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Autore: Sciarpata di verde    07/08/2011    3 recensioni
“Non c'è sentimento più intimo e personale dell'amore. È come accorgersi di aver vissuto senza un pezzo di sè, e d'improvviso sentirsi tutti interi. È così che ti senti?" [PoxTigre] in verità questa è la citazione di un libro che ho letto ma fa parte della storia, spero vi abbia incuriosito. E ci saranno anche alcuni punti comici, altrimenti non sarei io XD. Buona lettura ^^.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Obsession

No, no es amor
Lo que tu sientes
Se llama obsession
Una ilusion en tu pensamiento
Que te hace hacer cosas
Asì funciona el corazon…
[Obsession – Aventura]

La sfida con Tai Lung ormai era finita da un pezzo. La Valle della Pace non era mai stata tanto tranquilla. Ognuno aveva ripreso la propria vita con tranquillità… tranne poche persone, il cui destino era stato travolto totalmente da un grosso e lardoso panda. E anche la vita di quest’ultimo era del tutto cambiata.
Il suo sogno di diventare un guerriero del kung fu si era realizzato in maniera molto bizzarra ed ora era diventato addirittura amico dei cinque cicloni. Cosa poteva desiderare di più?

Eppure… certe volte si sentiva un po’ triste. Per carità, era super-contento della sua vita adesso, ma gli mancava qualcosa. Qualcosa che si faceva sentire solo la notte, quando andava a dormire e cominciava a meditare. Non era grave, eppure sentiva che il suo sogno non era completo senza quel qualcosa.
- Cosa c’è che mi manca? – si domandava – Ho tutto quello che avrei sempre voluto nella mia vita… -

 

La vicenda che sto per raccontarvi sul leggendario guerriero dragone avverrà gradualmente, giorno per giorno e narrerò del suo amore, perché anche i panda possono innamorarsi, anzi, io credo che più si è grossi, e più si ha un cuore grande per amare. Non trovate un po’ anche voi?

 

Po, come al solito, stava mangiando la propria colazione con foga… o forse un po’ meno foga degli altri giorni. Come vi avevo spiegato, era da tempo che si faceva strane domande mentali e ciò lo rendeva un po’ triste. Arrivarono i cinque cicloni, o meglio quattro, poiché Tigre a quanto pareva stava parlando di una cosa molto importante con il maetro Shifu.
- Buon giorno ragazzi – aveva salutato il panda che stranamente si era svegliato prima di tutti.
- Come mai non ti sei alzato al nostro stesso orario? – domandò Scimmia un po’ irritato dal suo comportamento.
- Probabilmente questa notte avrò dormito si e no cinque minuti… le occhiaie come fate a vederle se ho dei cerchi neri attorno agli occhi? Comunque avevo fame… e mi sono alzato. –
- Come mai non ha dormito? – chiese Vipera preoccupata mentre gli altri si sedevano a fare colazione.
- Non so… sarà una cosa momentanea… - riprese a mangiare i soliti quintali di biscotti.
- Effettivamente sembri un po’ giu di morale… - intervenne Gru.
- Nah… non è niente ve lo assicuro – sorrise flebile.
Proprio in quel momento entrò il quinto ciclone con la sua solita fierezza e sicurezza nella camminata e quello sguardo penetrante da furbo felino.
Il panda addrizzò la schiena guardandola entrare nella cucina.
- Buon giorno! – le sorrise.
- Buon giorno a tutti. – salutò ancora seria.
Si sedette con eleganza e con la sua solita colazione già sul tavolo.
A Vipera però nn sfuggì l’improvviso buon umore del panda.

 

Dopo la colazione ci sarebbe stato l’allenamento quotidiano e come tutti i giorni i cinque cicloni, più il guerriero dragone, si erano recati nell’apposita stanza piena di aggeggi  ed ostacoli fatti apposta per allenarsi.
Tigre si allenava spesso un po’ con tutti, giusto per migliorare il suo stile di combattimento. E quando si allenava con Po sembrava quasi come se lui si divertisse ad essere picchiato, da chiunque dei cinque. Ma finiva sempre che li metteva KO… forse con Mantide era un po’ più difficile per il panda combattere, ma giusto perché il ciclone era davvero molto più piccolo di lui. A quanto pare, essere un panda era una cosa abbastanza positiva per il suo stile di kung fu visto che resisteva a qualunque cosa grazie alla sua ci… pelliccia, stavo per dire pelliccia!
In quei giorni era particolarmente contento quando Tigre si univa ai suoi allenamenti. E sempre in quei giorni era stranamente azzeccoso… ma ora mi spiegherò meglio:
Spesso, se non era la tigre dei cinque a chiederglielo, era stesso lui ad andarle vicino per chiederle di allenarsi insieme.
Quel giorno, dopo l’allenamento con la guerriera, Po le sorrise semplicemente contento e la vide allontanarsi. Anche lui fece per allontanarsi, ma gli venne spontaneo girarsi nuovamente verso di lei per studiarla da lontano in tutti i suoi movimenti. Non sapeva nemmeno lui perché lo facesse, ma gli paceva guardarla. La sua sola presenza lo rendeva felice e non capiva perché. Si rigirò nuovamente avanti sospirando.
Tutto questo non era sfuggito all’occhio di Vipera che, preoccupata per l’insonnia del panda, l’aveva tenuto d’occhio notando tutti i suoi comportamenti sospetti cercando di capire cosa avesse in quei giorni il suo amico.
Qualcosa la sospettava, ma aveva bisogno di prove migliori per definire la sua teoria.

 

Il giorno dopo Tigre non si presentò a colazione.
- Dov’è Tigre? – domandò sospettoso Po.
Ma nessuno dei cinque cicloni fu in grado di rispondergli, dato che nessuno l’aveva vista dalla sera scorsa. Avevano soltanto scosso la testa e alzato le spalle per fargli capire che non ne avevano idea.
E a Vipera non sfuggirono le occhiatine che Po mandava alla porta e il labbro inferiore che si torturava quasi a sangue.

 

Durante gli allenamenti la guerriera ancora non si fece viva.
Po, irrequieto per la sua mancanza e anche un po’ preoccupato, chiese al suo maestro:- Maestro Shifu, dov’è andata Tigre? –
- Non sono affari che ti riguardino. Se lei al ritorno vorrà dirtelo, te lo dirà, altrimenti io non so niente! – rispose serio. Ma il panda continuava a sospirare e tutta l’allegria che mostrava sempre, stranamente, quel giorno era come scomparsa.
- Cos’hai, guerriero dragone? Ti vedo distratto in questi giorni. –
- Io? Oh, beh… non lo so nemmeno io in effetti. Mi sento strano ultimamente… -
- Strano? – cominciarono a passeggiare sotto gli alti alberi.
- Si beh… sai… io sono super-stra-felice di essere diventato il guerriero dragone e di convivere con i cinque cicloni. È la cosa più bella che potesse capitare nella mia triste e vuota vita. –
- Ma…? – continuò Shifu al posto dell’allievo.
- Beh, è da un po’ di tempo che… appena mi metto a letto mi vengono in mente pensieri confusi… -
- Confusi? –
- Ma insomma, state facendo solo domande! – si fermò di botto.
- Cerco di aiutarti, mio buon guerriero. –
- Mai che tu mi chiamassi amico, eh? – ripresero a passeggiare.
- Ohohoh – rise – E sarebbe questo il tuo problema? Non mi sembra che centri granchè con Tigre. –
- No, ma non era questo il probl… - si fermò nuovamente - Cosa? Che centra lei? –
- Mi pareva che tu mi avessi chiesto dov’era andata, o sbaglio? –
- Si, ma… -
- Avevo dato per scontato che il tuo problema la riguardasse. –
- No! Tsk! – ripresero nuovamente il cammino.
Fecero una pausa.
- Sei proprio sicuro che non centri niente? – ridomandò sicuro di se il maestro.
- Ma certo! –
- Allora perdonami, continua pure a raccontare. –
- Come stavo dicendo, è da un po’ che mi vengono in mente pensieri confusi. E ogni tanto mi sento come se fossi vuoto… oddio, vuoto non potrò mai sentirmi – disse riferendosi alla sua pancia - Però, sai… come se mi mancasse un parte fondamentale… è come se il mio sogno non fosse completo. Capisci? Ho sognato tutta la vita di diventare un maestro del kung fu, e ora che lo sono mi manca ancora qualcosa! È… è assurdo! – si passò una mano in testa come per concentrarsi meglio.
Fecero una piccola pausa silenziosa. Poi gentilmente Shifu invitò il panda a sedersi su una panchina sotto l’albero di pesche.
- Sai, anche io mi sentivo così da giovane. –
- Davvero? – lo guardò con meraviglia.
- Certo, provavo esattamente le stesse emozioni che stai provando tu in questo momento. –
- No, mi sono stupito al sapere che una volta eri giovane, non me l’aspettavo! –
- Ah ah… spiritoso – disse con tono ironico – Stavo dicendo: l’aver cresciuto Tai Lung, sembra strano ma era davvero bello, mi faceva alzare la mattina e addormentare la sera. Faceva diventare piacevole anche la cosa più banale, anche l’alzarsi la notte perché il tuo piccolo piange, ti rende piacevole il cucinargli tutti i giorni e il cambiargli i pannolini puzzolenti. Credo che alla fine sia stata una delle cose più belle che mi siano capitate nella vita e non puoi immaginare il dolore che ho provato quando la stessa creatura che avevo cresciuto, si era rivoltata contro di me. Ero accecato dall’amore che provavo per lui. E quando fu arrestato, sentii un senso di vuoto assoluto, non riuscivo ad essere felice. Pensai così di adottare Tigre. Magari avrebbe colmato il nulla che sentivo. Invece no. Ed io più ero triste, più rendevo triste la mia allieva, per questo adesso lei è così dura con tutti e con se stessa. Nulla più avrebbe colmato quello che aveva lasciato la creatura che amavo. Certo, era un amore paterno, ma parliamo sempre di amore. – fece una pausa per osservare affondo il suo alliveo seduto al suo fianco che guardava l’orizzonte ascoltandolo – “Non c'è sentimento più intimo e personale dell'amore. È come accorgersi di aver vissuto senza un pezzo di sè, e d'improvviso sentirsi tutti interi. È così che ti senti?" – il panda si girò verso di lui stupito da quella frase – Citazione di un libro che lessi tempo fa. Ma credo sia quasi necessario dirla in questo preciso istante, non trovi? –
- Non so… effettivamente è proprio così che mi sento. Senza un pezzo di me. Ma quando sto con i cinque stranamente quel vuoto si riempie… forse non proprio… non so –
- Ti senti completo solo quando stai con Tigre, non è così? –
Po sussultò sul posto:- Chi? Cosa? Ma che state dicendo! Io sono un grosso e lardoso panda, che centro con lei? –
- Non lo so. Non sono nella tua testa bacata! E poi… non siamo noi a decidere di chi innamorarci. –
- Primo. Non ho la testa bacata. Secondo. Wow! Siete proprio saggio voi! –
- Si, lo so! È tutto merito del maestro Oogway. Lui mi ha insegnato ad essere saggio.-
- Quindi… insomma… tornando al discorso di prima… voi credete che io sia innamorato di Tigre? –
- Suppongo di si, spetta a te capirlo! –
- Beh, adesso potete dirmi dov’è andata?? – chiese curioso.
- No! Non posso, mi dispiace. Lei mi ha chiesto di non parlarne con nessuno. – si alzò dalla panchina e si avviò verso il palazzo di Giada.
- Oh, ma andiamo!! Sono preoccupatissimo!! – si girò ancora seduto sulla panchina.
- Scusami, ma non mi è permesso. – e così si allontanò.
Po rimase solo con i suoi pensieri. E solo in quel momento si rese davvero conto di quanto ogni giorno gli mancasse quella guerriera tanto ostinata, quando si separavano, quando andavano a dormire, di quanto fosse geloso quando la vedeva allenarsi con gli altri cicloni. Per lui ormai era un’ossessione. Poi in un attimo si rattristì.
- Io sono innamorato di Tigre… ma lei non ricambierà mai il mio amore… sono solo un grosso lardoso panda… e lei è una sensuale e forte tigre della Malesia… siamo completamente diversi… - disse tra se e se.

 

Qualche ora dopo Vipera si stava aggirando nullafacente per i corridoi del dormitorio quando sentì un rumore proveniente dalla cucina. Vi entrò strisciando e non poteva credere a quel che stava vedendo: Po che con mosse di kung fu stava sfasciando mobili interi per cercare del cibo.
- Po! Ma che stai facendo? – chiese scioccata.
A sentire la sua voce, il panda si fermò immediatamente e con un biscotto ancora in bocca disse:- Che c’è? Se sono sconvolto mangio, va bene?! – quasi scocciato dalla sua domanda – Shifu ormai ci è abituato… - ingoiò il biscotto – Non mi guardare così! Lo so che quando mi comporto così sono orribile! – si mise quasi a piangere.
- N-non me l’aspettavo. Tutto qua. M-ma perché sei sconvolto? – balbettò la vipera.
Lui arrossì leggermente, ma non disse niente.
- Non vuoi dirmelo? –
Po si morse il labbro indeciso se dirglielo o no.
- Riguarda Tigre per caso? –
- Ma perché tutti parlano di Tigre!! Basta! – si irritò tornando a cercare cibo.
- Allora ci ho azzeccato! Lo sapevo! Lo sospettavo! –
- Cosa? – distolse lo sguardo dal mobile per girarlo su Vipera.
- Tu sei innamorato di Tigre, non è così? – gli sorrise comprensiva.
- Si… si nota tanto? – abbassò gli occhi imbarazzato.
- Mmm… non tanto… io ero solamente preoccupata per la tua insonnia e così ti ho tenuto d’occhio per capire cosa avevi… poi ho cominciato a sospettare di qualcosa e adesso ne ho avuto la conferma! Però ti do un consiglio: non guardarla in continuazione! O tutti se ne accorgeranno! –
- Il maestro Shifu se ne è già accorto… -
- Visto? Non essere invadente. Non farla diventare un’ossessione. Altrimenti poi ti stanchi solo per questo! –
- Hai ragione… grazie, Vipera. – accennò ad un sorriso e l’abbracciò per ringraziarla.

 

Il giorno dopo Tigre fece ritorno al palazzo di Giada la mattina presto trovando i suoi colleghi seduti a tavola intenti a fare colazione. Tutti la guardarono sorpresi, ed in particolare il panda seduto a capotavola, che senza pensarci due volte si alzò di scatto scuotendo il tavolo involontariamente. Corse verso di lei e l’abbracciò senza far caso agli sguardi stupidi dei quattro cicloni. L’abbracciò quasi alzandola. Ispirò a fondo quasi come se gli fosse mancato il suo profumo. La guerriera presa alla sprovvista spalancò gli occhi guardandolo. Non aveva mai fatto del resto una cosa simile e a lei pareva davvero strano, ma gli faceva sentire un piacevole tepore. Ricambiò lentamente l’abbraccio per quel che poteva, dato che Po stava quasi stritolando anche le sue braccia.
- Tigre! Dove sei stata?! Mi hai fatto preoccupare! -
Poi il panda prese coscienza di quel che stava facendo davanti a tutti e si distaccò terribilmente imbarazzato.
- Beh, ehm… allora… come stai? –
- S-sono mancata solo per un giorno… - e senza che se ne accorgesse gli altri quattro cicloni le si buttarono addosso evidentemente preoccupati anche loro facendole tremila domande su dove era stata, cosa aveva fatto, perché non li aveva avvertiti…
Po si fece un po’ da parte per lasciare spazio ai cinque. Anzi, si allontanò del tutto, convinto di aver sbagliato, di essere stato troppo invadente. E ripensò alla notte precedente che aveva passato pensando continuamente a lei, a quando sarebbe tornata e a quanto gli mancava. Se ne andò via dalla stanza attraversando la porta sul retro e si avviò nella sua camera fingendo di meditare.

 

Dopo aver dato alcune spiegazioni ai cicloni, Tigre scrutò gli angoli della stanza senza trovare colui che cercava.
- Che fine ha fatto? – bisbigliò tra se e se.
Approfittò così del baccano che regnava adesso nella cucina e sinuosamente uscì da essa cercando il grosso panda. Cominciò a camminare verso le stanze senza rendersi conto che era seguita da Vipera.
- Ti piace, eh? – esclamò l’amica d’improvviso.
- Vipera! Accidenti, potresti cercare di strisciare di meno! Mi hai fatto saltare! –
- Scusa… - ridacchiò sotto i baffi – Allora… ti piace? –
- Ma cosa? – continuò a camminare senza capire.
- Ma come “cosa”!? Intendevo lui!
- Ma lui chi? –
- Ma come “lui chi”!? sto parlando di Po! –
- Cosa?? Il grosso lardoso panda?? –
- Si –
- Quello che mi ha rubato il posto di guerriero dragone?? –
- Certo! –
- Quello che si è preso il mio destino?? –
- Primo. Non era il tuo destino, ma il suo. Secondo. Esatto! –
- Quello che io detesto a morte fin da quando è arrivato al palazzo di Giada? –
Annuì l’amica.
- Quello che ha sconfitto, non si sa come, Tai Lung? –
- Ovvio… -
- Quello che ogni volta che sale le scale del palazzo ti dice affannosamente “Ah! Le scale!”? – fece l’imitazione.
- Si, proprio lui! – rise.
- Quello che poco fa in cucina mi ha abbracciato come se non mi vedesse da anni? – addolcì la voce.
- Ah-ah… - annuì.
Tigre sospirò affondo.
- Ho provato tanto a non pensarci, sai? Mi convincevo sempre che era impossibile, e che quel sorriso lo rivolgeva a tutti, non solo a me. Ma non riesco a non pensarci… - spiegò timidamente e abbassando il capo.
- E allora perché non glielo dici? –
- Non potrei mai! – si fermò di botto con sguardo severo – Non chiedermi di farlo! È impossibile! – riprese a camminare.
- Ma… potresti rimanere sorpresa dalla sua risposta! –
- Vipera! Ma ti rendi conto di quel che dici?? Lui è un panda! Ed io sono una tigre!! Ma-ma-ma come si può solo pensare una cosa del genere?? – sbraitò triste Tigre.
- Allora spiegami cosa vai a visitarlo a fare! –
- N-non sto andando… a visitarlo… assolutamente! – arrossì leggermente.
- E cosa stai andando a fare nelle camere da letto?? – si indispettì l’amica.
- N-niente… - evitò il suo sguardo indagatore.
Si fermarono per pochi minuti, come se stessero parlando mentalmente. Vipera era quasi come la sua migliore amica e la capiva al volo. Ella sospirò.
- E va bene! Fa come vuoi! Ma ti prego: la prossima volta che te ne parti per qualunque motivazione, avverti prima quel grosso panda! Perché io non riesco a sopportare le sue lagne! Si preoccupa e gli manchi da morire! Quindi se gli vai a parlare: primo, spiegagli perché te ne sei andata, secondo, chiedigli scusa per non averlo avvertito!! – e se ne andò incavolata nera.
Tigre la guardò quasi impaurita con gli occhi spalancati. Non si era mai arrabbiata in quel modo con lei…
- Gli sono mancata da morire? – parlò tra se – Si lagnava? E si… preoccupava per me? – stranamente quella situazione le piaceva ed accennò un sorriso che non potè trattenere.
- Allora anche io gli piaccio… -

 

Quasi corse verso la stanza di Po. Vi entrò e lo trovò in una posizione al quanto strana e con vicino decine di scatole di biscotti.
- Oh! Ciao Tigre! Stavo… stavo solo facendo un po’ di meditazione… - si sciolse da quella strana posa.
- Vedo… con i tuoi soliti biscotti… -
- Si, beh… quando sono sconvolto mangio – sorrise leggermente grattandosi dietro la testa in segno di imbarazzo.
- E perché sei sconvolto? – gli si avvicinò con passo felino.
- Ehm… ecco… si, insomma… - balbettò arrossendo.
Tigre ora era davvero vicina al suo volto, nonostante la differenza di altezza.
Lei lo baciò, così, come se fosse la cosa più normale del mondo… e sentì il suo innamorato sussultare a quel tocco.
Quando si staccò bisbigliò sulle sue labbra un leggero:- Ti amo –
- Cosa? – si stupì il panda – Non… non mi starai mica prendendo in giro?! – tramò.
- No! Non sono così meschina! Cosa credi? – fece una faccia severa.
- Ok ok… ti credo! Ma… come mai questa confessione improvvisa? –
- Sentivo solo il bisogno di dirtelo –
- Anche io! –
- “Anche io” cosa? –
Lui la strinse tra le braccia come sempre quasi sollevandola e le sorrise dicendole:- Anche io ti amo! –
E con strana sorpresa anche lei sorrise a quella rivelazione e strinse intorno al collo le sue braccia attirandolo a se e riprendendo a baciarlo in modo più passionale.

 

- Ah! Vorresti per cortesia spiegarmi dove sei stata?? –domandò Po staccandosi dal bacio.
- Avevo una missione piuttosto semplice  di cui mi aveva parlato Shifu, e siccome aveva incaricato solo me… beh, mi sembrava brutto parlarne con voi altri, no? E comunque l’ho detto solo a te, agli altri mi sono inventata la scusa del avevo bisogno di stare un po’ da sola… ed in effetti è vero: la missione era una scusante per stare un po’ lontana da te. –
- Da me? E perché mai? –
- Perché mi piacevi e credevo che non fosse giusto! – nascose la testa nella grossa pelliccia del panda, per la vergogna.
- Beh… allora cosa ti ha spinto a confessarti? –
- Ho parlato con Vipera… e lei mi ha detto quanto eri preoccupato per me e quanto ti mancavo. Ed ho pensato di piacerti anche io… -
- Non sei il tipo che dice cose del genere… dev’essere una cosa seria! – scherzò Po.
- Smettila di prendermi in giro! Mi sto vergognando a morte! Ti sgozzo vivo se continui! –
- La tua solita delicatezza femminile insomma… - rise.
- Cosa vorresti dire? – alzò lo sguardo minaccioso verso di lui.
- Niente! Stavo scherzando! – si salvò – Tu vai benissimo così! –
E così ripresero a baciarsi.

 

 

 

Fine

 

Spazio autrice:

Oh, beh, dovevo scrivere assolutamente una storia così! era necessario! Altrimenti non ero in pace con me stessa! Mi era venuta in mente e non potevo non scriverla!! Mi scuso però per non aver fatto mai parlare Mantide… poverino! Comunque alla fine mi stava un po’ antipatico u.u. Poi mi scuso per aver saltato molto parti delle giornate, ma onestamente mi pareva inutile anche solo accennarle… no? Cinzietta questa storia la dedicoa te che so quanto adori Kung fu Panda, ma soprattutto quanto ti piacciano i panda XD. Beh spero vi sia piaciuta la storia perché (come sempre) ci ho messo tanto amoreeee ç^ç. Recensite mi raccomando! E mi auguro che non abbiate vomitato per tale opera XD… beh, arrivederci! ^^

 

   
 
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