“Tutte le giornate, tutte le notti dopo i concerti, non ho fatto altro che sognare e desiderare questo momento! Trovarti tra le mie braccia è l'immagine che mi ha accompagnato e mi ha dato la forza durante questi mesi, sei così bella. Non potevo trovare di meglio. Non potevo che perdere la testa per te. Quando ero sul palco il solo tuo pensiero mi aiutava a metterci tutta l'anima, tutto me stesso, come non ho fatto mai.” mi teneva stretta a sé come una pietra preziosa.

“Sono qui per te, sono qui adesso e voglio te, solo te.” presi il suo viso tra le mie mani e lo baciai. In quel bacio ci misi tutta me stessa, tutto l'amore. Quel bacio lo aspettavo da tanto tempo.

“Ti amo. Ti amo. Ti amo.” mi sussurrò all'orecchio. Mi prese in braccio. Ci trovammo fronte contro fronte, sguardo dentro sguardo, cuore a cuore.

“Posso sentire il tuo cuore battere.”

“Sappi che batte solo per te...” quando lo disse gli scese una lacrima.

Quel momento era nostro e niente e nessuno avrebbe potuto portarcelo via. In qualunque modo fosse andata tra noi, avremmo ricordato per sempre quel momento magico, quei brividi sulla pelle, quelle parole e quei gesti. Ogni millesimo di secondo della nostra vita insieme ci avrebbe accompagnato per il resto della nostra vita, perchè sarebbe rimasto lì nascosto per sempre nella nostra mente.

“Con te potrei affrontare anche la più terribile tempesta. Se tu resti al mio fianco io posso essere forte!” gli dissi. Era la verità. Gli stavo donando tutto di me, sentimenti, pensieri, debolezze, anima e corpo.

Adesso i miei piedi toccarono la terra, lui mi prese la mano, la portò sul suo cuore e mi guardò dritto negli occhi.

“Questo qui è innamorato pazzo di te e non ti lascerà mai!” sorrise. E in quel momento realizzai che non lo vedevo sorridere da un bel po' di tempo.

“Sei bellissimo...” continuai a tenerlo per mano e lo portai verso l'uscita.

“Stasera di va di fare qualcosa o sei stanco?”

“Io vorrei stare con te stasera...”

“Io veramente volevo organizzare una bellissima festa di bentornati... Ma stare con te è più bello. In caso la festa la facciamo domani sera, ok??”

“Certo piccola, tutto quello che vuoi!” non faceva altro che guardarmi e sorridermi. Mi sentii arrossire.

“Che fai arrossisci??” rise di gusto, prendendomi in giro.

“E miiii sei monello!” gli diedi uno schiaffetto sulla spalla.

Continuava a ridere e la sua risata era contagiosa, quando rideva lui non potevo fare a meno di ridere anche io.

Continuavo a guardare le nostre mani intrecciate l'una nell'altra. Arrivammo all'uscita e trovammo quel tipico sole dei pomeriggi invernali che riscalda l'animo. La sua pelle era baciata da quella luce e sembrava la perfezione. Lo fermai lì con quella luce e quelle ombre era davvero perfetto e gli scattai una foto con la mia piccola fotocamera. Quel momento l'avrei rivissuto per anni, grazie a quella foto. Mi sentivo appagata e il mio animo era leggero. Avevo passato dei mesi terribili. Sì, quei mesi mi avevano distrutta e ora tutto era finito. Accanto a me avevo l'uomo che amavo e che ho sempre amato in fondo. Il mio cuore aveva avuto il tempo necessario per chiarirsi le idee.

Tutto ad un tratto mi ricordai che non avevo salutato gli altri. O forse avevo solo paura di incrociare il suo sguardo. Mi sarei sentita troppo in colpa. Ma dovevo prendermi le mie responsabilità.

Non ero più una ragazzina, mi avvicinavo ai 26 anni e dovevo prendere le cose seriamente. Era arrivato il momento di crescere una volta per tutte.

“Che sbadata non ho salutato gli altri!” finsi un sorriso.

Lasciai la sua mano e improvvisamente mi sentii debole. Mi voltai e il primo sguardo che incrocia fu il suo. Leggevo la tristezza nei suoi occhi, non aveva imparato a mentire. Mi aspettava e io lo tradii. Non potevo farci niente, il mio cuore aveva deciso.

L'avevo deluso.

“Non era tempo per noi...” dissi tra me e me mentre mi avvicinavo sempre di più a quello sguardo spento, vuoto. I suoi occhi non avevano più il colore del cielo, erano diventati un abisso.

“Ciao Jared.....” lo salutai con un bacio sulla guancia.

“Questo tempo non è servito a farti cambiare idea....” sussurrò. Lo guardai ma non risposi. Cosa avrei potuto dire?

“Sei mancata anche a me, mi sei mancata da morire. E nonostante io sia consapevole che questa situazione mi ucciderà, vorrò vederti sorridere insieme a lui, baciare le sue labbra e stare tra le sue braccia comodamente seduta sulle sue gambe.... Mi farò del male, ma non ti lascerò andare così facilmente.” a quelle parole rabbrividii.