10/08/2011
5 recensioniAutore: Lady Eleanor
Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas
Attenzione! Per creare questa storia ho preso spunto e rielaborato alcuni pezzi della seguente storia: IMI, n.17061 di Gode_Minner ; escluso il terzo capitolo. L'autrice Gode_Minner ha acconsentito a tutto ciò. Inoltre invito tutti gli autori e recensori che leggeranno la seguente fan fiction a leggere anche quelle di Gode_Minner .
Ringrazio tutti voi per l'attenzione e buona lettura.
Guerra
Tenere un fucile in mano,
uccidere persone che non conosceva, spargere sangue, uccidere per un si
o per un no.
Tutto questo non era fatto per lui.
Udire tutti quegli urli di dolore, vedere sangue ovunque era una cosa che davvero lo intimoriva.
Questo mondo non era fatto per lui.
Guerra, per lui era solo una brutta parola.
Un essere pacifico come lui non voleva avere niente a che fare con essa. No.
Il fronte di guerra, qualcosa che non voleva vedere, né tanto meno udire, nemmeno per tutta la pasta del mondo.
Tenere una bomba in mano non era per lui, non sapeva nemmeno come lanciarla.
Lui adorava la pasta, il pomodoro, l'arte, la musica, la vita stessa.
Con l'arte si trovava a suo agio, disegnare lo rilassava e lo faceva sentire libero da qualsiasi cosa, qualsiasi preoccupazione.
Poteva partire da un singolo punto, uno solo per creare qualcosa di straordinariamente bello.
Adorava crearla, la vita anziché distruggerla.
Preferiva star seduto sull'erba verde, adagiato ad un albero ed osservare la natura, tenendo in mano un pomodoro morso da lui stesso.
La guerra non era fatta per Feliciano.
Tutto questo non era fatto per lui.
Udire tutti quegli urli di dolore, vedere sangue ovunque era una cosa che davvero lo intimoriva.
Questo mondo non era fatto per lui.
Guerra, per lui era solo una brutta parola.
Un essere pacifico come lui non voleva avere niente a che fare con essa. No.
Il fronte di guerra, qualcosa che non voleva vedere, né tanto meno udire, nemmeno per tutta la pasta del mondo.
Tenere una bomba in mano non era per lui, non sapeva nemmeno come lanciarla.
Lui adorava la pasta, il pomodoro, l'arte, la musica, la vita stessa.
Con l'arte si trovava a suo agio, disegnare lo rilassava e lo faceva sentire libero da qualsiasi cosa, qualsiasi preoccupazione.
Poteva partire da un singolo punto, uno solo per creare qualcosa di straordinariamente bello.
Adorava crearla, la vita anziché distruggerla.
Preferiva star seduto sull'erba verde, adagiato ad un albero ed osservare la natura, tenendo in mano un pomodoro morso da lui stesso.
La guerra non era fatta per Feliciano.