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Autore: Elibì    07/08/2011    3 recensioni
Chris ridacchiò, e si accoccolò tra le sue gambe. "Vorrei che lo sapessero" sospirò.
"Gli altri dici?".
"Si".
"Oh, ma lo sanno!" rise Darren, "Lo sanno anche meglio di noi. Mark e Lea stanno solo aspettando le nostre dichiarazioni a riguardo".
"Penso che dovranno aspettare molto..".
"Mh, non più di tanto credo" borbottò Darren.
(...)
Puro sclero sulle ultime dichiarazioni di Darren e Chris.
CrissColfer is on!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di Rumors e Polvere di Fata.

Darren Criss era ufficialmente distrutto. Dopo la live chat con Ashley e Mark, era ritornato in albergo che a malapena riusciva a reggersi in piedi, programmando di farsi una bella dormita prima della premiere di Glee in 3D.
Sospirò pesantemente prima di girare la chiave nella toppa, aprendo lentamente la porta bianca e riuchiudendola dietro di se.
Poggiò le chiavi nel comodino affianco, non riuscendo ad orientarsi nella penombra della camera, maledicendosi per aver lasciato nuovamente le persiane abbassate dalle quali filtravano pochi raggi di sole. Inciampò un paio di volte in vestiti, scarpe che aveva lasciato, come al solito, in terra. Il personale dell'albergo aveva rinunciato a mettere in ordine quella stanza, anche perchè Darren continuava a dire che il disordine lo rilassava e, nonostante tutto, vi riusciva sempre a trovare le cose. In quel momento però desiderò ardentemente di essere un po' meno pigro e un po' più ordinato.
Finalmente, dopo varie peripezie, arrivò alla finestra e alzò le persiane bianche, chiudendo immediatamente gli occhi alla vista della luce accecante del sole.
Non riuscendo ad aprirli per il fastidio, iniziò a togliersi la maglietta buttandola regolarmente da qualche parte, indietreggiando leggermente.
"Darren, ma come te lo devo dire di non lasciare sempre questo casino?" chiese una voce acuta, forse fin troppo conosciuta, alle sue spalle "Questa non è una stanza, è una topaia, buon Dio!".
Darren sussultò, aprendo di scatto gli occhi e facendo un salto all'indietro.
"C-chris?" chiese, incerto riconoscendo l'amico dietro di lui, che era appoggiato al muro con aria rassegnata e fintamente scocciata, "Che ci fai tu qui?".
"Volevo vedere se stavi bene" rispose l'altro con una scrollata di spalle, sedendosi sul letto, "Se ti dispiace me ne vado".
"No!" esclamò Darren, "Mi hai solo spaventato".
E aggiunse, notando di essere a petto nudo.
"Fammi solo mettere una maglietta".
Chris rise, divertito, guardandolo con aria scettica. "Come se non ti avessi mai visto senza maglietta" disse, malizioso.
Darren arrossì. "Ah, giusto".
Rimase in piedi, guardandosi i piedi imbarazzato, dimentico della stanchezza di prima che sembrava essere svanita tutto d'un colpo.
Era sempre così con Chris. Lui diceva certe cose in modo così naturale da lasciarlo di stucco.
"Darren, ti disturbo?" chiese, incerto, "Sembri stanco".
"N-no, figurati. Tu non mi disturbi mai" disse, ovvio.
"Menomale" sospirò Chris, "Anche perchè pensavo ti fossi pentito di avermi dato la chiave della tua stanza".
"Scherzi?" disse Darren, "Credevo che dopo averti dato la chiave di casa mia non ti facessi più questi problemi".
Chris rise. "In effetti non hai tutti i torti, solo che IO a differenza tua sono una persona discreta. Mi accerto sempre di essere solo quando vengo a farti 'visita'".
"Cosa vuoi dire con questo? Io sono discretissimo" rispose Darren, risentito.
"Ah certo. Sopratutto quando vai in giro saltellando chiedendo a tutti 'Dov'è Chris? Ieri ha dimenticato la giacca a casa mia!', o quando esordisci a pranzo 'Beh, io vado a fare compagnia a Chris, che è tutto solo' e Lea e Mark ti lanciano occhiate maliziose".
"Non c'è niente di male!" esclamò Darren, incrociando le braccia, "Sei un mio amico, mi fa piacere stare con te".
"Ah, quindi sono un tuo amico?" chiese Chris, offeso, alzando il sopracciglio destro in un modo che Darren personalmente adorava.
"Certo" lo provocò Darren.
"Bene, quindi tu a tuo amico fai le cose illegali che hai fatto a me ieri notte? Dovrei preoccuparmi Criss?".
Darren rise avvicinandosi a lui, "Solo agli amici molto speciali" sussurrò nel suo orecchio, prima di dargli un dolce bacio sulle labbra.
"Mhh.." mugugnò Chris, staccandosi, "Non basta questo per farti perdonare".
"Dai, Chris, non fare il finto geloso" disse, "Sai benissimo che questo compito spetta a me".
"Cosa vorresti dire?" domandò Chris, il sopracciglio che ormai si era alzato di almeno due centimetri.
"Beh, non sono io che vado in giro con camicie e pantaloni aderentissimi illegali in molti paesi del mondo" proferì, stringendo le labbra, "Dovrei essere io a preoccuparmi che qualcuno non ti salti addosso, amore".
Chris ridacchio, avvicinandosi per baciarlo più intensamente, iniziando a mordecchiargli il labbro inferiore. Darren si mise a cavalcioni sopra di lui, spingendolo appena sopra il letto, accarezzandogli i capelli mentre l'altro sospirava estasiato.
Chris iniziò a far correre le sue mani sul petto scolpito dell'altro, salendo verso il collo, per poi passare le sue mani affusolate nei capelli ricci del moro.
Darren gemette, baciandogli il viso, il naso, per poi mordicchiargli il lobo dell'orecchio.
"Mh.. adoro le tue orecchie" sussurrò, "Sono terribilmente sexy".
Chris ridacchio, allontanando dolcemente. "A-aspetta" disse, "Devo parlarti di una cosa".
"Non possiamo parlarne dopo?" chiese Darren, allungando le mani verso di lui, "Mi sei mancato oggi".
"No, Darren!" esclamò Chris, "E' una cosa seria".
"Anche il mio è un problema molto serio!" disse Darren, "Scherzi? Mi aspetta una serata allucinante, dove dovrò evitare di guardarti con aria adorante ogni secondo, di toccarti e di parlarti, e continuare a fare finta di essere solo un tuo collega. E' stressante".
"Darren, dimentichi che ci aspetta. Anche per me è la stessa cosa. Ed è proprio di questo che dovevo parlarti".
Darren strizzò gli occhi, sedendosi affianco a lui mentre Chris si rialzava dal letto, guardandolo dritto negli occhi.
"Ricordi quando abbiamo deciso di non dirlo agli altri?" chiese, serio "Io pensavo fossimo entrambi d'accordo".
"Lo siamo" assicurò Darren.
"Ecco.. quindi, io in realtà sono venuto qui per assicurarmi che tu non fossi ubriaco o che non avessi fumato qualcosa".
Darren scoppiò a ridere. "Chris, stai bene? Che cosa dici?".
"Io sto bene, ma tu sei sicuro di essere stato nel pieno delle tue facoltà mentali durante la live chat?".
"Ero in me" assicurò Darren.
"E allora perchè diamine hai iniziato a sclerare riguardo il tuo amore nei miei confronti e a parlare di matrimonio? Dimmi, sei per caso impazzito? Non è un buon modo per annullare i sospetti. Ashley lo sa, ma Mark e tutti gli altri no!".
"Chris io stavo scherzando. O meglio, quello che ho detto lo pensavo sul serio ma gli altri avranno pensato che stessi scherzando come al solito!".
"Non solo, questo si aggiunge a tutti gli altri rumors! Potevi anche evitare di indossare la MIA camicia blu a quadretti l'altro giorno, l'hanno notato tutti! Per non parlare dei commenti sul bacio di Blaine e Kurt!" sbottò l'altro, "e dei tuoi 'Mi sentivo come Blaine in quel momento, è stato molto intenso e bla bla bla'! Io mi faccio in quattro per mantenerlo segreto, e tu sputtani tutto così?".
Darren lo guardò completamente a bocca aperta, "Sei tu quello che risponde ' O Dio si ' quando ti chiedono se sono un bravo baciatore. Sembrava molto della serie 'Per non parlare di quando facciamo altro nei camerini!'".
Chris arrossì, "Beh in effetti era in quel senso! Ma alla fine ho rimediato, quindi non vale".
"Rimediare per te vuol dire balbettare cose senza senso?" domandò Darren, irritato, "Devi solo ringraziare che ci fosse poca luce, scommetto che eri rosso come un peperone!".
"Non è vero!" mentì Chris, sapendo benissimo che aveva ragione, "Io non arrossisco per queste cose. Sono un attore, cavolo!".
"Beh ma insomma, non basta essere un bravo attore per fingere che io non sia un bravo baciatore, e non solo" aggiunse infine, ammiccando.
Chris lo guardò estasiato per un attimo, prima di ritornare serio.
"Non è questo il punto" disse, "Siamo troppo ambigui. Insomma, l'hanno capito tutti. Sopratutto se tu continui a chiamarmi 'collega' durante le interviste, fingendo anche di essere serio, dopo averne dette di tutti i colori".
"Allora cosa vuoi fare? Dirlo a tutti? Lo sai che per me non ci sarebbero problemi. Quello che vuole fare tutto in segreto da tre mesi sei tu, non io".
Chris sospirò, notando l'espressione triste del moro.
"Lo sai che è necessario" proferì, rassegnato "E sai che non dipende da me".
"Si ma io non posso assicurare più di trattenermi dal baciarti quando ne ho voglia, anche di fronte agli altri. Di abbracciarti, di prenderti la mano come farebbero qualsiasi altri fidanzati. Di chiamarti 'cucciolo' o 'piccolo' come e quando mi pare..".
"DARREN CRISS!" sbottò l'altro, "Lo sai che odio questo tipo di nomignoli. Prova a chiamarmi così e giuro che ti prenderò a calci!".
"Ma non puoi farmi questo, piccolo. Lo sai che io ti adoro.."
"Darren!" strillò l'altro, dandogli un colpetto sul braccio, con aria schifata "Continua e ti assicuro che non faremo NIENTE per i prossimi mesi, non potrai più dormire nel mio letto, per non parlare delle pause nei camerini. Niente di niente ".
"Niente di niente?" ripetè Darren, con aria terrorizzata, "Chris non puoi farmi questo!".
"Oh, andiamo Darren! Sono così "gay" quei nomignoli!" ridacchiò l'altro.
"Chris, ma tu sei.."
"Io si, ma tu in teoria no! Quando fai così lo sembri più di me! Ci manca solo che ti esca polvere di fata dalle orecchie!".
"Cosa? Polvere di...".
"Oh, lascia perdere!" esclamò Chris divertito dall'espressione confusa di Darren.
Il riccioluto sbadigliò sonoramente.
"La verità è che sei terribilmente irresistibile" proferì, "E per me è un'impresa starti lontano".
"Lo so, sono molto affascinante" disse Chris, con un sorriso sornione.
"E modesto sopratutto" aggiunse Darren, dandogli una pacca sulla spalla.
Chris ridacchiò, e si accoccolò tra le sue gambe. "Vorrei che lo sapessero" sospirò.
"Gli altri dici?".
"Si".
"Oh, ma lo sanno!" rise Darren, "Lo sanno anche meglio di noi. Mark e Lea stanno solo aspettando le nostre dichiarazioni a riguardo".
"Penso che dovranno aspettare molto..".
"Mh, non più di tanto credo" borbottò Darren, beccandosi un occhiataccia da Chris.
"Beh, che c'è? La tensione sessuale ci uccide, non mi stupirei se un giorno o l'altro ti saltassi addosso durante le riprese o, peggio, un live!".
"L'hai già fatto" osservò Chris, sospirando, "E non è stata una bella trovata!".
"Perchè? I fan erano in delirio!".
"Potevi almeno avvisare prima di baciarmi. Pensavo mi venisse un infarto" disse, guardandolo male. "Anch'io!" ammise Darren, divertito, "Eri assolutamente adorabile con il viso tutto arrossato".
"Mhh.." mugugnò Chris, stringendosi a lui e beandosi del suo profumo, "Si ero piuttosto carino".
Darren si ritrovò a sbadigliare di nuovo. "Sono preoccupato per stasera" mormorò, "Verrano anche mamma e papà".
A Chris si illuminarono gli occhi, sorridendo dolcemente. "Davvero? Non vedo l'ora di rivederli!".
"Anche loro sono molto contenti di vederti, mi chiedono sempre di te. Fai parte della famiglia ormai. Ma se vogliamo che tutto fili liscio, fingiti non troppo entusiasta stasera quando li vedrai. Potrebbe alimentare delle voci..".
"Hai ragione" concordò Chris, appoggiandosi sul suo petto e ascoltando i battiti del suo cuore mentre Darren si stendeva sul letto.
"Forse è il caso che mi riposi un po' prima" osservò Darren, stroppicciandosi gli occhi, "In effetti sono stanco morto".
"V-vuoi che me ne vada?" chiese Chris, spostandosi un po' , "Così non ti disturbo".
Darren lo attirò verso di sè, schioccandogli dolcemente un bacio sulle labbra.
"Quante volte ti devo ripetere che tu non mi disturbi mai?" chiese, avvicinando le sue mani alla bocca per baciarle teneramente.
Chris arrossì, "Allora posso dormire qui con te?" chiese speranzoso.
Darren ridacchiò, "Credevo che non me l'avresti mai chiesto" ammise.
Il soprano sorrise, accucciandosi sul suo petto.
Chiuse gli occhi, sentendo di trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Con la persona giusta.
"Chris?" chiamò Darren.
"Mmh?".
"Lo sai che ti amo vero?" domandò incerto.
"Certo che lo so" rispose semplicemente.
Darren si rilassò, chiudendo anche lui gli occhi, sorridendo beato.
"Ti amo anch'io" mormorò Chris, prima di prendergli la mano e portarsela sul petto.
Questo Darren lo sapeva bene, ma aveva bisogno di sentirselo dire anche perchè quella sera non ne avrebbe avuto occasione. Avrebbe dovuto fingere, stando sempre a distanza di sicurezza dall'uomo che amava, nonostante comunque fosse palese a tutti la loro relazione.
Era impossibile non vedere il sentimento che li legava.
Lo si leggeva nei loro sorrisi. Nelle loro espressioni, nel modo in cui parlavano l'uno dell'altro. I loro occhi brillavano d'emozione repressa. Mentre si addormentava, Darren si chiese cosa sarebbe successo durante la premiere, se ce l'avrebbe fatta a nasconderlo ancora.
Si prospettava una serata interessante.

Fine.

Angolo dell'autrice: E' molto Fluff. Anzi, è troppo Fluff, sopratutto alla fine. E sopratutto non è niente di serio, ma solo uno sclero momentaneo sulle ultime rivelazioni e, soprattutto,sulle ultime interviste. Insomma, che non ci prendano in giro, stanno insieme! E' ovvio, palese!
E' la prima CrissColfer che scrivo, e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, quindi si accettano recensioni (positive e negative, sia chiaro!). Un bacio e a presto! Ely

P.S: CrissColfer is on!

  
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