Fanfic su attori > Robert Pattinson
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Autore: midnightsummerdreams    07/08/2011    4 recensioni
Lei: 25 anni lavora al St. Mary nel reparto maternità, si è trasferita a Londra insieme al suo migliore amico e non ha altri interessi se non il suo lavoro, il suo lavoro ah e il suo lavoro, è reperibile per le sue pazienti a qualsiasi ora del giorno e della notte..
Lui:ha 28 anni lo conoscete tutti, è tornato a casa dopo essere stato tradito dalla sua fidanzata storica con cui stava per sposarsi, e vuole solo starsene un pò tranquillo..
Che cosa succede quando lui e lei si incontrano in un bar?
e se dopo aver passato la notte insieme il giorno dopo si rincontrassero dove lavora lei?
["e così sei l’ ostetrica di cui straparlava Victoria”disse Robert
“così pare e tu sei il padre della bambina che non si è mai visto”disse Carla
“Rob è già nata vero”disse un ragazzo raggiungendoli in preda al panico
“si Tom vai a vederla è bellissima”disse Robert
“scusi ma lei dove va?”chiese Carla l’ orario di visita dei parenti era finito da un pezzo
“posso vedere mia figlia”disse Tom
“Victoria è mia sorella”disse Robert]
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi avverto questo capitolo potrebbe risultare pesante perchè un pò lungo ci ho messo parecchio a scriverlo e non lo so se sono soddisfatta principalmente voglio scusarmi con le persone che seguivano questa storia e che hanno smesso di seguirla per colpa mia, si perchè aggiornare ogni morte di papa ha sicuramente influito anche sulla mia scrittura che mano a mano è scemata davvaero nel pessimo e di questo mi dispiace tantissimo, perchè quando ho iniziato questa storia ci tenevo tantissimo e adoravo scriverla poi però è diventata lunghissima e suppongo che voi vi siate stancati, quindi vi capisco se avete smesso di seguirla, di norma non le direi queste cose ma essendo l'ultimo capitolo ed essendo io molto legata a questa storia volevo dirlo, perchè davvero è colpa mia essendo io l'autrice, non dei miei poveri personaggi XD a mia discolpa posso solo dire che la mia esistenza quest'anno è diventata un vero inferno sto facendo tirocinio praticamente senza interruzioni e andrà avanti fino ad ottobre e sto già impazzendo ora poi gli appelli d'esame erano tutto l'anno costantemente e purtroppo tre non li ho nemmeno passati e mi tocca studiare e fare tirocinio insieme come se già solo uno o l'altro non mi faccia impazzire abbastanza, quindi chiedo venia ma sono al limite della sopportazione per la mia esistenza, in realtà dovrei scusarmi con i miei personaggi più che altro perchè sento di aver fatto un torto a loro.. Comunque essendo questa la conclusione se anche non avete mai recensito ma avete seguito questa storia ci terrei a sapere che cosa ne pensate sinceramente ora che è conclusa e non fatevi impietosire dal mio stato mentale attualmente al limite dell'esaurimento nervoso XD Un abbraccio e comunque ci sarà un epilogo quindi non è finita finita finita però diciamo che a grandi linee lo è XD
la pagina fb dove trovate le foto anche del matrimonio XD



Organizzare un matrimonio in meno di due mesi poteva risultare alquanto complesso, ma non se si aveva come wedding planner Lizzie Pattinson ed Emma Watson, Lizzie aveva ancora tutti i numeri che aveva usato per il suo matrimonio ed Emma un sacco di conoscenze che erano un aiuto non indifferente quando si aveva così poco tempo.

“Carla c’è Lizzie al telefono vuole sapere se per gli inviti preferisci i bordi in carta da zucchero o in oro e argento” disse Camilla entrando nel box parto dove Carla si stava occupando di una signora in pieno travaglio.

“Camilla non so se hai notato, ma ho un attimino da fare”disse Carla mentre si occupava di sentire quale fontanella del cranio del bambino si presentasse.

“carta da zucchero o oro e argento?”chiese Camilla ignorando le sue parole.

“secondo te mi cambierà la vita, digli di scegliere quello che piace di più a lei”disse Carla che finalmente aveva finito di visitare.

“hai intenzione di scegliere qualcosa tu?”chiese Camilla

“ho già scelto l’uomo da sposare e il vestito mi pare che sia sufficiente”disse Carla facendo ridere la signora Montgomery nonostante le contrazioni.

“signora ha visto che soggetto assurdo si occupa di lei, io fossi in lei farei un rapporto alla capo sala quando la dimetteranno”disse Camilla prima di uscire dal box parto.

“scusatemi”disse Carla scusandosi con la signora Montgomery e il marito.

“figurati, ma quando ti sposi?”chiese la signora Montgomery.

“una settimana circa”disse Carla facendo mente locale.

Si, era da una settimana che non viveva più a casa con Robert, alla fine avevano ascoltato il consiglio di Victoria sul restare separati una settimana prima del matrimonio, Robert era restato a casa mentre Carla visti i turni terribili che aveva quella settimana era andata a stare nella sua vecchia camera a casa di Ivan e Nate.

“vi sposate di mercoledì?”chiese perplessa la signora Montgomery che in quel momento non era sotto contrazione.

“no, questo sabato”disse Carla mentre scriveva in cartella i dati della visita.

“cioè tra tre giorni? Ma dovresti essere a casa a sistemare tutto”disse la signora Montgomery.

“se ne occuperà Robert”disse Carla tranquillamente.

“no ascolta Phil, tu nemmeno il colore degli inviti sei stato in grado di scegliere”disse la signora Montgomery rivolgendosi al marito.

“ma nemmeno Robert infatti è sua sorella e una nostra amica che si occupano del tutto, lui si è occupato soltanto dei documenti vari”disse Carla alquanto scettica.

“ah ecco, tutto torna”disse la signora Montgomery poi però la sua attenzione venne attirata dal suono del suo telefono.

“è tua madre”disse il marito.

“sarà disperata con Elle, dille che la chiamiamo noi, io non ce la faccio proprio a parlarci ora”disse la signora Montgomery.

“ok”disse il marito uscendo dalla stanza con il telefono.

“la futura nonna è un po’ in ansia eh”disse Carla

“no più che altro che la nostra piccola non vede l’ora di vedere la sorellina e quindi la tempesta di domande e suppongo non riesca più a contenerla, ma è piccola non voglio che venga in ospedale finchè non nasce Cleo”

“che bello quando è così, anch’ io ho avuto la stessa fortuna la mia prima figlia ha meno di due anni di differenza con il fratello e sono molto legati”disse Carla.

“quanti anni hanno adesso?”

“Sophie 7 e Julian 5”disse Carla

“beh allora se lo ricorderanno bene questo matrimonio”disse la signora Montgomery sorridendole.

 

 

“non trovi che sia assurdo incontrarsi di nascosto in casa propria?”chiese Carla ridacchiando mentre Robert non smetteva di lasciarle baci lungo il collo e a quelle parole sorrise contro la sua pelle.

“soltanto un po’”disse Robert scendendo a baciarla lungo la clavicola.

“Robert non ci provare”disse Carla quando sentì una pressione più profonda sul petto, sarebbe stato complicato spiegare perché si ritrovava un succhiotto proprio lì quando per tutti lei e Robert non si vedevano da una settimana se non a cena a casa Pattinson o a scuola a prendere i bambini che durante quella settimana erano restati a dormire dai nonni per iniziare ad abituarsi alle due settimane che avrebbero passato a Barnes mentre loro due sarebbero stati via per la luna di miele.

“scusa, ma trattenermi con te mi risulta parecchio difficile”disse Robert

“nessuno ti ha chiesto di trattenerti, soltanto che qualcuno potrebbe pensare che ho tradito il mio futuro marito”disse Carla.

“no, capirebbero subito che non abbiamo seguito le regole, mentre noi non ci siamo mai visti in questi giorni”disse Robert riprendendo da dove si era interrotto.

“mai visti”disse Carla portandogli le mani tra i capelli, nonostante gli anni insieme l’attrazione tra loro era sempre rimasta molto forte e credere che sarebbero riusciti a starsi lontano per una settimana era pura fantascienza, in realtà per un giorno e mezzo c’erano riusciti ma poi Carla era passata a casa a prendere una cosa che aveva dimenticato e invece aveva trovato Robert appena uscito dalla doccia.

“questa cucina l’abbiamo sfruttata proprio eh”disse Robert passandole la sua maglietta.

“grazie”disse Carla infilandosi la maglietta.

“ancora tre giorni e potremo riprenderci la nostra vita”disse Robert stringendola a sé.

“non vedo l’ora”disse Carla godendosi quella sensazione di pace che gli dava il sentire il calore delle sue braccia strette intorno al suo corpo, purtroppo quella pace venne ben presto interrotta dal suono del telefono di Robert.

“scusa amore”disse Robert prendendo il cellulare dai jeans che indossava.

“chi è?”chiese Carla

“mia sorella, mi ero totalmente dimenticato del mio vestito, me l’hanno modificato e devo andarlo a riprovare”disse Robert sospirando per poi accettare la chiamata.

“datti una mossa Rob”disse Lizzie dall’altro capo del telefono senza dargli nemmeno il tempo di replicare.

“ancora tre giorni”disse Carla sorridendogli.

“ho paura che però questa fosse l’ultima opportunità di starcene un po’ da soli”disse Robert mentre metteva via il cellulare.

“già, domani notte lavoro e il giorno dopo suppongo che le tue sorelle abbiano organizzato una festa, sposarsi è davvero stressante”disse Carla

“ti stai forse tirando indietro”disse Robert perplesso

“no, non vedo l’ora di diventare la signora Pattinson”disse Carla circondandogli la vita e appoggiando la testa contro il suo petto.

“tre giorni e sarai finalmente mia a tutti gli effetti”disse Robert accarezzandole il viso per poi rubarle l’ennesimo bacio.

“ e tu sarai mio”disse Carla sorridendo sulle sue labbra.

“lo sono stato dal primo whisky”disse Robert facendola ridere.

“devo andare a lavoro e tu è meglio che raggiunga tua sorella prima che si presenti qui improvvisamente e sai benissimo che lo farebbe”disse Carla direttiva mentre vagava per il salotto alla ricerca della sua borsa, quand’era entrata in casa l’aveva lasciata da qualche parte troppo impegnata a baciare qualcuno per ricordarsi della borsa.

“ci vediamo per cena dai miei”disse Robert fermandola per un attimo.

“certo anche perché non posso di sicuro perdermi il motivo per cui oggi mio figlio è stato messo in punizione”disse Carla sospirando ormai le punizioni di Julian erano all’ordine del giorno, e per giunta la sua insegnante diceva che il suo era un modo per attirare l’attenzione dei genitori, la verità era che a cinque anni Julian era già molto sveglio e il suo unico scopo era farsi cacciare da quella scuola.

“forse hai ragione dovremmo cambiargli scuola prima che decidano di cacciarlo loro”disse Robert perplesso.

“sta facendo di tutto per farsi cacciare da lì, e poi sbaglio o anche tu sei stato espulso da quella scuola?”chiese Carla

“si dia il caso che avevo 12 anni, lui mi sembra che sia un po’ troppo precoce”disse Robert

“vuole soltanto andare alla stessa scuola di Sophie e Peter”disse Carla

“ok, ho capito hai vinto tu mi occuperò io stesso del trasferimento, in fondo anch’io sono stato cacciato da quella scuola”disse Robert sospirando.

“Julian cambierà scuola e non avremo più inutili problemi con professori antipatici, tutto molto semplice “disse Carla

“adesso che ci sposiamo però piaceresti alla signorina Dorothy stiamo diventando una famiglia a tutti gli effetti”disse Robert ironizzando.

“non nominare quella vecchia bigotta, noi siamo già una famiglia”disse Carla, ed era vero, dopo 7 anni e mezzo insieme e due bambini erano decisamente una famiglia, anche se in realtà l’aveva sentito parte della sua famiglia molto prima che arrivassero i loro due bambini, aveva smesso di sentirsi semplicemente la sua ragazza quando avevano deciso di vivere sotto lo stesso tetto.

“lo siamo stati fin da subito, però non vedo l’ora di poterti chiamare signora Pattinson e di poterti finalmente definire mia moglie, è strano chiamarti la mia ragazza”disse Robert.

“quanto sei assurdo? Però ti amo lo stesso”disse Carla baciandolo prima di uscire di casa.

 

 

 

“sai stasera cosa si fa?”chiese Ivan spalancando la porta della sua stanza ed entrando come suo solito senza bussare o chiedere permesso.

“Ivan, lasciami dormire”disse Carla coprendosi la testa con il cuscino.

“hai dormito già abbastanza è pomeriggio inoltrato e si dia il caso che tu domani ti sposi, e si dia il caso che un matrimonio che si rispetti necessita di una festa”disse Ivan

“si dia il caso che non ho minimamente intenzione di festeggiare un bel niente, ho promesso a Sophie e Julian che li avrei portati a cena da pizza hut, poi li avrei riportati dai nonni e avrei dormito il maggior numero di ore possibili”disse Carla.

“li porteranno i tuoi genitori da pizza hut stasera noi ci divertiamo”disse Ivan.

“i miei genitori? Sono già arrivati? Ma che ore sono?”chiese Carla accorgendosi che forse aveva dormito davvero troppo.

“è ora di cena, hanno chiamato poco fa dicendo che erano già a Barnes, mentre io ho già prenotato in un locale a Soho, canteremo al karaoke”disse Ivan

“a Soho? Ma è la mia o la tua festa?”chiese Carla perplessa.

“andiamo soltanto al karaoke e poi sono un uomo sposato io, tanto sarebbe stato uno spreco portarti in qualche locale pieno di uomini visto che la maggior parte sarebbero stati etero e b tanto tu ormai non li guardi nemmeno più gli altri,certo è comprensibile”disse Ivan.

“guarda che ti ho sentito”disse Nate sbucando sulla porta in quel momento.

“ma infatti nemmeno io guardo più gli altri, è per questo che dicevo è comprensibile”disse Ivan giustificandosi subito.

“certo Ivan”disse Carla ridacchiando.

“non ridere troppo perché sto preparando un discorso per domani che forse non ti farà così ridere”disse Ivan

“lo sapevo che scegliere te come testimone era un rischio”disse Carla sospirando.

“si ma chi più adatto di me, c’ero quando avete fatto sesso, c’ero quando sei rimasta incinta di Sophie, sono il padrino della piccola tra l’altro, c’ero anche quando sei rimasta incinta la seconda volta”disse Ivan

“certo tutti questi c’ero sono alquanto inquietanti se qualcuno non conoscesse la storia”disse Carla.

“fossi in te mi preoccuperei, ha intenzione di farti pagare il discorso che hai fatto al nostro matrimonio”disse Nate perplesso.

“ma se non ho detto niente di male io, non sarà ancora per la storia dell’appiccicoso? Dai era obbiettivamente vero, ogni volta che Nate partiva per New York diventavi intrattabile”disse Carla ridacchiando.

“domani non riderai così tanto”disse Ivan un po’ altezzoso uscendo dalla stanza.

“guarda il lato positivo più o meno un sacco di persone sanno vita, morte e miracoli della vostra relazione”disse Nate.

“giusto”disse Carla sorridendo, certo l’80% delle storie che giravano non erano vere.

“dai mettiti un bel vestito e tanto trucco, stasera ci si diverte”disse Nate prima di uscire dalla sua stanza.

Carla prese un vestito che non metteva da molto ricordandosi quand’era stata l’ultima volta che l’aveva indossato, assurdo quello era il vestito che indossava la sera che aveva incontrato Robert, probabilmente dopo 7 anni e mezzo e due gravidanze non le sarebbe entrato più, però era curiosa di provarselo di nuovo, stranamente le stava perfettamente, anzi se possibile con la taglia di seno in più che aveva acquisito le stava perfino meglio.

Guardarsi allo specchio con quel vestito le fece uno strano effetto e per un attimo tornò indietro nel tempo, era davvero un brutto periodo per lei, le sue giornate erano interamente occupate dal suo lavoro non perché il suo lavoro non gli permettesse di fare altro, ma semplicemente perché lavorare continuamente senza avere tempo di fermarsi a riflettere era quello che le serviva.

Se si fosse fermata soltanto un attimo a riflettere il dolore che aveva tentato di cancellare dalla sua vita si sarebbe ripresentato e lei forse non sarebbe stata in grado di affrontarlo, quindi l’unica cosa che voleva fare era non pensare.

Amava il suo lavoro e quello era l’unico amore che aveva intenzione di concedersi, poi però quella sera aveva incontrato lui, che non ci aveva provato in maniera scontata e banale come tutti gli altri con cui era stata, semplicemente si era seduto accanto a lei e aveva affogato la sua frustrazione nello stesso alcolico.

La prima cosa che aveva notato di lui erano stati i suoi occhi grigio azzurri tanto chiari da sembrare quasi vuoti, ma che vuoti non erano affatto, gli stessi occhi che avevano guardato davvero i suoi mentre parlavano quegli stessi occhi che nonostante l’alcol in circolo l’avevano amata quella notte, perché fin da subito lui era stato diverso dagli altri, l’aveva amata con tutto sé stesso, con i suoi occhi, le sue mani, le sue labbra.

Era stato tutto davvero molto intenso e quella mattina dopo aveva quasi creduto che il tutto fosse stato un sogno fino a quando non l’aveva visto al suo fianco e allora aveva capito che non era stato soltanto un sogno ma che quell’uomo così diverso dagli altri esisteva davvero, e l’aveva cacciato subito, perché aveva avuto paura, aveva avuto paura di fermarsi a riflettere.

“bel vestito”disse Ivan affacciandosi nella sua camera.

“grazie”disse Carla.

“allora la futura sposa è pronta o no”disse Emma raggiungendoli.

“ci siamo ci siamo”disse Carla prendendo il cappotto e la borsa.

“qualche accessorio e sarai perfetta, questo te lo presta molto volentieri Sophie”disse Emma ridacchiando e mettendole il diadema che avevano preso a sua figlia per il suo scorso compleanno.

“è un vero peccato che Sere non possa venire”disse Ivan mentre sorseggiavano il loro cocktail seduti su dei comodi divanetti del “Californication” noto locale dal nome piuttosto insolito anche se non molto insolito trovandosi nel quartiere di Soho.

“non importa ho già il mio testimone”disse Carla appoggiando la testa sulla spalla di Ivan.

“devo preoccuparmi? C’è troppo feeling tra Emma e Nate”disse Ivan guardandoli cantare sul palco una vecchia canzone di Katy Perry.

“io mi preoccuperei insomma Nate è davvero un bel ragazzo e si sa a volte essere gay può essere una fase”disse Camilla provando ad essere convincente senza grandi risultati però.

“ma quale fase, Nate è mio marito”disse Ivan indispettito prendendo il suo cocktail sul tavolino.

“si, il matrimonio è una cosa seria, è per questo che Carla ha aspettato quasi 8 anni per decidersi a compiere il grande passo, doveva capire bene se Robert era la persona giusta”disse Camilla ironizzando.

“ahaha molto simpatica Cam, guarda che non ti presento Kellan domani”disse Carla

“hey sono anni che aspetto questo momento non puoi tirarti indietro”disse Camilla sbuffando infastidita.

 “ma come mai le Pattinson non si sono fatte ancora vedere?”chiese Ivan cambiando argomento.

“non sono sicura di volerlo sapere”disse Carla, ormai quello era il secondo matrimonio di Lizzie e Victoria a parte il luogo e i vestiti vari Carla e Robert alla fine si erano dovuti arrendere all’evidenza che su quel matrimonio non avrebbero avuto molto voce in capitolo, come in tutti i matrimoni del resto si iniziava dal fare piccole concessioni a parenti e amici e si finiva a ritrovarsi con un matrimonio organizzato in tutt’altro paese, per fortuna almeno sul luogo erano riusciti ad essere intransigenti.

Avevano infatti scelto di sposarsi nella chiesa di St Mary a Barnes, volevano qualcosa di semplice con le persone a cui erano legati e non l’ennesimo matrimonio con persone che nemmeno conoscevano.

“con tutta la fatica che abbiamo fatto per organizzare questo matrimonio veniamo ripagate così? Avete iniziato a bere senza di noi”disse Lizzie raggiungendoli insieme a Victoria.

“vi ordino subito qualcosa”disse Ivan alzandosi dal suo posto.

“come mai siete arrivate solo ora?”chiese Carla

“nostro fratello ci ha fatto perdere un sacco di tempo, e poi siamo state impegnate con il tuo regalo, siamo sicure che ti piacerà”disse Victoria.

“capisco”disse Carla

“Robert ti saluta”disse Lizzie

“ok”disse Carla sorseggiando il suo cocktail tranquillamente

“ok? Non hai nulla da chiedere sono due giorni che non lo vedi affatto e non hai nulla da chiedere?”chiese perplessa Camilla.

“sono abituata a non vederlo e sentirlo per molto più tempo, vi avevo detto che non sarebbe stato difficile restare separati per una settimana”disse Carla, in realtà lo era stato eccome, perché un conto era sapere che non era in città un altro era dovergli stare alla larga pur sapendo che dormiva nel letto di casa propria.

“anche Robert era molto tranquillo, se fossi dovuta restare una settimana lontana da Tom prima del matrimonio credo che come minimo mi sarei sparata, invece voi sembrate così tranquilli siete sicuri di volervi ancora sposare?, ”chiese Victoria.

“Vic non osare dirlo con tutta la fatica che abbiamo fatto, oltretutto  quella chiesa è un vero reperto archeologico”disse Lizzie.

“comunque si, io voglio ancora sposarlo, speriamo anche lui”disse Carla.

“figurati l’incognita potresti essere tu, ma Robert non ha nessuna intenzione di tirarsi indietro”disse Lizzie e quelle parole la infastidirono un po’, perché tutti continuavano a pensare che era lei quella che poteva andarsene, che lei sarebbe stata tranquillamente in grado di voltargli le spalle, sembrava che gli altri non percepissero quanto anche lei non sarebbe stata in grado di immaginare la sua vita senza di lui.

“no ormai Carla ha superato la sua avversione per il matrimonio, e domani sarà una sposa bellissima”disse Nate che era arrivato in quel momento con un paio di birre.

“grazie Nate”disse Carla facendogli un mezzo sorriso.

“tesoro stavamo scherzando ormai è chiaro che sei sufficientemente pazza per scegliere di passare il resto della tua vita accanto a nostro fratello”disse Lizzie.

“li apriamo questi regali o dobbiamo aspettare di essere tutti un po’ più sbronzi?”chiese Emma.

“apriamo apriamo”disse Ivan

In realtà alla fine della serata furono tutti sufficientemente ubriachi comunque, tranne la festeggiata che aveva deciso di comportarsi da persona responsabile.

 

“cazzo che mal di testa, Carla c’è tua madre e tuo padre”disse Ivan.

“arrivo”disse Carla

“tesoro o mio dio sono occhiaie quelle? Ci sarà davvero parecchio da fare eh si”disse Monica avvicinandosi alla figlia.

“ciao mamma”disse Carla facendo un cenno di saluto e sospirando non vedeva i suoi genitori da mesi e possibile che la prima cosa che le aveva detto la madre era di dare un’occhiata a quelle occhiaie.

“già, beh ma a parte queste occhiaie terribili, tutto a posto?”chiese Monica preoccupata.

“tesoro non tartassarla, la nostra bambina oggi avrà un bel da fare, sta per sposarsi “disse Gabriele sorridendole e Carla rise per il “nostra bambina”ormai aveva superato i trenta da un po’.

“grazie per essere qui ad entrambi”disse Carla abbracciandoli.

“avevo detto a Victoria che una festa di addio al celibato la sera prima del matrimonio era una follia, la truccatrice dovrà fare proprio un buon lavoro”disse Monica sospirando.

“magari le ritocca anche a me le occhiaie”disse Ivan massaggiandosi la testa.

“ho io il giusto rimedio un bel centrifugato”disse Nate sbucando dalla cucina con in mano frutta e verdura.

“il miracoloso centrifugato di Nate, o passa la nausea o vomiti, in genere la seconda ma poi stai incredibilmente bene”disse Carla annuendo, si in passato aveva spesso ricorso lei stessa all’intruglio studiato da Nate.

 La sera prima era stata l’unica a mantenersi sobria e quindi alla fine si era dovuta occupare di riportare a casa Ivan e Nate che come al solito erano quelli messi peggio.

 “comunque se riesci a prendere le tue cose e prepararti potremmo anche iniziare ad andare a Barnes”disse Monica.

“certo, così riesco a vedere anche i miei figli magari, ieri mi hanno letteralmente rapita”disse Carla lanciando un’occhiataccia ad Ivan.

“non preoccuparti non hanno sentito affatto la vostra mancanza ieri, erano con i loro nonni preferiti, siamo andati da pizza hut come gli avevate promesso, abbiamo preso dolci di ogni sorta e siamo stati anche al cinema”disse Gabriele.

“cioè li avete viziati come sempre”disse Carla ridacchiando.

“mi sembra il minimo, sono i nostri unici nipoti”disse Monica.

“si lo so, ma io e Robert non siamo molto d’accordo”disse Carla

“ma se sono dei così bravi bambini, sono educati e non fanno nemmeno i capricci, Julian non voleva che gli prendessimo nemmeno quella macchinina che gli piaceva tanto, sembra che abbiate fatto un buon lavoro, quindi anche se ogni tanto in quanto nonni che non vedono tutti i giorni li viziamo un po’ non c’è nulla di male”disse Gabriele.

“si va bene, tanto con voi sarebbe comunque una battaglia persa, avete per caso visto Robert?”chiese Carla che non lo sentiva da due giorni praticamente.

“certo, non è ancora scappato non preoccuparti, o almeno ieri sera c’era, è uscito con Tom e i suoi amici”disse Gabriele.

“allora non sarà messo molto meglio rispetto a noi”disse Ivan ridacchiando.

“rispetto a te di sicuro, è difficile raggiungere i tuoi livelli”disse Carla perplessa.

“è colpa di Nate, io un tempo ero un ragazzo per bene”disse Ivan

“un ragazzo per bene? Ahahah ma per piacere”disse Carla tirandogli una pacca sulla spalla.

“che stronza, mi ripeto non so se il mio discorso ti piacerà molto”disse Ivan, ormai erano giorni che non faceva che ripeterlo, ma a lei poco importava tanto ormai tutti sapevano tutto.

“comunque dovrebbe essere rientrato qualche ora prima che ci alzassimo se non sbaglio”disse Gabriele.

“ok allora sarà uno straccio oggi”disse Carla ed effettivamente non era andata molto lontano dalla realtà, Robert aveva provato a mantenere l’idea di non bere troppo ma quando aveva tra i tuoi amici Tom Sturridge difficilmente quel proposito riusciva ad essere rispettato.

Infatti quella sera lo scopo principale della serata era girare per i pub di Londra e bere fino a esplodere, il gruppo di spedizione era costituito da Rob, Tom, Marcus, Bobby, Sam, George, Phil, Kellan e Jackson, insomma non mancava nessuno e avevano girato ogni angolo di Londra, fino a quando non si erano ritrovati in un posto a nord-ovest di Londra che a Robert era parso parecchio familiare.

“sette birre e cinque whisky”ordinò Tom mentre Robert tentava di mettere a fuoco quel luogo, aveva anche un odore familiare, doveva essere già stato lì.

“ma guarda chi si vede, Robert”disse l’uomo dall’altro lato del bancone e quando Robert si voltò tutti i pezzi andarono al loro posto.

“John come va?”chiese Robert

“bene, non ti ho più visto da queste parti, non ho più visto nemmeno Carla, anche se sono felice di non averla più vista da queste parti”disse John.

“si è stata un po’ impegnata negli ultimi anni”disse Robert

“ah quindi siete ancora in contatto? Non ci avrei mai scommesso devo ammetterlo”disse John, ed effettivamente non aveva del tutto torto, l’ultima volta che aveva parlato con John era proprio la sera che era andato al pub ad aspettare che si facesse vedere e lei inizialmente non ne era stata affatto felice.

“si, domani ci sposiamo”disse Robert, gli faceva uno strano effetto dirlo così, era strano dirlo davvero, dopo tutto il tempo che aveva passato a trovare il momento giusto per chiederglielo, il terrore per un rifiuto che difficilmente sarebbe stato in grado di digerire, dire che l’indomani l’avrebbe sposata gli sembrava quasi irreale.  

“cosa? Davvero? Ma dai allora devo offrirti da bere, non troppo perché domani è il grande giorno”disse John e così concluse la serata raccontando a John il barista a cui circa otto anni prima aveva raccontato quanto la sua vita fosse diventata fallimentare come le cose avevano preso una piega diversa.

“dai non posso crederci che vi sposate, sono davvero felice per voi, specialmente per lei devo ammetterlo,adesso dovete soltanto allargare la famiglia”disse John.

“abbiamo già due bambini”disse Robert orgoglioso.

“però già due, non avete perso tempo eh, mi fa davvero piacere, qualche volta passate a trovarmi mi farebbe piacere rivedere Carla”disse John.

“certo”disse Robert

“sembra che i tuoi amici ti reclamino, mi raccomando non alzare troppo il gomito”disse John.

“No”disse Robert prendendo la sua birra e raggiungendo gli amici al tavolo, purtroppo però i suoi buoni propositi fallirono miseramente.

 

“Robert che diavolo stai ancora dormendo? Ma a che ora sei rientrato?”chiese sua madre trovandolo ancora a letto e vestito come la sera precedente.

“mamma non urlare per piacere, mi scoppia la testa”disse Robert sotterrando la testa sotto il cuscino.

“papà”dissero i suoi figli spuntando dietro la nonna per andare a svegliarlo e lì fu davvero costretto ad alzarsi nonostante quel mal di testa infernale amplificato dal casino che stavano facendo i suoi figli e dalla strigliata mattutina di sua madre, era parecchio che non gli capitava di svegliarsi dopo aver alzato il gomito con sua madre a fargli la ramanzina, beh non gli era mancata affatto come cosa.

“sono sveglio ragazzi, sono sveglio”disse Robert alzandosi dal letto e sperando che smettessero di urlare.

“bambini andiamo di sotto a fare colazione, papà ha bisogno di darsi una bella ripulita”disse Claire invitandoli ad uscire.

“ci si può ridurre così alla tua età per giunta il giorno prima del tuo matrimonio, vuoi iniziare proprio bene”disse Claire.

“mamma ho 35 anni che dici possiamo evitare di continuare con queste storie, ho solo bevuto un po’ più del solito, ma sto bene”disse Robert.

“per fortuna i genitori di Carla sono andati da lei, sai che figura ci facevi almeno? “chiese Claire.

“si, mamma hai ragione mamma”disse Robert sperando che bastasse a farla uscire dalla sua stanza.

“che esempio hai intenzione di dare ai tuoi figli?”chiese Claire.

“mamma guarda che i miei figli giust’appunto credo stiano aspettando la loro colazione”disse Robert.

“sbrigati che è già tardi, ti preparo una spremuta e un caffè forte, ma datti una ripulita che cosa hai fatto poi ai capelli?”chiese Claire.

“niente”disse Robert

“sbrigati”disse Claire uscendo finalmente dalla stanza del figlio.

Robert si guardò allo specchio per un attimo la sua faccia aveva visto momenti peggiori, però che cosa era successo ai suoi capelli erano appiccicosi, perché i suoi capelli erano appiccicosi e perché i suoi vestiti avevano acquisito l’odore della birra, giusto perché la sera prima gli avevano rovesciato una pinta di birra addosso, le simpatiche idee di Tom, più tardi l’avrebbe raccontato a Carla già sapendo che avrebbe riso di lui.

 

“le occhiaie sono sparite, che dire Charlotte hai davvero fatto un miracolo”disse Monica osservando il viso perfetto della figlia.

“grazie, ho lasciato un trucco molto leggero, non so vuoi mettere qualcosa di più pesante?”chiese Charlotte.

“No, va bene così”disse Carla osservandosi allo specchio con i capelli semi raccolti e il viso che le dava un’aria nettamente più sana rispetto al solito, era sempre pallida ma non sembrava di certo malata.

“oh mio dio, ma sei da togliere il fiato”disse Emma entrando nella stanza.

“non esageriamo”disse Carla

“no davvero, non so se Robert riuscirà a resistere fino alla luna di miele”disse Emma prendendola in giro.

“Emma, stai parlando di nostro fratello ti prego”disse Lizzie perplessa.

“guardate chi c’è”disse Victoria entrando nella stanza seguita da due piccole figure.

“sembri una principessa mamma”disse Sophie avvicinandosi

“è vero”disse Julian.

“cuccioli, mi siete mancati tanto”disse Carla abbracciandoli.

“in realtà sono qui per un compito preciso”disse Victoria sorridendo.

“si è vero, ti abbiamo portato una cosa da parte di papà”disse Sophie.

“dovevo dirglielo io”disse Julian sbuffando.

“No, io glielo dicevo e tu gli dai il biglietto”disse Sophie.

“va bene”disse Julian prendendo il piccolo foglietto di carta ripiegato a formare un rettangolo dalle mani della sorella e passandolo a Carla.

“un biglietto”disse Carla sorridendo mentre tutti gli occhi erano puntati su di lei e su quel bigliettino.

“che cosa dice?”chiese sua madre quando la vide sorridere mentre leggeva.

“No, niente”disse Carla osservando un’ultima volta la strana scrittura del suo futuro marito e sorridendo di nuovo, quell’uomo era totalmente assurdo si disse tra sé mentre ripensava a quello che gli aveva scritto.

“ E’ ancora confermato il nostro appuntamento davanti a tutta quella gente che ci ha dato il tormento nelle ultime settimane? No perché nel caso ti venga ancora quello strano terrore da matrimonio ti basta dirlo, vengo a recuperarti e ce ne andiamo. Ti amo, Robert”

“che cosa dobbiamo dirgli?”chiese Sophie.

“ditegli che sarò quella con un vestito strano e ingombrante”disse Carla

“Julian andiamo”disse Sophie correndo con il fratello minore fuori dalla stanza.

“dai che cosa ti ha scritto?”chiese Emma curiosa.

“tanto non ve lo dico”disse Carla sospirando.

“trattandosi di Robert forse è meglio non saperlo”disse Lizzie scettica facendo ridere i presenti.

 

“mamma ha detto che sarà quella con il vestito strano”disse Julian prima che Sophie potesse precederlo.

“Ok grazie ragazzi”disse Robert ridendo.

“andiamo ad aiutare la nonna”disse Sophie trascinandosi dietro Julian.

“non ci posso credere che ti sposi anche tu”disse Tom ridacchiando mentre si sistemava la cravatta.

“pensavi che avrei fallito, no beh grazie in quanto testimone questa tua sincerità mi colpisce”disse Robert perplesso.

“beh ce ne hai messo di tempo a farle dire di si”disse Tom prendendolo in giro.

“che stronzo”disse Robert

“comunque finchè non le metterai l’anello al dito mai dire mai”disse Tom

“fottiti Tom”disse Robert fulminandolo.

“magari all’ultimo cambia idea”disse Tom

“e io in quel caso ti ucciderò, sappilo”disse Robert sorridendo minaccioso.

“sto scherzando ormai penso proprio che non cambi più idea, insomma ha avuto quasi sette anni per decidere di lasciarti, se non l’ha ancora fatto ho proprio paura che tu gli piaccia davvero, qualcosa che trovo incomprensibile, però a quanto pare è così”disse Tom prendendolo in giro.

“grazie Tom, per essere un perfetto testimone e migliore amico”disse Robert perplesso.

“e aspetta di sentire il discorso”disse Tom

“puoi anche non farlo non è obbligatorio”disse Robert

“hey Rob sei pronto?”chiese suo padre affacciandosi sulla porta.

“è ora”disse Robert e suo padre annuì.

 

“posso entrare?”chiese Gabriele bussando alla porta della stanza dove Carla attendeva che il tutto iniziasse.

“certo, tesoro siamo pronte”disse Monica.

“Carla sei davvero bellissima”disse Gabriele commosso.

“dai papà no, non piangere”disse Carla sorridendo e abbracciandolo.

“non ci posso credere che stai per sposarti, mi sembra ieri che eri la mia bambina”disse Gabriele asciugandosi gli occhi.

“Nostra figlia è cresciuta tesoro”disse Monica che si stava trattenendo dal fare la stessa fine di suo marito.

“non siamo stati il massimo dei genitori, quando hai avuto bisogno di noi, non ci siamo stati affatto, io specialmente ero così preso dal mio lavoro che ho messo in secondo piano le cose più importanti della mia vita”disse suo padre guardando anche sua madre.

“papà è acqua passata ormai”disse Carla

“No, io voglio ripetertelo perché meriti di sentirlo sempre, noi siamo davvero orgogliosi di te, orgogliosi della persona che sei riuscita a diventare da sola, sei diventata molto brava nel tuo lavoro e sei riuscita anche a costruirti una famiglia, tu e Robert siete dei genitori fantastici, siete i genitori che saremmo dovuti essere noi due per te, e questo sarà sempre il mio rimpianto maggiore, non avrei mai dovuto mettere te e tua madre in secondo piano”disse suo padre e Carla dovette trattenersi dal piangere, è vero il passato era stato particolarmente difficile, ma da quando Robert era entrato nella sua vita tutto aveva preso una piega stranamente positiva  e anche i rapporti con i suoi genitori da assenti che erano diventati avevano finalmente ripreso vita.

“papà davvero non pensiamoci più, pensiamo soltanto al presente, e nel presente voi siete due genitori perfetti, ok forse mamma è ancora un po’ rompipalle però non si può certo chiedere troppo, avete accettato Robert e siete dei nonni fantastici, Sophie e Julian vi adorano, si è sempre in tempo per recuperare e voi l’avete fatto alla grande”disse Carla con gli occhi lucidi.

“ti voglio bene Carla”disse suo padre abbracciandola.

“anch’io papà”disse Carla

“non piangere o ti si rovinerà il trucco”disse sua madre abbracciandola.

“ti voglio bene anch’io mamma”disse Carla ridendo.

“tuo padre ha ragione siamo davvero molto orgogliosi di te, sei una donna in gamba, un ottima madre e stai per sposare uno degli uomini più sexy di Hollywood che cosa si potrebbe volere di meglio?”chiese Monica sorridendo mentre tentava di non piangere.

“è al sesto posto della top20 attualmente”disse Carla ridendo.

“sta scherzando naturalmente, o almeno spero,  quello che conta è che tu sia felice, noi vogliamo soltanto questo per te“disse Gabriele.

“lo so, papà”disse Carla sorridendo.

“dai adesso basta con questi momenti strappalacrime, c’è qualcuno di sotto che ti aspetta”disse Monica.

“giusto, meglio andare”disse Carla prendendo un bel respiro.

“Non è un po’ in ritardo?”chiese Tom al fianco di Robert.

“non iniziare”disse Robert

“no, beh è normale le spose arrivano sempre in ritardo”disse Tom

“Tom, basta”disse Robert che iniziava ad innervosirsi, sensazione che però ben presto si affievolì quando si diffuse una musica nell’aria e fecero la loro comparsa le sue sorelle seguite da Emma e Camilla, e poi la vide in fondo al lungo corridoio, suo padre al suo fianco e il vestito assurdo come l’aveva definito lei, che la rendeva ancora più bella.

Non si guardava intorno, guardava lui e sorrideva, ignorando il resto dei presenti e lui aveva occhi soltanto per lei, proprio come la prima sera che l’aveva vista, aveva incrociato i suoi occhi e non c’era più stato verso di dimenticarli.

“te l’affido”disse Gabriele posando la mano di Carla su quella di Robert.

“scusa il ritardo c’è stata qualche lacrima di troppo di sopra”disse Carla.

“sei bellissima”disse Robert accarezzandole il viso.

“ehm, ehm”disse il prete richiamando la loro attenzione.

“li scusi sono i soliti”disse Ivan scatenando una risata generale.

 

“è il momento dello scambio degli anelli”disse il prete rivolgendosi ai testimoni.

“aspetta, si ecco trovato”disse Ivan che si era così lasciato trasportare dalla cerimonia che non ricordava più dove aveva messo la fede.

“grazie Ivan”disse Carla prendendo la fede e scuotendo la testa.

“Carla, lo sai che con le parole sono un totale disastro, capita che me ne esca con cose assurde e che straparli, però oggi credo proprio che non mi tratterrò, non che normalmente io lo faccia, ma oggi non mi sforzerò nemmeno di evitarlo, perché per esprimere quello che ha significato incontrarti ormai quasi otto anni fa, servono parecchie parole. Otto anni fa tutti sapevano che cosa stava accadendo di questo periodo nella mia vita, ero intrattabile e non avevo nemmeno il coraggio di farmi vedere dalla mia famiglia, e poi ho incontrato te e tutto è cambiato, improvvisamente avevo voglia di continuare a fare le cose che mi piacevano e avevo smesso di avercela con tutti, tu hai riportato in superficie la parte migliore di me e ogni giorno mi fai venire voglia di essere una persona migliore, ti amo perché non credo sarei in grado di amare nessun’altra, ti amo perché oltre ad essere la mia donna sei anche un’amica perfetta, e sei la donna che voglio come madre dei miei figli, anche se beh sei già la madre dei miei figli ma se potessi scegliere sceglierei ancora te”disse Robert infilandole la fede.

“perché ti amo, uhm vediamo forse perché sei totalmente assurdo, mi hai fatto una corte spietata senza nemmeno conoscermi, hai finto di volere una relazione senza impegni soltanto per potermi stare accanto, hai avuto pazienza con me anche quando nessuno l’avrebbe avuta, e ne hai avuta davvero tanta, perché tutti lo sanno io sono un soggetto un po’ assurdo ecco, non credevo affatto nell’amore e non volevo averci assolutamente a che fare, ma poi sei arrivato tu ed è stato impossibile ignorare quello che mi stava succedendo, ci ho provato, ho provato a negare tutto, ma non ce l’ho fatta, perché quello che sentivo per te era più forte di qualsiasi paura e tu sei stato perfetto, ti amo perché mi fai sentire al sicuro, perché anche tu sei un ottimo amico, e sei un ottimo padre, credo che Robert sia l’unico uomo che mentre la sua compagna non riesce a dormire perché il bambino si muove troppo e continuamente, tutti e due i bambini precisiamolo,beh credo che lui sia l’unico che rimane sveglio a tenerti compagnia e che cerca anche la musica giusta perché si tranquillizzi, ti amo perché nella tua assurdità sei assolutamente perfetto”disse Carla infilando la fede alla mano di Robert.

“bene se nessuno ha nulla da dire, penso che posso dichiararvi ufficialmente marito e moglie, adesso puoi baciarla”disse il prete guardando Robert.

“ti amo signora Pattinson”disse Robert guardandola negli occhi prima di avvicinare le labbra alle sue.

“ti amo tanto anch’io”disse Carla.

“hai visto che sposarsi non era poi così complicato”disse Robert mentre intorno a loro regnava il caos più totale accarezzandole i capelli che alla fine aveva sciolto.

“no”disse Carla con la testa appoggiata alla sua spalla e gli occhi chiusi.

“non è stato facile arrivare dove siamo arrivati, però ci siamo riusciti perché quello che ci lega è molto più forte di qualsiasi difficoltà”disse Robert.

“già”disse Carla alzandosi e guardandolo negli occhi.

“prima di te non ero nulla, ero soltanto una persona che si preoccupava di rimanere in superficie, si avevo il mio lavoro ma per il resto ero soltanto una persona che tentava di rimanere in superficie, respiravo certo, perché se non l’avessi fatto sarei morta, ma non stavo vivendo affatto, se ho deciso di tornare a vivere devo ringraziare soltanto te, tu mi hai fatto venir voglia di rischiare, di fidarmi di te ed è stata in assoluto la cosa migliore che ho fatto nella mia vita”disse Carla che senza accorgersene aveva iniziato a piangere.

“amore, non piangere, è tutto passato, ora ci sono io con te, e non ho intenzione di andare da nessuna parte senza di te, perché ti amo e non smetterò mai di farlo”disse Robert asciugandole le lacrime e stringendola a sé.

“se non ti avessi già sposato lo rifarei”disse Carla calmandosi tra le sue braccia.

“adesso sei diventata fan dei matrimoni?”chiese Robert

“con la persona giusta è qualcosa che si può anche sopportare”disse Carla.

“mamma, papà”dissero Sophie e Julian raggiungendoli.

“che succede?”chiese Robert prendendo in braccio Sophie mentre Julian si era già seduto in braccio alla madre.

“adesso che vi siete sposati dovete farci un altro fratellino”disse Sophie

“e chi lo dice?”chiese perplessa Carla

“l’ha detto lo zio Ivan, che quando tornate dalla Francia ci portate un fratellino”disse Julian.

“beh se lo dice lo zio Ivan”disse Robert ridendo.

“non ci pensare minimamente”disse Carla scioccata.

“uno solo”disse Julian.

“più avanti magari”disse Robert scompigliando i capelli del suo bambino.

“molto più avanti “disse Carla.



   
 
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