Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: ehidreww    09/08/2011    2 recensioni
Bene, questa è la mia prima storia ed è solo il primo capitolo.
Spero che sia di vostro gradimento. Buona lettura (:
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- non è così difficile, cerca di fare uno sforzo!
- non è difficile per te, ma per me sì Justin
- non lamentarti e segui

Sbuffai alla sua affermazione di poco gusto.

Come ogni pomeriggio io e Justin eravamo insieme per fare i compiti, lui mi aiutava ad algebra, materia a me macabra, ed io lo aiutav in inglese.
L'ho sempre odiato per il fatto della sua bravura in algebra, gli riusciva così bene! Io invece ero una frana totale. I numeri mi odiavano ed io odiavo loro.

In quanto a me e Justin; bhè siamo sempre stati ottimi amici, e per 'sempre' intendo proprio sempre sempre.
I nostri genitori si conoscevano già prima della nostra nascita, perciò siamo come cresciuti insieme.
Lui è nato 2 anni prima di me, e i miei mi hanno raccontato che alla mia nascita Justin mi adorava, anche se era ancora piccolo e non capiva molto.
Io l'ho sempre ritenuto un fratello maggiore e lui mi ha sempre riconosciuta come la sua 'sorellina'.
In effetti, è sempre stato protettivo nei miei confronti.
Mi ricordo di un pomeriggio d'estate. Io avevo all'incirca 5 anni e lui 7. 
Stavo imparando ad andare sulla bicicletta senza rotelle ma la mia grande goffaggine, presente già da quando ero piccola, mi aveva fatta cadere facendomi sbucciare il ginocchio destro.
Justin mi aveva aiutata ad alzarmi, e mi aveva portata in casa, dove poi prese un fazzoletto e lo bagnò, per poi mettermelo sul ginocchio mentre mi diceva 'non è successo niente, tranquilla'.
E' una scena che ho sempre ricordato perfettamente.
Eravamo uniti già da bambini. Ed io avrei giurato su chiunque che in qualsiasi altro momento, anche da adulti, mi avrebbe aiutata per qualunque problema, e mi avrebbe sussurrato le stesse parole.
Lui c'era per me, ed io c'ero per lui. Ci fidavamo l'uno dell'altra.

- allora, hai capito? mi domandò distogliendomi dai miei pensieri.
- ..forse?! gli risposi con un sorrisetto sforzato.
- sei senza speranze scosse la testa.
Gli feci la linguaccia.
- è tardi, forme è meglio se torno a casa disse guardando l'orologio.
Erano le 7 di sera.
- ok, attento a non perderti per la strada risposi ridendo.
- accompagnami
- va bene
sorrisi.
Uscimmo fuori dalla porta di casa, scendemmo quei tre scaliniche c'erano e dopo aver camminato sul vialetto girammo a destra. Justin abitava proprio lì.
In poche parole avevamo una semplice staccionata alta due metri che divideva le nostre case.
- buona cena Ronnie fece cenno con la mano per salutarmi.
- buona cena anche a te Justin
Sorrisi e rigirai per casa mia. 
Rientrando notai che aveva lasciato il libro di algebra sul tavolo della cucina. Glielo avrei ridato la mattina seguente. Non mi andava di rifarmi tutta quella 'lunga' strada fino a casa sua.
Presi tutti i libri e li portai in camera mia. Preparai la borsa per la scuola e posai il libro di Justin sulla scrivania.
Poi riscesi giù in salone per apparecchiare la tavola, altrimenti al suo ritorno, mia madre mi avrebbe fatto la solita predica 'non fai ma nulla' 'pensi solo agli affari tuoi' ecc ecc. 

Mentre prendevo i bicchieri dalla credenza sentii aprire la porta.
- Ronnie sono tornata, dammi una mano con le buste della spesa per favore era mia madre.
- ARRIVO urlai dall'altra stanza.
Finii di mettere i bicchieri in tavola e andai a prendere le buste in macchina.
Nel frattempo arrivò mio padre di ritorno dal lavoro.
- hey cucciola così mi chiamava - ho portato la pizza per cena! disse tutto contento.
Io lo ero altrettanto. Tutti sapevano che se avessi potuto avrei mangiato pizza 24 ore su 24.
Andammo dentro ed iniziammo a mangiare.
Dopo aver sparecchiato la tavola i miei andarono a dormire perchè la mattina seguente si sarebbero dovuti alzare presto.
Io me ne andai in camera mia, presi il pigiama e andai in bagno a farmi una doccia. Dopo essermi vestita tornai in camera e scostai le tende dalla finestra. Dall'altra parte potevo vedere la camera di Justin.
Vidi le tende chiuse, ma la luce era accesa e riuscivo a scorgere la sua ombra.
Sorrisi e mi stesi sul letto con i capelli bagnati. Mi addormentai così.




















 

 

my words:
ok, questo è il mio primo capitolo 
da come avrete capito.
Non ho molto da dirvi quindi
spero solo che vi sia piaciuto.
Per continuare vorrei almeno
2 o 3 recensioni, grazie (:

 

  
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