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Autore: Kastel    08/08/2011    4 recensioni
L' incontro tra Constance Dove e Clive, tra inverni freddi e dolorosi.
Quando Constance vide quel ragazzino rimase colpita dal suo sguardo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quando Constance vide quel ragazzino rimase colpita dal suo sguardo.
Lo teneva basso, nascondendolo alla vista di chiunque. Per quello scopo si faceva aiutare dal cappello, calato bene sulla testa, con la visiera che copriva ulteriormente gli occhi. Se si superava quegli ostacoli, però, si trovavano degli occhi che narravano di rabbia e dolore. Due occhi che avevano visto perdere tutto ciò che amavano e volevano soltanto vendetta. Ma, allo stesso tempo, volevano anche amore.
L' anziana signora sapeva di non poter ignorare quello sguardo. Sapeva di non poter donargli la vendetta che tanto agognava, però...

Ho deciso: adotto lui.”
Poteva donargli tutto l' amore di cui era capace.

 

Arrivò l' inverno, il primo da quando Clive era diventato ufficialmente Dove.
Eppure quel bambino non riusciva ad integrarsi, non riusciva ad accettare Constance come madre. Neppure il suo sguardo cambiava, sempre rabbioso come un cane randagio. Le sue giornate erano un continuo vagabondare per l' enorme giardino della villa dove abitava, evitando ogni persona. E se non se ne andava in giro di chiudeva nella sua stanza. In pratica lo si vedeva solo quando era ora di mangiare.
Andavano avanti così i giorni fino a quello in cui Constance entrò per caso nella stanza di Clive.
La finestra era aperta e il gelido vento di gennaio inoltrato faceva volare i fogli che erano sulla scrivania. L' anziana signora ne prese uno, caduto vicino ai suoi piedi.
Dove sono mamma e papà? Dove sono i miei genitori? DOVE SONO?
Mamma, papà... perché non ci siete più?
Mamma... dove sei? Papà, perché non sei con me?
DOVE SIETE FINITI?

Uno cigolio e Clive arrivò da Constance, il viso solcato dalle lacrime.

Perché sono da solo? Perché sono morti? Riportameli indietro! Tu lo puoi fare, vero? Fallo!”
Non aveva molte forze, Constance, ma allungò le braccia sottili, sfiorando il bambino con una mano.

Mi spiace, Clive... non posso... farlo...”
Lo lasciò urlare, lasciò che la insultasse con odio e rabbia.
Lo lasciò piangere e disperarsi, cacciando via quelle mani anziane che lo volevano abbracciare.
Lo lasciò buttarsi su di lei, facendosi accarezzare la testa dolcemente.
La lasciò piangere con lui, donna e bambino, accumulati dal dolore.



Tanto tempo fa avevo un bellissimo bambino, Clive. Era bello come te, piccolo e carino. Mi ricordo ancora quando cantava, aveva una voce melodiosa e stupenda.
Un giorno – un brutto giorno- il mio piccolo ebbe un incidente. In molti provarono a salvarlo, ma non ci riuscirono. Pensai che, a quel punto, avrei potuto pure morire.
Poi... poi ho visto te, Clive. E ho pensato che, magari, avrei potuto amarti. Avrei potuto renderti felice.”
La prima cosa che Clive pensò dopo quel racconto fu che anche lui poteva renderla felice.
Poteva provarci, almeno.

 


Arrivò l' ultimo inverno. Arrivò freddo e crudele come mai lo era stato.
Non morire, Constance! Non puoi lasciarmi da solo!”
La mano di Clive era forte. Aveva abbastanza forza da sostenere entrambi, in quella piccola stretta.

Clive... non lo vorrei... ma... devo...”
Solamente i singhiozzi e le lacrime erano udibili, in quella stanza buia. La voce di Constance era un sussurro doloroso.

Clive... piccolo... mio... mi faresti... un ultimo...favore...?”
L' anziana dama trovò le ultime forze per sorridere, fissando gli occhi pieni di lacrime di Clive.

Potresti chiamarmi... mamma?”
Clive cercò la voce, cercò quella parola e la rivestì di tutto ciò che provava.

Mamma.”
Amore.

Mamma.”
Gratitudine.

Mamma!”
Dolore.

Grazie... Clive...”
La mano perse del tutto la sua forza, gli occhi si chiusero.
Solo il sorriso rimase, dolce.

 

 

Note: la stessa scrittrice stava per mettersi a piangere scrivendo questa storia.
Spero avvertirete un minimo della sua emozione dentro.
Canzone:
[From Y to Y - Hatsune Miku]

   
 
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