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Autore: MetalMilitia    09/08/2011    5 recensioni
cos'è successo durante il colloquio tra Darcy e il signor Bennet?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia non è mia ma è una traduzione di un'originale inglese.buona lettura

Qualcuno bussò alla porta dello studio del signor Bennet. Era un bussare curioso,suonava come un misto di gentilezza e determinazione. «Entrate» disse il signor Bennet mentre alzava gli occhi dalla lettera che stava leggendo per vedere il proprietario di una simile bussata,e con sua grande sorpresa,vide il signor Darcy! Il suo primo pensiero fu che l'uomo si fosse recato da lui per dargli qualche consiglio,o per criticare la sua famiglia o la sua casa. Esaminando però con più attenzione il volto del giovane,il signor Bennet notò che era nervoso.

«Prego,signor Darcy,sedetevi»offrì il gentiluomo,ma l'offerta venne educatamente declinata.

«Signor Bennet,vorrei chiedervi la mano di Miss Elizabeth».Il volto del signor Bennet era un misto di sorpresa alla richiesta del giovane,rabbia che questi volesse portargli via la sua figlia prediletta,e confusione all'idea che Elizabeth avesse acconsentito alla richiesta del signor Darcy.

Il signor Darcy, era piuttosto pallido e pronto a giurare il suo amore per Elizabeth Bennet e difendere i propri sentimenti. Non poteva sopportare che il consenso del signor Bennet non fosse stato prontamente dato. Capì,tuttavia,che sarebbero state necessarie alcune conversazioni per convincere la famiglia dei cambiamenti da parte sua e di Elizabeth. Finalmente il signor Bennet,ritrovata la voce,chiese «Elizabeth ha accettato la vostra proposta senza che voi la corrompeste o ingannaste in qualche modo?» il signor Darcy rispose con vigore «No,signore! Miss Elizabeth ha concordato di cuore, senza sollecitazioni da parte mia.» «Io non capisco,»disse il gentiluomo «Io semplicemente non capisco. Lei ha sempre espresso una certa antipatia per voi e i vostri modi. Ma ora che ci penso, sembrate cambiato,signor Darcy. È vero,siete cambiato per lei?»

Dopo un momento di riflessione,il signor Darcy volse di nuovo il suo sguardo al gentiluomo che gli sedeva di fronte,e con voce bassa disse «Si sono cambiato per Elizabeth. Lei una volta mi fece notare come arrogante e presuntuoso mi ero mostrato al resto del mondo». La sua voce crebbe ma i suoi occhi erano lontani, ripensando a ciò che accadde a Rosings, «Mi disse anche che ero... L'ultimo uomo sulla Terra che avrebbe mai potuto sposare».Il signor Bennet era scioccato dal fatto che la figlia fosse stata così scortese con lui. «Perché, e dove mai, Elizabeth ha avuto il bisogno di dirvi questo?» chiese il signor Bennet. «Bene, signore, era mia intenzione non parlare di tutto ciò, ma a questo punto credo che che sia meglio avere... un po di 'conoscenza comune'», disse il signor Darcy. «Ho offerto la mia mano ad Elizabeth scorso aprile durante il suo soggiorno a Rosings. Lei la rifiutò e cominciò a parlarmi dei miei difetti. Me lo sono meritato però, signore»,aggiunse. Il signor Bennet continuò ad ascoltare stupito. «Non ho agito come un gentiluomo avrebbe dovuto agire. Non ho usato le parole giuste e la mia certezza che lei avrebbe accettato era infondata.»

Il signor Bennet non credeva alle sue orecchie. «Voi vi siete proposto e lei vi ha rifiutato?» Sorrideva, nonostante il tono della discussione,e il fatto che il signor Darcy si fosse dichiarato alla sua figlia testarda non una, ma due volte,faceva crescere la sua stima per il giovane. «Si, signore», rispose il signor Darcy. «Mio caro ragazzo, sono profondamente dispiaciuto per certe osservazioni che mia figlia ha fatto, ma ho ancora dubbi»,disse Thomas Bennet.

Il signor Darcy fece un respiro profondo e pensò a cosa dire prima di parlare. «Comprendo la vostra apprensione, ma non scusatevi per le cose che mi disse quel giorno. Se Elizabeth non mi avesse mostrato chi ero veramente,probabilmente non l'avrei mai scoperto. Ho dovuto crescere mia sorella Georgiana, che ha circa l'età di sua figlia Lydia,difendendola da tutto ciò che avrebbe potuto causarle dei problemi e questo deve avermi trasformato in un uomo orribile. Penso che siano stati la mia proposta fallita e il mio amore per vostra figlia a cambiarmi e a cambiare le idee che lei si era fatta di me.»

«Voi parlate d' amore, signor Darcy. E 'questo che provate per mia figlia?» chiese il signor Bennet. Il signor Darcy lasciò scivolare la sua compostezza,e questo non passò inosservato al signor Bennet. «Sì, signor Bennet,»disse con voce morbida, «credo che lo sia». Queste parole, pronunciate con tanta emozione, convinsero definitivamente il signor Bennet. Darcy era ancora in piedi,che aspettava pazientemente per l'approvazione che tanto disperatamente desiderava.

Infine, il signor Bennet parlò. «Darò il mio consenso al matrimonio, ma solo dopo aver parlato con Lizzy. Devo chiederle di un paio di cose prima che io possa essere pienamente felice del vostro matrimonio. Posso pregarvi di chiederle di raggiungermi?»il giovane uscì dalla stanza,fece ciò che gli era stato chiesto, e si ritirò all'aperto,dopo che la porta dello studio venne chiusa ancora una volta, questa volta con Elisabeth al suo interno.

In quel momento Darcy si considerava il più felice degli uomini; anche se nulla era ancora certo, sentiva in cuor suo che si sarebbero sposati. Camminava fuori e si domandava che cosa prendesse a Elizabeth e suo padre così tanto tempo. Nel tempo trascorso da quando aveva vagato fuori, due vacche erano già state munte,e le eccitate, anche se confuse risatine delle altre Bennet erano state incessanti.

Sentì dei passi e alzò la testa giusto in tempo per vedere Elizabeth un attimo prima che si scontrasse con lui in un abbraccio. Rendendosi conto che stavano davvero per sposarsi,rise e la sollevò, facendola girare in cerchio prima di lasciarla di nuovo a terra,mentre i volti di entrambi si allargavano in un sorriso. Non curandosi della famiglia di lei che li osservava dalla finestra non troppo lontano,unì le sue labbra a quelle della sua finalmente fidanzata in un bacio dolce, pieno di amore e di ricordi felici.

  
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