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Autore: Alexiel94    07/08/2011    7 recensioni
Mi rigirai per l'ennesima volta nel mio letto, guardando le mie compagne di stanza che erano beatamente fra le braccia di Morfeo, Dio, quanto le invidiavo, loro non avevano l'ombra di una preoccupazione, mentre io invece dovevo affrontare una situazione molto più grande di me.
Una ragazza deve affrontare un problema troppo grande per la sua età, sola e senza sapere cosa fare, come riuscirà a cavarsela?
[Capitolo 3]
-Calmati- disse lei in un tono che mi sembrava piuttosto offeso -c'è modo e modo di dire le cose-.
-Scusa- mormorai affondando la testa nel cuscino -ma ultimamente...-
-Hai improvvisi sbalzi d'umore?- completò lei per me. Ok, ora ne ero certa: aveva capito tutto.

[Thiago/Mar, Simon/Mar, Rama/Valeria, Rama/Mar, Luca/Tefy, Nacho/Tefy]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marianella, Rama, Tefi, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5 - DIMMI TUTTO



-Non potrai mai immaginare cosa mi è successo appena adesso- dissi a Rama appena rientrai nella Casa Magica.
-Cosa?- chiese lui alzandosi dal divano e avvicinandosi a me. Mi guardai intorno per assicurarmi che nessuno stesse a sentire, per poi dire a bassa voce -Mia sorella e la giraffa mi hanno interrotta a metà confessione-. Verso mezzogiorno Rama mi aveva proposto di confessare a Simon di essere incinta e a chiedergli se avesse voluto crescere mio figlio con me, e inizialmente avevo rifiutato categoricamente, finendo col litigare con il mio amico, ma dopo averci riflettuto durante il pranzo avevo capito che forse quella era la cosa migliore da fare, insomma, anche se probabilmente non lo avrei mai ammesso ad alta voce non sarei sicuramente stata in grado di crescere il bambino da sola. Nonostante quelle due idiote avessero interrotto la mia confessione non ne ero per niente dispiaciuta, anzi, mi ero sentita quasi sollevata, forse perchè durante tutta l'uscita il coure non aveva fatto altro che martellarmi nel petto al pensiero che Simon avrebbe potuto reagire allo stesso modo di Thiago, cosa che non sarei riuscita a sopportare. -Che hai intenzione di fare ora?- mi chiese Rama distogliendomi dai miei pensieri.
-Non lo so, ma vedrai che troverò una soluzione- risposi. Passò un mese e la soluzione non la trovai, anzi si aggiunsero diversi problemi. Il più fastidioso di tutti fu l'inizio delle nausee mattutine, ogni giorno appena alzata dal letto dovevo correre in bagno a vomitare sotto lo sguardo sospettoso delle mie compagne, ogni volta dovevo inventarmi delle scuse, e sinceramente stavo cominciando a finire la mia scorta di menzogne verosimili. Il secondo problema è che ero sempre più convinta che Jaz avesse capito tutto, non che me lo avesse detto apertamente, ero troppo impaurita di affrontare l'argomendo e lei dal canto suo non faceva nulla per incoraggiarmi, ma spesso mi copriva dicendo di avermi portata la sera prima in un ristorante dove mi ero ingozzata o mi faceva domande sospette su quando ero stata con Thiago e se oltre alle nausee avevo sbalzi d'umore e improvvise voglie. Un altro problema fastidioso a tal punto da fare concorrenza con le nausee mattutine era che anche Tefy sembrava sospettare qualcosa, o almeno, aveva capito che qualcosa in me non andava e faceva domande alle mie amiche per sapere cosa avevo, oltre ad aver preso l'abitudine di origliare dietro le porte quando volevo stare in camera da sola con Rama a parlare della gravidanza. -Ti giuro che se la becco un'altra volta la lincio viva!- sfogai la mia frustrazione su Rama dopo aver sgamato Tefy che origliava per la cinquemila milionesima volta.
-Calmati, arrabbiarti non fa bene al bambino- mi disse lui posandomi le mani sulle spalle. Io trassi dei respiri profondi finchè non sentii la rabbia svanire, e stavo per aggiungere altro quando Caridad fece irruzione nella stanza seguita da Nacho, contro cui stava gridando contro -...PUOI SCORDARTELO! NON TORNERO' CON TE!-.
-Ma contadinella, hai frainteso tutto...- cominciò lui, mentre Rama mi sussurrava all'orecchio -Credo sia meglio lasciarli da soli-.
-Sì, andiamo- gli presi la mano e lo condussi al piano di sotto, mentre sussurrava -Io mi chiedo come faccia la loro storia ad andare avanti, non hanno niente in comune-.
-Chiamiamo la squadra indagatrice di Mistero e scopriamolo- risposi facendolo scoppiare a ridere. Fui contagiata anch'io dalla sua risata, ma in quel momento arrivò Valeria che ci guardò talmente male da farci smettere, e seguendo la direzione del suo sguardo notai che fissava con rancore le nostre mani intrecciate, che districammo in fretta. -Mar, ti cerca Terremoto- disse la mia amica continuando a fissare torva il suo ragazzo.
-Vado- dissi sgattaiolando in sala prove, dove trovai mio padre intento a prendere a pugni un sacco da boxe, ma appena entrai smise immediatamente e mi guardò negli occhi per poi dire -Stai saltando un sacco di allenamenti-. Mi sentii improvvisamente in colpa, era vero che nell'ultimo mese stavo lasciando perdere la boxe, sapevo che era pericoloso per il bambino e Rama mi proibiva tassativamente di fare qualsiasi sforzo fisico che non fosse camminare per spostarmi da una stanza all'altra, ma d'altronde mi dispiaceva dare buca a Terremoto senza neanche avere il coraggio di dirgli il motivo per cui lo facevo.
-Lo so, ma sono stata molto impegnata col gruppo- mentii.
-Ti va di recuperare ora?- mi chiese -Tanto è domenica e i due biondini, il capellone e la sua ragazza, mi hanno detto che oggi non avete prove-. Maledissi mentalmente Tacho e Jazmin, ok, era vero che non sapevano della gravidanza e che avevano semplicemente detto la verità, ma per colpa loro adesso ero con le spalle al muro. Sospirai, e cercando di non pensare a quanto fosse rischiso il mio gesto e alle possibili conseguenze che avrebbe potuto subire il bambino dissi -Va bene-. Fu con mani tremanti e l'ansia nel cuore che afferrai i guantoni, me li infilai e mi preparai a fronteggiare Terremoto. Iniziò lui tirando un pugno che parai, e contrattaccai a mia volta sferrando un gancio destro che lo colpì in pieno volto. Si riscosse in fretta e tirò un altro pugno, che per evitare mi abbassai forse troppo in fretta. Sentii la mia testa girare improvvisamente, tentai di non perdere l'equilibrio ma il pavimento mi venne incontro e tutto si fece nero.

La prima cosa di cui fui consapevole era di essere sotto le coperte probabilmente del mio letto, e successivamente anche che dal fatto che alla mia sinistra il materasso era abbassato di pochi centimetri qualcuno doveva essere seduto al mio fianco. -Dimmi perchè non vuoi che le facciano gli esami del sangue!- sbottò irritata la voce di Jazmin. Esami del sangue? pensai inizialmente confusa, ma pochi secondi dopo mi vennero in mente gli ultimi ricordi dell'allenamento con Terremoto, e mi resi conto che dovevo essere svenuta.
-Non penso sia necessario- ribattè freddamente la voce di Rama. Mi chiesi per un istante il motivo per cui non voleva farmi esaminare, e la risposta venne ancora prima di avere il tempo di formulare mentalmente la domanda. Mi misi bruscamente a sedere gridando -NON VOGLIO CHE MI FACCIATE ALCUN ESAME!-.
-Sei sveglia, finalmente!- gridò Rama col volto illuminato dalla gioia, mentre Jazmin mi fissava torva. -Perchè non vuoi?- mi domandò sospettosa.
-Oh...bhè...ecco...- balbettai, non potevo certo dirle che così facendo si sarebbe scoperta la mia gravidanza, e inoltre non so quante persone sappiano creare una scusa decente dopo essersi appena ripresi da uno svenimento, ma so di certo che io non sono fra quelle. Lei sospirò esasperata e disse -Senti, facciamola finita, dimmi solamente da quanto-.
-Da quanto cosa?- domandai confusa. Lei si alzò, andò a controllare che dietro le porte non ci fossero ascoltatori indesiderati (ogni riferimento a cose o persone è puramente casuale) e dopo averlo appurato tornò da me chiedendo -Da quanto sei incinta?-. La prima emozione che provai fu stupore, lei sapeva giò tutto e aveva fatto finta di niente? La seconda fu rabbia. Afferrai il colletto della camicia di Rama e gli dissi furiosa -Bastado, le hai detto tutto? E io che credevo che fossi riuscito a tenere il segreto per te! Cristo, lo sapevo che non dovevo fidarmi!-.
-Io non le ho detto nulla!- gridò lui -E dovrei essere io quello arrabbiato visto il rischio che hai appena fatto correre al bambino!-.
-Non avevo scelta!- replicai raggiungendo il suo tono di voce -Jaz e Tacho avevano già detto a Terremoto che non avevamo le prove, come potevo cavarmela?-.
-Non so, forse dicendo che non ti sentivi bene?- disse lui con fare sarcastico. Mi sentii una completa deficiente, come avevo fatto a non pensarci io? Eppure era una scusa così semplice e sfruttata, e nel mio caso non era nemmeno del tutto una menzogna dato che stavo male ogni mattina. Non mi accorsi di avere lasciato andare la camicia di Rama fino a quando non si alzò dal letto e disse in tono divertito -Sai, è una fortuna che non ci sia nessuno in casa, altrimenti avresti appena reso nota la gravidanza a tutti-.
-Io?- domandai cercando di mantenere lo stesso tono di prima, ma non ero più così arrabbiata -Se sei tu che hai cominciato a gridare per primo la storia del bambino!-.
-Ehm...potreste gentilmente smetterla di trattarmi come se fossi parte del muro e rispondere alle mie domande?- si intromise Jazmin.
-Sì- sospirai, ora che era a conoscenza della mia gravidanza tanto valeva soddisfare tutte le sue curiosità.
-Allora, da quanto è che sei incinta?- chiese.
-Da due mesi e mezzo-.
-Ed è di Thiago, giusto?-.
-Sì-.
-Ed è scappato per non prendersi le sue responsabilità?-.
-Non me lo ricordare- borbottai, non volevo pensare al giorno in cui mi aveva spezzato il cuore andandosene via e lasciandomi da sola a crescere nostro figlio. Rama si sedette al mio fianco e mi abbracciò in segno di conforto, cosa che apprezzai incommensurabilmente. -Come hai fatto a scoprire che sono incinta?- stavolta fu il mio turno di domandare, e la vidi assumere un sorriso da tifosa esaltata perchè la sua squadra del cuore ha appena vinto i mondiali di calcio per club. -Osservandoti- rispose semplicemente, ma l'entusiasmo per il fatto che la sua ipotesi era risultata essere vera che non si riuscì a trattenere dall'aggiungere -hai nausee mattutine, improvvisi sbalzi d'umore, non puoi mangiare piccante o bere alcolici, e sei stata mollata senza un motivo plausibile dal tuo ragazzo che se n'è andato dall'altra parte del mondo. Mi è bastato fare un semplice collegamento-.
-Ah- mormorai, anche se in fondo avevo sempre pensato che la mia amica sapesse già tutto.
-Ma tu, piuttosto, dimmi come hai fatto a scoprire di essere incinta- disse lei. Io per tutta risposta la fissai sorpresa, non mi sarei mai aspettata che fra milioni di ipotetiche domande che mi avrebbe potuto fare sulla gravidanza mi ponesse proprio quella. -Ecco...- cominciai imbarazzata -sono state le due vipere a farmi venire il dubbio-. Loro mi fissarono completamente allibiti, e mi affrettai ad aggiungere -Le ho sentite parlare sul fatto se fosse meglio fare il test di gravidanza il giorno dopo il rapporto o se dopo due settimane, e a sentirle mi è venuta un'improvvisa paura di essere incinta. Ho fatto il test e mi è stato confermato-.
-E a parte noi lo sa qualcun'altro?- chiese Jazmin.
-No- risposi -anche se credo che Tefy sospetti qualcosa-.
-E...- cominciò la mia amica, ma venne interrotta dallo squillo del suo cellulare. -Pronto?- rispose e andò in bagno per parlare in pace. -Bhè...ora Jaz lo sa- constatò Rama.
-Già- mormorai. Chissà cosa pensava di me adesso che sapeva la verità, mi considerava forse la deficente che si è fatta mettere incinta durante la sua prima volta o, peggio, provava compassione per me? Un improvviso rumore al piano di sotto e delle urla isteriche mi avvisarono che erano arrivati anche gli altri abitanti della casa, difatti la porta pochi secondi dopo venne spalancata e fecero irruzione Valeria e Terremoto, entrambi con aria decisamente troppo preoccupata. -Come stai?- mi chiese mio padre ansioso.
-Sto bene, non preoccuparti- lo rassicurai, mentre Vale mi si sedeva al mio fianco, poggiando la sua testa sulla spalla di Rama mentre mi chiedeva -Sicura di stare bene? Sei svenuta così improvvisamente e ci hai fatto preoccupare tutti-.
-Vi giuro, sto bene- le dissi sorridendo. Lei sembrò decisamente rassicurata e quando si voltò a baciare Rama sulle labbra provai una fitta di invidia: lei aveva un ragazzo che l'amava sinceramente e non l'avrebbe mai mollata dopo aver scoperto di averla messa incinta, lui le sarebbe rimasto al fianco entusiasta di crescere il loro bambino, mentre io al contrario ero sola.
-Sorellina!- gridò la voce odiosa di Tefy seguita dalla stessa che entrò nella stanza. Storsi il labbro in un'espressione di disgusto, possibile che dovesse arrivare a rompere anche subito dopo che mi ero ripresa da uno svenimento? Tirai un sorriso più falso di una borsa taroccata e dissi a denti stretti -Cara sorella mia, che piacere rivederti-.
-Come ti senti?- mi chiese arrampicandosi sul mio letto e scacciando in malo modo Rama e Valeria, per poi sedermisi affianco.
-Benissimo, prima che arrivassi tu- risposi sarcasticamente. Lei finse di non avermi sentita e chiese -Sicura di non avere alcun tipo di fastidio?-.
-No, ma grazie della preoccupazione- risposi irritata.
-Sento aria di litigio- mormorò Rama, che prese per mano la sua ragazza e la portò fuori dalla stanza.
-Nessun giramento di testa, improvviso svenimento o robe simili?- domandò mia sorella.
-No- risposi freddamente. Terremoto mi guardò perplesso, e non potei fare a meno di provare una fitta di odio verso Tefy, ci mancava solo che avesse fatto venire dei dubbi a mio padre riguardo la gravidanza o qualsiasi altra cosa sospettasse lei. -Sul serio?- chiese curiosa -Non senti proprio nulla di nulla?-.
-A parte il nervoso che mi stai facendo venire, intendi?- chiesi senza neanche tentare di nascondere la mia irritazione.
-Che sorella simpatica- disse con un tono ed un sorriso ancora più falso del mio, per poi voltarsi, dare una pacca sulla spalla a Terremoto e mormorargli -Stia attento a sua figlia-.
-Certo- disse lui confuso. Appena Tefy lasciò la stanza si rivolse a me e chiese -Che intendeva dire?-.
-Non lo so- risposi cercando di nascondere la preoccupazione, possibile che quell'isterica sospettasse veramente della gravidanza?


Fine.
Lo so, ora dovrei come minimo andarmi a nascondere in Siberia, non mi faccio viva per quattro mesi e aggiorno con un capitolo corto e di transizione, ma spero che mi perdonerete perchè mi serve da introduzione al prossimo ^^
Ringrazio tutte come al solito e spero che il capitolo non vi deluda ^^
   
 
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