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Autore: Fiamma Drakon    08/08/2011    0 recensioni
Fu inatteso, scioccante: Inghilterra, vittima di una madornale sbronza, si sporse all’improvviso verso America - tranquillamente seduto di fianco a lui a sorseggiare una coca ghiacciata - e l’afferrò per il colletto della camicia, premendo le labbra contro le sue con talmente tanta forza che poco mancò cadessero ambedue a terra.
[UsUk - scritta per la community 1frase]
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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We gone much further #01 - Angelo
America si sollevò con impeto ed allegria dalla neve, osservando compiaciuto l’angelo che aveva appena lasciato impresso sul manto bianco, mentre di fianco a lui Inghilterra scuoteva esasperato la testa, dandogli le spalle per andarsene: era troppo infantile ed imbarazzante perché riuscisse a rimanere lì anche solo per qualche altro minuto.
#02 - Sorriso
Inghilterra si sentì all’improvviso tirare una guancia con forza e senza il benché minimo tatto da America, il quale per contro, sorridendogli con fare leggermente inquietante, gli chiese: «Sembri sempre arrabbiato, Inghilterra... dai, fammi un sorriso...!».
#03 - Felicità
Arthur non riusciva a capire come il giovane Alfred potesse essere sempre così felice e spensierato: sembrava che niente fosse in grado di togliergli quell’espressione beata che aveva in viso ogni volta che si vedevano e che lo rendeva, se possibile, ancor più fanciullo; tuttavia, quando si trovarono sul campo di battaglia, schierati l’uno contro l’altro, quello sguardo cambiò, divenendo più scuro, serio... maturo.
#04 - Pericolo
Il pericolo più grande che Inghilterra potesse correre nello stare insieme ad America era il finire con qualche costola accidentalmente rotta se l’americano l’avesse abbracciato con troppa energia - e l’inglese aveva la certezza assoluta che, se l’avesse lasciato o tradito, Alfred avrebbe potuto spezzarlo in due come un fuscello.
#05 - Confusione
Inghilterra era scioccato - no, confuso era più giusto - vedendo America che, con la sua solita spontaneità e disinvoltura, attendeva una risposta a quell'improvviso, inatteso «Ti amo» dichiarato pochi attimi prima.
#06 - Mondo
Quando riusciva a ritirarsi nelle solitarie lande dell'America coloniale col suo fratellino, Arthur dimenticava i suoi numerosi problemi in Europa e sentiva che il resto del mondo era lontano e completamente inutile.
#07 - Finestra
«Non chiedere tanto a te stesso, America» ironizzò Inghilterra dal giardino, guardando la cima della scala, sopra la quale l'americano era intento ad armeggiare con l'anta scardinata di una finestra, «Riuscirò a riparartela, vedrai! Dopotutto, io sono l'eroe!» replicò Alfred, risoluto.
#08 - Spazio
Inghilterra si sentiva quasi mancare l'aria all'interno del già di per sé ristretto spazio della doccia in cui America si era introdotto con la forza per fare Dio solo sapeva cosa col suo corpo - quasi sicuramente niente di normale o riferibile a terzi e certamente fattibile in condizioni migliori in posti come, ad esempio, il letto.
#09 - Vista
Alla vista di Arthur steso sul tavolo, semicosciente ed ubriaco fradicio, qualcosa scattò nella mente di Alfred, un senso di dovere nei confronti dell'inglese che gli era solo remotamente familiare.
#10 - Pace
Vivere con America - l'America quasi adulto, indipendente - si era rivelata per Inghilterra la più ardua delle imprese della sua vita, soprattutto quando si trattava di dormire: quasi ogni sera in casa dell'americano c'era una festa per qualcosa e l'inglese non riusciva a trovare pace.
#11 - Sbaglio
Solo il mattino dopo Inghilterra si rese conto di aver probabilmente commesso il più grosso sbaglio della sua vita ad essersi lasciato convincere ad andare a letto con America quella notte.
#12 - Occhio
Essere al centro delle attenzioni di America era come essere nell'occhio di un ciclone: Inghilterra si aspettava sempre che da un momento all'altro l'intera situazione potesse prendere una piega del tutto inaspettata.
#13 - Mare
«Ihih, Inghilterra! Dai, vieni!» esortò America, armeggiando con la T-shirt che Inghilterra si ostinava a tenere addosso nonostante la calura particolarmente forte che c’era lì, in riva al mare, «E-ehi! Cosa stai facendo?!» sbottò l’inglese, paonazzo d’ira e di vergogna quando l’americano finalmente riuscì a sfilargliela, lasciandolo a torso nudo come un comunissimo bagnante.
#14 - Folla
Nelle grandi metropoli come New York la folla che c'era in strada era tantissima e camminarci in mezzo era un'impresa quasi impossibile; tuttavia Inghilterra era determinato a fare una sorpresa ad Alfred per il suo compleanno, per cui sarebbe riuscito ad arrivare fino a casa sua, a qualsiasi costo.
#15 - Gabbiano
Inghilterra era fermo dietro al timone della sua nave e scrutava il mare, quando un gabbiano di passaggio trovò opportuno espellere i suoi escrementi sulla sua giacca da capitano, suscitando le risate del suo primo ufficiale, America, che aveva seguito l'intera scena in disparte.
#16 - Sogno
Giacere sotto Inghilterra ed essere l’oggetto incondizionato di tutto il suo amore, quello era stato il sogno di America fin da quando si era reso conto di cosa provasse nei confronti dell’ex madrepatria.
#17 - Libertà
La libertà che America aveva tanto desiderato alla fine era riuscito ad ottenerla, anche se Inghilterra - nonostante i suoi tentativi di superare la cosa cominciando a trattarlo male ed insultare la sua cultura - in cuor suo sperava di riuscire a riavvicinarsi a lui, pur non riuscendo ad esprimere a voce quel desiderio.
#18 - Gelato
«Aaah, il gelato! ♥» esclamò Alfred eccitato, strappandolo con poco garbo dalla mano di Arthur che glielo stava gentilmente porgendo, il quale - vedendo con che razza di modi si apprestava a mangiarlo - commentò a mezza voce: «Tsk! Americani...».
#19 - Controllo
Per quanto Arthur avesse sempre avuto il potere di farlo, aveva deciso che non avrebbe imposto nessun particolare controllo sul piccolo Alfred, visto che aveva abbastanza forza da potersela cavare anche da solo; tuttavia, a distanza di qualche anno dalla guerra d’indipendenza americana, si pentiva di non averlo fatto: forse, se fosse stato un po’ più rigido, America non si sarebbe dichiarato indipendente da lui.
#20 - Pesce
«I tuoi scones fanno schifo! Non li voglio!» sentenziò America risoluto, incrociando le braccia sul petto ed accavallando le gambe; tuttavia - benché la sua pazienza fosse ormai agli sgoccioli - Inghilterra non si arrese: «E allora prova questo» disse, infilzando con la forchetta un pezzetto di pesce fritto, avvicinandoglielo alla bocca e riuscendo miracolosamente a far sì che lo assaggiasse, ottenendo in risposta un sorpreso «Mmh, buono! Che cos’è?».
#21 - Sole
America, con la sua allegria e la sua costante spensieratezza, era raggiante come il sole con il quale Inghilterra lo paragonava sempre: il suo sole personale lontano dall’Europa, che riusciva a trasmettergli una pace interiore che in nessun’altra parte del mondo - né con nessun altro - riusciva a trovare.
#22 - Brezza
La brezza che scompigliava i capelli dell'americano gli portava al naso anche l'odore di Arthur, un misto tra il suo shampoo preferito ed un vago sentore di thé - un profumo che aveva un che di nostalgico.
#23 - Costa
La visione che si godeva del tramonto dalla costa era differente da quella cui America era abituato: dato che abitava in centro non si vedeva granché per via degli edifici alti, per cui fu felice di essersi lasciato portare in riva al mare da Inghilterra.
#24 - Città
Da quando stavano insieme, America ed Inghilterra andavano spesso a fare un giro per la città - New York e Londra principalmente - ritrovandosi immancabilmente a litigare per i negozi dove andare.
#25 - Casa
«Quando hai detto che avremmo vissuto insieme non credevo che ci saremmo ritrovati in una casa così grande!» esclamò America sorpreso, guardandosi intorno, «Be', qualche problema? Non mi piacciono le case troppo piccole...» replicò Inghilterra a tono.
#26 - Bugia
Arthur si accorse che Alfred gli aveva detto una bugia circa gli attriti tra lui e Russia quando lo vide comparire in riunione con le guance piene di lividi ed un occhio pesto - alla faccia della Guerra Fredda!
#27 - Telefono
Gli ansimi che sentiva provenire dall’altra parte della cornetta del telefono erano talmente familiari, forti e profondi e... osceni che Inghilterra s’immaginò - con un non poi così notevole sforzo d’immaginazione - America seduto nel suo soggiorno che si masturbava quasi a volerlo eccitare senza potergli dare niente, vista la distanza fisica che li separava.
#28 - Orizzonte

«Mi spieghi che cosa siamo venuti a fare qui? Non c’è niente!» esclamò Arthur, osservando il buio dei dintorni con una certa stizza, «Guarda sull’orizzonte, Inghilterra!» lo esortò Alfred, stringendo un poco la presa sulla sua mano, indicandogli con l’altra la linea di congiunzione tra cielo e terra, dalla quale sembravano nascere come fiori i fuochi d’artificio multicolori che si riversavano in cielo e che strapparono all’inglese un sentito e meravigliato: «Oooh...!».
#29 - Stile
America sghignazzava da quasi mezz’ora e, per quanto si impegnasse per smetterla, non ci riusciva - e tutto ciò a causa del vestiario alquanto stravagante che indossava Inghilterra, il quale, rosso per la vergogna e la rabbia, sbottò stizzito: «Smettila di ridere, cretino! Non è colpa mia: è lo stile scozzese!».
#30 - Malinconia
Non c’era mai stata una volta in cui neppure un’ombra di malinconia fosse passata sul viso di Alfred, tanto che l’inglese si era detto fosse incapace di provare un simile stato d’animo; tuttavia, Arthur si era ricreduto quando l’aveva guardato in faccia, sotto la pioggia, in mezzo al loro campo di battaglia.
#31 - Bacio
Fu inatteso, scioccante: Inghilterra, vittima di una madornale sbronza, si sporse all’improvviso verso America - tranquillamente seduto di fianco a lui a sorseggiare una coca ghiacciata - e l’afferrò per il colletto della camicia, premendo le labbra contro le sue con talmente tanta forza che poco mancò cadessero ambedue a terra.
#32 - Mano
«Inghilterra... che stai facendo...?» sussurrò America leggermente intimorito dalla mano dell’altro che gli stava risalendo lentamente il torace e che si fermò solo quando ebbe trovato il primo bottone della sua camicia, che aprì velocemente, come se fosse in trepidante attesa di quel che sarebbe venuto dopo, «Tu stai fermo e aspetta...» gli rispose l’altro, ansioso di cominciare.
#33 - Caduta
I sentieri di montagna ed Arthur non erano mai andati molto d’accordo, come dimostrò tangibilmente la rovinosa caduta che fece nell’escursione che Alfred aveva organizzato pur essendo a conoscenza della sua difficoltà in certi ambienti; ciononostante, l’inglese si sorprese quando l’americano gli si affiancò in un battito di ciglia per aiutarlo a rialzarsi.
#34 - Volo
In fondo - molto, decisamente - Inghilterra capiva la passione di Alfred per il volo, ma quel che Arthur non riusciva a capire era perché gli piaceva tanto volare in modo così spericolato, con volteggi e acrobazie tali da far venire la nausea al povero inglese.
#35 - Felino
Ad America sorse spontaneo scompigliare i capelli di Inghilterra e, mentre l’inglese gli spostava sgarbatamente la mano, l’americano - senza sapere perché - lo paragonò ad un felino domestico che cercava di apparire selvatico per sembrare più grande e forte - e ciò lo rese inspiegabilmente fragile ai suoi occhi.
#36 - Gravità
«Vorrei sapere perché... devo portarti io a casa con quel che pesi...!» esclamò Inghilterra stizzito, mentre trasportava un America messo K.O. dall’alcol sulle spalle, mandando maledizioni alla forza di gravità per il peso del corpo inerte che si portava sulla schiena.
#37 - Fantasma
«YAAAH! Un fantasma!» gridò America, saltando senza pensarci due volte tra le braccia di Inghilterra, il quale l’afferrò prontamente per impedirgli di cadere di peso a terra - anche se tenerlo in braccio era più faticoso di quanto potesse sembrare - «Ehi, guarda che è solo l’ombra della tenda...» gli fece notare l’inglese in tono piatto, una leggera sfumatura di biasimo.
#38 - Lotta
«Non voglio farlo: è così rozzo» sentenziò Inghilterra, guardando con sprezzo il joystick che America gli stava porgendo, al che quest'ultimo gli rispose: «Ma guarda che è semplicemente un gioco di lotta! O forse non vuoi perché non sai usare il joystick...?».
#39 - Motore
Inghilterra osservava America con un certo interesse mentre l'americano si impegnava a fare qualcosa - l’inglese non avrebbe saputo dire di preciso cosa - col motore della sua macchina ed un aggeggio dei suoi.
#40 - Tornado
Con le sue trovate ed il suo sprizzante spirito d'iniziativa, America faceva periodicamente irruzione nella vita di Inghilterra come un tornado in piena regola, travolgendolo completamente in ogni senso.
#41 - Vecchiaia
«Dai, Inghilterra! Solamente una volta!» lo supplicò il giovane Alfred, tirando l'inglese per una manica, «Non posso, sono troppo vecchio per giocare a nascondino...!» replicò per contro il più grande, a disagio.
#42 - Domani
Inghilterra non riusciva a capire perché stesse aspettando così trepidantemente il pomeriggio del giorno dopo: anche se America gli aveva proposto di uscire, non aveva alcun motivo di essere così contento di vederlo - che gli stesse accadendo qualcosa di cui ancora non era a conoscenza fino in fondo?
#43 - Sangue
«America...! Che cavolo hai fatto, si può sapere?!» sbottò indignato Inghilterra mentre gli puliva con un fazzoletto la guancia ferita sporca di sangue ancora fresco, «Tsk! Va disinfettata» aggiunse contrariato, al che l'americano si ritrasse con un'espressione tutt'altro che entusiasta in viso.
#44 - Paradiso
America percepiva un senso di eccitazione ed estasi tali da dargli la sensazione d'aver raggiunto il paradiso mentre Inghilterra affondava in lui con spinte lente e languide.
#45 - Volontà
Annullare la sua volontà era la prerogativa di Alfred in quel momento, mentre baciava con forza e ardore Arthur e al contempo lo spogliava dei suoi abiti eleganti da perfetto gentleman inglese.
#46 - Reale
Il dolore che Inghilterra sentiva lacerargli il cuore nel pensare ad America ora totalmente indipendente da lui era talmente reale da fargli male fisicamente.
#47 - Rosa
Era così da francesi regalare una rosa al proprio innamorato, eppure in quel momento - non avrebbe saputo dire mosso da che cosa - ad Inghilterra sembrava l'unica cosa carina che potesse fare per America nel giorno di San Valentino, dato che era una frana totale in cucina.
#48 - Voce
Nelle notti di temporale, da bambino America andava a rifugiarsi nel letto di Inghilterra, dove quest'ultimo l'accoglieva sempre, confortandolo e rassicurandolo con la dolce voce di un padre e un fratello.
#49 - Solitudine
Ogni volta che Arthur faceva ritorno in Europa, Alfred cercava di fermarlo ad ogni costo perché non voleva rimanere solo in quella grande casa silenziosa e remota.
#50 - Cecità
L'orgoglio e i vecchi rancori dell'indipendenza avevano reso ciechi America ed Inghilterra a tal punto che non riuscivano a vedere cosa ancora l'uno provava nei confronti dell'altro, il vincolo sentimentale che ancora li univa.
   
 
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