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Autore: Kurita    08/08/2011    0 recensioni
"Una nuvola di fumo avvolge la stanza di un odore strano quasi sconosciuto.
Una bottiglia di rum rovesciata sul tavolo, carte sparpagliate, un portacenere rivoltato, i cocci di un bicchiere. Tutto faceva pensare a una lite, forse per gioco…..
Odore di amore, di un amore violento e passionale."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La fuga di Axel con il fratello lo ha lasciato di stucco. Si sarebbe aspettato di fuggire lui stesso piuttosto che  un omone di 20anni passati come Axel. Non riusciva a crederci. Ma il suo malcontento non era solo per il dispiacere di vederlo andar via, ma per il modo in cui i suoi occhi lo hanno guardato, come se non avesse più un briciolo di pena per il biondo. Come se non lo conoscesse più. Ciò lo faceva davvero stare male.
Adesso il fratello stava diventando sempre più fastidioso. Un pugno nello stomaco e tutto finisce pensa. Ma non riesce neanche a parlare, figuriamoci “uccidere” il fratello. Questo è lavoro da tipo duro. Questo è lavoro da Axel. Lo ammirava appunto per questo, si, aveva paura di ciò che poteva accadere in conseguenza ma sapeva che con lui era protetto. Ma, aspetta, perché pensa a tutto ciò? Axel non è mica morto.
Lascia le borse a terra e chiamando un taxi a squarciagola  si dirige a casa del rosso.
Giunto davanti l’abitacolo, trae un respiro profondo, esce dal veicolo e si dirige davanti la porta. Un tocco delle dita. Risate si avvicinano alla porta. Il cuore di Roxas batte all’impazzata vorrebbe sapere chi è che sta ridendo così malvagiamente. Forse è quell’uomo con i capelli blu. Aveva uno sguardo parecchio strano.
La porta si spalanca. Axel in piedi dinanzi la porta rimane di sasso alla vista del piccoletto. Roxas non sa se abbracciarlo e non farlo parlare, o magari sarebbe più giusto salutare e poi magari entrare. Arrosisce e con fare impacciato entra a casa di Axel. Ma che sta facendo? Si sente uno stupido. Comincia a parlare senza prender fiato e appena finito il suo monologo, va via senza dire una parola. Il rosso lo prende da un braccio. Il suoi occhi ardono di felicità. Roxy non li aveva mai visti così…..felici. Axel distoglie lo sguardo da quello del biondo, poi con fare lento e sensuale lo avvicina e gli da un bacio leggero sulle labbra. Lo lascia andare. Roxas lo abbraccia. Axel non ricambia. Le lacrime del biondo scendono calde sul suo petto. A stento riesce a trattenere le sue di lacrime. Allontana il ragazzino. Lo fa andare via. Roxas indietreggia senza dire una parola. Il rosso torna in cucina. SI accende una sigaretta ne offre una al fratello e parlano del più e del meno. Saix interrompe il fratello che parla di donne. Chiede chi fosse il biondo che ieri all’ospedale lo guardava con insistenza. Axel non risponde. Tira dalla sigaretta. Fa dei cerchi perfetti. Il ragazzo con i capelli blu, prende la sigaretta del fratello. La spegne. Esige una risposta. Il rosso dice che è un ragazzino petulante.  Saix ride. Ecco il suo vero fratello.
A sera inoltrata i due escono. Entrano in un night club. Axel non ha bellissimi ricordi, ma il fratello lo trascina. Si divertono tutto sommato. Axel e Saix ballano. (o.o) Le donne sono parecchio interessate.
Roxy è in camera sua. Mangia uno di quei dannatissimi ghiaccioli. Lo mangiava sempre con Axel. Pensa a cosa stia facendo in quel momento il rosso. Entra in camera qualcuno. Già pensa a Sora. Tira con violenza un cuscino. Entra la sua amica Olette. Roxas si alxa. Imbarazzato chiede scusa. Saluta. Per un momento si dimentica di Axel.
Saix con una ragazza sulle ginocchia. Axel che beve come una spugna al bar. Vorrebbe scordarsi di quel dannatissimo ragazzino, e farsi magari la barista. Non ha nemmeno voglia di toccare i capelli di una ragazza. Scende dallo sgabello e va verso una ragazza all’angolo. La saluta. Ubriaco fradicio. Il suo profumo non lo aiuta di certo. Si siede a terra. La testa fra le mani. Vorrebbe strizzare il suo piccolo cervello ed eliminare ogni singolo frammento che gli ricorda Roxas.
Saix lo prende da un braccio lo alza. Axel si accascia su di lui. Quel moccioso lo stava facendo diventare un mollaccione. Si raddrizza su se stesso. E comincia a fare il giro della sala. Da lontano vede una bionda da paura. Le si avvicina. Assomiglia a Roxas. Ma il destino si era rivolto contro lui.
Bestemmiando esce dal locale. Saix lo guarda perplesso. Lascia la ragazza che stava abbordando esce fuori. Lo prende da un braccio. Cerca di capire che cosa succede. Inveisce contro un certo Roxas.
Il blu riflette. Roxas. Che sarà il biondo? Pensa.
Non sa più che fare Axel è fuori di se. Saix chiama un suo amico. Se sa dove abita Axel saprà chi è Roxas. Risponde con una vocina stupida e bambinosa. Saix fa delle domande. Scopre chi è.
Roxas, in camera con Olette giocano alle consolle. Entra Sora che chiede al fratello di uscire con tono gentile. Olette sorride al moro. Il biondo esce con fare seccato. Ma ciò che il fratello gli dice è molto importante. Il ragazzino entra in camera senza dire una parola si veste e sparisce lasciando le parole di Olette sospese nell’aria. Corre veloce. Scansa i pedoni. Scorge la testa blu. Lo chiama, con voce acuta, spaventata. Axel si gira. Lo vede. I loro sguardi si incrociano. Il rosso si gira ad osservare Saix. Gli molla un pugno in pieno viso prende il biondo. Una mano sulla bocca. Lo trascina fino alla propria dimora. Con Roxy controvoglia fanno l’amore con un’amarezza negli occhi del rosso. Il biondo è felice. Anche se non dovrebbe.
  
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