinsè a sè baciandole le labbra e cercando di imprimere nella mente il suo profumo, il suo calore, il tocco della sua pelle morbida, la morbidezza dei suoi capelli, tutto ciò di cui poteva far memoria "Non mi hai nemmeno detto addio..." biascicò tra i singhiozzi. La accarezzò di nuovo. Era così bella... e sembrava così in pace. Il viso era rilassato e un lieve sorriso si era stampato per sempre sulle labbra ancora rosee. In un attimo tutta la loro storia gli passò in testa, il loro strano incontro, la sua insistenza, tutte le volte che lei gli aveva dato il due di picche mentre lui non aspettava altro che giungesse la sera per andare da lei ed ottenere quei balli, l'unico modo che avesse per starle vicino. Ricordava quando lui e Nikki l'avevano salvata da quei brutti ceffi nel vicolo, ricordava quando era andato da lei per sfogarsi quando le cose con la band stavano andando a rotoli... e come lei pian piano si era sciolta tra le sue braccia, i suoi baci, le sue carezze, il suo respiro affannato mentre facevano l'amore. Tutto quello gli era stato strappato via crudelmente in quei mesi, quando una perfida e impietosa malattia l'aveva presa e portata via da lui. Non era giusto.

"Papiiiii vieni a vedere!!!" urlò Sunny da fuori. Tommy inspirò. Adagio posò di nuovo il capo di Athena sul divano e si sollevò a stento, cercando di asciugarsi le lacrime. Doveva essere forte... ora lo attendeva un compito ancora più difficile "Guarda cosa ho fatto!" ripetè la piccola non appena vide il ragazzo arrivare dietro di lei.

Senza nemeno guadare Tommy la prese in braccio e con lei si incamminò sulla spiaggia, verso la riva,  dove il sole stava facendo capolino da dietro l'oceano colorando il cielo di un caldo arancione tenue che si mescolava con il limpido azzurro del cielo "Vieni Sunshine... ho una cosa da dirti..."



***
Lo so, non è un capitolo bello, divertente e spensierato. Forse quelli mi riescono meglio, non lo so...  con questo non voglio che vi rattristiate eh, anche se è inevitabile per alcuni di voi, me ne rendo conto. Ad ogni modo sappiate cari lettori e care lettrici che il prossimo capitolo sarà l'ultimo. Rimanderò a quel momento i miei ringraziamenti. Un bacio
   
 
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