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Autore: GretaTK    06/08/2011    2 recensioni
Si sentiva sempre così solo, e col tempo si era arreso alla sua solitudine, facendosi sopraffare dalla tristezza. Si era ormai convinto che quello era il suo destino, e che non c'era più alcuna via d'uscita, più nessuna salvezza. Ma a me hanno insegnato che, nella vita, non bisogna mai dire mai. E' sorprendente scoprire cosa il mondo ha ancora in serbo per noi, soprattutto quando ormai si ha perso ogni speranza.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo era limpido e l’aria calda, ma lui si sentiva tutto il contrario. Il tempo non rispecchiava per niente il suo stato d’animo. Anzi, lui non si sentiva nient’altro che oscuro e freddo.
Conosceva benissimo il motivo di tutto quel dolore che gli opprimeva il petto. Era da tanto che provava quella strana sensazione di smarrimento.
La verità era che gli mancava l’amore. Quello vero, disinteressato, sincero, ma anche travolgente, passionale, caldo. Gli mancava sentirsi indispensabile per una donna che a sua volta era indispensabile per lui.
Il lieve e quasi impercettibile riflesso del suo volto lo osservava malinconico dalla vetrata che dava sul giardino della sua enorme villa di Los Angeles.
Bill scrutava torvo la linea perfetta di eyeliner che gli circondava gli occhi nocciola. Quello sguardo, quelle pupille, non erano le sue. Nemmeno quella smorfia addolorata che gli deformava il viso perfetto la riconosceva come sua. Quello che vedeva dinnanzi a sé non era più semplicemente Bill. Quello era Bill Kaulitz, il cantante dei Tokio Hotel.
Con questo non significa che odiasse il suo lavoro, la sua nuova vita, ma si sentiva come se si stesse sgretolando e disperdendo nel vento ad ogni secondo che passava. Si stava autodistruggendo, ecco la verità.
La sua “nuova identità” lo stava divorando da dentro, nel profondo, dando però effetti collaterali anche al suo fisico ed aspetto esteriore.
Non era più allegro e spensierato come una volta, non era più sbalordito ed eccitato dal suo mondo maestoso. Ora poteva comprendere realmente cosa significasse essere famoso, e ne stava pagando il prezzo. Tutto quanto, fino all’ultima goccia della sue essenza.
Si sentiva fiero di dove era arrivato, di quello che era diventato, ma doveva ammettere che gli mancava essere Bill e basta. Un ragazzo qualunque che ogni giorno faceva cose qualunque. Stava forse chiedendo troppo? Stava sbagliando a lamentarsi?
Se lo chiedeva molto spesso. Ed ogni volta la risposta non arrivava. Sperava in un’illuminazione improvvisa, in un flash di razionalità, in un qualsiasi lampo di genio che gli illuminasse il cammino, ma niente di tutto ciò accadeva.
Aspettava e aspettava, ma rimaneva sempre solo, coi suoi pensieri astratti e confusi.
Non arrivava nessuno in suo soccorso. Nessuna ragazza era in grado di aiutarlo e, nella maggior parte dei casi, nessuna di esse poteva farlo perché avvicinarsi a lui era impossibile.
Ecco cosa era in realtà lui. Un sogno irraggiungibile di milioni e milioni di fans di tutto il mondo. Niente di più di questo.
Non era il vero amore di una donna, non era il ragazzo di qualcuna, non era la gioia e la protezione di nessuna. Nessuna. Lui era solo. Lo era, e la sentiva sin nel profondo la sua solitudine.
Non aveva niente altro che sé stesso in quel momento. Certo, era appoggiato da suo fratello, da Georg e Gustav, da sua madre, da tutta la crew e da più di mezzo mondo, ma quella volta era diverso.
La questione era diversa. In quel momento doveva cavarsela da solo.
Nessuno era in grado di aiutarlo come avrebbe dovuto. Non era colpa di nessuno, semplicemente tutti loro non erano il rimedio adatto alla sua depressione.
Amore. Ecco cosa cercava, cosa voleva, cosa desiderava ardentemente. E più pensava a quella parola, più non ne capiva il significato.
A detta di tutti sembrava una cosa così facile e veloce trovare la persona giusta, ma lui era l’eccezione alla regola, evidentemente.
Nella sua vita si era sempre sentito diverso dagli altri. Sempre più eccentrico, sempre più creativo, sempre più sensibile. Insomma, sempre più. Ma non era una questione di credersi migliore di chiunque altro. Lui si sentiva semplicemente diverso, inimitabile. Unico. Ma niente di più di questo.
Aveva sempre apprezzato molto questo lato forte del suo carattere, ed in quell’istante lo stava odiando con tutta l’anima. Se non fosse stato tanto differente, forse, a quell’ora avrebbe già avuto una persona speciale al suo fianco.
Oppure, più semplicemente, non era il suo destino.
Che cosa crudele da pensare e soprattutto da credere, ma Bill non riusciva a darsi pace. Per lui era così e basta. Ormai aveva perso tutte le sue speranze di trovare l’anima gemella tanto ambita e sognata. Sarebbe rimasta per sempre un’utopia bella e buona.
Si era convinto che lui fosse nato per essere conosciuto da molti ma amato da pochi. Se l’era ripetuto talmente tante volte che ormai aveva finito per immedesimarsi nei suoi stessi pensieri.
Ed era proprio qui, in questo preciso punto, che si sbagliava.
Non aveva idea di quanto in realtà la vita avesse ancora in serbo per lui. Non capiva quante sorprese doveva ancora scoprire, quante persone doveva ancora da conoscere, quanti luoghi ancora da visitare, quanto amore aveva ancora da dare e, soprattutto, da ricevere.
Si era prescritto un futuro che in realtà non era fattibile. Era tutto inventato, ogni singolo tassello di pensiero. Aveva ancora tanto da assaporare e godere del mondo, della vita, e non aveva la minima idea di ciò che lo attendeva.
Ancora non lo sapeva, ma la sua salvezza era proprio lì, dietro l’angolo o, se preferite, dietro al suo muro


NOTE DELL'AUTRICE
Salve a tutti/e! Sinceramente non so nemmeno io cosa mi passava per la testa quando ho scritto questo one-shot, so solo che non mi convince del tutto e vorrei tanto un vostro parere. E' vero, non si può di certo dire che abbia un finale, come dire, soddisfacente, ma era ciò che mi vagava per la testa in quel momento.
Sono tornata proprio oggi da Barcellona e sono stanca morta, quindi non la trovo molto bella. Io comunque ho voluto provare a pubblicarla per semplice curiosità. Spero la troviate almeno carina, altrimenti ne andrebbe della mia autostima x)
Detto questo vi saluto! Un beso, GretaTK.

  
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